tag:blogger.com,1999:blog-65893564146488351182024-02-08T04:28:39.301+01:00CineCivettaIl rapace dal becco mordace parla di cinemaKukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.comBlogger192125tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-57304590839529355582022-11-03T09:57:00.001+01:002022-11-03T09:57:28.085+01:00Buon compleanno Dolph Lundgren<p>Allora, le cose stanno così: l'altro giorno, l'amico <a href="https://ilzinefilo.wordpress.com/">Lucio l'etrusco</a> mi ricorda che il 3 novembre è il compleanno del nostro svedesone preferito Dolph Lundgren. Io penso: Bene dai, mi vedo un suo film che è un pezzo che non lo faccio e poi ci scrivo su un post. </p><p>Il problema è che il film che ho scelto è... come dire? Come dire, come dire... è meglio non dire! Come faccio a celebrare Dolph con un film del genere? Come faccio a presentarmi al compleanno con una torta che non è esattamente di cioccolato? Come faccio? <i>(Lucio non odiarmi!!!)</i><br /></p><p>Lo so, è colpa mia che ho sbagliato la scelta, però, insomma, a un certo punto, perché questi registi/sceneggiatori/autori mi scrivono un film che sulla carta ha delle intenzioni di un certo tipo, ma poi chiamano il Dolphone e non me lo fanno <i>dolpheggiare</i>? Se mi chiami Dolph, la regola numero uno è che lo devi assolutamente fare <i>dolpheggiare </i>e se non lo fai, vuol dire che hai sbagliato tutto.</p><p>Già mi parti con Dolph, agente FBI che dopo essersi spupazzato sottocopertura l'amante/schiava di un boss albanese si ritrova in questa situazione:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsKMBJc7g6VmGcQNgtuJZPNtLIcyOmfrhubyTE1yq-1enGkIcB1Nz2jGC7-QAlM7FY9zTYBsqydgYriCMU4S0MlmahcnE1hXt1URBBTqD-N9p-M69PddfOdafUn2iEENLS7WLRmWlAbAWuGxZNqQsgVwndCXqBCbtEFMcsB1zePXBT_TN3DVkLrxKL/s938/dolph1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="524" data-original-width="938" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsKMBJc7g6VmGcQNgtuJZPNtLIcyOmfrhubyTE1yq-1enGkIcB1Nz2jGC7-QAlM7FY9zTYBsqydgYriCMU4S0MlmahcnE1hXt1URBBTqD-N9p-M69PddfOdafUn2iEENLS7WLRmWlAbAWuGxZNqQsgVwndCXqBCbtEFMcsB1zePXBT_TN3DVkLrxKL/w400-h224/dolph1.jpg" width="400" /></a></div><p>circondato dai gangster albanesi che gli puntano le pistole sul muso. </p><p>Tu pensi che adesso Dolph, anche se disarmato, metterà in riga i gangster prendendoli a schiaffoni, invece no: si limita a dire una parola d'ordine che farà capire agli agenti FBI che circondano la zona che è il momento di intervenire. </p><p>Quindi Dolph non alza un dito e l'unico schiaffone che vola se lo becca proprio Dolph ed è da parte dell'amante del boss, che nel frattempo si era innamorata di lui e c'è rimasta male allo scoprire che le tenere parole che lui sicuramente le aveva detto tra una spupazzata e l'altra erano solo finzione sottocopertura.</p><p>Poi, a dire il vero, ci illudiamo un attimo nel vedere dove vive Dolph: in una rude e maschia capanna in riva al fiume dove tra una grigliata e l'altra si allena facendo rudi e maschie attività coi pesi e coi sacchi.</p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSkcdyA4Hgdry1hdM6usUTw_89nvalzEocg0idu-4F84aXLn8Ges_IXFGDakoqpRJF3jptUFXYXg06guibsiimn8asuvLmqp4ngiknE76LtrxFGAXc3Guju9T7sBv9Ye5UmRwQZvV6o5JqfMCzRbqw-WNCajW0f3Q3l40y4PWFeekhJeTn9ch9A7hU/s876/dolph2.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="433" data-original-width="876" height="198" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSkcdyA4Hgdry1hdM6usUTw_89nvalzEocg0idu-4F84aXLn8Ges_IXFGDakoqpRJF3jptUFXYXg06guibsiimn8asuvLmqp4ngiknE76LtrxFGAXc3Guju9T7sBv9Ye5UmRwQZvV6o5JqfMCzRbqw-WNCajW0f3Q3l40y4PWFeekhJeTn9ch9A7hU/w400-h198/dolph2.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quella figuretta a destra è Dolph che ci da dentro<br /></td></tr></tbody></table><br />E il suo atteggiamento gajardo lo si vede anche quando in ufficio prende a smanacciate un distributore automatico perché gli si è incastrato il suo snack preferito. Lui risolverebbe la situazione così:<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPCYkepH6Vz_iJkR9q14sECGdNfPuhBMaC9-FGHsIvA6_TlZ_XrH1b1s_07IushOWHRnWuHoK0VMPea3c8zgIi53TQn9v5-jeoS660yDV2xRAxgCb4wLidGJCASMd-J93Lql0kuXHmTLMg_pXOPBSovsce7lPH00W83p5AtEgn9tqGPRkW1znz-HcE/s918/dolph3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="494" data-original-width="918" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPCYkepH6Vz_iJkR9q14sECGdNfPuhBMaC9-FGHsIvA6_TlZ_XrH1b1s_07IushOWHRnWuHoK0VMPea3c8zgIi53TQn9v5-jeoS660yDV2xRAxgCb4wLidGJCASMd-J93Lql0kuXHmTLMg_pXOPBSovsce7lPH00W83p5AtEgn9tqGPRkW1znz-HcE/w400-h215/dolph3.jpg" width="400" /></a></div><p>ma purtroppo interviene il gran capo che mette a freno i bollori.</p><p>Poi ci piace il suo piglio deciso mentre interroga un individuo sospetto, sfoderando il suo ghigno gajardo:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicDW17AjsinXQNgNd5p7dqWyn9TZQ40ldckBGl0Dk9FBDQ-zVHibncsha4Yaq4gIUjkW_hYj6XDDqSY_ljZFRQcq0O6q8I0gHEszpEEn5w2cphMkHjQHJUx89Tj2OTe9k9gkyRgz91zJ7FtiyT5WZcp8vGR3zm5096xHJaYpyrdE4KsMqwoyowRonA/s753/dolph4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="753" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicDW17AjsinXQNgNd5p7dqWyn9TZQ40ldckBGl0Dk9FBDQ-zVHibncsha4Yaq4gIUjkW_hYj6XDDqSY_ljZFRQcq0O6q8I0gHEszpEEn5w2cphMkHjQHJUx89Tj2OTe9k9gkyRgz91zJ7FtiyT5WZcp8vGR3zm5096xHJaYpyrdE4KsMqwoyowRonA/w400-h284/dolph4.jpg" width="400" /></a></div><p>E poi quando lo convince a farsi proteggere da ignoti assalitori che interrompono l'interrogatorio:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDUbkTOzP5j6mSbUrSuu0eMTo54zD6ko_Zeq-CIc3PhnyTuW2hzGHzEL5jcx2IHUa9BB5AzIQ1mjiIblz8O2dJ1pM2T8G9l3Dml355KU1Zgdj55XPRfMz9ANFLEBBw8UAGOHxOUzU9hISO56YVPluaZ7ex695p-jP4SKj9s9BSYB3mhu9_yJW7p2Bk/s910/dolph5.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="515" data-original-width="910" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDUbkTOzP5j6mSbUrSuu0eMTo54zD6ko_Zeq-CIc3PhnyTuW2hzGHzEL5jcx2IHUa9BB5AzIQ1mjiIblz8O2dJ1pM2T8G9l3Dml355KU1Zgdj55XPRfMz9ANFLEBBw8UAGOHxOUzU9hISO56YVPluaZ7ex695p-jP4SKj9s9BSYB3mhu9_yJW7p2Bk/w400-h226/dolph5.jpg" width="400" /></a></div><p><br />Perché sì, a neanche dieci minuti di film c'è una piccola scena d'azione, in cui i cattivi prendono d'assalto il palazzo dell'FBI, spengono la luce e mitragliano all'impazzata. Ma Dolph, servendosi del distributore automatico come scudo, in quattro pistolettate risolve la questione e per chiarire definitivamente chi comanda, butta il distributore stesso sull'ultimo cattivo rimasto in piedi. <br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyG-8HZRis--MrmlcyDZsS7BFJPIiDnyzPiauW7eiW-RYY3Pa74zbV9Ai1QXuRUbRDBy-lYp97G_78DNuf_pSqki0XKHM-X9_rlOsJCmO5b1dHPWKixenp1lPaGf0J5NMnP11fRo6spVEcE3PGdBEZ55a1OiO3R_q5F_yg-gtEgxKeHFK_u8UQIoaz/s774/dolph6.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="460" data-original-width="774" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyG-8HZRis--MrmlcyDZsS7BFJPIiDnyzPiauW7eiW-RYY3Pa74zbV9Ai1QXuRUbRDBy-lYp97G_78DNuf_pSqki0XKHM-X9_rlOsJCmO5b1dHPWKixenp1lPaGf0J5NMnP11fRo6spVEcE3PGdBEZ55a1OiO3R_q5F_yg-gtEgxKeHFK_u8UQIoaz/w400-h238/dolph6.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">E poi si riprende pure lo snack<br /></td></tr></tbody></table><br /><p>Però, da qui in poi, è tutta una discesa libera, una discesa in picchiata dove si può star sicuri che in ogni situazione dove il <i>dolpheggio </i>è possibile, il <i>dolpheggio </i>viene accuratamente evitato.</p><p>La trama prevede che Dolph debba recuperare una chiavetta USB in cui un hacker ha copiato tutto il database di informazioni del programma di sicurezza testimoni dell'FBI. L'ultimo possessore della chiavetta è morto ma siccome faceva l'insegnante in una scuola dell'infanzia, Dolph si traveste da insegnante, con tanto di CV roboante, e si fa assumere dalla scuola, nel tentativo di scoprire dove si trova la chiavetta.<br /></p><p>Qui il film prevede tutto l'impaccio in cui può trovarsi un marcantonio come Dolph alle prese con dei bambini, dunque mentre lui cerca sempre di portare il discorso sulla chiavetta USB, sperando di avere informazioni, i bambini viaggiano nella loro bambinesca direzione, facendo ben presto perdere a Dolph il controllo della situazione (che peraltro non aveva mai avuto, ovviamente).</p><p>La sua inesperienza lo porta da un estremo all'altro:</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTZgT_u4d6GLEpCsUTjFI-UpOtGxPrwoaZNzLMDB-119FEQprlxVDCYurdbCm8YUWugy2m9VomM8petj34csliJyH-cX75Kj3XYKEsMOxABRuwMMeVuh_JLTV4OxADPlLq7EZJBbdVhSgJ2qmmKLPt7IU-3YE-TeijN-26berXaR1g6F2uvgFKWaye/s875/dolph8.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="486" data-original-width="875" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTZgT_u4d6GLEpCsUTjFI-UpOtGxPrwoaZNzLMDB-119FEQprlxVDCYurdbCm8YUWugy2m9VomM8petj34csliJyH-cX75Kj3XYKEsMOxABRuwMMeVuh_JLTV4OxADPlLq7EZJBbdVhSgJ2qmmKLPt7IU-3YE-TeijN-26berXaR1g6F2uvgFKWaye/w400-h223/dolph8.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Prima annoia mortalmente i bambini leggendo con <br />poco trasporto una storia<br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQBzUm3cgt-clWb6Qsqci0hodiY0jfoBIV_CRKkMnG3d8i6q-phYzySjrpB4wO-AbwSRPRfKSSGrsU_M1_nkAD3sInEzCBtHDg-xDIpH0MaRbKfDl8PIXQLOyicap49TK2stJkBR3bOvNNZbFJj6ZbRuNjO0fAfcjb-3MQR_SD8mqStL7rucWJ11Ul/s906/dolph9.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="485" data-original-width="906" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQBzUm3cgt-clWb6Qsqci0hodiY0jfoBIV_CRKkMnG3d8i6q-phYzySjrpB4wO-AbwSRPRfKSSGrsU_M1_nkAD3sInEzCBtHDg-xDIpH0MaRbKfDl8PIXQLOyicap49TK2stJkBR3bOvNNZbFJj6ZbRuNjO0fAfcjb-3MQR_SD8mqStL7rucWJ11Ul/w400-h214/dolph9.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Poi li rimpinza di cioccolato e i bambini gli impazziscono<br />e gli vanno totalmente fuori controllo<br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgme7N90iPvA-90dz-tPQgqYYPMO3YQnrGd8xSQZ1vj1dDs7e0BgiFGnN28IvKBkf6Xb8gEUcUBMxofyxHmA_D0nw0dU1JwhW5itWGgeaXVPshHdwy24hDrZFu-xr9hV77YC7bkpV-AHodiAwDCUNHTGR-H_JVNyavvsd0aXyixCRB8DkB-ZsYURJNX/s904/dolph10.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="489" data-original-width="904" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgme7N90iPvA-90dz-tPQgqYYPMO3YQnrGd8xSQZ1vj1dDs7e0BgiFGnN28IvKBkf6Xb8gEUcUBMxofyxHmA_D0nw0dU1JwhW5itWGgeaXVPshHdwy24hDrZFu-xr9hV77YC7bkpV-AHodiAwDCUNHTGR-H_JVNyavvsd0aXyixCRB8DkB-ZsYURJNX/w400-h216/dolph10.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">E pure il microonde gli si rivolta contro<br /></td></tr></tbody></table><p>Per fortuna, per Dolph c'è una gioia: una delle insegnanti gli fa gli occhi dolci e lui ne approfitta per invitarla a cena e poi la porta nel suo covo in riva al fiume. Grigliata, birretta, lei è già conquistata, ma lui che fa? Tira fuori il suo snack preferito, che ora vi rivelo essere il Twix, e si mette a mangiarlo.</p><p>Lei gli chiede: come fai a smaltire tutti questi zuccheri? Già, come fa? </p><p>Prende a pugni il sacco? <br />No, no.</p><p>Solleva con mignolo tronchi di sequoia?<br />Macché.</p><p>Fa tremila addominali con un alce sulla panza?<br />Ci piacerebbe.</p><p>Niente di tutto questo. Dolph si mantiene in forma....</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3dje1r1ZcN-KMazbcADoCi5MK51i7o-H8usfnluBI91lIYMd8fw5s_G6i7kLckQ9vLins01u6hUrIQA4tqtBAGUzeKCgYKU0G6MY68M82GQhkULpDMXVuhaV6yBL7GNJpENwDnXI_l-MpJ_0JbxS51jbv6PUsPK2aKqyRWWFm65Wo3Kqi1YdoBsUu/s882/dolph11.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="544" data-original-width="882" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3dje1r1ZcN-KMazbcADoCi5MK51i7o-H8usfnluBI91lIYMd8fw5s_G6i7kLckQ9vLins01u6hUrIQA4tqtBAGUzeKCgYKU0G6MY68M82GQhkULpDMXVuhaV6yBL7GNJpENwDnXI_l-MpJ_0JbxS51jbv6PUsPK2aKqyRWWFm65Wo3Kqi1YdoBsUu/w400-h246/dolph11.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ballando il country!<br /></td></tr></tbody></table><p></p><p>In un locale in cui c'è pure un toro meccanico. Che uno dice, adesso Dolph ci sale su e chissà che numeri farà? Macché, sarebbe stata una scena troppo stereotipata e infatti lui si limita a guardare la sua bella che ci sale sopra.</p><p>E poi, quando a sorpresa arriva il big boss nel locale country e cerca di attaccare bottone con la bella insegnante, uno pensa: Forse adesso succede qualcosa, Dolph metterà il cattivo sul toro meccanicp o almeno glielo tirerà dietro... no, anche in questo caso rimaniamo delusi perché Dolph si limita a prendere la sua bella per un braccio e a portarla fuori dal locale. Scena smosciata al massimo.</p><p>Ed è tutto così, si arriva alla resa dei conti finale, col cattivo che si presenta nella scuola e punta le pistole su Dolph e altre persone e non succede niente... lui non alza un dito. Sono addirittura i bambini che a un certo punto prendono i cattivi a legnate e perfino la bella insegnante tira un pugno sul muso a uno dei brutti ceffi.</p><p>C'è proprio un'ultimissima scena finale in cui Dolph e il Big Boss si prendono stancamente a cazzotti, ma onestamente nessuno dei due ci fa una grandissima figura.</p><p>Niente, mi è andata male, ma probabilmente me la sono cercata, ma pensavo che sarebbe stato un filmetto simpatico, invece purtroppo già era moscio di suo, ma Dolph proprio fuori parte perché invece di usare la sua ironia fisica, gli autori si aspettavano che lui facesse una parte più da comico/caratterista che non è ovviamente il suo e le sue capacità non sono state per niente sfruttate.</p><p>Andatevi a leggere <a href="https://ilzinefilo.wordpress.com/2022/11/03/giorni-di-fuoco-1998/">il post di Lucius</a>, che è meglio. <br /></p><p>Ma anche se col film mi è andata male, non importa, buon compleanno a Dolph il gajardo!</p><blockquote class="instagram-media" data-instgrm-permalink="https://www.instagram.com/p/CkYf3fBLmsF/?utm_source=ig_embed&utm_campaign=loading" data-instgrm-version="14" style="background: rgb(255, 255, 255); border-radius: 3px; border: 0px none; box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.5) 0px 0px 1px 0px, rgba(0, 0, 0, 0.15) 0px 1px 10px 0px; margin: 1px; max-width: 540px; min-width: 326px; padding: 0px; width: calc(100% - 2px);"><div style="padding: 16px;"> <a href="https://www.instagram.com/p/CkYf3fBLmsF/?utm_source=ig_embed&utm_campaign=loading" style="background: rgb(255, 255, 255); line-height: 0; padding: 0px; text-align: center; text-decoration: none; width: 100%;" target="_blank"> <div style="align-items: center; display: flex; flex-direction: row;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; flex-grow: 0; height: 40px; margin-right: 14px; width: 40px;"></div> <div style="display: flex; flex-direction: column; flex-grow: 1; justify-content: center;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; margin-bottom: 6px; width: 100px;"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; width: 60px;"></div></div></div><div style="padding: 19% 0px;"></div> <div style="display: block; height: 50px; margin: 0px auto 12px; width: 50px;"><svg height="50px" version="1.1" viewbox="0 0 60 60" width="50px" xmlns:xlink="https://www.w3.org/1999/xlink" xmlns="https://www.w3.org/2000/svg"><g fill-rule="evenodd" fill="none" stroke-width="1" stroke="none"><g fill="#000000" transform="translate(-511.000000, -20.000000)"><g><path d="M556.869,30.41 C554.814,30.41 553.148,32.076 553.148,34.131 C553.148,36.186 554.814,37.852 556.869,37.852 C558.924,37.852 560.59,36.186 560.59,34.131 C560.59,32.076 558.924,30.41 556.869,30.41 M541,60.657 C535.114,60.657 530.342,55.887 530.342,50 C530.342,44.114 535.114,39.342 541,39.342 C546.887,39.342 551.658,44.114 551.658,50 C551.658,55.887 546.887,60.657 541,60.657 M541,33.886 C532.1,33.886 524.886,41.1 524.886,50 C524.886,58.899 532.1,66.113 541,66.113 C549.9,66.113 557.115,58.899 557.115,50 C557.115,41.1 549.9,33.886 541,33.886 M565.378,62.101 C565.244,65.022 564.756,66.606 564.346,67.663 C563.803,69.06 563.154,70.057 562.106,71.106 C561.058,72.155 560.06,72.803 558.662,73.347 C557.607,73.757 556.021,74.244 553.102,74.378 C549.944,74.521 548.997,74.552 541,74.552 C533.003,74.552 532.056,74.521 528.898,74.378 C525.979,74.244 524.393,73.757 523.338,73.347 C521.94,72.803 520.942,72.155 519.894,71.106 C518.846,70.057 518.197,69.06 517.654,67.663 C517.244,66.606 516.755,65.022 516.623,62.101 C516.479,58.943 516.448,57.996 516.448,50 C516.448,42.003 516.479,41.056 516.623,37.899 C516.755,34.978 517.244,33.391 517.654,32.338 C518.197,30.938 518.846,29.942 519.894,28.894 C520.942,27.846 521.94,27.196 523.338,26.654 C524.393,26.244 525.979,25.756 528.898,25.623 C532.057,25.479 533.004,25.448 541,25.448 C548.997,25.448 549.943,25.479 553.102,25.623 C556.021,25.756 557.607,26.244 558.662,26.654 C560.06,27.196 561.058,27.846 562.106,28.894 C563.154,29.942 563.803,30.938 564.346,32.338 C564.756,33.391 565.244,34.978 565.378,37.899 C565.522,41.056 565.552,42.003 565.552,50 C565.552,57.996 565.522,58.943 565.378,62.101 M570.82,37.631 C570.674,34.438 570.167,32.258 569.425,30.349 C568.659,28.377 567.633,26.702 565.965,25.035 C564.297,23.368 562.623,22.342 560.652,21.575 C558.743,20.834 556.562,20.326 553.369,20.18 C550.169,20.033 549.148,20 541,20 C532.853,20 531.831,20.033 528.631,20.18 C525.438,20.326 523.257,20.834 521.349,21.575 C519.376,22.342 517.703,23.368 516.035,25.035 C514.368,26.702 513.342,28.377 512.574,30.349 C511.834,32.258 511.326,34.438 511.181,37.631 C511.035,40.831 511,41.851 511,50 C511,58.147 511.035,59.17 511.181,62.369 C511.326,65.562 511.834,67.743 512.574,69.651 C513.342,71.625 514.368,73.296 516.035,74.965 C517.703,76.634 519.376,77.658 521.349,78.425 C523.257,79.167 525.438,79.673 528.631,79.82 C531.831,79.965 532.853,80.001 541,80.001 C549.148,80.001 550.169,79.965 553.369,79.82 C556.562,79.673 558.743,79.167 560.652,78.425 C562.623,77.658 564.297,76.634 565.965,74.965 C567.633,73.296 568.659,71.625 569.425,69.651 C570.167,67.743 570.674,65.562 570.82,62.369 C570.966,59.17 571,58.147 571,50 C571,41.851 570.966,40.831 570.82,37.631"></path></g></g></g></svg></div><div style="padding-top: 8px;"> <div style="color: #3897f0; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: 550; line-height: 18px;">Visualizza questo post su Instagram</div></div><div style="padding: 12.5% 0px;"></div> <div style="align-items: center; display: flex; flex-direction: row; margin-bottom: 14px;"><div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; height: 12.5px; transform: translateX(0px) translateY(7px); width: 12.5px;"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; flex-grow: 0; height: 12.5px; margin-left: 2px; margin-right: 14px; transform: rotate(-45deg) translateX(3px) translateY(1px); width: 12.5px;"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; height: 12.5px; transform: translateX(9px) translateY(-18px); width: 12.5px;"></div></div><div style="margin-left: 8px;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; flex-grow: 0; height: 20px; width: 20px;"></div> <div style="border-bottom: 2px solid transparent; border-left: 6px solid rgb(244, 244, 244); 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font-size: 14px; line-height: 17px; margin-bottom: 0px; margin-top: 8px; overflow: hidden; padding: 8px 0px 7px; text-align: center; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap;"><a href="https://www.instagram.com/p/CkYf3fBLmsF/?utm_source=ig_embed&utm_campaign=loading" style="color: #c9c8cd; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px; text-decoration: none;" target="_blank">Un post condiviso da Dolph Lundgren (@dolphlundgren)</a></p></div></blockquote> <script async="" src="//www.instagram.com/embed.js"></script>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-8211532389139842332022-02-22T18:21:00.007+01:002022-02-23T10:04:31.660+01:00Oggi presento... un film che piacerebbe a Gazebo<p>Salve amici di blog, la scorsa settimana ho dovuto saltare l'appuntamento del martedì perché ero veramente troppo impegnata. Comunque vi ricordo che quel giorno era il compleanno nientemeno che di Totò, di cui vi agevolo un'immagine di quando aveva 47 anni e ha interpretato il suo quinto film dal titolo <i>"Il ratto delle sabine"</i>.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgs3GoIDDczKLU7bYqP_0zpkH0lAr_KYG69zaSucN6E4OSOQ6eYQ-ko-fWf1Czir1frN5qpz23joZjN5KepPMd0fyDpaeTZnvr4aqMNVV1hYvXvYphpr4Q4cNJA9lUf30zDK4BDGurbFCZOqWLjKpcETE1ZHnRpHgHltWM8qMK9Nfu5rLkebZTPAQec=s481" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="481" data-original-width="464" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgs3GoIDDczKLU7bYqP_0zpkH0lAr_KYG69zaSucN6E4OSOQ6eYQ-ko-fWf1Czir1frN5qpz23joZjN5KepPMd0fyDpaeTZnvr4aqMNVV1hYvXvYphpr4Q4cNJA9lUf30zDK4BDGurbFCZOqWLjKpcETE1ZHnRpHgHltWM8qMK9Nfu5rLkebZTPAQec=s320" width="309" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">"Sono Tito, il vostro Tato"<br /></td></tr></tbody></table><p></p><p>Ma seguendo quello che dice proprio in quel film il nostro principe della risata, quando gli viene detto che Aristofane è morto 2000 anni fa: "Dio, come passa il tempo", dobbiamo abbandonare il passato e concentrarci sulla giornata di oggi.</p><p>Ebbene, oggi è il compleanno di Luis Buñuel e di Jonathan Demme. Quest'ultimo ha diretto alla mia età <i>"Il silenzio degli innocenti"</i>, che ho visto molti anni fa, ma non me la sono sentita, alla mia età, di rivederlo per farci un post.</p><p>Stavo dunque decidendo cosa presentare oggi, quando mi sono accorta che il 22 febbraio è il presunto giorno di nascita di Fryderyk Chopin! Come passare sotto silenzio questo evento, dal momento che c'è stato un periodo in cui mi sono molto dedicata a suonare i suoi notturni?</p><p>Allora mi sono detta: vuoi che nessuno abbia mai fatto un film sul celebre pianista polacco? Cerrrrto che ne hanno fatti (e qui gli amanti degli anni '80 avranno capito il senso del titolo del post). Ne hanno fatti ben quattro di film, di cui uno in polacco, uno in francese e due in inglese. Non conoscendo né il francese, né il polacco, ne ho scelto uno in inglese, del 1991, dal titolo <i>"Chopin amore mio"</i>, di cui tra l'altro avevo un vago ricordo. <br /></p><p>Ecco, già dal titolo italiano fesso avrei dovuto intuire il genere di film, però siccome il titolo originale è <i>"Impromptu"</i>, una mezza speranza ce l'avevo, corroborata anche dal fatto che nel cast ci sono diversi nomi famosi.<br /></p><p>Nei panni di Chopin, troviamo Hugh Grant, al suo nono film.</p><p>Hugh Grant: parliamone.</p><p></p><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiTq7IP1PZSgIA3tz4XNzS3vU63jBK76QvU91gHD5vyvUODq7ipffCMwoLvalkUQ3GFpYnA3ArOT-mqza_O6U6mBjJOJh8AdczNIDeK1gMc7GQsa26kmnyipFaBct9SJ2cLUUkAf8SfJkgmPHLURcHizl_aT_hLluCir__p_93waK_DDiNGve8SaSVf=s503" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="503" data-original-width="403" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiTq7IP1PZSgIA3tz4XNzS3vU63jBK76QvU91gHD5vyvUODq7ipffCMwoLvalkUQ3GFpYnA3ArOT-mqza_O6U6mBjJOJh8AdczNIDeK1gMc7GQsa26kmnyipFaBct9SJ2cLUUkAf8SfJkgmPHLURcHizl_aT_hLluCir__p_93waK_DDiNGve8SaSVf=s320" width="256" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Arthur Newton<br /><span style="font-size: 9px;">foto tratta da https://liabxl.wordpress.com</span><br /></td></tr></tbody></table>Quando ero alle superiori, avevo un libro di inglese molto divertente, che narrava le avventure di un certo Arthur Newton, che soprattutto nella prima parte della storia, era proprio il prototipo del personaggio sfigato. <p></p><p>Quello sempre senza soldi, che fa un lavoro che non gli piace e in cui combina solo pasticci. Il tipico personaggio impacciato, innamorato della bellona che però lo snobba perché gli preferisce il riccone che la porta a cena nel ristorante chic e le regala l'anellone col brillantone.</p><p>Ma dopo tutta una serie di peripezie, il nostro Arthur riesce a conquistare il cuore della sua bella e a dare una svolta positiva alla sua vita.</p><p>Ecco, ho sempre pensato che se avessero fatto un film su Arthur Newton, Hugh Grant sarebbe stato l'attore ideale per interpretarlo. Credo sia quasi un suo marchio di fabbrica il ruolo del ragazzotto belloccio, goffo e imbranatino, che balbettando frasi imbarazzate, fa innamorare la donna di turno.</p><p>Certo, sono sicura che il vecchio Hugh ha fatto anche ruoli meno goffi, soprattutto ora che è in là con gli anni e si rifiuta di fare ulteriori commedie romantiche, comunque di sicuro quel genere di personaggio è una cosa che lui ha interpretato in svariate pellicole. </p><p>Uno si chiede: in questo film Hugh è o non è goffo? Risposta: è goffo, goffissimo.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEip6dLV3VIFqou4KjpiE_P8aXDN8NvVhXOwK8R8FhGwwAbbM9mxAbpPvKeFXMFS04T-foMR6uZaU3uM1xtODLj3pu7op3TF4O0k0w4itfMhi1ytulV-tIJZCGh2lSvDtg5K-G7HP5hr4uHzuxL_Vfmr1qv_Gg8FYhqIwfm4sywJs2ovNjC6cjqT13_m=s1119" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="796" data-original-width="1119" height="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEip6dLV3VIFqou4KjpiE_P8aXDN8NvVhXOwK8R8FhGwwAbbM9mxAbpPvKeFXMFS04T-foMR6uZaU3uM1xtODLj3pu7op3TF4O0k0w4itfMhi1ytulV-tIJZCGh2lSvDtg5K-G7HP5hr4uHzuxL_Vfmr1qv_Gg8FYhqIwfm4sywJs2ovNjC6cjqT13_m=w400-h285" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">E per giunta, col parrucchino<br /></td></tr></tbody></table><p><br />Nella foto sopra sta facendo una tirata lamentosa e un po' imbarazzata sul fatto che non riesce a dare all'Improvviso (<i>Impromptu</i>) a cui sta lavorando, la giusta naturalezza che serve a far sì che l'ascoltatore non si accorga dell'incredibile calcolo che ci sta dietro.</p><p>Il Chopin di Grant è un personaggio timido, pudico, poco loquace, dal facile imbarazzo: quando è oggetto di attenzioni non richieste, gli parte un attacco di tosse devastante che gli consente di fare un rapida fuga e di sfuggire alle pretendenti indesiderate.</p><p>Nella realtà, Chopin era in effetti debole di salute, aveva problemi ai polmoni ed era spesso sofferente, quindi sicuramente queste cose si riflettevano sul suo carattere, di natura schivo, ma l'amico Hector Berlioz scrive di lui: "<span class="js-text-content content-block" itemprop="mainContentOfPage" itemscope="" itemtype="https://schema.org/WebPageElement"><i>Chopin
si mostrava di una bonomia maliziosa che dava un irresistibile fascino
ai suoi rapporti con gli amici. Nella conversazione portava quell'humour</i><i> che fu la grazia principale e il carattere essenziale del suo raro talento".</i></span></p><p><span class="js-text-content content-block" itemprop="mainContentOfPage" itemscope="" itemtype="https://schema.org/WebPageElement">Nel film tutto questo fascino non esce fuori, anzi, da quel poco che lo si vede, il musicista polacco risulta essere un personaggio svenevole, amorfo, senza spina dorsale. Ho scritto "da quel poco che lo si vede" perché in questo film su Chopin, Chopin appare veramente in misura minina e mi pare che non sia lui il fulcro della vicenda.</span></p><p><span class="js-text-content content-block" itemprop="mainContentOfPage" itemscope="" itemtype="https://schema.org/WebPageElement">Nella prima ora, quasi non lo vediamo e la protagonista indiscussa è la prolificissima scrittrice George Sand, uno degli amori fondamentali di Chopin. </span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi6ffJCuIJNurj6e6-tiDuzpItuHobFv7dG7PQxwMOmt_LQwW3b4U9dNq1hZuF15CTwj6CdOUrqBdXeOAY-D1RwTDOW9c6lBozUVyhKdrDPPeqn9t5V3pN9QPiPgCaw4-wfh57pLwMMrWK3hwD5wPmY7r__j9pZf_h5kXySrhQDGIadlRimL9bET_-J=s1170" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="799" data-original-width="1170" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi6ffJCuIJNurj6e6-tiDuzpItuHobFv7dG7PQxwMOmt_LQwW3b4U9dNq1hZuF15CTwj6CdOUrqBdXeOAY-D1RwTDOW9c6lBozUVyhKdrDPPeqn9t5V3pN9QPiPgCaw4-wfh57pLwMMrWK3hwD5wPmY7r__j9pZf_h5kXySrhQDGIadlRimL9bET_-J=w400-h274" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Judy Davis nei panni di George Sand<br /></td></tr></tbody></table><p></p><p>La scrittrice aveva assunto un nome maschile in modo che i suoi scritti non venissero pre-giudicati negativamente ed era in generale una tipa piuttosto anticonvenzionale: tra le altre cose, le piaceva vestirsi da uomo perché era molto più comodo, fumava il sigaro e aveva una vita amorosa piuttosto intensa. </p><p>Nel film vediamo due dei suoi amanti. Il primo è lo scrittore sbruffone Alfred de Musset, dalla vita sregolata e amante dell'alcol.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhCWkXj9723Ur2gRo89yRilp83UEXWDWvnDqjA6uxY1zZ8_H01OfRLp9GPbe1W7p_pt3Wi2VkiLgW_8nSzuMmmyosukV5BjnUCiGyjDyq-szY-0AotoxuOqtcpYeyNrnchx9zwro1Mh2prco0h3HHZRVthyovSAqlWHE7qdt4TK8wUG5zY_EiN2i1cY=s1120" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="884" data-original-width="1120" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhCWkXj9723Ur2gRo89yRilp83UEXWDWvnDqjA6uxY1zZ8_H01OfRLp9GPbe1W7p_pt3Wi2VkiLgW_8nSzuMmmyosukV5BjnUCiGyjDyq-szY-0AotoxuOqtcpYeyNrnchx9zwro1Mh2prco0h3HHZRVthyovSAqlWHE7qdt4TK8wUG5zY_EiN2i1cY=w400-h316" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mandy Patinkin nel ruolo, mentre tenta di montare<br />a cavallo scolandosi una bottiglia<br /></td></tr></tbody></table><p><br />Poi c'è il secondo amante, un tipo molto focoso che ama fare duelli ogni due per tre, uno che dà l'idea di essere tutto muscoli e poco cervello. Ma molti capelli.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgVsycTBPQIhiGT2Sb_bLMY3vNwt31Agq69pI6F0my7sIv3_IbFwD4qmWlTqtnW6UzXrCkMemPPAfH2BrGNKoE1Wfp_XjTqk_mV2RLdvgfkESTAoVn-4aOf-nzuYu1EwMk3IksMPKvdN8PX5xumCliwg0bKkyK8fqYz4T7vkTSfVWMD-us3YYc58_Za=s1120" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="862" data-original-width="1120" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgVsycTBPQIhiGT2Sb_bLMY3vNwt31Agq69pI6F0my7sIv3_IbFwD4qmWlTqtnW6UzXrCkMemPPAfH2BrGNKoE1Wfp_XjTqk_mV2RLdvgfkESTAoVn-4aOf-nzuYu1EwMk3IksMPKvdN8PX5xumCliwg0bKkyK8fqYz4T7vkTSfVWMD-us3YYc58_Za=s320" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Amante tricoticamente dotato<br /></td></tr></tbody></table><p></p><p>Quindi, gran parte del film è dedicata a George Sand che cerca di sfuggire a questi due amanti che non si vogliono rassegnare per essere stati piantati. Ma tramite l'amico comune Franz Liszt, George Sand fa la conoscenza di Chopin, solo che per un bel pezzo non lo incontra, ne sente soltanto la musica.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjqyCKEnWfQuRkA8TXLMMr-Y84bC0oL8jwg4NMYAqMhUejIgiYTET0XXbG72V_qFkE68JnUpabLFgFcaWunYuzmV9Vb4dDXATHnPEn9BIcdNSTyMKHvMZ_Nm90mpHDF98yECMs-v7UNl9eC_qnmeI6apkCt7JnOGxerURL3n1KWbswH6hxAnmae_li1=s421" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="421" data-original-width="318" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjqyCKEnWfQuRkA8TXLMMr-Y84bC0oL8jwg4NMYAqMhUejIgiYTET0XXbG72V_qFkE68JnUpabLFgFcaWunYuzmV9Vb4dDXATHnPEn9BIcdNSTyMKHvMZ_Nm90mpHDF98yECMs-v7UNl9eC_qnmeI6apkCt7JnOGxerURL3n1KWbswH6hxAnmae_li1=w303-h400" width="303" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il sempre vestito di nero Liszt<br /></td></tr></tbody></table><p>Nei panni di Liszt c'è Julian Sands, che visivamente ci sta molto bene, però ha una strana recitazione. Non so descrivere il modo in cui pronuncia le sue battute, sembra declamarle in un modo innaturale, quasi forzato. Non so se volesse dare l'idea di un ungherese che parla in una lingua straniera o se proprio Sands recita così. Dovrei vederlo in un altro film per capire meglio.</p><p>Insomma, in definitiva George Sand si innamora di Chopin solo sentendone la musica. Quando riesce finalmente a conoscerlo, inizia a fargli la corte, ma lui non è molto ben disposto, non gli piace il carattere troppo forte della donna. In più, a ostacolare una possibile relazione tra i due, ci si mette anche l'amante di Liszt che fa di tutto per non farli mettere assieme. Non ho capito se questa amante voleva mettersi lei con Chopin oppure se voleva proteggere Chopin da una donna troppo irruente e indipendente come la Sand.</p><p>Comunque, finalmente al minuto 85, scatta il bacio tra la Sand e Chopin. Lei vorrebbe denudarlo lì, sul pianoforte, ma lui - timido - sguscia via come un'anguilla. Al minuto 94 lei ci riprova, ma anche stavolta rimane delusa perché lui si rifiuta di consumare un amplesso, adducendo come scusa di essere troppo malato. Ma al minuto 97, lui decide che tutto sommato non è poi così malato e dunque le zompa addosso slinguazzandola appassionatamente.</p><p>Quindi tutto è bene quello che finisce bene. La tecnica dell'imbranato del vecchio Hugh ha funzionato anche stavolta.</p><p>Insomma avete capito che questo film non è altro che uno sceneggiatone dove la cosa principale sono gli intrecci amorosi e che quindi di Chopin non abbiamo che un pallido fantasma malaticcio e di lui ci viene detto ben poco. Anche della sua musica non è che si parli più di tanto, figuriamoci poi dell'amore per la sua amata Polonia, dominata dalla Russia, a cui negli ultimi anni non aveva più potuto far ritorno.</p><p>Il film non ci dice più di tanto nemmeno dell'attività di scrittrice della Sand; c'è solo un riferimento al fatto che lei non si strugge per l'arte e scrive libri uno dietro l'altro perché ha bisogno di soldi. Inoltre, il suo amante alcolizzato ci fa sapere che da quando non stanno più assieme, la Sand scrive solo spazzatatura e quando stavano insieme, era lui, che tutte le mattine, mentre lei dormiva, eliminava dai manoscritti della donna metà degli aggettivi: un lavoraccio che perfino Ercole avrebbe rifiutato, preferendo invece pulire le stalle di Augia.</p><p>Comunque, questo film ha il pregio di non prendersi sul serio e nel suo genere è anche abbastanza divertente, quindi non c'è nessuna pesantezza o melensaggine e il film scorre rapido.</p><p>Bene, anche per oggi è tutto, vi lascio con un'immagine di Emma Thompson, presente anche lei nel film, nei panni di una nobile dalla pettinatura tripartita.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjPwk5D9rXQxxem9LJ1nJaidX3ftmm70rFLymT5yH13-HARVNKm64K2y0LMcT9tXCeqhwOZ_frX9bJc19NvmxhFTBrlGTmqWS6uBF_k9CPww2VF1HdXIyHVGXWEcLWh2_Oanpw1nDtb-lT5v-caGyK1PnhRzeZcpad395ekD_3FDgqA6gO-qkpAT_au=s914" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="772" data-original-width="914" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjPwk5D9rXQxxem9LJ1nJaidX3ftmm70rFLymT5yH13-HARVNKm64K2y0LMcT9tXCeqhwOZ_frX9bJc19NvmxhFTBrlGTmqWS6uBF_k9CPww2VF1HdXIyHVGXWEcLWh2_Oanpw1nDtb-lT5v-caGyK1PnhRzeZcpad395ekD_3FDgqA6gO-qkpAT_au=s320" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ciao belli!<br /></td></tr></tbody></table><br />Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-88162239589335284212022-02-08T21:18:00.009+01:002022-02-09T00:16:50.511+01:00Cosa faceva alla mia età, in Italia, uno dei più famosi attori tragicomici americani della sua epoca?<p>Buon martedì, esimi lettori, e benvenuti nella consueta rubrica settimanale. Il titolo di wertmülliana lunghezza ci introduce un post che in una botta unica combina due rubriche: oltre a quella compleannistica, c'è pure quella "Americani in Italia: come ci vedono", di cui trovate due precedenti episodi <a href="https://cinecivetta.blogspot.com/2020/03/ritorniamo-in-italy-quel-posto.html" target="_blank">qui </a>e <a href="https://cinecivetta.blogspot.com/2019/05/americani-allestero.html" target="_blank">qui</a>. </p><p>Comunque vi tranquillizzo subito: l'immancabile "protagonista" di tutti i film americani ambientati in Italia c'è! Il mandolino c'è! Casomai aveste la preoccupazione che non ci fosse.<br /></p><p>Prima di concentrarci sul personaggio del giorno, informo voi lettori amanti dei viaggi impossibili, che l'8 febbraio è il giorno di nascita di Jules Verne. Agli amanti della chimica invece ricordo che è anche il giorno di nascita di Dmitri Mendeleev: l'ideatore della tavola periodica degli elementi. Agli amanti della poesia, mi permetto di ricordare Giuseppe Ungaretti.</p><p>E dopo esserci illuminati d'immenso, ci dedichiamo al settore cinematografico. Personaggi famosi nati quest'oggi sono James Dean e Nick Nolte, che però non possiedono i requisiti per partecipare quest'anno alla mia rubrica (perché qua, ci vogliono i requisiti, mica pizza e fichi!). </p><p>Per fortuna che c'è un terzo personaggio che in una occasione ha pure lavorato con Nolte, precisamente nel film "I protagonisti" di Altman.</p><p>Bene, chi è questo attore, di cui senza dubbio alcuno avrete visto tutti almeno uno dei suoi tantissimi film?</p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh0FYEyMgiLxSQ6PUUaucosFrGYMK34UZimHF-ByCYZBCEdPtr0QVwZJCb737WMr9N1ZeJ1V6NOMMy-WSjtxi6BKvjMCmAThhF69zvUMoarnX61bQNAWBTI37B9v9XWmuYIfQ1uYcWl6o0_61QQI68r5BpFsIZw2k_Lojniqs2DNqjIayr5skqi2nD4=s337" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="337" data-original-width="263" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh0FYEyMgiLxSQ6PUUaucosFrGYMK34UZimHF-ByCYZBCEdPtr0QVwZJCb737WMr9N1ZeJ1V6NOMMy-WSjtxi6BKvjMCmAThhF69zvUMoarnX61bQNAWBTI37B9v9XWmuYIfQ1uYcWl6o0_61QQI68r5BpFsIZw2k_Lojniqs2DNqjIayr5skqi2nD4=s320" width="250" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Jack Lemmon<br /></td></tr></tbody></table><br />Eccolo qua, il nostro attore. Nato in ascensore perché sua madre, patita di bridge, non si decideva a mollare la partita in cui era impegnata, nonostante le contrazioni si facessero sempre più ravvicinate. Chissà che carte straordinarie doveva aver avuto in mano questa donna per non voler abbandonare il tavolo da gioco! Quando però le contrazioni sono diventate non più ignorabili, si è resa necessaria una corsa all'ospedale, ma la donna non è riuscita ad arrivare in sala parto e il nostro Jack è venuto al mondo in ascensore.<p></p><p>Chissà se l'ascensore gli ha portato fortuna. Certo è che la carriera di Jack è stata una continua ascesa: ha vinto il suo primo Oscar a 31 anni (sono in ritardo) e il secondo a 49 anni (ho ancora tempo, forse ce la faccio!). E mica ci sono solo gli Oscar: Jack Lemmon ha vinto inoltre premi BAFTA, Golden Globe, Orso d'argento, David di Donatello, Coppa Volpi, nonché due premi come miglior protagonista maschile a Cannes.</p><p>No, non ce la posso fare a competere.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7clneoxnao6EjeCJ5zfk27L9vwLUIPIDicFLmffXLV-YEOM03xx60EPCXceLr9DP-DF5kAhRxwKRHeGRX7K2HOLbYrtsnaVpy1V3ZRh6E6J_J1codV9BkvOyBTz04wAZMwwiLargWzGl_2fJ8QPg8NJWMiDCwRGHYNTCckPOHJ8AWnU8dNxrPQMNK/s481/avanti.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="481" data-original-width="313" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7clneoxnao6EjeCJ5zfk27L9vwLUIPIDicFLmffXLV-YEOM03xx60EPCXceLr9DP-DF5kAhRxwKRHeGRX7K2HOLbYrtsnaVpy1V3ZRh6E6J_J1codV9BkvOyBTz04wAZMwwiLargWzGl_2fJ8QPg8NJWMiDCwRGHYNTCckPOHJ8AWnU8dNxrPQMNK/s320/avanti.jpg" width="208" /></a></div>Comunque, il nostro Jack ha fatto un sacco di film, non c'è quasi anno in cui non abbia fatto qualcosa, dunque niente di strano che nell'anno che interessa a me ci siano non uno, ma ben due film. <p></p><p>Quello che ho scelto si intitola <i>"Cosa è successo tra mio padre e tua madre?"</i>, mentre in inglese ha un titolo molto più breve e cioè <i>"Avanti"</i> che, come si può capire dalla locadina, è la risposta che bisogna dare quando uno bussa alla porta e dice: "Permesso?"<br /></p><p>A meno che, naturalmente, non si preferisca gridare un sonoro: "E vattene un po' via!"</p><p>Il film è tutto girato in Italia e ambientato a Ischia. </p><p>Jack appare all'inizio del film vestito così:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8FqmfLEOUpvTAo-sy4CjDqjcp6UWMEf5s6SxZxu8xVurB0vAOtLVIrm8JMs3TSLC66w-ZfzCwCLtFOG2IUOtngWI9NPW5SvkpcLJkEVfqMbM13WNCtPpoo29XjILOvZu-f1oQGluA8Smhx6TF1z2DM2IQr2E1SG_dP_IiBgjf8zCI2pyiVV5EFt3S/s866/pigiama.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="493" data-original-width="866" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8FqmfLEOUpvTAo-sy4CjDqjcp6UWMEf5s6SxZxu8xVurB0vAOtLVIrm8JMs3TSLC66w-ZfzCwCLtFOG2IUOtngWI9NPW5SvkpcLJkEVfqMbM13WNCtPpoo29XjILOvZu-f1oQGluA8Smhx6TF1z2DM2IQr2E1SG_dP_IiBgjf8zCI2pyiVV5EFt3S/w400-h228/pigiama.jpg" width="400" /></a></div><p>Secondo quanto viene detto, quando Jack ha ricevuto la notizia della morte di suo padre, era sul campo da golf e dunque ha preso il primo aereo senza passare a casa a cambiarsi. </p><p>La cosa curiosa è che io ho un pigiama, acquistato al Lidl, che è identico ai calzoni di Jack, ma veramente identico. </p><p>Adesso so cosa posso usare in caso che qualcuno mi inviti a giocare in un prestigioso circolo di golf.</p><p>Comunque, Jack è un americano che deve andare in Italia perché suo padre è morto a Ischia, località in cui era solito andare per un mese tutti gli anni a fare le cure termali. Dunque, Jack prima prende un volo Alitalia, poi prende il treno (su cui si beve acqua Pejo) e infine, con il traghetto "La freccia di Mergellina", giunge a Ischia.</p><p>Sul traghetto conosce una donna inglese che sembra molto contenta di essere in Italia. Si è comprata anche un frasario e spiega a Jack che quando si ascolta l'italiano è come andare all'opera. Poi gli spiega come bisogna dire: "Non c'è <i>sapowni </i>nel <i>bagnow</i>". </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb1ZkiBfFWRCpzProCPa_CMe_UPdy5cI5tZH2_rzCn1fNTwFZKmkgCIZNXhmDVBRRwYKrgz_jYgPsu1zC1tgtRaGxs17l7bTEpnt4ReNRP8L_02VFfL3-w5IC9xyECpUUidHp12S62CB81dNUCvjlHMojiBBiCyiWZ--e761ZEXTvk4S20JJNsRhF0/s816/frasario.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="517" data-original-width="816" height="254" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb1ZkiBfFWRCpzProCPa_CMe_UPdy5cI5tZH2_rzCn1fNTwFZKmkgCIZNXhmDVBRRwYKrgz_jYgPsu1zC1tgtRaGxs17l7bTEpnt4ReNRP8L_02VFfL3-w5IC9xyECpUUidHp12S62CB81dNUCvjlHMojiBBiCyiWZ--e761ZEXTvk4S20JJNsRhF0/w400-h254/frasario.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nel <i>ristoranti </i>ci sono sedici tipi di pasta tra cui<br /><i>fetucini </i>e <i>gn-occhi</i>.<br /></td></tr></tbody></table><p><br />Ora, io non so se voi lo sapevate, ma a Ischia, così come in altre località termali, ci sono le terme RADIOATTIVE!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOMJ6ggsXUg_AtNjik0y3Db8QwtbBZVgwZadOBj79phVYZHn5mU3IC0w8YtU53HE11h0Qpdm1Dns8uhf6BxCf2gXW2MMO7CAD5ernYuVONkU-A4utYMP96SK-gzQu01xHFn2g6f5QXvlxQ5oomWW-9G98_-atCHu9CkAtxv-pNGXdGkJ4_QGrc3pMN/s1082/radio.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="479" data-original-width="1082" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOMJ6ggsXUg_AtNjik0y3Db8QwtbBZVgwZadOBj79phVYZHn5mU3IC0w8YtU53HE11h0Qpdm1Dns8uhf6BxCf2gXW2MMO7CAD5ernYuVONkU-A4utYMP96SK-gzQu01xHFn2g6f5QXvlxQ5oomWW-9G98_-atCHu9CkAtxv-pNGXdGkJ4_QGrc3pMN/w400-h178/radio.jpg" width="400" /></a></div><p>A quanto pare, contengono radon. Ho fatto qualche ricerca e mi è parso di capire che nello scorso secolo, la radioattività veniva decantata come qualcosa di altamente benefico. Oggi invece l'accento viene messo più sul fatto che le terme, nonostante siano radioattive, non sono pericolose per la salute perché i quantitativi di radon sono di molto sotto i limiti consentiti. C'è però tuttavia ancora qualcuno che insiste con le proprietà benefiche del radon, ma non saprei dire dove sta la verità. Se avete notizie fatemi sapere.</p><p>Torniamo al film. Jack è un uomo d'affari che ha molta fretta di risolvere tutte le pratiche burocratiche relative alla morte di suo padre. Vorrebbe subito andare all'obitorio, ma il direttore dell'albergo presso cui lui alloggia (e che lo assisterà in tutto e per tutto durante il film) gli dice che l'obitorio è chiuso perché è l'una, ora di pranzo, e che l'obitorio riaprirà solo alle 4. Jack si meraviglia e dice: <i>"Ma come? Il pranzo dura 3 ore?" </i></p><p>Il direttore allora gli spiega che gli italiani fanno le cose con calma, a pranzo cucinano la pasta, ci grattano sopra il parmigiano, bevono il vino, fanno l'amore... Jack chiede: <i>"E di sera cosa fate allora, voi italiani?"</i> Risposta: <i>"Torniamo a casa dalle nostre mogli".</i></p><p>E a proposito dello stile rilassato degli italiani, si rimarca anche che la domenica non si lavora perché l'Italia è un paese cattolico. <i><br /></i></p><p>Una volta in albergo, il direttore propone a Jack di provare i loro fanghi, perché nelle loro terme sono venute a curarsi delle celebrità come Michelangelo e Sofia Lorèn (con l'accento sulla e). Ma Jack risponde che ha già avuto a che fare con qualcosa di fangoso e cioè il caffè <i>espressow </i>bevuto in treno.</p><p>Ma con che faccia un americano può venire a criticare il caffè italiano?? Loro bevono praticamente bicchieroni di caffellatte!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZVEK2Q-Qcz_8gRiFIOC-1B9SfeNaWY4C3T_R-2Ij04cDtbR5BHjS1dxR7V8bVJlt31JG9dO3oIVWvuiLo_s_X5ag5r9zWPvJ9E8ObofwQDOAAZC6_y0eXLgpgC8G5E4a-7OmNo1i7DKCtWqDp4B-JcHRmScKL7iCKkmMiL4dm8vKYoeVsL7xieBpf/s1013/kirst.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="493" data-original-width="1013" height="195" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZVEK2Q-Qcz_8gRiFIOC-1B9SfeNaWY4C3T_R-2Ij04cDtbR5BHjS1dxR7V8bVJlt31JG9dO3oIVWvuiLo_s_X5ag5r9zWPvJ9E8ObofwQDOAAZC6_y0eXLgpgC8G5E4a-7OmNo1i7DKCtWqDp4B-JcHRmScKL7iCKkmMiL4dm8vKYoeVsL7xieBpf/w400-h195/kirst.jpg" width="400" /></a></div><p>In albergo Jack fa una scoperta pazzesca relativa a suo padre. In pratica, il padre aveva un'amante fissa, con cui si incontrava tutti gli anni, negli ultimi dieci anni. Non solo, l'amante era la madre della donna incontrata sul traghetto, venuta in Italia pure lei per lo stesso motivo di Jack. Infatti, i due amanti sono morti insieme in un incidente stradale.<br /></p><p>La protagonista femminile è interpretata da Juliet Mills, che sarebbe la sorella della famosa Hayley Mills, della Disney. Juliet assomiglia più a Kirsten Dunst che non a Hayley Mills, comunque, somiglianze a parte, per interpretare questo ruolo, la Mills si è messa all'ingrasso per raggiungere l'incredibile stazza di 60 kg (dichiarati espressamente nel film). La pellicola ci vorrebbe far credere che lei sia una specie di donna cannone, una tipa complessata perché viene chiamata grassottella, cicciottella e paffuta. Non solo, lo stesso Jack a un certo punto la chiama "fat-arse" (culona) e addirittura un altro personaggio, vedendo lei e Jack assieme dice: <i>"Jack, se questa donna pesasse 10 kg di meno, penserei che voi due...". </i>La battono veramente un sacco con questa storia del peso.<i><br /></i></p><p>Non so che strano concetto di obesità avessero negli anni '70. Mi sa che Twiggy e il suo stile filiforme avevano fatto qualche danno.</p><p>Insomma, il soggiorno italico va per le lunghe, Jack aveva previsto di rimanere pochissimo, due giorni al massimo, ma nel paese a forma di stivale ci sono tanti problemi, tante lungaggini, problemi a procurarsi le bare, problemi con la burocrazia, con la nebbia, la domenica ecc. ecc., per fortuna che però il direttore ha i soliti amici, cugggini e conoscenti vari che gli consentono di aggirare le difficoltà. Anche quando il cuggino di turno viene arrestato, non c'è problema: il cuggino e il giudice che lo deve processare condividono la stessa "amante" e dunque le cose si risolvono facilmente.</p><p>Jack dice, con aria di sufficienza: "È così che funziona la giustizia italiana?"</p><p>Il direttore dell'albergo risponde con una frecciatona: "Che mi dice invece di Sacco e Vanzetti?"<br /></p><p>Insomma, in breve, lo stile rilassato dell'italico paese riesce a tranquillizzare l'ansioso Jack, facendolo uscire da quel bozzolo di perbenismo moralista in cui era avvolto. Anzi, diciamo che esce pure troppo, da quel bozzolo! E pure la Juliet si lascia alle spalle tutti i complessi e addirittura dimagrisce nonostante mangi pasta a go-go. (E anche se ci hanno insegnato come si dicono in italiano tutti i tipi di paste, il cameriere se ne esce chiamando gli spaghetti NOODLES!)</p><p>Insomma, avete capito che tra Jack e Juliet si instaurerà una relazione, ma il film non è che sia romantico. È tendente al comico, con diverse brattute frizzanti, ma al tempo stesso non è una risata continua. </p><p>Forse è un po' lungo, nel senso che qualcosa poteva essere sfrondato, ad esempio tutta la storia legata al cameriere siciliano ricattatore, che vuole fuggire in America perché ha messo incinta la fidanzata siciliana baffuta e non la vuole sposare.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgf1ja8e_bQkGiKbCdDwB8UaDOfQjZyoGNK0jcO6T8Ml2IU0HfOOE0b0iN7woitGgJmuTq4GBsv6PvL-FfiCnb5NUqczv_Wgvin16bSyckzNCyqDCKDD0YLVN5ytqMKSt949qreSdW7g7B5RHRKcwNnER2QmktGvnx9hitYORZ3eytH9VQIuYc2xKlv=s1010" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="502" data-original-width="1010" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgf1ja8e_bQkGiKbCdDwB8UaDOfQjZyoGNK0jcO6T8Ml2IU0HfOOE0b0iN7woitGgJmuTq4GBsv6PvL-FfiCnb5NUqczv_Wgvin16bSyckzNCyqDCKDD0YLVN5ytqMKSt949qreSdW7g7B5RHRKcwNnER2QmktGvnx9hitYORZ3eytH9VQIuYc2xKlv=w400-h199" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il cameriere è l'attore Gianfranco Barra<br /></td></tr></tbody></table><p>Ci sono diversi interpreti italiani nel film, ma il ruolo del direttore d'albergo Carlucci è interpretato da un neozelandese, esperto in accentazioni varie (aveva già fatto il russo, l'arabo, lo scozzese, l'americano). Il regista Billy Wilder aveva pensato anche a Nino Manfredi come possibile interprete per il ruolo del direttore, ma poi lo ha scartato perché l'accento italiano si sarebbe sentito troppo e il pubblico americano ne sarebbe stato troppo distratto.</p><p>Ma a interpretare il personaggio di un becchino cerimonioso e super super organizzato, c'è un cabarettista italiano famoso. Lo riconoscete?</p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi4ZJtOTvFkdjhT12qvmjZsKUYuIhYLudUOZuiimi6cGRPlu-Q_vQBnO44RQxBgzqOoCLd1UNq9GHwjCRFUUrNpkSwwrXuWYzD6VzVSm-Et80AMcrv056bpMRVEFcy1sprRprCIoDmT0OC0LCbPizXO-ecTjbl21WaJYGi-kVqL4aOMUmGmlVqTVm83=s831" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="391" data-original-width="831" height="189" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi4ZJtOTvFkdjhT12qvmjZsKUYuIhYLudUOZuiimi6cGRPlu-Q_vQBnO44RQxBgzqOoCLd1UNq9GHwjCRFUUrNpkSwwrXuWYzD6VzVSm-Et80AMcrv056bpMRVEFcy1sprRprCIoDmT0OC0LCbPizXO-ecTjbl21WaJYGi-kVqL4aOMUmGmlVqTVm83=w400-h189" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quello a sinistra<br /></td></tr></tbody></table><br />E con il quizzone, vi dò l'appuntamento alla prossima settimana!<p></p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-67836287504463050852022-02-01T15:22:00.004+01:002022-02-01T23:46:14.799+01:00Cosa faceva alla mia età... una mia cotta adolescenzialeBuon martedì e buon anno della Tigre! Che sia un anno positivo per tutti noi e anche per le tigri in pericolo. Che sia un anno ruggente! ROAR!
<p></p><p></p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjfvp2vc1KNR6xGLEsP7yTrNFhEd6bY9I77xXrqgN1yMWyuPmlwYIGUTU9QwcfL2LHTV4vbJrJCeARvOsc_3yg_OM6rJgi6XpvH3f36JpWv8SSxSGYQ-vzsXf44cChj9TxjwlxRS6YkrMTcGw4OdwAxHGAXT8DHP4XsypUaPJaVhrW80ITMG3myelFQ=s550" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="351" data-original-width="550" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjfvp2vc1KNR6xGLEsP7yTrNFhEd6bY9I77xXrqgN1yMWyuPmlwYIGUTU9QwcfL2LHTV4vbJrJCeARvOsc_3yg_OM6rJgi6XpvH3f36JpWv8SSxSGYQ-vzsXf44cChj9TxjwlxRS6YkrMTcGw4OdwAxHGAXT8DHP4XsypUaPJaVhrW80ITMG3myelFQ=s16000" /></a></div><p></p><p>E partiamo ora coi festeggiati del giorno.</p><p>La prima è Sherylin Fenn, diventata famosa con Twin Peaks. Quando aveva la mia età ha interpretato <i>"Bigfoot"</i> un filmaccio di bestiacce, ma siccome <a href="https://ilzinefilo.wordpress.com/2015/07/25/asylum-bigfoot-2012/" target="_blank">Lucius il Zinefilo lo ha già recensito</a>, mi risparmio la visione e vi mando da lui.</p><p>Nello stesso giorno e nello stesso anno di Sherylin Fenn è nato anche Brandon Lee, ma sappiamo tutti come sono purtroppo andate le cose: il povero Brandon ci ha lasciati troppo presto.</p><p>Concentriamoci allora sulla terza celebrità, l'attore definito "The King of Hollywood", una delle star dominanti dell'epoca d'oro del cinema. Uno che all'inizio ha fatto fatica a raggiungere il successo per via del suo aspetto particolare e diverso dagli standard classici. Un produttore della Warner Bros ha dichiarato che aveva le orecchie troppo grandi e che sembrava una scimmia.</p><p>Ma probabilmente proprio quell'aspetto ruvido e mascolino ha contribuito al successo di questa star. </p><p>Di chi sto parlando? Di lui:</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhP-tRMopL2PGt0lqXJpIScYyJ0STHwSaqp-L-o4GslynPc03t598Zzrn8it7-09I_Xj2WmHU5E-1x63L_H9PESPI4mSbnpg20CVLKmqH5DouT3dxCxmBNWeNvzf_V6VE7c8SZfxdGsk0ar6lGPE4VWvFGU_WuUZwbTmNpXT7wkv0tvPGgRwc4kFGpW=s1000" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhP-tRMopL2PGt0lqXJpIScYyJ0STHwSaqp-L-o4GslynPc03t598Zzrn8it7-09I_Xj2WmHU5E-1x63L_H9PESPI4mSbnpg20CVLKmqH5DouT3dxCxmBNWeNvzf_V6VE7c8SZfxdGsk0ar6lGPE4VWvFGU_WuUZwbTmNpXT7wkv0tvPGgRwc4kFGpW=s320" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Clark Gable<br /></td></tr></tbody></table><p></p><p>Fatto sta, che io, verso i dodici anni, sicuramente in seguito a qualche visione di <i>"Via col vento"</i>, ho sviluppato una cotta nei confronti di Clark Gable (già all'epoca avevo queste tendenze retrò). Mia madre non condivideva la mia passione e mi sbeffeggiava dicendo: "Ma dai, con quei baffi da sparviero!" (Gianfranco D'Angelo sarebbe stato d'accordo).</p><p>D'altronde i baffi da sparviero sono proprio quelli dell'uomo fascinoso e provocante, che cattura le prede come fa lo sparviero e io per un certo periodo mi sono fatta catturare. </p><p>(Dopo un paio d'anni, ho abbandonato Gable e mi sono dedicata ai cantanti inglesi che andavano in voga negli anni '80.)</p><p>La vita di Clark Gable è stata piuttosto movimentata. Dopo una giovinezza passata a fare svariati tipi di lavori, ha iniziato il mestiere di attore facendo teatro, approdando al cinema in un secondo momento. Già intorno ai trent'anni era una star e recitava assieme alle più grandi dive dell'epoca che lo richiedevano esplicitamente come partner maschile.</p><p>Però Gable aveva dei problemi con i denti e a causa di una infiammazione tipo piorrea ha dovuto farsi togliere quasi tutti i denti per cui, a poco più di trent'anni, già aveva la dentiera. Ha continuato in seguito ad avere problemi gengivali che gli causavano alito cattivo, di cui un po' si lamentavano le attrici che per esigenze di copione lo dovevano baciare.</p><p>Lui non si dava molto cruccio della cosa, aveva l'atteggiamento del "Francamente me ne infischio" e ci rideva su.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjuKTKoKkAMlswE96eWZL6fO6sZRnRneW_zZl5LJgrMaTYpOaqtuUhOcwagkN11sr8AA7EnIY1UrCW0KCe9Cfp8UmzXiTOk5hISgt8JuTNM5bpvD3e0rdHb7KhkC8VsFLSywqQi9oI1QpK09sq4YIHECXwQ2xMxOvmIsSv76n40s7jK9ECrmor9T0tG=s373" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="373" data-original-width="350" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjuKTKoKkAMlswE96eWZL6fO6sZRnRneW_zZl5LJgrMaTYpOaqtuUhOcwagkN11sr8AA7EnIY1UrCW0KCe9Cfp8UmzXiTOk5hISgt8JuTNM5bpvD3e0rdHb7KhkC8VsFLSywqQi9oI1QpK09sq4YIHECXwQ2xMxOvmIsSv76n40s7jK9ECrmor9T0tG=s320" width="300" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ecco perché Rossella faceva la<br />ritrosa con Rhett! <br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr></tbody></table><p><br />Comunque alito o non alito, Clark Gable faceva sfracelli tra le donne e ha avuto pure cinque mogli. La più amata è stata probabilmente la terza, Carole Lombard, morta però in un incidente aereo pochi anni dopo il matrimonio. Poco più che quarantenne, Clark è rimasto dunque vedovo e chi lo ha conosciuto ha detto che dopo quel lutto, lui non è più stato lo stesso. <br /></p><p>Poi si è arruolato in guerra e anche questo fatto ha contribuito a fargli perdere ulteriormente la leggerezza e la vitalità che gli erano rimaste. Tra l'altro, Adolf Hitler aveva una passione per Gable e lo riteneva superiore a tutti gli altri attori (eppure Clarke non aveva caratteristiche ariane!) Il dittatore aveva persino offerto una ricompensa a chi, durante la guerra, avesse catturato Gable, portandoglielo illeso al suo cospetto. Chissà come sarebbe stato un eventuale incontro del genere!</p><p>L'esperienza in guerra è servita a Gable per interpretare il ruolo di generale dell'aviazione nel film bellico <i>"Suprema decisione"</i>, che è proprio dell'anno che serve a me per la mia rubrica. Però siccome i film <i>de guera</i> non sono precisamente la mia passione e siccome Gable nel 1948 ha fatto anche un'altro film, ho optato per quest'ultimo, intitolato <i>"La lunga attesa"</i>, che comunque è un po' <i>de guera</i> anche questo.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgXMPl9BznhH6LawJ-Nb37PEVmJK_wqg9Oy7jxocZLWfZ2kIWePCdJinSlu1WItQfMO_XwYXeAG8cS9LqYzczm3lBw4syU5amQcCqZdh9CMuMkderJQh_f1_O7T9AKg4XFlb3Ne9AXynTa19r7x4E-CbiF2Y33qP32vIdWzHZBgciHozBfVsltgCj3m=s686" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="686" data-original-width="444" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgXMPl9BznhH6LawJ-Nb37PEVmJK_wqg9Oy7jxocZLWfZ2kIWePCdJinSlu1WItQfMO_XwYXeAG8cS9LqYzczm3lBw4syU5amQcCqZdh9CMuMkderJQh_f1_O7T9AKg4XFlb3Ne9AXynTa19r7x4E-CbiF2Y33qP32vIdWzHZBgciHozBfVsltgCj3m=w206-h320" width="206" /></a></div><p>Vediamo un po' di cosa parla.</p><p>Il nostro Clark interpreta la parte di un colonnello che sta tornando a casa dopo aver partecipato alla guerra.</p><p>All'inizio del film, se ne sta lì, sul ponte della nave, con lo sguardo perso all'orizzonte, quando arriva un giornalista che gli chiede di raccontargli delle sue avventure belliche, perché le persone rimaste a casa dovranno convivere con coloro che sono ritornati dopo aver vissuto dei traumi terribili, dunque è giusto che sappiano cosa è successo in guerra.</p><p>Ma Clark non vuole dire niente, si trincera dietro a lapidarie frasi di circostanza del tipo: "Non ho niente da raccontare, niente che possa essere di interesse per qualcuno."</p><p>Ma il modo in cui lo dice e lo sguardo perso all'orizzonte, ci fanno capire che in realtà, quei baffi da sparviero hanno visto cose... cose che noi spettatori non ci possiamo immaginare... e allora parte subito un flashback che ci racconta il doloroso passato di Clark.</p><p>Veniamo dunque trasportati indietro di qualche anno e scopriamo che Clark è un chirurgo di gran successo, venerato dai pazienti, soprattutto quelli di sesso femminile che non perdono occasione di ricoprirlo di regali, magari sperando che fra un bisturi e l'altro si possa combinare qualcosa... Clark ha comunque una moglie che lo marca stretto e che, di tanto in tanto, gli piomba in studio senza preavviso, giusto per controllare che lui si comporti bene. </p><p>C'è anche qualcun altro che lo marca stretto e cioè il dr. Sunday, un dottore coscienziosissimo, che lavora anche la domenica e che è particolarmente interessato ai casi di malaria che si stanno verificando in un certo quartiere della città. </p><p>Questo dr. Sunday vorrebbe che Clark lo aiutasse con questa faccenda della malaria, ma Clark ha sempre troppi impegni per prestare il suo aiuto. Cioè, Clark vorrebbe anche aiutarlo, ma in definitiva se ne infischia: è troppo impegnato a vivere la sua scintillante vita di successo e non ha voglia di perdere tempo a fare cose <i>pro bono</i>.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhJS2nMd-VB9fA8W0wfvyn_j0I2GAOh2Ep5ISFdJwudPKluS39t3CJcSrTJTsIeHiP6DkveGrWCiLgDrCRP3U01RrZLKyGOGk9f2w2ka697mo8LJnfhAgU1TjND2XwBepAdGXshiW_9kBt-mRSfSlpoC7eiH2UiYtC6b44RZ5KCNIeDx4NlNqEtK0an=s761" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="583" data-original-width="761" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhJS2nMd-VB9fA8W0wfvyn_j0I2GAOh2Ep5ISFdJwudPKluS39t3CJcSrTJTsIeHiP6DkveGrWCiLgDrCRP3U01RrZLKyGOGk9f2w2ka697mo8LJnfhAgU1TjND2XwBepAdGXshiW_9kBt-mRSfSlpoC7eiH2UiYtC6b44RZ5KCNIeDx4NlNqEtK0an=w400-h306" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">- "Mi aiuti questo pomeriggio?"<br />- "No, devo andare a comprare le mazze da golf"<br />- "Facciamo stasera?"<br />- "No, vado a ballare. Si deve anche ballare ogni tanto"<br /></td></tr></tbody></table><br />Quando Clark decide di arruolarsi per andare il guerra, il dr. Sunday si toglie qualche sassolino dalla scarpa e accusa Clark di essere un egoista insensibile e di essere interessato solo al proprio tornaconto. Anche l'andare in guerra è tutta scena. Il dr. Sunday definisce Clark un <i>"four-flusher"</i>, cioè come un giocatore di poker a cui manca una carta per fare colore e dunque in mano non ha niente (4 carte senza valore) ma si comporta come se avesse chissà che manona, dunque è un imbroglione, tutta apparenza e poca sostanza. <p>Comunque, Clark riflette un po' su quello che gli ha detto il dr. Sunday, ma poi se ne infischia e parte per la guerra. Qui incontra un'infermiera con la quale all'inizio ha un rapporto frizzantino. Lui nel film si chiama Ulysses e lei, tanto per fargli capire cosa ne pensa di lui, lo soprannomina Useless, Inutile. </p><p>L'infermiera è interpretata dalla diva Lana Turner che in questo film non ha niente di <i>glamouroso</i> perchè è sempre vestita con informi e militareschi abiti da campo di questo genere:<br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhR0ULe_zXhZdcq1yvqsk_Tsg6JTxTGWtxuJw1WHeoCaNddiar9rX_ycxTBfcFL1mALlGBIPndtoTu_bAXfaz69NUTsjiyUH-ZTWjpAjI2VGGUU316OHzXHt2dmHasIq03Ikwwi7KECj8Gzy7OXQSBGFBdUESZycQ8sqkFwlz6bpGn10yawLemw2tNF=s681" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="518" data-original-width="681" height="304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhR0ULe_zXhZdcq1yvqsk_Tsg6JTxTGWtxuJw1WHeoCaNddiar9rX_ycxTBfcFL1mALlGBIPndtoTu_bAXfaz69NUTsjiyUH-ZTWjpAjI2VGGUU316OHzXHt2dmHasIq03Ikwwi7KECj8Gzy7OXQSBGFBdUESZycQ8sqkFwlz6bpGn10yawLemw2tNF=w400-h304" width="400" /></a></div><br />Comunque, lui sarà stato pure un chirurgo acclamatissimo, però... qui abbiamo un problema!<p></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh46-ds-pcRby2crWH7lP6HmuKb-67brzDscMCNqRycNaOQjIN9ePfbVknG8dmW5H_1sPrm4qDL4NlccTcmAGpcR_vNLDzWdDVVkyDs_trDwEq7-WFbLJ8_8H2zYI380RQm6yg95qKRI_xcRj8tWHoSaeXyWP1dZwKPj7j3Vyvo3QX9oICiYdendcae=s811" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="811" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh46-ds-pcRby2crWH7lP6HmuKb-67brzDscMCNqRycNaOQjIN9ePfbVknG8dmW5H_1sPrm4qDL4NlccTcmAGpcR_vNLDzWdDVVkyDs_trDwEq7-WFbLJ8_8H2zYI380RQm6yg95qKRI_xcRj8tWHoSaeXyWP1dZwKPj7j3Vyvo3QX9oICiYdendcae=w400-h246" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Opera col naso fuori??? Eh no! <br /></td></tr></tbody></table><br />Tra un'operazione col naso fuori e l'altra, tra un battibecco e l'altro, tra un bombardamento e l'altro, il chirurgo e l'infermiera iniziano a provare dei sentimenti reciproci, anche perché lui ormai sta cambiando. Tra le brutte cose che vede in guerra, c'è anche la morte di un ragazzo che proveniva proprio dal quartiere in cui c'era la malaria. Clark avrebbe potuto immaginare che il ragazzo aveva un fisico già minato dalla malattia e avrebbe potuto impedirgli di andare in guerra, invece di aggiustargli una gamba per permettergli di arruolarsi.<p></p><p>Questo ulteriore episodio gli fa capire che è arrivato il momento di iniziare a preoccuparsi un po' di più degli altri. È giunto il momento di smetterla di considerare i propri pazienti come dei "casi" anziché delle persone sofferenti. In breve, è giunto il momento di non infischiarsene più.</p><p>Come andrà a finire il film? Cosa succederà tra il chirurgo e l'infermiera? Lo scoprirà chi guarderà questo melodramma d'altri tempi di discreta fattura. Visione gradevole.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh8T9pl4YXBTrxfeiBd3bpipKZ3GqucF6M-hLckiodKeyofn0SDf1mXJbL1n16XJMYGKN-WftfYuKl0LcPsC25btdBJpgH7iWsk_degCsCigT42K7ETCvUflc6n7cTDNLeOVvGsl4OhwkxpcjRKRAQ9KLnh_onJ_8kgJZ_BGfFio-L2_KwXijqwM1zx=s768" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="542" data-original-width="768" height="283" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh8T9pl4YXBTrxfeiBd3bpipKZ3GqucF6M-hLckiodKeyofn0SDf1mXJbL1n16XJMYGKN-WftfYuKl0LcPsC25btdBJpgH7iWsk_degCsCigT42K7ETCvUflc6n7cTDNLeOVvGsl4OhwkxpcjRKRAQ9KLnh_onJ_8kgJZ_BGfFio-L2_KwXijqwM1zx=w400-h283" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">E comunque lo sparviero Clark il suo fascino ce l'aveva<br /></td></tr></tbody></table><p><br />E ora, visto che questo blog ha un certo tasso alcolico, se per caso vi viene voglia di un bel Martini, vi lascio la ricetta dello zio Clark, che nel film <i>"10 in amore"</i> lo prepara direttamente davanti allo spettatore.</p><p>Prendete dunque un bicchierone in cui verserete generosamente un bel po' di gin. Poi prendete la bottiglia del vermouth e shakeratela ben bene in modo da impregnarne il tappo. Tirate fuori il tappo e fatelo passare accuratamente sul bordo del bicchiere, metteteci dentro un po' di ghiaccio, sharekate il tutto a mano e versate! Fatto! </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgWOfCQp7dbwceQbBvo-9GWu7XaKSamz31BoRxe9l2TYvNet9HZyKUGc-L8ZTGwll_F_MSCv3R2IYAaCaWC7QBr0hLuZ7pe6FQ9ELktAbKTR8-iUyEWl-Wui2mzKZnRuDByU5I_QIdMFGYd-RuNrHb7nD0I-B0vg6fBTB1ReBFEKmGRZpSFq856juRJ=s739" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="485" data-original-width="739" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgWOfCQp7dbwceQbBvo-9GWu7XaKSamz31BoRxe9l2TYvNet9HZyKUGc-L8ZTGwll_F_MSCv3R2IYAaCaWC7QBr0hLuZ7pe6FQ9ELktAbKTR8-iUyEWl-Wui2mzKZnRuDByU5I_QIdMFGYd-RuNrHb7nD0I-B0vg6fBTB1ReBFEKmGRZpSFq856juRJ=w400-h263" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cin, cin. Il gin fa bene allo stomaco, baby<br /></td></tr></tbody></table><br />Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com28tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-3759633724119535252022-01-25T21:02:00.002+01:002022-01-25T21:02:15.072+01:00Che cosa faceva alla mia età... uno dei più amati volti Disney?<p>Buon martedì gentili lettori, eccoci di nuovo alle prese con la rubrica compleannistica un po' auto-referenziale in cui spulcio nella carriera dei personaggi del cinema.</p><p>Vi informo che oggi è il compleanno di Toni Servillo di cui però non è uscito nessun film quando aveva la mia età, anche se stava probabilmente girando "La ragazza del lago" (che è uscito l'anno dopo) e che all'epoca avevo visto al cinema. Quel film non mi ha particolarmente esaltato: non mi pigliano molto i gialli più o meno truculenti tra montanari taciturni, ma comunque è un gusto mio, il film non è brutto.</p><p>Visto che il film non soddisfa il requisito dell'età, passiamo al prossimo attore, nato per l'appunto il 25 gennaio, del 1931 per la precisione. Un nome e forse ancor di più, un volto indimenticabile per tutti e soprattutto per gli amanti dei film Disney classici. So parlando di Dean Jones:</p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjBuKAvMR8flmLjuwN4bpFuom4FMPLRfGl_5dAhfTZ4uDMtFOsZZbGaJ7E9djMpmro-Gkvo8vZWGp_MkzwGpARHygfdAn_FM8LzVDJsLzAoKDwJpdGoLZkUg98bFlrmTc2jXmokC9uHWM0xJeDCi7VFv2pjLwdSHpZwckcHlFrVS_wbIFGVKaNMawyb=s827" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="501" data-original-width="827" height="243" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjBuKAvMR8flmLjuwN4bpFuom4FMPLRfGl_5dAhfTZ4uDMtFOsZZbGaJ7E9djMpmro-Gkvo8vZWGp_MkzwGpARHygfdAn_FM8LzVDJsLzAoKDwJpdGoLZkUg98bFlrmTc2jXmokC9uHWM0xJeDCi7VFv2pjLwdSHpZwckcHlFrVS_wbIFGVKaNMawyb=w400-h243" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Eccolo con Hayley Mills in "FBI operazione gatto",<br />primo ruolo Disney per l'attore<br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /><br /></td></tr></tbody></table><br />Scelto da Walt Disney in persona, Dean Jones ha interpretato dieci film della casa del Topo, ma prima aveva girato diversi film soprattutto drammatici. Ma è naturalmente con la Disney che ha avuto il successo planetario, d'altronde sembrava proprio tagliato per quel genere di film. Con quella faccia giusta da bravo ragazzo, i ruoli Disney erano perfetti per lui. Lo stesso Walt glielo aveva detto un giorno mentre pranzavano assieme: "Sei perfetto per questi film, sei proprio un bravo uomo di famiglia."<p></p><p>Ma il vecchio Walt non sapeva che in realtà quell'aspetto da bravo ragazzo era tutta apparenza. Oddio, magari all'inizio Dean era davvero un bravo ragazzo, ma poi ha avuto qualche problemino nella gestione del successo. A cavallo tra gli anni '60 e '70 conduceva una vita a quanto pare dissoluta, tra donnine e alcol a go-go, soffrendo nel mentre di periodi di depressione. Però tutto questo lo viveva di nascosto, dunque praticamente nessuno sospettava il suo tormento.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg1Hg8nTR7MqHSIE2oLEYpdHFQf6VTTjxEkeN4iZUH7_MIxPFNqY9tvzSFubkdxlcMtgZI4Kf7JOuq0bQqOCjVxDxtXnqAeeoMK-tCqy6ziopxnWMu7KOaoVZIjgxNz7E-hIdYkZW2ILrDq3CQM8zPjauql3cSVljPVUg7F-9m-b_24rZSXDDYvQGBZ=s674" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="645" data-original-width="674" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg1Hg8nTR7MqHSIE2oLEYpdHFQf6VTTjxEkeN4iZUH7_MIxPFNqY9tvzSFubkdxlcMtgZI4Kf7JOuq0bQqOCjVxDxtXnqAeeoMK-tCqy6ziopxnWMu7KOaoVZIjgxNz7E-hIdYkZW2ILrDq3CQM8zPjauql3cSVljPVUg7F-9m-b_24rZSXDDYvQGBZ=s320" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Altro ruolo iconico<br /></td></tr></tbody></table><p>Ma verso il 1973 le cose cambiano: anche in seguito a degli incidenti di moto e macchina che avrebbero potuto essere fatali, la vita di Dean Jones ha una svolta religiosa che influisce non solo sulla sua vita privata, ma anche sulla carriera professionale, poiché negli anni successivi, Jones lavora in diverse produzioni che hanno a che fare con la Bibbia o comunque a sfondo religioso. </p><p>Tra questi lavori c'è appunto quello del 1978, intitolato "Born Again", basato sulla biografia religiosa di Charles Colson, uno dei collaboratori di Nixon all'epoca dello scandalo Watergate.</p><p>Questo Colson, che nel periodo in cui lavorava per Nixon aveva una certa fama di individuo che persegue il suo obiettivo a qualsiasi costo e che ha pure detto più o meno: <i>"Camminerei sopra mia nonna se servisse a far rieleggere Nixon"</i>, in seguito allo scandalo Watergate è finito in prigione dove ha vissuto una conversione religiosa. </p><p>Una volta uscito di prigione, Colson ha fondato una associazione cristiana per i carcerati e si è dedicato massicciamente alla divulgazione dell'Evangelismo, cioè questo movimento di risveglio correlato al concetto della rinascita, del "<i>born again</i>".</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEielsdstxZqZcpkRl_BwBq8C8AD2c8wp3wna1xTQ2_Wn0M5lMX03HoIdMj7-NrBBP4lCdDlR4GaRtOVWzD9U5-JCxggK2IybX6B55KRUxLtz-IGTZa_iMDuhQdvpsQ7nI8M-xZGcOvB_H9Nhs6uddG6mz_EJ3OzpmO2egPcGRo7YvvgdQuoGeQ1jw13=s415" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="415" data-original-width="291" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEielsdstxZqZcpkRl_BwBq8C8AD2c8wp3wna1xTQ2_Wn0M5lMX03HoIdMj7-NrBBP4lCdDlR4GaRtOVWzD9U5-JCxggK2IybX6B55KRUxLtz-IGTZa_iMDuhQdvpsQ7nI8M-xZGcOvB_H9Nhs6uddG6mz_EJ3OzpmO2egPcGRo7YvvgdQuoGeQ1jw13=s320" width="224" /></a></div><p>Evidentemente, Dean Jones si sentiva affine al tipo di conversione di Colson. Jones si era sentito come il peccatore dissoluto, dalla vita vuota (<i>che vita vuota, che vuota vita</i>, cit.), che improvvisamente scopre Gesù Cristo e dà una svolta totale alla sua esistenza. </p><p>Il film dura 1 ora e 45 minuti e vi dico subito che non sono riuscita a guardarlo per più di un'ora. È di un noioso oltre misura e non mi stimola nemmeno l'invenzione di battute o cazzate assortite.</p><p>Lo scandalo Watergate è praticamente solo accennato, perché tutto il film (o almeno fin dove ho visto) si concentra sul tormento personale di Colson, tutto preso a iniziare una nuova vità all'insegna di Gesù Cristo.<br /></p><p>Il film sembra praticamente uno spottone evangelico, che forse può essere appassionante per chi professa tale religione, ma per gli altri spettatori è difficile trovare un interesse, anche perché è un po' tutto superficiale, semplicistico, senza troppe sfaccettature.</p><p>Il personaggio di Colson, che nel film inizia il suo percorso religioso già prima di andare in prigione, viene descritto quasi come un santo, come uno che si è trovato implicato in una faccenda di cui non capiva bene la portata, un ingenuo, uno che pensava di fare bene. Uno che si dichiara non colpevole per le intercettazioni al Watergate, ma che per far vedere che lui è in buona fede, si dichiara colpevole di un reato per cui non era stato accusato ma che aveva davvero commesso (il furto delle cartelle psichiatriche di un esponente liberal, allo scopo di screditarlo). La moglie, per questa auto-accusa, lo definisce perfino un martire!</p><p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg7C0LPaH3BqhYFcOM49J95CtuCATseU0ryoB7a3amq2EHGv5MxX55W8Ab674JeSJyXyfmQCNU9PNGPKryjUIwvRUJwc4EWXJeox8JomROyOuIxtMpKcUUivKfH1JXeLmZoY174FdP0z0PX_938QTBsMgJncnBjv_XFla_zbuPV4osvQk9k6bV-1Y8a=s584" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="409" data-original-width="584" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg7C0LPaH3BqhYFcOM49J95CtuCATseU0ryoB7a3amq2EHGv5MxX55W8Ab674JeSJyXyfmQCNU9PNGPKryjUIwvRUJwc4EWXJeox8JomROyOuIxtMpKcUUivKfH1JXeLmZoY174FdP0z0PX_938QTBsMgJncnBjv_XFla_zbuPV4osvQk9k6bV-1Y8a=w400-h280" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il percorso religioso di Colson inizia grazie a un amico<br />che gli fa conoscere il libro <i>"Mere Christianity"</i> di C.S.Lewis <br />(autore de Le cronache di Narnia). Il titolo italiano è<br /><i>"Il cristianesimo così com'è"</i> ma ha anche un bizzarro<br />titolo alternativo:<i> "Scusi... qual è il suo Dio?"</i>, che mi fa<br />venire in mente "Scusi dov'è il west"!<br /></td></tr></tbody></table> <br />Poi, mi verrebbe da dire che Dean Jones non è molto credibile nel ruolo di cattivo, ma visto che alla fin fine nel film Colson non è proprio così cattivo, allora dico che Jones non è nemmeno molto credibile in un ruolo drammatico. Non credo sia del tutto colpa sua però, è proprio il film in sè, girato con colori sgargianti e con fotografia da film tv senza pretese a render il tutto un prodotto grondante di zucchero e buoni sentimenti ma al tempo stesso moscio e privo di qualunque pathos.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi4litmzIfqhO78lDNQxdCUi226H4nAYynDl01l6YDE5CybmeE5Mo5mZeY0K8xEpmzspddSSvcE5ptO7Hw0JuGM9zWE0XuSPA6unB_to1lnfVzf1QtBgN91m5i7AWQr5CFNuAGfDR0h73-XmdrBRZfM2URagbAmRwfm9-VO0YGSweda7VJyFW_Ibj68=s710" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="431" data-original-width="710" height="243" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi4litmzIfqhO78lDNQxdCUi226H4nAYynDl01l6YDE5CybmeE5Mo5mZeY0K8xEpmzspddSSvcE5ptO7Hw0JuGM9zWE0XuSPA6unB_to1lnfVzf1QtBgN91m5i7AWQr5CFNuAGfDR0h73-XmdrBRZfM2URagbAmRwfm9-VO0YGSweda7VJyFW_Ibj68=w400-h243" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tipiche facce da film serio di conversione religiosa<br /></td></tr></tbody></table><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjX-MqJ6gNLoPcw5MFJYSIYNgxIh0V1dCIgBEWeAJ7JKb0QvOcmiDHbdMF3IHtjhTEvPktuEF0V7u5ysUTHYVUcTPqeFMbHOFqQxd_raDU8WN7u48fuOzoEW_XwQrwldsKYWyZZGgizHvbsWP6a9xmUbcAX9J74yjjQ_yayEdF1sZlDWEh_WMudM4w1=s983" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="933" data-original-width="983" height="380" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjX-MqJ6gNLoPcw5MFJYSIYNgxIh0V1dCIgBEWeAJ7JKb0QvOcmiDHbdMF3IHtjhTEvPktuEF0V7u5ysUTHYVUcTPqeFMbHOFqQxd_raDU8WN7u48fuOzoEW_XwQrwldsKYWyZZGgizHvbsWP6a9xmUbcAX9J74yjjQ_yayEdF1sZlDWEh_WMudM4w1=w400-h380" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">C'è pure l'impersonatore di Nixon. Forse sta bevendo<br />l'amaro Ramazzotti, come gli ha consigliato<br />un altro impersonatore?<br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg6TOoDkZrbupcy-I2T2G2twJglT5fW24T2B4W8jr432qFwHsmmOBASl1pwFNgHhM9m4g0d_mHDPob0lLu-s7Y39c5aIjXctVbj_dizyakyDsgd3d8A94NRLwBD25eUSTTRicB5TfI3lPJFX7sArh3QEyCM1PTE488poyH4k-l80T6AgnwcGY3qseG7=s527" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="527" data-original-width="469" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg6TOoDkZrbupcy-I2T2G2twJglT5fW24T2B4W8jr432qFwHsmmOBASl1pwFNgHhM9m4g0d_mHDPob0lLu-s7Y39c5aIjXctVbj_dizyakyDsgd3d8A94NRLwBD25eUSTTRicB5TfI3lPJFX7sArh3QEyCM1PTE488poyH4k-l80T6AgnwcGY3qseG7=s320" width="285" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vi ripropongo il noto sosia.<br /></td></tr></tbody></table><br />Bene, ora vi saluto e vado a vedere "Tutti gli uomini del presidente", che è meglio.Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-6192913436182271562022-01-18T07:00:00.005+01:002022-01-18T07:00:00.209+01:00Nuova rubrica: cosa faceva alla mia età?<p>Buon frizzante anno nuovo a tutti voi, amici lettori, lettrici e bloggeurs. <br />Purtroppo non sono riuscita a terminare il calendario dell'Avvento, complici i vari impegni e forse la mia vecchiaia avanzante. Per non chiamarla anche pigrizia.<br /><br />Il calendario riprenderà a data da destinarsi, ma nel frattempo vi propongo una nuova rubrica, che ha a che fare appunto con la vecchiaia avanzante. La rubrica si intitola: cosa faceva alla mia età quel tale o tal'altro personaggio del cinema?</p><p>È una rubrica che celebra dunque i compleanni e mi serve anche per decidere quasi a caso e forzatamente un film da guardare. Quando guardo le liste di film su Prime o Sky, mi viene lo svenimento per le troppe icone su cui cliccare e non riesco a decidere nulla. Con questo sistema, invece, mi auto-impongo delle scelte quasi obbligate che mi portano anche a fare delle piacevoli scoperte.<br /><br />Partiamo dunque con la prima celebrazione e vi informo che oggi è il compleanno di Kevin Costner che alla mia età ha girato (o comunque è uscito) <b>"Il segno della libellula"</b>, film che avevo visto al cinema e che mi aveva lasciato alquanto perplessa perché il fantasma (o la presenza invisibile) della moglie morta del personaggio di Costner gli inviava per tutto il film la stessa immagine, cioè il simbolo che si vede in locandina:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhJjgym60qP649F9iKmg6X3c2k-7Ej2nOmXJQ4GQuRx3zyQ9nW_G-gQEdU8rgyLiTF9nJZuZyY8dvnpYeSr14RrgTKgO0j_EnfREHXB_stDUf5nMc8JYC70fDJ8K0d-w5-lOKDLXG2AjEgU3scQ1nANzZVvA1UF3kDPXb3AS0SU6qw41_jXLdP06Pwf=s554" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="554" data-original-width="452" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhJjgym60qP649F9iKmg6X3c2k-7Ej2nOmXJQ4GQuRx3zyQ9nW_G-gQEdU8rgyLiTF9nJZuZyY8dvnpYeSr14RrgTKgO0j_EnfREHXB_stDUf5nMc8JYC70fDJ8K0d-w5-lOKDLXG2AjEgU3scQ1nANzZVvA1UF3kDPXb3AS0SU6qw41_jXLdP06Pwf=s320" width="261" /></a></div><p>Gli faceva vedere questo simbolo in tutti i modi possibili immaginabili e lui naturalmente per tutto il film non capiva che cacchio significasse, fino a quando ha avuto l'illuminazione, a dieci minuti dalla fine. E io mi ricordo di aver pensato: ma visto che questo fantasma poteva muovere oggetti, fare forme, far disegnare il simbolo ad altre persone ecc, ecc... ma non gli poteva dire a Costner, a chiare lettere, il messaggio che gli doveva dare, invece di menarla con 'sto simbolo???</p><p>Ma non è su questo film e su Costner che ci concentriamo oggi. Passiamo dunque ad un altro personaggio famoso.<br /><br />Oggi è anche il compleanno di Takeshi Kitano che alla mia età ha girato il suo quinto film: <b>"Getting Any?"</b>, che vi giuro che avrei voluto proporvi perché ho letto la trama ed è qualcosa di allucinante all'ennesima potenza. Il film pare sia difficilmente trovabile, comunque <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Getting_Any%3F">leggetevi pure la trama </a>su Wiki.</p><p>E allora accantoniamo pure Takeshi e ci concentriamo sul festeggiato del giorno. È lui: Paul Freeman!</p><p><i>Praticamente il fratello di Carneade: chi è costui? </i></p><p>Ammetto che forse il solo nome potrebbe non far accendere nessuna lampadina, ma vi do subito un aiuto che vi farà capire immediatamente chi è il soggetto in questione.</p><p>Immaginate dunque di essere in un tempio peruviano e di aver tolto un idolo dorato da un piedistallo, mettendoci al suo posto un sacchetto di sabbia. Voi pensate che tutto sia andato liscio, invece il tempio comincia a crollarvi addosso. </p><p>Allora voi fuggite, schivando ottomila frecce avvelenate, ma il vostro assistente vi ruba l'idolo e se ne va lasciandovi da solo a superare un abisso infinito senza l'ausilio della vostra fedele frusta. </p><p>Ma hey, voi non siete forse l'archeologo più tosto (e figo) sulla piazza? Certo che lo siete e dunque con abili mosse riuscite a levarvi d'impaccio, riprendervi la frusta, riagguantare l'idolo, fuggire a perdifiato inseguiti da una palla gigante che vi rotola alle spalle e dopo un tuffo attraverso la ragnatela di un ragno zannuto gigante probabilmente nascosto nell'ombra, riuscite a mettervi in salvo. </p><p>Non vi siete però nemmeno a ripresi dall'impresa pazzesca che avete appena compiuto, che vi si para di fronte codesto individuo:</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhDPaBhlklrA9XXTijpo2nmtJMdtoH6g8Ztpwyu8HslIVom5_SDQqm6YCnTr2rjk5Z3bx5zIm1Z-RKWyhw69ROljF-HL6dNkxyIkNKb5eje5ZNfB3VMxQOhNiXSqH2K3jBWWy63dAxW3VxUkuxQyNRWcbutjfcIZaalEfABz32I4WNyVoL0n4M2bjjs=s720" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="342" data-original-width="720" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhDPaBhlklrA9XXTijpo2nmtJMdtoH6g8Ztpwyu8HslIVom5_SDQqm6YCnTr2rjk5Z3bx5zIm1Z-RKWyhw69ROljF-HL6dNkxyIkNKb5eje5ZNfB3VMxQOhNiXSqH2K3jBWWy63dAxW3VxUkuxQyNRWcbutjfcIZaalEfABz32I4WNyVoL0n4M2bjjs=w400-h190" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">BELLOQ! Al secolo: Paul Freeman!<br /></td></tr></tbody></table><p><br />Ve lo dicevo io, che lo conoscevate!<br /><i>"I predatori dell'arca perduta"</i> è il quinto film di Belloq aka Freeman, il quale negli anni '80 ha recitato in numerose produzioni sia cinematografiche che televisive. Tra quest'ultime, c'è anche la soap opera "<i>Falcon Crest"</i>, in cui lui interpretava un personaggio (figlio di criminale nazista) che si infiltrava nella tenuta vinicola teatro principale delle vicende, perché aveva scoperto che sotto la tenuta c'era segretamente sepolto un tesoro artistico. Personaggio proprio degno di un infido archeologo filonazista qual era Belloq!</p><p>Ma arriviamo al film che Freemanoq ha interpretato nel 1990, cioè <b>"L'esercizio del potere"</b> diretto da John Irvin. Il protagonista principale non è il nostro Freeman bensì Donald Sutherland e io non dico quasi mai di no a un film col vecchio Donald. </p><p>Nonostante il film sia del 1990, è ambientato nella Polonia del 1979. Tuffiamoci allora in quest'atmosfera retrò dell'est Europa, dove tutti quanti hanno sempre il cappotto e in qualche caso il colbacco!</p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhXPV3lSTzX8TG1fUrteOU2rVZDQcX3vffzRczL9Vv_MtcIY-GsE0C0ik-rMRvHgpCKs9WixkgxDoOXvNXmQL7nsQYkyZ-X54W6SMJy6fVV11Van9NB4aSFuM2Av0BLH8cjVCVGjJB-8vIT3Qn9eT-KSbWsgx4Io-WapFpYPY0Y83AbX_EXwqwtBowJ=s654" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="430" data-original-width="654" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhXPV3lSTzX8TG1fUrteOU2rVZDQcX3vffzRczL9Vv_MtcIY-GsE0C0ik-rMRvHgpCKs9WixkgxDoOXvNXmQL7nsQYkyZ-X54W6SMJy6fVV11Van9NB4aSFuM2Av0BLH8cjVCVGjJB-8vIT3Qn9eT-KSbWsgx4Io-WapFpYPY0Y83AbX_EXwqwtBowJ=w400-h263" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Eccolo qua, il nostro Casanova preferito, <br />in tenuta oltrecortina!<br /></td></tr></tbody></table><p><br />Nel film, il nostro Donald è un componente influente del Politbüro, uno che muove le pedine, uno che viene preso a braccetto dal pezzo grosso durante le foto di rappresentanza. Uno che attualmente è definito il "numero 6" e con buone probabilità di ascesa.</p><p>Ma un brutto giorno, dopo una serata di successo passata a casa del pezzo grosso, nonché capo supremo, per Donald c'è un brutto risveglio: va in ufficio e scopre che glielo hanno chiuso; il portinaio gli sequestra addirittura il permesso per entrare nel palazzo. Sconvolto, va in un telefono pubblico e chiama la moglie nel posto di lavoro di lei e le dice: <br /></p><p style="text-align: center;">"Non dire niente, stammi solo a sentire.<br />Qualcosa è andato storto. <br />Dovresti chiamarlo e dargli un messaggio: <b>Shampoo e piega</b>"<br /></p><p>Chi sarà il destinatario di questo criptico messaggio? Ma certo, è proprio lui, il nostro Freeman.</p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiGAh6M89gWQwSHz5mm1nR06uv5iFuWdN1sl9ARdMHXAm1nTKJLJQbKooLcx1PpXSoV_pj_zsUb5wSsm5U1G9RkA8DEA65dLmgbeZvEAtnwmuIKBdYpNmO04BkmZqPic0Mrl_IQMAfOcoD6O7jKqFI3p1tXK3wiP24OFZLHMAUgsoU6liWDD2p1bYYD=s911" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="622" data-original-width="911" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiGAh6M89gWQwSHz5mm1nR06uv5iFuWdN1sl9ARdMHXAm1nTKJLJQbKooLcx1PpXSoV_pj_zsUb5wSsm5U1G9RkA8DEA65dLmgbeZvEAtnwmuIKBdYpNmO04BkmZqPic0Mrl_IQMAfOcoD6O7jKqFI3p1tXK3wiP24OFZLHMAUgsoU6liWDD2p1bYYD=s320" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il "parrucchiere" ha la faccia preoccupata<br /></td></tr></tbody></table><p></p><p>Freeman interpreta un amico di Donald, nonché uno inserito nelle dinamiche del partito. Egli ispeziona la casa di Donald e trova che ci sono delle microspie un po' dappertutto e il telefono è sotto controllo. Donald lo implora di aiutarlo a scavare nella faccenda, lo prega di accedere alle informazioni riservate che possano aiutarlo a capire perché tutto a un tratto si è ritrovato estromesso dal partito e privato di tutti i suoi privilegi.</p><p>Nel frattempo, Donald si accorge che oltre alle microspie in casa, c'è sempre qualcuno che lo sorveglia e lo pedina, ovunque lui vada. Mitica la scena di lui che prende un taxi e il tassista gli dice che c'è qualcuno che li sta seguendo. Donald fa spallucce, ma il tassista si impunta e vuole a tutti i costi seminare gli inseguitori. Nonostante Donald lo inviti a non fare pazzie, al tassista piglia il matto: prima passa col rosso e poi con una sgommata supera una 126.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgoeb-3Txvd0pnV3qGHTnGs5-vxiNPSbRY5PnPylCNZ4MNJIXhgZj1IuADY7oophjcle5pENyiKHnEGe8IQ1Pra9k7sYUtiVA-uZyYl5IzfiUcd8SJRyDEVBld2m0gunY2KCm_1BCDd4EbPfFebp_8RJpbWWep_-TnHgC8DMVMFjl2iWSjnkoorE06T=s1097" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="667" data-original-width="1097" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgoeb-3Txvd0pnV3qGHTnGs5-vxiNPSbRY5PnPylCNZ4MNJIXhgZj1IuADY7oophjcle5pENyiKHnEGe8IQ1Pra9k7sYUtiVA-uZyYl5IzfiUcd8SJRyDEVBld2m0gunY2KCm_1BCDd4EbPfFebp_8RJpbWWep_-TnHgC8DMVMFjl2iWSjnkoorE06T=w400-h244" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ecco che sta per avvenire il sorpasso<br /></td></tr></tbody></table><p></p><p>Il tassista deve aver visto troppi film americani, perché guida come un pazzo, prende le curve a tutta birra e poi si esibisce in una ardita derapata in piazza.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiTB3BpO0f0cd8YFlBCzqjK0HxgfJkEj1cPs3AtyA-NbGid69KDKkwe_-OoyAKeH1bxZnl8jk2nD4nGCb_qanDuGZIUWiYKXSJx1QvjZLm8_u1hYk6Wb8Q1PcPjvGoDk8h_3fJYQhpYhjS7b75mnYkRYP_90WUEAM756uZ3pTXhafDxINUCyU_ruMno=s1216" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="682" data-original-width="1216" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiTB3BpO0f0cd8YFlBCzqjK0HxgfJkEj1cPs3AtyA-NbGid69KDKkwe_-OoyAKeH1bxZnl8jk2nD4nGCb_qanDuGZIUWiYKXSJx1QvjZLm8_u1hYk6Wb8Q1PcPjvGoDk8h_3fJYQhpYhjS7b75mnYkRYP_90WUEAM756uZ3pTXhafDxINUCyU_ruMno=w400-h224" width="400" /></a></div><p>Poi per un pelo non si schianta contro un carro trainato da cavalli, quindi fa inversione sul marciapiede quasi investendo un gruppo di anziani e poi finisce in gloria con la fusione del motore.</p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiyXb4zEpDwQ84dHY7KtY024L12XPK7FnOf-egy_-bQobMPSB9psQvLxy5EGVeQp-2kyv9GKlxepscw5UkJIu8FLB8m2GMCt2X9q_fY_t1f8m2vgBPW2D0hqxKrJDX0THENHCqYW3u8cqo5NrKU2qkqXlnE74bqhzGAwCgHoJP8v2gq1U4wcy-JzV5r=s1156" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="680" data-original-width="1156" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiyXb4zEpDwQ84dHY7KtY024L12XPK7FnOf-egy_-bQobMPSB9psQvLxy5EGVeQp-2kyv9GKlxepscw5UkJIu8FLB8m2GMCt2X9q_fY_t1f8m2vgBPW2D0hqxKrJDX0THENHCqYW3u8cqo5NrKU2qkqXlnE74bqhzGAwCgHoJP8v2gq1U4wcy-JzV5r=w400-h235" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ecco come va a finire il glorioso tentativo di seminamento!<br /></td></tr></tbody></table><br />La storia prosegue con Donald sempre più sorvegliato e anche avvicinato da individui che gli fanno strane proposte lavorative. Pure un giornalista francese lo abborda e gli chiede di scrivere una autobiografia dove potrà raccontare i molti segreti scottanti in cui lui si è sicuramente imbattuto nel corso della sua carriera.<p></p><p>Solo dopo che la tragedia si sarà abbattuta sulla sua famiglia, Donald riuscirà a venire a capo del mistero: cosa c'è dietro alla sua estromissione dal partito? Come reagirà dopo aver fatto la scoperta? E c'entrerà mica anche Belloq...? Lo scoprirete solo se vedrete il film.</p><p>Ho guardato il film piacevolmente, magari non sarà un capolavoro ma è ben fatto, ben filmato (proprio in Polonia) e naturalmente si vuole sapere come andrà a finire. La storia pare che sia tratta da vicende davvero accadute al padre dello sceneggiatore.</p><p>Vediamoci qualche altra immagine del festeggiato. <br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiksv-6Lwj1OvseuX68T4NlljNUtk4ZcNOabyShUvoaZsraUthBa6c2mE6p94k9rLgAIUcEZn3ezxTqFbR_iEQE0KrP6yjkN1uYq0ePCZB4tVdzQLQIRveNYZw8r11DGtm58qir4QDaTjAXg79ohRgZbie5UPuFG55-tdLclufVsUZcIuxvBo0RKJdO=s1325" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="756" data-original-width="1325" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiksv-6Lwj1OvseuX68T4NlljNUtk4ZcNOabyShUvoaZsraUthBa6c2mE6p94k9rLgAIUcEZn3ezxTqFbR_iEQE0KrP6yjkN1uYq0ePCZB4tVdzQLQIRveNYZw8r11DGtm58qir4QDaTjAXg79ohRgZbie5UPuFG55-tdLclufVsUZcIuxvBo0RKJdO=w400-h229" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dagli incontri nei locali sciccosi...<br /></td></tr></tbody></table><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhcSRSOxWXQxIkueloLrKIPGNym-lewJm1rrGxWCVyNJvFmXUqVdnTKkGiODs4GnwPjpoak3fOP2Bzl4s1mXFrtikBvUchYCGIzSIDnlQE9LGot-4TXROZbFNWIJBnmUwvqAJTgNGYJXi5oLwO4pnKqQaY9HpU1IBVgxRLWpHOSTOTgZ4xwF5z39NAF=s1145" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="737" data-original-width="1145" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhcSRSOxWXQxIkueloLrKIPGNym-lewJm1rrGxWCVyNJvFmXUqVdnTKkGiODs4GnwPjpoak3fOP2Bzl4s1mXFrtikBvUchYCGIzSIDnlQE9LGot-4TXROZbFNWIJBnmUwvqAJTgNGYJXi5oLwO4pnKqQaY9HpU1IBVgxRLWpHOSTOTgZ4xwF5z39NAF=w400-h258" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">...a quelli nei cessi pubblici...<br />Attento che il cappotto ti va nell'orinatoio...<br /></td></tr></tbody></table><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhV4GVCAYHIQ4MrgrpjwJnkmI5C0nzWQ2yY6TKI5TFyjtnPADu7HjsLyLNV6txNDSe5vqGyfY0_8acZ5NB7_2X6Z-jKw7p8L0gAdf0NROYp3x3gvKy46Os1MHjyudkPLLUTmkFfRaeXVbg76UmvY0_YlFLJ8kU2XY11XlACGV8Ies1e395OFhehsaiY=s1273" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="734" data-original-width="1273" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhV4GVCAYHIQ4MrgrpjwJnkmI5C0nzWQ2yY6TKI5TFyjtnPADu7HjsLyLNV6txNDSe5vqGyfY0_8acZ5NB7_2X6Z-jKw7p8L0gAdf0NROYp3x3gvKy46Os1MHjyudkPLLUTmkFfRaeXVbg76UmvY0_YlFLJ8kU2XY11XlACGV8Ies1e395OFhehsaiY=w400-h231" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il nostro eroe se la passa male nelle carceri polacche.<br />E non ha nemmeno rubato una statuetta d'oro!<br /></td></tr></tbody></table><p></p><p>Chiudo il post non con un'immagine di Freeman, ma con la biblioteca di Donald, dietro i cui libri è nascosta una cassaforte.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh3LLY46lJRToO8QbdZaOma06Iwln8AwdXodXXLMzOhbMXide0YlQCK-LOM6gVJl560vFu-Wist1Ta5w6xkWBvbnxb_RuCCBUc2c_EoSlD4JPIAvL8NF9VFN5ADfZukEPDXXM2t2BAyb51Nv7ZJlWoniL1PCHfN_WBYDroAcpGab4RCLpr1AwU-fSOy=s1240" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="602" data-original-width="1240" height="194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh3LLY46lJRToO8QbdZaOma06Iwln8AwdXodXXLMzOhbMXide0YlQCK-LOM6gVJl560vFu-Wist1Ta5w6xkWBvbnxb_RuCCBUc2c_EoSlD4JPIAvL8NF9VFN5ADfZukEPDXXM2t2BAyb51Nv7ZJlWoniL1PCHfN_WBYDroAcpGab4RCLpr1AwU-fSOy=w400-h194" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ci sono più di 40 volumi di Lenin...<br />ma cosa sono? Il diario giornaliero del celebre politico?<br />Sono tantissimi!<br /></td></tr></tbody></table><p></p><p>Grazie per l'attenzione, cari amici e alla prossima!<br /></p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com36tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-3864234290639983412021-12-23T11:29:00.000+01:002021-12-23T11:29:02.263+01:00****** * ******<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjncoSYonIeuOLe8Krym6oHNcdI9pISLWCORUX1UzRaYYwPEj1Ib386EZfaZWYC5WW2hNBDU4GW7K52neeZbNS2zPKWLrVIB9ui72Ci4QauYZ-awhTuC6f330i8ci6Q7azMI6wTWtDAV4LTJUJdU8qibSn6S0gymVLseZruyXbIfdyynxxJxqIFZsWL=s360" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="130" data-original-width="360" height="116" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjncoSYonIeuOLe8Krym6oHNcdI9pISLWCORUX1UzRaYYwPEj1Ib386EZfaZWYC5WW2hNBDU4GW7K52neeZbNS2zPKWLrVIB9ui72Ci4QauYZ-awhTuC6f330i8ci6Q7azMI6wTWtDAV4LTJUJdU8qibSn6S0gymVLseZruyXbIfdyynxxJxqIFZsWL=s320" width="320" /></a></div><p></p><p>Buondì, amici lettori! Come al solito siamo in ritardo, ma parafrasando Marty McFly, quando si viaggia nel tempo e si può impostare una data, si può mettere quella che si vuole. Quindi eccoci qua, nella Santa Lucia del 1972!<br /></p><p>Tra le varie agitazioni che pullulano negli anni '70, ne ho scelta una tra le più leggere. Insomma, siamo pur sempre sotto Natale. Bene, la notizia arriva da Francoforte dove i proprietari di cani stanno organizzando una rivolta e soprattutto hanno in mente di fare una marcia sul municipio. Intendono inoltre bloccare il traffico nell'ora di punta e protestare presso il sindaco, reo di aver indetto un'ordinanza che ai proprietari di cani non è piaciuta.</p><p>Il sindaco ha infatti disposto che ai cani sarà proibito l'accesso a due parchi del centro cittadino. (Io sospetto che sia per una questione di cacca canina).</p><p>I proprietari di cani hanno già scritto dei cartelli con slogan quali: "Diamo ai cani gli stessi diritti che diamo ai bambini", "Niente ghetto per gli animali nostri amici".</p><p>Un cinofilo sostiene che il comune dovrebbe preoccuparsi piuttosto di multare le madri che permettono ai propri figli di fare la pipì nei parchi e di occuparsi dei capelloni che affollano le piscine... <br /></p><p>L'assessore comunale che ha firmato l'ordinanza è diventato bersaglio di lettere e telefonate minatorie. Gli telefonano in piena notte dicendogli "povero pazzo" e gli consigliano di farsi internare. Quelli più imbufaliti gli promettono un sacco di botte.</p><p>Non so come sia andata a finire la diatriba, se hanno vinto i cinofili o il sindaco. Mi auguro che non si siano lasciati troppo ispirare dalle parole di un meccanico che ha detto che è meglio calpestare una cacca di un cane che respirare l'aria ammorbata dei tubi di scappamento. Indubbiamente è meglio, ma è ancora meglio che il padrone raccolga nei sacchetti appositi la cacca del suddetto cane, così il cane sarà libero di andare in ogni dove.</p><p>Bene, è il momento di metterci davanti alla tv, con un bel bicchierone di ibirra da due litri circa:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgw4sCzHBVgGFmIBBDtJmWdxBHs9Nqw3pLDDWF6gCTuylWbVUyK1QGZfyi_p1JapHsUKg7Rgs3oOIaA3qa9RxAWdo_CE73kdgSNSAZ9NVp6TIMCzXLqiCRkbsJ4mSMbmtJCrUDrCWrwGvajw3cT2GgJj_Tpm3n5b4EJZ0czWyEJ496U92YG8d98U5Pw=s610" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="610" data-original-width="470" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgw4sCzHBVgGFmIBBDtJmWdxBHs9Nqw3pLDDWF6gCTuylWbVUyK1QGZfyi_p1JapHsUKg7Rgs3oOIaA3qa9RxAWdo_CE73kdgSNSAZ9NVp6TIMCzXLqiCRkbsJ4mSMbmtJCrUDrCWrwGvajw3cT2GgJj_Tpm3n5b4EJZ0czWyEJ496U92YG8d98U5Pw=w309-h400" width="309" /></a></div><p>Con un boccale del genere, quante pause pipì bisogna fare? Menomale che il film di stasera non dura troppo. Ma che film è quello che ci propone il secondo canale? È un film del 1937 di Ernst Lubitsch: "Angelo" e fa parte del ciclo "Un mito per due dopoguerra: Marlene Dietrich".</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhRNgk9tKFhGFz4crdkUjljDckmJmGYjGf0QcIEn8slwdjpOXA7_IzIpAyuIhnZ06YM1-MqgauHXPcwgLDOrUSvgaqJop4yRTkVAoY7ddGdoOewaRhHcqhI_CUpw87JsoTBMHF3Y46BONPYVPJUearumICgkse8yxBJes119tUum9BwSdG-gmLDeYVV=s674" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="674" data-original-width="498" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhRNgk9tKFhGFz4crdkUjljDckmJmGYjGf0QcIEn8slwdjpOXA7_IzIpAyuIhnZ06YM1-MqgauHXPcwgLDOrUSvgaqJop4yRTkVAoY7ddGdoOewaRhHcqhI_CUpw87JsoTBMHF3Y46BONPYVPJUearumICgkse8yxBJes119tUum9BwSdG-gmLDeYVV=s320" width="236" /></a></div><p>La storia inizia con una donna elegante, dalle fattezze di Marlene Dietrich, che arriva in aereo a Parigi e va a trovare una sua amica, una granduchessa che in pratica gestisce un bordello super super super super lusso.</p><p>Nel bordello della granduchessa, Marlene fa la conoscenza di un uomo, che è appunto venuto sperando di trovare qualche donna che lo aiuti a divertirsi a Parigi. Marlene gli propone di andare al Louvre. Lui, perplesso: <i>"Dove!?"</i> e lei: <i>"Ma avrete sentito parlare della Monna Lisa?"</i> Lui, sempre più perplesso e con lo sguardo smarrito: <i>"Sì... mi pare..."</i></p><p>Dopo l'ulteriore proposta di lei di visitare Notre Dame, lui mette finalmente in chiaro il tipo di divertimento che va cercando. Un divertimento di genere notturno.<br /></p><p>I due si danno appuntamento per cena in un locale di gran lusso e dopo poche battute di dialogo, lui è già innamorato perso. Alla fine della serata le dice: <i>"Io vi amo. Voi siete ormai nel mio cuore assoluta signora." </i>Vabbè.<i><br /></i></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh5oQEfs_TTSSZAYAxBbNhiTOzR0SQ6xd_C6lyKigMNN-B6wmE1Wtekt_v3zWr82-EE-MPe-VyMnjX-3GwZQ16IlMUI9UURSGh7Fowco1qBVYqwzgTUgUhZYJBcVPNnX0DORrPjeeYl-_UsoVQSM2vWU-IQ33mhZ8pjtMivok3nbwO7ZlA1KYdcdQej=s668" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="416" data-original-width="668" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh5oQEfs_TTSSZAYAxBbNhiTOzR0SQ6xd_C6lyKigMNN-B6wmE1Wtekt_v3zWr82-EE-MPe-VyMnjX-3GwZQ16IlMUI9UURSGh7Fowco1qBVYqwzgTUgUhZYJBcVPNnX0DORrPjeeYl-_UsoVQSM2vWU-IQ33mhZ8pjtMivok3nbwO7ZlA1KYdcdQej=w400-h249" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il consueto violinista che suona a <br />cinque centimetri dalle orecchie<br /></td></tr></tbody></table><p>Lui è innamorato cotto come una pera, mentre lei non si capisce. Un po' si fa avanti, un po' fa la ritrosa e soprattutto fa molto la misteriosa. Rifiuta persino di dirgli come si chiama; allora lui, con gli occhi a cuore, le dice: <i>"Ecco come vi chiamerò: Angelo"</i>.</p><p>Tutto fiero del soprannome che le ha dato, la porta al parco e la sbaciucchia su una panchina. Ma dall'ombra si materializza una vecchia fioraia guardona. Mentre lui va dalla fioraia a comprare un fiore, Marlene fugge e sparisce. </p><p>(E la vecchia fioraia, vedendo che i due sono spariti abbandonando il fiore per terra, lo raccoglie, soffia via la polvere e se lo rimette nel cestino.) </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi0JCEvkOE_Uk89DCfhp83RRMEAHkM9hForOgLtBbNoZD9WGnYa-NiWODY_55Uxs_9EftrOnV5iCoWd1yWetqZgeM7u9mMyEBxoRr9xg00lkNdEzv7_8MBUv9NEBNB8IrHQgLYBjJ4lOCuNYhLn_JDTmA91YkHoidQNEkuCrXzEH3sh0T-sD4t5IqK9=s650" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="446" data-original-width="650" height="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi0JCEvkOE_Uk89DCfhp83RRMEAHkM9hForOgLtBbNoZD9WGnYa-NiWODY_55Uxs_9EftrOnV5iCoWd1yWetqZgeM7u9mMyEBxoRr9xg00lkNdEzv7_8MBUv9NEBNB8IrHQgLYBjJ4lOCuNYhLn_JDTmA91YkHoidQNEkuCrXzEH3sh0T-sD4t5IqK9=w400-h275" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Brava, un fiore riciclato è un fiore guadagnato!<br /></td></tr></tbody></table><p><br />La scena poi si sposta a Londra, dove scopriamo che l'angelo Marlene è sposata. Suo marito è un diplomatico che viaggia molto per lavoro, lasciandola spesso da sola. Quindi capiamo che il rapporto tra i due coniugi è cordiale ma un po' superficiale, un po' fintamente zuccheroso.</p><p>Orbene, Marlene e il marito vanno insieme a una corsa di cavalli, ma appena arrivati all'ippodromo, lei nota, tra trilioni di persone, il suo "amante" parigino, che naturalmente vuole evitare a tutti i costi. Quindi con una scusa torna a casa, lasciando il marito da solo a seguire la corsa.</p><p>Il problema è che al termine della corsa, il marito e l'amante fanno conoscenza. In realtà, i due uomini si erano già conosciuti superficialmente anni addietro e si mettono subito a parlare dei vecchi tempi, di quando erano giovani e frequentavano a Parigi la casa di una certa Paulette... e com'era bella Paulette, e com'era brava Paulette... insomma, quei discorsi lì.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhHJjHq9011CDv_2H_dIBGY6WME65hzBRsXG-YarvZIucdtlU_wCtgPGSQ-pPX9lVsSUnFQpL2DTGA35Cintj6PwvFrckbaN8iEeCbGQDXpYZVCeaIm7ULBFNeP_7DvdfdYyq6qtYYJK9MdtWC9kEZsew_SZn5kKQliHVERNtw8aS2xTIIa56XqKGl9=s646" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="384" data-original-width="646" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhHJjHq9011CDv_2H_dIBGY6WME65hzBRsXG-YarvZIucdtlU_wCtgPGSQ-pPX9lVsSUnFQpL2DTGA35Cintj6PwvFrckbaN8iEeCbGQDXpYZVCeaIm7ULBFNeP_7DvdfdYyq6qtYYJK9MdtWC9kEZsew_SZn5kKQliHVERNtw8aS2xTIIa56XqKGl9=w400-h238" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Brindiamo a Paulette... eh com'era bella Paulette...<br /></td></tr></tbody></table><p><br />I due uomini fanno così amicizia, che il marito invita l'altro a casa sua, a conoscere sua moglie. </p><p>Colpo di scena! Cosa succederà quando i due psuedo-amanti si riincontreranno proprio davanti al marito di lei? Che faccia faranno? </p><p>Non fanno nessuna faccia, entrambi fingono l'indifferenza più profonda. Ma una volta rimasti da soli, lui riattacca a fare il provolone e ricomincia con le sue litanie: <i>"Mio angelo, che sopresa vedervi qui"</i>, <i>"Non posso dimenticarvi"</i> eccetera eccetera. Lei però impassibile. Con una faccia di bronzo straordinaria, finge di non conoscerlo. Lui sulle prime insiste, ma poi siccome vede che lei è così glaciale, inizia a venirgli qualche dubbio. </p><p>Alla fine lei cede e ammette di essere Angelo. Lui le dà appuntamento a Parigi la settimana successiva, lei inizialmente dice di no, ma... cosa succederà? Andrà all'appuntamento? E il marito cosa farà quando inizierà ad avere dei sospetti?</p><p>Non posso dire che il film mi abbia preso tantissimo. (Di Lubitsch ho sicuramente preferito <a href="https://cinecivetta.blogspot.com/2018/12/calendario-natalizio-3.html" target="_blank">"Scrivimi fermo posta"</a>). Questo "Angelo" è un film che parla di sentimenti, ma alla fin fine non me ne sono arrivati molti. La diva Marlene è bella e glaciale e non mi smuove particolarmente nei panni della riccona annoiata. Il suo pretendente, che dopo tre secondi si innamora e inizia a sproloquiare frasi zuccherose, mi fa venire il latte alle ginocchia. </p><p>Lei ha probabilmente una storia avventurosa alle spalle e probabilmente lavorava nel bordello super lusso, ma non scopriamo quasi nulla e poco traspare dall'espressione enigmatica della bella Marlene. </p><p>Almeno i maggiordomi di Marlene e marito sono simpatici. Uno è patito di opera e canta il Barbiere di Siviglia; quando gli viene chiesto che tempo fa lui vede che piove a dirotto e risponde: "Non è male".</p><p>Un altro maggiordomo invece si fidanza con una tipa e fa vedere il biglietto di annuncio del suo matrimonio:</p><p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi3RqMN0ctRUC6dOL6oHfFmMj67fx4C9vGv57Up_dAqkiuRp_p-cXGkzMJJ4InW4vkd8-R3UgQVv5A462IstjW0zWGj3cHDJz7thl9o_9r-pM9BP1nz3-iRyfVaYmfkErSmxvhVjzhlxkHINQXuy0Iv1MGFpfAwo8rS6Q6fGRAo3GEF77q8VeNAS_W8=s598" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="438" data-original-width="598" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi3RqMN0ctRUC6dOL6oHfFmMj67fx4C9vGv57Up_dAqkiuRp_p-cXGkzMJJ4InW4vkd8-R3UgQVv5A462IstjW0zWGj3cHDJz7thl9o_9r-pM9BP1nz3-iRyfVaYmfkErSmxvhVjzhlxkHINQXuy0Iv1MGFpfAwo8rS6Q6fGRAo3GEF77q8VeNAS_W8=s320" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I futuri sposi<br /></td></tr></tbody></table><br />Poi però lo si sente litigare al telefono con lei. Sdegnato le dice: "Sono furioso! Se non mi dici chi ti ha insegnato la rumba, tra noi è tutto finito!"</p><p>Bene, anche per oggi è tutto, vado anche io a ballare la rumba!</p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-48367162824606556282021-12-21T16:26:00.009+01:002021-12-21T17:28:22.565+01:00**** **** ****<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi8l8baDNSyb3tjnFr8JtymCPqq6C2tzZITx1q45OpzvC7Xmu-3xtvE2G7oaPrZXpkVeg5iW0jSXCxzexyiPxotO5o4T843EAdFqcX-M14gL9MOm6QBKOldAzhgMxZkV3a1Z0MCT3TPDWYynPi7eAo3xfKatIiJJZlsgbFlgYz5ztJR0RvMe2GWfIH4=s360" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="130" data-original-width="360" height="116" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi8l8baDNSyb3tjnFr8JtymCPqq6C2tzZITx1q45OpzvC7Xmu-3xtvE2G7oaPrZXpkVeg5iW0jSXCxzexyiPxotO5o4T843EAdFqcX-M14gL9MOm6QBKOldAzhgMxZkV3a1Z0MCT3TPDWYynPi7eAo3xfKatIiJJZlsgbFlgYz5ztJR0RvMe2GWfIH4=s320" width="320" /></a></div><br /><i>"È vero, sono anni di crisi e di incertezza; la violenza e la paura modificano antiche abitudini, alimentando un generale malessere. Ma Natale è sempre Natale."</i><p></p><p>Così inizia un articolo apparso sulla Stampa che parla di come l'8 e il 10 dicembre (domenica), la gente si sia riversata numerosa per le strade del centro a guardare le vetrine. Attenzione, solo a guardare, perché i negozi erano chiusi. L'apertura in un giorno di festa crea problemi. I titolari dei negozi di abbigliamento, ad esempio, incontrano la resistenza dei dipendenti. Gli alimentaristi invece temono di restare senza lavoro.</p><p> <br />Mi sembra quasi impossibile pensare, oggi, che c'è stato un tempo in cui i negozi erano chiusi la domenica e durante le feste...</p><p>Ma quando i negozi sono aperti, cosa si compra? Nella fattispecie, quali sono i giocattoli più gettonati in questo dicembre del 1978? Senza dubbio furoreggia l'Ufo Robot, che però volendo si può forse avere acquistando una tv:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEggrzAyDLsQcwjHyIkUYfoV5r4pilVSNSSR1LFB35BwXT32EAebVsFEW_4UpRG0AQ0SVJeXY2bdwU1_xES6XKG95f9mneDY0NYcgEtuNqoBLRLJeZCWdy2RRM8qi4Fp4JM4JU5dx-6O0bjsCIa5RcUCuOzGmNoEeUpXa7SQ_XE9NACbT8PSPdmOSwBH=s572" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="572" data-original-width="300" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEggrzAyDLsQcwjHyIkUYfoV5r4pilVSNSSR1LFB35BwXT32EAebVsFEW_4UpRG0AQ0SVJeXY2bdwU1_xES6XKG95f9mneDY0NYcgEtuNqoBLRLJeZCWdy2RRM8qi4Fp4JM4JU5dx-6O0bjsCIa5RcUCuOzGmNoEeUpXa7SQ_XE9NACbT8PSPdmOSwBH=w210-h400" width="210" /></a></div><br /><p>E forse, comprando la tv, si fa un affare, dal momento che il pupazzo di Goldrake è più grande del bambino e visto che un maxipeluche costa la bellezza di 260.000 lire. Mi pare una cifra veramente spropositata, cos'è, un terzo di stipendio? </p><p>L'affermatissima Barbie costa invece 3.500 lire. A proposito, non me ne ero mai resa conto: ma quanto cavolo era lungo il collo delle Barbie?<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh8ExyVdwQjL-QF9DIZsvNlRSTizejkyUU4H1kOWmf_7J-BruYb1EefBUbd6pGOXq-zFTzTRDMxYNPzu5vLkYM_VNvt0HrWdK0DKgPriR0bBgaRTjSyDcrsI7w65auxEQwHzHUfsXp2lWu1ViMGreTqJCaxU_LdkJTa5PcnvdxqehdhRUKqBsXjYKM5=s331" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="331" data-original-width="206" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh8ExyVdwQjL-QF9DIZsvNlRSTizejkyUU4H1kOWmf_7J-BruYb1EefBUbd6pGOXq-zFTzTRDMxYNPzu5vLkYM_VNvt0HrWdK0DKgPriR0bBgaRTjSyDcrsI7w65auxEQwHzHUfsXp2lWu1ViMGreTqJCaxU_LdkJTa5PcnvdxqehdhRUKqBsXjYKM5=s320" width="199" /></a></div><p></p><p>Più lo guardo e più mi sembra pazzesco, sembra abbia un collare-tutore da collo.<br /></p><p>Costano un po' di più (5-8 mila lire) le bambole stile '800, dal volto un po' ingenuo, dall'aria un po' romantica e monella.... purché non siano le solite bambole dalla faccia inquietante.</p><p>Bene, oltre ai giocattoli, sul giornale c'è spazio anche per un processo riguardante dei fatti avvenuti due anni prima. L'imputato è una donna accusata di aver tentato di avvelenare il famoso professore, antropologo, sociologo Carlo Tullio-Altan (padre di Francesco, creatore della Pimpa). Il professore era andato a trovare una vecchia zia che veniva accudita da una governante, la quale gli aveva offerto un caffè. A visita terminata, il professore ha preso la macchina per andare verso casa, ma durante il tragitto è stato colto da un malore. Prima di perdere conoscenza, è riuscito a scrivere un biglietto dove riferiva di aver preso un caffè dalla zia e di essere stato drogato. Poi aveva scritto "Infermiera" più un'altra parola indecifrabile.</p><p>Il professore se l'è vista brutta, è stato soccorso in tempo ma ha rischiato di morire, comunque fortunatamente si è ripreso. Non sono però riuscita a capire come sia andato a finire il processo. La governante è stata accusata di aver tentato di avvelenare non solo il professore ma anche un'altra parente della zia, forse per aggiudicarsi l'eredità della vecchia signora. Purtroppo non sono riuscita a capire come sia andato a finire il tutto.</p><p>È proprio un caso da tenente Colombo, che tra l'altro proprio il 12 dicembre 1978 esce al cinema con "Un amico da salvare", dalla strana copertina scaccosa (catalogata dal nostro amico Lucius nel suo <a href="https://citascacchi.wordpress.com/2017/02/27/il-tenente-colombo-1974/" target="_blank">blog di citazioni scacchistiche</a>).</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjXZQZffRlJrSQMiXYlHYarATqt-MjEqtbQ5Idg4dhXzFX-XPxRjpzS4BwB0QNyUkQZczqqKMUtFK6h6v0hBR2voxnEQs8ASyZ5uQkuPtbWSBtMCfPukgQAnYhvRi4ZansGQn5jQ0CCdjTeV-nuxIRpfktm38OkYgPDP3O9dAfo3u7zAG8tk3qVj46W=s460" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="460" data-original-width="232" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjXZQZffRlJrSQMiXYlHYarATqt-MjEqtbQ5Idg4dhXzFX-XPxRjpzS4BwB0QNyUkQZczqqKMUtFK6h6v0hBR2voxnEQs8ASyZ5uQkuPtbWSBtMCfPukgQAnYhvRi4ZansGQn5jQ0CCdjTeV-nuxIRpfktm38OkYgPDP3O9dAfo3u7zAG8tk3qVj46W=w201-h400" width="201" /></a></div><p><br />Ho detto "strana" perché in realtà gli scacchi non c'entrano nella storia. L'episodio con un assassino scacchista è un altro, non questo. Dunque qua gli scacchi stanno probabilmente a indicare soltanto una sorta di rompicapo che deve essere risolto dal nostro amato tenente. Solo in Italia la locandina era scaccosa.</p><p>Ma è ora di accomodarci davanti alla tv! O forse addirittura sulla tv! Dentro la tv!</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEieg_vTYr4QxFv8jKVcAutbhK0-sxn0ag0-zLfb3Zde2v9yBSBx2wYrR0uXTj62a8Xv_Ki4EV5RU_YmL9YceFYcrMhXdKqi33sJawpfNiej0E3IYDRKcJHGduuJbT9kVLThZdQ3TXfB7EIXiH-mVksVctgkDQC9TuJaD0Q91W37acroD6h3CXVFTb3A=s612" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="612" data-original-width="476" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEieg_vTYr4QxFv8jKVcAutbhK0-sxn0ag0-zLfb3Zde2v9yBSBx2wYrR0uXTj62a8Xv_Ki4EV5RU_YmL9YceFYcrMhXdKqi33sJawpfNiej0E3IYDRKcJHGduuJbT9kVLThZdQ3TXfB7EIXiH-mVksVctgkDQC9TuJaD0Q91W37acroD6h3CXVFTb3A=w311-h400" width="311" /></a></div><br />E per una volta, molliamo l'alcol e ci buttiamo sulla Coca Cola, che a dicembre ci propone questa pubblicità piuttosto incongrua.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEioaiUaqtpOGGt5uJvdV9P5UgczZw6CxeA-vHwc06jER4MYHgnrr1U2gxbPAeep2q-Egz1jePx1bEFS9YNK_Wh9xQ4fKtrsAmSck6Jpu8XdMuAaEXSmDsCZIfs_dntDT_bWP7jaurKmdy1O0Q1Em8V4--ZYybC9s0InHVONNeusNrnsz1WadtRhqLi-=s702" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="702" data-original-width="552" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEioaiUaqtpOGGt5uJvdV9P5UgczZw6CxeA-vHwc06jER4MYHgnrr1U2gxbPAeep2q-Egz1jePx1bEFS9YNK_Wh9xQ4fKtrsAmSck6Jpu8XdMuAaEXSmDsCZIfs_dntDT_bWP7jaurKmdy1O0Q1Em8V4--ZYybC9s0InHVONNeusNrnsz1WadtRhqLi-=w315-h400" width="315" /></a></div><p><br />Cioè, praticamente il padre ha messo sotto i figli a lavare la macchina e li vuole tenere buoni con la famosa bevanda?</p><p>Non lo so, tiremm' innanz e guardiamo cosa ci propone il palinsesto televisivo odierno. Sul primo canale abbiamo teatro con Carla Gravina e Cochi Ponzoni. Quindi siccome il blog è a tema cinema, ci dirigiamo sul secondo canale dove abbiamo il film <i>"Quelle due"</i> con Audrey Hepburn e Shirley McLaine</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh_gLYsze6xf7T4Ko_FVZdcYzoGoRp32GnGlpESwEgK6EmAeERw8qCgbl4enq4L8JBCET7-V2etAOcQHGNHOUkCDLa59TiCppa_QIoXLJPBzCI9Q6JKpZFcZUm6Aiujl9gL_PtARcCE2M8yuf5Wk7tP8HpilMQSYxoyaM2du2grErx_0Q8v_LXwWKdg=s688" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="688" data-original-width="506" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh_gLYsze6xf7T4Ko_FVZdcYzoGoRp32GnGlpESwEgK6EmAeERw8qCgbl4enq4L8JBCET7-V2etAOcQHGNHOUkCDLa59TiCppa_QIoXLJPBzCI9Q6JKpZFcZUm6Aiujl9gL_PtARcCE2M8yuf5Wk7tP8HpilMQSYxoyaM2du2grErx_0Q8v_LXwWKdg=s320" width="235" /></a></div><p>Come si vede dalla locandina, il titolo francese è "Le rumeur" che penso sia più calzante con la storia del film.</p><p>Audrey e Shirley interpretano due donne che si conoscono da molti anni, hanno studiato assieme e sono molto amiche. Le due mettono su una scuola per ragazze. Sembra che tutto vada bene, le allieve sono molto contente e le famiglie pure, perché le due donne godono di ottima reputazione.</p><p>Senonché, una delle allieve, una ragazzina perfidissima, viperissima, bugiardissima, nonché bulla e che viene spesso punita per le sue bugie e cattivi comportamenti, sente delle conversazioni che le fanno venire in mente il modo con cui vendicarsi delle due insegnanti.</p><p>Mette in giro la voce che le due istitutrici siano amanti e che si incontrano segretamente di notte in camera di una delle due e dalla camera provengono strani rumori. In una scena, la ragazzina riferisce nell'orecchio di sua nonna alcune cose a cui ha assistito. Lo spettatore non sente quello che la ragazzina riferisce, ma dalla reazione esagitata nella nonna, come minimo la nipote deve averle detto di aver assistito a un'orgia.</p><p>La nonna inorridita ritira la nipote vipera dalla scuola e sparge la voce, col risultato che tutte le famiglie delle altre ragazze portano via le figlie dalla scuola. La reputazione delle due donne è rovinata ed esse diventano oggetto di curiosità e di scherno. Per non dire che sono trattate come ignobili appestate.</p><p>Il tempo passa, ma la situazione non migliora. Una delle due donne si rende conto di provare per l'altra dei sentimenti omosessuali, ma questa presa di coscienza la prende veramente male. In questo clima tremendo di condanna sociale, il rendersi conto di avere sentimenti diversi da quelli ritenuti "normali", la fa precipitare in un senso di colpa in cui prova addirittura repulsione di sé. Gli esiti della storia non saranno positivi.</p><p>Il regista William Wyler aveva già portato sullo schermo questa storia anni prima, col film "La calunnia", solo che all'epoca era assolutamente proibito parlare di temi omosessuali per cui la storia (che proviene da un'opera teatrale a sua volta ispirata a un fatto vero) era stata modificata e il supposto <i>affaire</i> peccaminoso che veniva divulgato in giro non era tra le due donne, ma tra una di esse e il fidanzato dell'altra.</p><p>Interessante comunque il fatto che a teatro fosse permesso trattare temi omosessuali, ma al cinema fosse proibito.</p><p>Vediamo se riconoscete questa attrice famosa, che all'epoca era infante, e che interpreta non la ragazzina malefica, ma un'altra ragazzina da essa ricattata.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjScQ25ZAcRMzy3digdLpS7mH7HN9m-vJG7-2XaxT4888giMsgLisrZor4Mpf3W13eOmPD3HvC5aKJP7QtcdfJmf68OirNJDbzAXkfTcL_fXrHVmlylVYRproxU9elFiNPOzzXmWs-TE4cwbCxHHis_mRTGgdZI4ulPmTgaPtlaYWRgUoCOl1pq9HCS=s420" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="298" data-original-width="420" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjScQ25ZAcRMzy3digdLpS7mH7HN9m-vJG7-2XaxT4888giMsgLisrZor4Mpf3W13eOmPD3HvC5aKJP7QtcdfJmf68OirNJDbzAXkfTcL_fXrHVmlylVYRproxU9elFiNPOzzXmWs-TE4cwbCxHHis_mRTGgdZI4ulPmTgaPtlaYWRgUoCOl1pq9HCS=s320" width="320" /></a></div><p>Bene, anche per oggi, il film drammatico di tempo natalino è servito!</p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-59827991530658012462021-12-17T10:48:00.001+01:002021-12-17T10:48:18.370+01:00**** *** ****<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhaUQhuH9biWZMZhocTH20a9EiFscSRmGfllpV-NTNMJcMGiiqMqIL6WUWCRHBtn-PxM1M1bPCTRentKVuJyw1SB0Hn1zk2SWkthjWK0YUrKzJXU2AcgmEsU9NTLkxolQeETxpmOoGtDlpQqOsT1pDgV6yxYxINDH2ctwSlxR5bnSZbkU5af0XCMgeJ=s360" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="128" data-original-width="360" height="114" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhaUQhuH9biWZMZhocTH20a9EiFscSRmGfllpV-NTNMJcMGiiqMqIL6WUWCRHBtn-PxM1M1bPCTRentKVuJyw1SB0Hn1zk2SWkthjWK0YUrKzJXU2AcgmEsU9NTLkxolQeETxpmOoGtDlpQqOsT1pDgV6yxYxINDH2ctwSlxR5bnSZbkU5af0XCMgeJ=s320" width="320" /></a></div><br />Buondì, cari lettori. Proseguo il mio calendario avventizio ritardatario. Faccio come la tartaruga di Esopo e continuo, seppur a passi lenti, il mio percorso verso il Natale.<p></p><p>Oggi ci tuffiamo nel 1974 e io mi chiedo: cosa pensava la gente comune all'epoca? Quali erano i dilemmi, le paure, le speranze, i problemi? Lo possiamo scoprire leggendo le lettere che appaiono in opportune rubriche sui giornali dell'epoca.</p><p>Molti problemi sono simili a quelli di oggi. Scrivono ragazzi dubbiosi sul proprio futuro, qualcuno si chiede se con la sua laurea in economia riuscirà a trovare lavoro (e già allora gli viene risposto che non è una laurea rara e dunque è meglio se faccia qualche altra specializzazione). Una ragazza vorrebbe sapere quanto dovrebbe venire pagata quando farà il praticantato presso uno studio di avvocati. Chiede inoltre che il suo nome non appaia nella richiesta. Le viene risposto che ha fatto bene a voler rimanere anonima, altrimenti rischia che nessuno studio la assuma!</p><p>Ci sono donne che si lamentano di essere trattate come sguattere dai mariti, ragazze che vogliono poter scegliere il proprio futuro senza condizionamenti di genere.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg65DUugzzgRmZLLDmzHHXiAaeeH1XQeOyWOBwU1ChQywMClp44d7K7cb782hIjKJpvZZJScNVQAILQlQGroiGGLHwElDXxFG1zIxTdnbSn-ALeSpmuxDna5M_ak10QubQv00g8tIJepkmb-qEPpAhMnEvyGSqppjAJHNY6J_ApLvlykICrXWwNzC7h=s522" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="522" data-original-width="308" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg65DUugzzgRmZLLDmzHHXiAaeeH1XQeOyWOBwU1ChQywMClp44d7K7cb782hIjKJpvZZJScNVQAILQlQGroiGGLHwElDXxFG1zIxTdnbSn-ALeSpmuxDna5M_ak10QubQv00g8tIJepkmb-qEPpAhMnEvyGSqppjAJHNY6J_ApLvlykICrXWwNzC7h=w118-h200" width="118" /></a></div>I problemi sembrano molto simili a quelli di oggi, ma visto che siamo in clima festivo, vorrei andare più sul leggero e riportare le lamentele e i quesiti che hanno risvolti più ridanciani.<p></p><p>Nella rubrica avvocatesca ho trovato delle perle mica da poco.</p><p>Una donna racconta di aver dato, in buona fede, un nome insolito al suo cane. Un nome che è anche quello di un noto uomo politico. Del resto, al cane quel nome sta proprio bene. Questa donna sostiene però che la gente è maligna e che la guarda in modo strano quando la sente chiamare il cane con quel nome. La donna teme che la gente maligna possa farle qualcosa. </p><p>Un altro lettore esordisce dicendo che non gli piacciono i bambini, ma riesce a simulare bene questo sentimento. Ma una sera, a casa di amici, ha commesso la leggerezza di prendere un bambino piangente, allo scopo di cullarlo. Il bambino era senza pannolino, dopo un po' è successo il patatrac e l'uomo si è ritrovato con l'abito macchiato. Vorrebbe ora sapere se può chiedere ai genitori il rimborso per le spese di lavanderia. Non lo farà, era solo curiosità la sua. <i>Certo, certo...</i></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiGSM3TLQCwA0q83MK1IJglugPdFJ43a3HWRTPHSUtAHtzHZ6wLqUNMIMnnbjyepwS96raRs_fmIs3H5m8UaDwqACaVc2R_4JK0g2ePLyVi_Lv60Mz74lzE2R2D2xkaJrBwd-cL8MEV5bYrM7sEgSROvVGR7c8uQ2sbvL8PM0-GIauCVX4EFX0PXigh=s476" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="476" data-original-width="300" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiGSM3TLQCwA0q83MK1IJglugPdFJ43a3HWRTPHSUtAHtzHZ6wLqUNMIMnnbjyepwS96raRs_fmIs3H5m8UaDwqACaVc2R_4JK0g2ePLyVi_Lv60Mz74lzE2R2D2xkaJrBwd-cL8MEV5bYrM7sEgSROvVGR7c8uQ2sbvL8PM0-GIauCVX4EFX0PXigh=w126-h200" width="126" /></a></div>Le questioni relative ai cani sembrano molto sentite. Un uomo si lamenta che ogni volta che mette su un disco con la sua musica preferita, i cani dei vicini iniziano tutti ad abbaiare e ululare e l'uomo sospetta, anzi ne è certo, che siano i vicini ad aizzare gli animali contro la sua musica. Come far smettere i vicini di aizzare i cani?<p></p><p>Un altro invece si lamenta perché ha per vicino un maresciallo che ce l'ha con lui a causa del suo cane che abbaia alla luna. Non solo, ogni tanto l'autore della lettera manda da solo in strada il suo mastino napoletano, a fare la cacca e la pipì, ma quel noioso di maresciallo ha osato fargli una denuncia per omessa custodia di animali pericolosi! Non verrà mica condannato?!</p><p>Nel post precedente ho accennato al fatto che il film "La donna del bandito" fosse stato oggetto di ridoppiaggio e il ridoppiaggio in sé è un argomento piuttosto caldo di questi tempi. Beh, anche nel 1974 pare che il tema fosse sentito. Un lettore inviperito scrive che la televisione italiana deve smettere con lo scempio di ridoppiare i fillm (<i>ma è la televisione che ridoppia?</i>). La televisione crede forse che "quei pezzenti dei doppiatori moderni possano rendere lo stesso tono drammatico dei doppiatori originali" dei film vecchi?</p><p>Che toni amichevoli!</p><p>Ma è il momento orsù di guardare un film in tv! E finalmente un film commedia, perché qua siamo sempre sul serio andante. Nel film, che tra poco vi comunico, la co-protagonista è una donna emancipata, una donna che lavora e che non molla tutto sui due piedi per seguire il suo futuro marito a Parigi. </p><p>Forse non sarebbe d'accordo con questo atteggiamento il creatore di questa pubblicità:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi8wXDvbiiXQSdBQDcmyyNxYa_Lfdof-yCmZWadOsA1mfQNkc7y2zbEC3G49VQi8hpvbn0QNt21LuF07ylWBJpsibWUnnyoQv-8E8spDrzOyZdHZqLoiwKeNc_xA2z9HrDQGSNP0JU8kR99u_EF7kouldDanroVZyRui89In4qRK_OHeXBLv2ayS1he=s630" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="630" data-original-width="372" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi8wXDvbiiXQSdBQDcmyyNxYa_Lfdof-yCmZWadOsA1mfQNkc7y2zbEC3G49VQi8hpvbn0QNt21LuF07ylWBJpsibWUnnyoQv-8E8spDrzOyZdHZqLoiwKeNc_xA2z9HrDQGSNP0JU8kR99u_EF7kouldDanroVZyRui89In4qRK_OHeXBLv2ayS1he=s16000" /></a></div><p><br />Allora, a parte lo slogan "Lei stira veloce, lui ammira felice", vi devo trascrivere i consigli sottostanti che spiegano come far felice un marito. Forza, donne, seguite:</p><p><i>"Preparandogli gustosi pranzetti? Anche! Ricevendolo ogni giorno con un bacio? Anche! Assecondandolo nei suoi piccoli hobby? Anche! Nella vita nervosa e frenetica di oggi, cercare di rendere felice il marito è per una moglie la mossa più furba per trasformare la casa in una deliziosa oasi di pace dove si sta e si torna sempre volentieri. Ecco perché è bene fargli iniziare la giornata nel modo migliore con una camicia fresca di bucato, stirata alla perfezione." </i></p><p>Segue descrizione delle proprietà dell'appretto.</p><p>Una pubblicità di budino, propone addirittura il test per sapere se si è delle mogli perfette. Eccolo, se volete provarlo:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgZlmEouLWw_nM9Vfkgdf7Nz8QiTSkbCjfDdXzAzyx7_WpgIUVfmKHd3BRj8hsqYuPfY3Ed6YWl5uCu9VOZYUhA1SV7Cd4qK1eDlfZUyqwD8151h_gew5GN-CyHJ58M53V4QlYOI-mVAzcZX6HqHJ1PLuO-UfFW61zeEQ-FMABUB9y_PR5uldpBEh8T=s512" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="222" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgZlmEouLWw_nM9Vfkgdf7Nz8QiTSkbCjfDdXzAzyx7_WpgIUVfmKHd3BRj8hsqYuPfY3Ed6YWl5uCu9VOZYUhA1SV7Cd4qK1eDlfZUyqwD8151h_gew5GN-CyHJ58M53V4QlYOI-mVAzcZX6HqHJ1PLuO-UfFW61zeEQ-FMABUB9y_PR5uldpBEh8T=w278-h640" width="278" /></a></div><p></p><p>E anche se la donna lavora e non pensa al marito, c'è sempre qualcosa che la tormenta.<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEinb0UlAroDecxQAJshK_IfyS5vrwOXRTREOO7gsaJXcgD32WoB6L-vujeUcgOzGejqsTrOXyEPAq86q620O5UmpRzzHgjNOFU9TSCjeSnshY56H547W5RCmERYUgRDOk_NGZNEa32pq5LkY5cszqIMRwaFb94LfrjXuW8T4aNtF0stasSZNXX7J_yB=s722" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="722" data-original-width="568" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEinb0UlAroDecxQAJshK_IfyS5vrwOXRTREOO7gsaJXcgD32WoB6L-vujeUcgOzGejqsTrOXyEPAq86q620O5UmpRzzHgjNOFU9TSCjeSnshY56H547W5RCmERYUgRDOk_NGZNEa32pq5LkY5cszqIMRwaFb94LfrjXuW8T4aNtF0stasSZNXX7J_yB=w315-h400" width="315" /></a></div><p><br />Per fortuna che c'è la lavatrice per la donna che lavora. Per un uomo è troppo difficile azionare i pulsanti della programmazione del lavaggio.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgADOToDItrNS8Ce2AkKJyyS0caWnK-Sof9b5QOiDTEv4Pcd0LJoK7zT_DoZAusW65oU-BFi7D4m0oKj4phVF08Y1xEHNkW1hQBWPmg5erARPu4E_5DNJ-Mttow2uIEJ4Xg7NxGv-ZxfonR_7FOy1yf1UuAe7TU0lfdr719FfCJaKJIHOFevB1DBcvQ=s394" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="394" data-original-width="270" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgADOToDItrNS8Ce2AkKJyyS0caWnK-Sof9b5QOiDTEv4Pcd0LJoK7zT_DoZAusW65oU-BFi7D4m0oKj4phVF08Y1xEHNkW1hQBWPmg5erARPu4E_5DNJ-Mttow2uIEJ4Xg7NxGv-ZxfonR_7FOy1yf1UuAe7TU0lfdr719FfCJaKJIHOFevB1DBcvQ=s320" width="219" /></a></div><p></p><p>Ma bando alle ciance, ora è il momento del film e dovete subito preparare qualche bottiglia di liquore per accompagnare la visione, perché questo è un film in cui si beve come solo nella Hollywood classica sapevano fare. </p><p>Il film è "Tre su un divano" con Jerry Lewis (pure regista) e Janet Leigh.</p><p>Jerry è un pubblicitario che riceve la proposta di andare a fare un lavoro a Parigi, mentre Janet è la sua fidanzata e di mestiere fa la psicologa. Il problema è che tre delle sue pazienti sono in forte crisi, tutte e tre a causa degli uomini che hanno incontrato e che hanno causato loro grandi problemi di fiducia e autostima.</p><p>Quindi la psicologa si sente responsabile nei confronti di queste tre ragazze e non vuole "abbandonarle" per andare a Parigi. Anche perché queste ragazze reagiscono male all'idea di non venire più assistite dalla loro dottoressa.<br /></p><p>Jerry non prende bene la notizia, si incavola e dice alla fidanzata: "Allora non ci vado neanche io a Parigi e allora inizierò a odiarti, tu ti sentirai respinta e diventerai insicura e allora sarai tu ad aver bisogno di uno psicologo!"</p><p>La mette giù piano, insomma.</p><p>Per fortuna, un amico comune dà a Jerry un'idea bizzarrissima per salvare la situazione. Praticamente Jerry deve uscire con le tre ragazze/pazienti, separatamente è chiaro, e "guarirle" dalla loro insicurezza. Quindi, a una ragazza si presenta come cowboy perché lei adora i cowboy, con un'altra si spaccia per atleta perché lei è in fissa con lo sport e con la terza si finge un impacciato esperto in zoologia, dal momento che lei è appassionata di quell'argomento.</p><p>Naturalmente, la fidanzata psicologa è all'oscuro di questi magheggi, anche se ha qualche sospettino... Comunque tutto pare filare liscio, le tre ragazze superano le loro turbe, quindi la psicologa decide che può andare a Parigi con Jerry, ma cosa succederà durante la festa di addio quando nella stessa stanza saranno presenti sia Jerry che le tre ragazze?</p><p>Il film è piuttosto divertente, magari non dei migliori di Jerry Lewis, ma ha comunque i suoi momenti. Forse potevano esserci più scene in cui lui avrebbe dovuto barcamenarsi contemporaneamente con le diverse donne, invece di arrivare a incasinarsi solo alla fine, alla scena della festa, dove gli tocca cambiare voce e modo di fare a seconda della ragazza con cui sta parlando e dove cerca in tutti i modi di prendere un ascensore e fuggire dalla festa.</p><p>Comunque Jerry Lewis o piace o non piace. A me personalmente piace, più film suoi guardo e più lo apprezzo. Oltre a lui e Janet Leigh, nel film, c'è pure lo sceriffo Rosco di Hazzard e la mitica "pinguina" Kathleen Freeman, a volte autoritaria, a volte allegra, perché qui a Hollywood si beve, si fuma e ci si diverte assai!</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgvXGqvY-u8Hv3-WshhvaN3OnnVIqoz-SId0tziwLtM3Dw81TFIxXinBHqOJXJhmjYsq_evva2fEgyvMA4jfM0eCBSTTiM972qRZSrBVwpM4SRtLvD94PnAaC8YOxNw9pJKRFjA2d_MRQfrLRXITziqaG00HH7_FIKwavcBaDul0coKfHZiCm_jMRf7=s966" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="502" data-original-width="966" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgvXGqvY-u8Hv3-WshhvaN3OnnVIqoz-SId0tziwLtM3Dw81TFIxXinBHqOJXJhmjYsq_evva2fEgyvMA4jfM0eCBSTTiM972qRZSrBVwpM4SRtLvD94PnAaC8YOxNw9pJKRFjA2d_MRQfrLRXITziqaG00HH7_FIKwavcBaDul0coKfHZiCm_jMRf7=w400-h208" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tipico momento allegro<br /></td></tr></tbody></table><p></p><p>E un brindisi anche a voi! Alla prossima!</p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-88448217774291171912021-12-15T14:29:00.003+01:002021-12-15T14:29:35.821+01:00**** ** ****<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgmeHEbh8m8ieaJvf_MYPK4tTjRq9hU66C5D2afgxTcOYtPiAQKzB4dqyU34u3gZ-pqlBI8b0d4RTEh9S1ck27By3LSz75ojQbFZiAtmXPbtbAGzuzeOz0FFUxgRn8jsWcNTJIWK7KgVKf-5dTMR_mDmkB1dBhwj_M9ujMeD2q-6is8-ZnG1WvK5DeF=s360" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="150" data-original-width="360" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgmeHEbh8m8ieaJvf_MYPK4tTjRq9hU66C5D2afgxTcOYtPiAQKzB4dqyU34u3gZ-pqlBI8b0d4RTEh9S1ck27By3LSz75ojQbFZiAtmXPbtbAGzuzeOz0FFUxgRn8jsWcNTJIWK7KgVKf-5dTMR_mDmkB1dBhwj_M9ujMeD2q-6is8-ZnG1WvK5DeF=s320" width="320" /></a></div><br />Oh, oggi è il giorno della consegna dei premi Nobel! Sulla Stampa è apparso un colorito articolo che senza giri di parole asserisce che i premiati, magari dopo aver studiato tutta la vita, approfittano del viaggio pagato a Stoccolma per spassarsela il più possibile. Testuali parole.<p></p><p>Non solo, nell'articolo si fa riferimento a un famoso premiato per la letteratura di qualche anno prima, che è arrivato a Stoccolma con la moglie e l'amante, infervorandosi perché voleva un letto a tre piazze e facendo inoltre in modo che entrambe le sue donne fossero invitate ai ricevimenti previsti. Donne, che andavano così d'accordo da andare a far spese assieme usando la macchina a disposizione e lasciando appiedato il povero anzianotto premiato, il quale ha dovuto procurarsi un'altra macchina e un interprete che doveva assolutamente di sesso femminile.<br /></p><p>Nell'articolo non si citava il nome di questo letterato, allora ho provato a fare una ricerca relativa ai premi degli anni precedenti e mi pare che gli unici che potrebbero essere protagonisti dell'episodio sono Samuel Beckett e Jean Paul Sartre. Il primo comunque lo escluderei, perché se è vero che aveva una moglie e un'amante fissa, non sono sicura che le due donne passassero del tempo assieme.</p><p>Il più papabile mi pare il secondo e cioè Sartre, che oltre a stare con Simone de Beauvoir, aveva altre amanti, con cui comunque faceva dei menage a trois. Quindi era lui il "povero anzianotto" descritto nell'articolo? Il problema sarebbe che Sartre non era sposato con la de Beauvoir, mentre nell'articolo una delle donne viene definita moglie. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhlq0dir9KgDmqJPpbq1zTKM-Ib_9n5OcNRotIHX4sDEgtM04xF7s1K4effYx1xdQGYpXO6T85olqyTXPvN4onbhZ7w1HAIkRgNEc_vMEhJXuER1gV9F6nVOseglOayHV18cULYc-xUZFsJJrTS3BLVdt5thcllemn9_3PV7VA0TnkLJ3E4sLRJJkui=s604" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="418" data-original-width="604" height="138" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhlq0dir9KgDmqJPpbq1zTKM-Ib_9n5OcNRotIHX4sDEgtM04xF7s1K4effYx1xdQGYpXO6T85olqyTXPvN4onbhZ7w1HAIkRgNEc_vMEhJXuER1gV9F6nVOseglOayHV18cULYc-xUZFsJJrTS3BLVdt5thcllemn9_3PV7VA0TnkLJ3E4sLRJJkui=w200-h138" width="200" /></a></div>Ma lasciamo perdere queste congetture alla tenente Colombo e dedichiamoci al film della sera che naturalmente non ha nulla di natalizio. <p></p><p>Del resto, neanche guardando il resto della programmazione, si respira spirito festivo. Oltre a Remì, Napo orso capo e Happy Days, abbiamo una trasmissione sulle prospettive di riforma della scuola, un corso televisivo di cibernetica e poi c'è anche il mitico mago Tony Binarelli che quest'oggi, nella sua trasmissione "Con un colpo di bacchetta", ci piegherà una grossa chiave senza toccarla.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiQweazKWexqLoTqyVmUfgrLKamDdsWUH_NRbwxwVt-QhUOU_UMDsD9N6nIf44CLBLNR8YdKJUeqX3jVmZe0DP9E27PoIRkuKy99oJ4iH18lC9LJ5Lf2rBAWIhXXQCxleW9gMewHvtYsGPMf6zwNDOj6U3AYgSjxJGbgZCn9KzUT0exdjsDNZTMiiqr=s376" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="376" data-original-width="250" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiQweazKWexqLoTqyVmUfgrLKamDdsWUH_NRbwxwVt-QhUOU_UMDsD9N6nIf44CLBLNR8YdKJUeqX3jVmZe0DP9E27PoIRkuKy99oJ4iH18lC9LJ5Lf2rBAWIhXXQCxleW9gMewHvtYsGPMf6zwNDOj6U3AYgSjxJGbgZCn9KzUT0exdjsDNZTMiiqr=s320" width="213" /></a></div>Arriviamo dunque a sera e ci guardiamo "La donna del bandito" primo film di Nicholas Ray. <p></p><p>La storia narra di un ragazzo, soprannominato Bowie, che viene fatto evadere da alcuni rapinatori di banche, che erano anch'essi in prigione con lui. </p><p>Questi rapinatori lo portano a casa di un parente dove Bowie conosce una ragazza che subito si innamora di lui. </p><p>Bowie ritiene di essere stato mandato in carcere ingiustamente e vorrebbe avere i soldi per potersi pagare un avvocato e annullare la sua condanna. Accetta dunque di participare a una rapina in banca ordita dai suoi compari.</p><p>La rapina va bene, però lui finisce sui giornali figurando addirittura come capo della banda. Dunque Bowie capisce che non riuscirà più a dimostrare la sua innocenza e decide quindi di allontanarsi da tutti insieme alla ragazza con cui poi si sposa.</p><p>Solo che i componenti della banda riescono a rintracciarlo e lo costringono a partecipare a un'altra rapina, ma le cose vanno a schifio e il tutto finisce in tragedia.</p><p>Il film è uno dei capostipiti del genere "amore in fuga". I protagonisti che già partono da una situazione non molto rosea, proseguono la loro storia sempre con questa sensazione di ansia, di paura di essere scoperti, cercando al contempo di strappare al destino qualche attimo di felicità.</p><p>Il film è anche fatto bene e nonostante ne dia un giudizio positivo, devo ammettere che non mi ha preso proprio più di tanto e non capisco bene il perché. Forse sono gli attori principali, lui in particolare, che non mi hanno emozionato molto. Lui tral'altro, nel ridoppiaggio del 1988, ha la voce di Claudio Capone che, nonostante le mille cose che ha doppiato, ormai non riesco a scindere da Ridge di Beautiful.</p><p>Devo dire però divertente la scena nella casa dei matrimoni 24 ore su 24, dove l'allegro officiante propone sposalizi per 30 dollari "compresa la registrazione della cerimonia su disco". Rimane un po' deluso quando gli aspiranti sposi gli raffreddano l'entusiasmo rifiutando tutte le offerte, perfino quella della musica. Loro vogliono sposarsi e basta. L'officiante prova almeno a piazzare le fedi: 1 dollaro per il noleggio, 5 dollari per l'acquisto.<br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi_8DExXL2xH3G5UYS8ytOMJBO8XURL4h-b8yVo8L_aC94bpuiUewj7i2GHK3PjfpnYeIBUYxncqzGd2utWpUpLLn-8-EXOLw-dR18UsEUO57prOyLMGGUG9Ze8CMsj0SOa_8m4_hbqo5PriiiaDsMa7ZFLr33QvPBSnRGDLssAC0unCXRpzxIDTpAc=s902" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="536" data-original-width="902" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi_8DExXL2xH3G5UYS8ytOMJBO8XURL4h-b8yVo8L_aC94bpuiUewj7i2GHK3PjfpnYeIBUYxncqzGd2utWpUpLLn-8-EXOLw-dR18UsEUO57prOyLMGGUG9Ze8CMsj0SOa_8m4_hbqo5PriiiaDsMa7ZFLr33QvPBSnRGDLssAC0unCXRpzxIDTpAc=w400-h238" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nemmeno con le fedi, l'officiante ha qualche soddisfazione.<br />Il futuro sposo decide per l'acquisto, ma di solo UNA fede!</td></tr></tbody></table><p> </p><p>Bene, anche per oggi è tutto, ma sono ispirata dal piglio dell'officiante di matrimoni 24h su 24, che propone anche alloggiamenti per la luna di miele ed è in grado di procurare anche mezzi di trasporto. Cosa ne dite di questa proposta, in caso vogliate cambiare macchina?</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgEy7hgtwBb9jKfpTMadx35c6Uu4tW0bqSdGrWn4Rex8DXwQmrQ2mEO67bSDm72zZGFWz9gBTT22ro13UlPlSOoNa2JR2pta8SnPKttFNk4r1TbKnXNZjYD-gpRjEkCQxElyDSYcyaWtg2sM9YtCQjzqEWn9Ng4NB6MF35qesE7bDoO3DzByCObdk_t=s1012" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="410" data-original-width="1012" height="163" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgEy7hgtwBb9jKfpTMadx35c6Uu4tW0bqSdGrWn4Rex8DXwQmrQ2mEO67bSDm72zZGFWz9gBTT22ro13UlPlSOoNa2JR2pta8SnPKttFNk4r1TbKnXNZjYD-gpRjEkCQxElyDSYcyaWtg2sM9YtCQjzqEWn9Ng4NB6MF35qesE7bDoO3DzByCObdk_t=w400-h163" width="400" /></a></div><br /><p></p><p><br /></p><p><br /></p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-67246085054146546882021-12-14T00:44:00.005+01:002021-12-21T17:46:26.497+01:00**** * ****<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhP4EHw-6hMD5I1n60TbadwtoCkysb84BcKu9Y2FG9nfxEUW4vmQWfN4VUbkvYdfGCBAw3aKsLENdew7yBX2-6kVp0P0ZHaZd_fwUQeI5eRbtkuPOWJgx9jo5gajMjH1d4WEcXAKsinFt8M7bU3TB40Jiz-5xHz6HjUI4Qpn5hmqxYNwPh6irlvO8YZ" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="130" data-original-width="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhP4EHw-6hMD5I1n60TbadwtoCkysb84BcKu9Y2FG9nfxEUW4vmQWfN4VUbkvYdfGCBAw3aKsLENdew7yBX2-6kVp0P0ZHaZd_fwUQeI5eRbtkuPOWJgx9jo5gajMjH1d4WEcXAKsinFt8M7bU3TB40Jiz-5xHz6HjUI4Qpn5hmqxYNwPh6irlvO8YZ" /></a></div><p>
Questa volta siamo andati ancora più indietro nel tempo, proprio all'inizio del decennio. Com'era la situazione? Tanto per cambiare, sempre molto "frizzantina".</p><p>Il presidente della Jugoslavia Tito sta per partire per una visita in Italia, dove dovrebbe incontrarsi con il presidente italiano Saragat, con i ministri e con il papa Paolo VI. Ma il viaggio è ancora in forse perché l'allora presidente degli Affari esteri, Aldo Moro, ha fatto delle dichiarazioni che non sono tanto piaciute in Jugoslavia. Si rischia l'incidente diplomatico.<br /></p><p>Nel frattempo, a Trieste, avviene una manifestazione violenta ad opera di fascisti provenienti da varie parti del nord Italia. Sono armati di manganelli e bastoni e portano in testa elmetti delle SS. Sono contrari alla visita di Tito, fanno danni e malmenano passanti, giungendo anche a dare l'assalto a una chiesa al grido di "Viva il duce".</p><p>La situazione nelle scuole, poi, non ne parliamo. Scioperi e occupazioni continue. Mancano insegnanti, attrezzature, aule. Si verificano eventi di tutti i tipi. Nella facoltà di architettura di Roma, estremisti di sinistra addirittura tengono chiuso a chiave in aula, per un'ora, un professore che aveva bocciato un loro compagno.</p><p>Tutti protestano. A Londra, tre consiglieri comunali hanno annunciato che si presenteranno nudi in municipio per protestare contro l'uniforme che sono costretti a portare, cioè una toga color blu brillante che secondo loro è poco dignitosa per il loro ruolo.</p><p>E anche il campione in carica di Rischiatutto ha i suoi grattacapi. Ha la bronchite, ma se non vuole perdere il titolo, deve presentarsi in trasmissione lo stesso... </p><p>E a proposito di apparati respiratori, che ne pensate di questa pubblicità?</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgcTUtAeF1IglWbiG7smskzCKMa7NhEWpMHYkqarrk3pWxYxg0e8PsTyaSYFjcyw0jMZE9sPJucO8BoGfu-QP3yckpubwZ6PKKidiF8wnpTiKG9C0oZANKVCR1zmAfspLbqfjxA_8TLJcVpabtMeoXkSL2ivS5QUQ1gPRSelp32xUpLrHRZDYVo9Q_a=s308" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="308" data-original-width="288" height="308" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgcTUtAeF1IglWbiG7smskzCKMa7NhEWpMHYkqarrk3pWxYxg0e8PsTyaSYFjcyw0jMZE9sPJucO8BoGfu-QP3yckpubwZ6PKKidiF8wnpTiKG9C0oZANKVCR1zmAfspLbqfjxA_8TLJcVpabtMeoXkSL2ivS5QUQ1gPRSelp32xUpLrHRZDYVo9Q_a" width="288" /></a></div><p><br />Come funzionerà il prodotto? Quanto costerà? Per fortuna, il "raguaglio" è gratuito...</p><p>E nemmeno la seguente pubblicità ho capito bene:</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiyYvX3_tCF2eyeYw7kFBprLo_GmPfMLS2nP-dN2fU0_ip1l0HPdX47bysLkrll7GjYiZWsQ20SC9qZVvpkNVwhfVLBtxafqZwKHWMbIKVQwHVWGi4RHys0Rh_HMFSVVV2eRMIuxHT0q_MePboKMiXnGDRgmoV7VNGgAwQNso0njG9_3xbt5KQtaBZm=s580" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="348" data-original-width="580" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiyYvX3_tCF2eyeYw7kFBprLo_GmPfMLS2nP-dN2fU0_ip1l0HPdX47bysLkrll7GjYiZWsQ20SC9qZVvpkNVwhfVLBtxafqZwKHWMbIKVQwHVWGi4RHys0Rh_HMFSVVV2eRMIuxHT0q_MePboKMiXnGDRgmoV7VNGgAwQNso0njG9_3xbt5KQtaBZm=s16000" /></a></div><br />Dalla descrizione, si evince che il prodotto non è un giocattolo, ma un vero strumento per lavorare. Ma allora, perché hanno messo una bambina nell'immagine? La macchina è così facile da usare che potrebbero farlo anche i bambini? Massì, facciamo lavorare pure loro e sforniamo pullover come se piovesse.<p></p><p>Comunque, nel 1970 noto un po' meno pubblicità di liquori e più di lavastoviglie, lavatrici e detersivi. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjoamOV-nzWfDzMwAd3TCTy5UQlgKaBT9h6rpsMQNlBzvZQs7s_0hDDGr7bVPkR2rl2uvGyg6GhgYNcwl0RHn7e228NLfA5n0JfiuFk3VOXCvjeNAN_BH6qnH38CU8nCexFQ3TBACYRhXdRZ1ccvCqFYWC484YzCQwnGGwuUTluj-z6Brpzgh7XgCDU=s712" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="712" data-original-width="550" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjoamOV-nzWfDzMwAd3TCTy5UQlgKaBT9h6rpsMQNlBzvZQs7s_0hDDGr7bVPkR2rl2uvGyg6GhgYNcwl0RHn7e228NLfA5n0JfiuFk3VOXCvjeNAN_BH6qnH38CU8nCexFQ3TBACYRhXdRZ1ccvCqFYWC484YzCQwnGGwuUTluj-z6Brpzgh7XgCDU=s16000" /></a></div><br />Si affacciava l'idea della disinfezione. Ve le ricordate le mitiche figurine Mira Lanza? Io le trovavo nei bidoni di detersivo di mia nonna.<br /><p></p><p>Ma è ora di guardare il film della sera, che va in onda sul secondo canale, perché sul primo c'è la trasmissione di attualità "Sotto processo" condotta da Piero Ottone.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgWeuP00MxweXzSDKgxooU3dFkQtUMNUES-SYY4fS_943DibGmbTymsGvzXAIVHJSTPkq8UAZAqjyZF4vME088qnbDTTD5cfBHo7PV5dA7qQ2JTJLDCXK2S8-1kc3Lf44cX1ta1ayTvtMFa6MdL0YgXW4zaiWD2t67x1xXAz-AvUVEknK5UL3Okd-b6=s376" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="376" data-original-width="273" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgWeuP00MxweXzSDKgxooU3dFkQtUMNUES-SYY4fS_943DibGmbTymsGvzXAIVHJSTPkq8UAZAqjyZF4vME088qnbDTTD5cfBHo7PV5dA7qQ2JTJLDCXK2S8-1kc3Lf44cX1ta1ayTvtMFa6MdL0YgXW4zaiWD2t67x1xXAz-AvUVEknK5UL3Okd-b6=s320" width="232" /></a></div>Invece sul secondo abbiamo "Il delitto di Monsieur Lange" di Jean Renoir, addirittura del 1936.<p></p><p>Un film di grande intrattenimento che vi vado subito a narrare. La storia inizia con una coppia (raffigurata a sinistra nella locandina) che giunge in una locanda di campagna e si ritira in una camera da letto.</p><p>Il locandiere e gli avventori riconoscono nell'uomo un ricercato per omicidio e iniziano a confabulare fra loro per decidere su come comportarsi. C'è chi vorrebbe allertare la polizia e invece chi è più permissivo: "Io nei miei sogni uccido sempre quelli che non mi vanno a genio".</p><p>Mentre gli avventori discutono la faccenda, emerge dalla stanza la compagna del presunto criminale, che sarebbe il monsieur Lange del titolo. La donna dice che ebbene sì, Lange ha veramente commesso un delitto ma lei racconterà tutta la storia agli avventori così essi potranno giudicare.</p><p>Questo Lange, in base a quello che dice la donna, è un sognatore, uno che passa tutto il tempo libero a scrivere storie western con protagonista Arizona Jim, sgominatore di banditi e salvatore di oppressi. Storie che nessuno gli vuole pubblicare. La donna gli suggerisce di chiedere al monsieur Batala di pubblicarle, visto che Batala pubblica qualsiasi schifezza. "Ah, grazie eh", dice lui, piccato.</p><p>Lange in effetti lavora per questo signor Batala che è un editore di una rivista di storie criminose. In una scena, vediamo Batala mentre dà istruzioni al copertinista e gli dice che deve accentuare tutti i particolari sanguinolenti, perché il pubblico ama e vuole avere tutti i dettagli più cruenti.</p><p>Questo Batala inoltre è proprio un personaggio: è un cazzaro, un maneggione, un insolvente debitore, nonché uno che ci prova con tutte le donne. Un tizio della peggior specie, ma siccome il film ha un tono leggero e l'attore che interpreta Batala è proprio bravo, il personaggio risulta cinematograficamente quasi simpatico.</p><p>Insomma, il signor Lange prova a proporre a Batala il suo Arizona Jim, ma questi sulle prime non ne vuole sapere. Invece poi, siccome deve tener buono un tipo con cui si era impegnato per fare pubblicità di pasticche sulla sua rivista criminosa, decide di pubblicare le storie di Arizona Jim, apportandoci però delle modifiche strategiche, senza dir niente a Lange. Le modifiche consistono nell'inserire, proprio all'interno delle storie, le pasticche da pubblicizzare. Ad esempio, se l'eroe Arizona Jim deve sgominare dei nemici, prima di sparare, ingoia delle pasticche Ranimox decantandone le proprietà; grazie a queste poi sconfigge i banditi. </p><p>Il signor Lange quando scopre la cosa, va a lamentarsi con Batala che cerca di rabbonirlo dicendogli: "Insomma, tu sei un sognatore, ma l'arte richiede compromessi, ci sono le spese... e poi<i> l'argent c'est l'argent</i>!"</p><p>La storia prosegue con Batala che deve fuggire perché i creditori gli stanno col fiato sul collo. Ma il treno su cui era partito ha un incidente e lui viene creduto morto. Lange e gli altri lavoratori del giornale fondano una cooperativa e mandano avanti loro la rivista, ottenendo un grandissimo successo. Addirittura il cinema mostra interesse per il personaggio di Arizona Jim e vorrebbe farne un film.</p><p>Ma Batala non è morto e torna in incognito, travestito da prete, nella sede del suo giornale e ha intenzione di riprenderne possesso, visto che ora i soldi ci sono. O forse vuole solo intascare i soldi e mandare tutti al diavolo.<br /></p><p>È allora che Lange lo uccide ed è supportato da tutti e aiutato a scappare. Nonostante il film sia praticamente una commedia, è comunque strano che il crimine non venga effettivamente né punito né criticato in qualche modo. Quando Lange dice a un socio di aver appena ucciso qualcuno, il socio mostra giusto un leggero stupore e poi dice: "Beh, immagino possa capitare di uccidere qualcuno"!<br /></p><p>La storia è praticamente tutta ambientata in un unico palazzo dove vivono vari personaggi pittoreschi, dal portinaio che deve sempre fare lavori tipo riparare pavimenti o sturare gabinetti, alla proprietaria di lavanderia dalla vita sessuale apparentemente disinibita.</p><p>Il film l'ho visto in francese sottotitolato inglese per cui di sicuro ho perso molte battute, ma piuttosto assurda la scena di Batala morente, travestito da prete, che chiede: "Chiamatemi un prete!"</p><p>Bene, anche per oggi è tutto.</p><p>Ma mettiamoci un tocco di Natale in questo calendario dell'Avvento dai ritmi lumacheschi. Cosa fa Babbo Natale passate le feste?</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjosi2lG06iAz03Vxjv7jNlxBLWBmTZ1bdC5jQto12p5wzWBczuOxTBb9cMwg5ARc-5kQWy5blN4GMYQojC6Sh4IPaU92lQLEV3b5tyiEo9PeygzzyxYm8IPimo_f5LamOFHTwhvT6nHx9ijkG_F0IUAFBLfZ2UWw1fH4bDqKTksAqItJfleNmOanzJ=s714" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="714" data-original-width="562" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjosi2lG06iAz03Vxjv7jNlxBLWBmTZ1bdC5jQto12p5wzWBczuOxTBb9cMwg5ARc-5kQWy5blN4GMYQojC6Sh4IPaU92lQLEV3b5tyiEo9PeygzzyxYm8IPimo_f5LamOFHTwhvT6nHx9ijkG_F0IUAFBLfZ2UWw1fH4bDqKTksAqItJfleNmOanzJ=s320" width="252" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sbarbo Natale<br /></td></tr></tbody></table><br /><p>E ora passate da Lucius su <a href="https://nonquelmarlowe.wordpress.com/2021/12/20/archeo-edicola-il-delitto-di-monsieur-lange-1936/" target="_blank">Non quel Marlowe</a> a leggere il suo bel post su questo film.<br /></p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-22587558673936494472021-12-10T12:34:00.003+01:002021-12-10T12:34:39.497+01:00**** ****<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjJ57AIdcJSoI55sRsvlxw_9-4rikNMUpEEFaAttNqpG8J2iRkSXpeGG8NbRvXJf5OUrzidp3O-nFi1A7W12qkgri2c2D0WSVyARAMkjDIiZAv4L6rr1wt7DlTPbySUffb2n-vMq3iuuTlgoXHcaptlz_G5VRDsh5mK-yKaNVZWpzq969LLvwVME4vC=s360" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="130" data-original-width="360" height="116" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjJ57AIdcJSoI55sRsvlxw_9-4rikNMUpEEFaAttNqpG8J2iRkSXpeGG8NbRvXJf5OUrzidp3O-nFi1A7W12qkgri2c2D0WSVyARAMkjDIiZAv4L6rr1wt7DlTPbySUffb2n-vMq3iuuTlgoXHcaptlz_G5VRDsh5mK-yKaNVZWpzq969LLvwVME4vC=s320" width="320" /></a></div><br />Eccoci qua, di nuovo nel 1976. <p></p><p>Qualche giorno fa eravamo rimasti ad Andreotti che era andato in America a batter cassa. Tutto è andato bene, Andreotti è tornato "con le spalle coperte". Sia il governo uscente Ford, che quello entrante di Jimmy Carter hanno promesso di aprire i cordoni della borsa.</p><p>E a proposito di presidenti americani, guardate questa incredibile pubblicità:</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjPVVOipevIDpWWtRVX3TgDcOFehmnfgYLT2NplAGdShZC-DCNC2iJKKSouCqXD1WWKb1PoT4c10WAaSMcw204Q_FirAEQ5f-D2rRs3EBf2yQDJsNs8BrfjjPyMGvZeF7M7X528xT_3-r-tUurKQBzZBy0CbIlKiIYaoYePZNqPFlKchqoS0oZ6zmiD=s556" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="556" data-original-width="422" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjPVVOipevIDpWWtRVX3TgDcOFehmnfgYLT2NplAGdShZC-DCNC2iJKKSouCqXD1WWKb1PoT4c10WAaSMcw204Q_FirAEQ5f-D2rRs3EBf2yQDJsNs8BrfjjPyMGvZeF7M7X528xT_3-r-tUurKQBzZBy0CbIlKiIYaoYePZNqPFlKchqoS0oZ6zmiD=w304-h400" width="304" /></a></div><br />Siccome non credo si legga, vi trascrivo la descrizione che, dopo le solite decantazioni sulle proprietà benefiche del liquore di turno, dice: <i>"Ve lo conferma anche il signore qui ritratto, noto <u>sosia </u>di un importante uomo politico. Del resto... chi può dire che 'quello vero' non se ne beva un goccetto di tanto in tanto?"</i><p></p><p>Nixon adesso è pure testimone involontario! Nuove frontiere della pubblicità!<br /></p><p>Ma lasciamo perdere i presidenti americani veri e finti e parliamo della prima della Scala, che come sapete avviene ogni anno il 7 dicembre. Ma nel 1976 le cose non vanno del tutto lisce perché il giorno dopo, i giornali raccontano in prima pagina degli scontri violenti tra la polizia e alcuni collettivi giovanili che volevano dare l'assalto al teatro. Lacrimogeni da una parte e bombolette incendiarie dall'altra hanno segnato una serata di devastazione e feriti. E pur senza venire ferite, nemmeno le signore impellicciate sono rimaste immuni dai tafferugli e sono state oggetto di lancio di uova. <br /> </p><p>Niente lanci di uova, invece, per la diva Liz Taylor che, fresca di settimo matrimonio è in luna di miele a Tel Aviv. Il suo sesto marito è il futuro senatore John Warner. Il matrimonio durerà pochi anni, la vita a Washington sarà noiosa per Liz e poi nel suo cuore ci sarà sempre Richard Burton, di cui lei ha detto che dopo di lui, gli uomini erano lì solo per tenere il cappotto e aprire la porta. Solo per compagnia.</p><p>Ma decidiamoci orsù ad accendere la tv! Ma mica vorremo sederci in poltrona? No, troppo borghese. Optiamo invece per la moquette Sit-in:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgdh0kld4UPTMz3ibFUttl-PHE2iJzZPStUVPhCeigpeL8ZWSkIAsNT47YLFpbuAX0GJI8icJypdWG5wJecrlR2oG5vts2N1KgsiiCcKGD6quQi4Yb6R9-DzN3XE5r5ANnCoBYJoPQb2fp5oqbbdmHb_5_PxUXenWJrWrRzlb4zSmIDSGsIXCKItLWt=s692" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="692" data-original-width="528" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgdh0kld4UPTMz3ibFUttl-PHE2iJzZPStUVPhCeigpeL8ZWSkIAsNT47YLFpbuAX0GJI8icJypdWG5wJecrlR2oG5vts2N1KgsiiCcKGD6quQi4Yb6R9-DzN3XE5r5ANnCoBYJoPQb2fp5oqbbdmHb_5_PxUXenWJrWrRzlb4zSmIDSGsIXCKItLWt=w305-h400" width="305" /></a></div><p></p><p>Molto più comodo, no?<br /><br />Dunque, accendiamo la tv e scopriamo che sul primo canale c'è teatro. Nientemeno che "Le allegre comari di Windsor", riprese televisive dal Teatro Romano. Sul secondo canale, abbiamo invece il film di oggi e cioè "L'incidente" che fa parte del ciclo "Oppressori e vittime nella giungla di Losey".</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhc8vcMUwwn1_rOrdo4yjN3nWdz1mV8_3psnUwP2aG-e_1nbCEP96qq7BUnebk0OBo0SH97Nc4p0voFHnbOyQKsSYOgU1l--qgdc5x4ouBheMUQAxBvagow9Kw1I2cf-uK72qLv1iwmU8RMJUWsazp390Lr4RWUZedMt_KT5bEeS_OQIsadkoi34U5y=s520" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="520" data-original-width="376" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhc8vcMUwwn1_rOrdo4yjN3nWdz1mV8_3psnUwP2aG-e_1nbCEP96qq7BUnebk0OBo0SH97Nc4p0voFHnbOyQKsSYOgU1l--qgdc5x4ouBheMUQAxBvagow9Kw1I2cf-uK72qLv1iwmU8RMJUWsazp390Lr4RWUZedMt_KT5bEeS_OQIsadkoi34U5y=s320" width="231" /></a></div><p>La storia inizia nel cuore di notte, nella campagna inglese. Vediamo una casa, di quelle tipiche, avvolta nel silenzio.</p><p>A un certo punto, un rumore di schianto. Dalla casa esce un uomo che va a vedere cosa è successo e trova un ragazzo e una ragazza, dentro una macchina ribaltata.</p><p>Il ragazzo è morto, invece la ragazza è in stato semi-confusionale. L'uomo la porta in casa, ma quando arrivano i poliziotti da lui allertati, nasconde loro la presenza della ragazza.</p><p>Parte dunque un flashback da cui capiamo la storia dei personaggi. L'uomo è un professore e la ragazza una sua studentessa, fidanzata del ragazzo morto in macchina, anch'egli suo studente. (Uno dei motivi per cui l'uomo ha nascosto la presenza della ragazza è che aveva capito che era stata lei a guidare, pur non avendo la patente, perché il ragazzo era ubriaco fradicio). </p><p>L'uomo, che dunque abbiamo capito che è un professore, nutre una fascinazione nei confronti della ragazza, ma non osa farsi avanti, anche perché è sposato con figli. </p><p>Una domenica, il professore invita a casa i due ragazzi, ma si aggiunge in modo inaspettato anche un suo collega. Il professore rimane un po' stupito ma comunque il collega è uno di casa, uno che non si fa problemi a sbevazzare e mangiucchiare la roba che trova, a buttarsi sui divani, a essere come uno di famiglia, insomma.<br /></p><p>La giornata trascorre un po' tesa, si intuisce che ci sono diverse cose non dette nel gruppo. E il giorno dopo, il professore scopre che il collega e la ragazza hanno una relazione già da qualche settimana e perfino la moglie del collega lo sapeva.</p><p>Il professore reagisce alla scoperta con fastidio e invidia e non si comporterà in modo irreprensibile...</p><p>Film tutto ambientato a Oxford, in parte nell'ambito universitario, in parte in quello domestico. Ambiti entrambi composti e formali, ma che nascondono in realtà pulsioni represse. Il professore in particolare, sembra essere un padre e marito fedele, ma non è proprio così.<br /></p><p>E in tutto questo, i personaggi bevono, bevono, bevono... non c'è quasi scena in cui non hanno il bicchiere e la bottiglia accanto.</p><p>Non c'è da meravigliarsi dunque di tutte queste pubblicità alcoliche... </p><p>Alla prossima! <br /></p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-71516025918632087922021-12-09T01:56:00.003+01:002021-12-14T20:37:50.263+01:00*******<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjSWjSM6pcZn5ryP37fAHuOLfGvS3Fjrkp1s_BJsCHogiFq7a3n9po5GK_BaV_l4kh1yw49_s2bEqD3LdjG_mXVuHpHNwyl62bpBaCNtAisL0huvSusEXcCAlbMODhShWFMib3HR-k53FBRS_oqvXOeyAGApASqDxAPx3RXSyrgG3ueTnZAlj--L4Q4=s360" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="130" data-original-width="360" height="116" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjSWjSM6pcZn5ryP37fAHuOLfGvS3Fjrkp1s_BJsCHogiFq7a3n9po5GK_BaV_l4kh1yw49_s2bEqD3LdjG_mXVuHpHNwyl62bpBaCNtAisL0huvSusEXcCAlbMODhShWFMib3HR-k53FBRS_oqvXOeyAGApASqDxAPx3RXSyrgG3ueTnZAlj--L4Q4=s320" width="320" /></a></div><p></p><p>Buondì dal 7 dicembre 1978, anche se probabilmente con il fuso orario -24, magari quello di qualche isola della Papuasia.</p><p>Ebbene, stasera belli, pronti e carichi per la tv! Ci sono anche gli incentivi se si cambia televisore.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj51I9GSkOATiB_cjIWd0kmNLVx-k9rHRrasVfdPeTx2M9pzjGWrkL9Isq17bSXEXYsAkDMf6cjfUKP18fEH01nk1gpxk3xkhtCooCEIgMqzKGKU-g-3Fd9Ee5qnOdzJNIQbky8lHUWdji-mnhRqh4oQAbulPIJ7YRfOgonEEA9CXbk1bV84fqG2bdg=s472" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="472" data-original-width="378" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj51I9GSkOATiB_cjIWd0kmNLVx-k9rHRrasVfdPeTx2M9pzjGWrkL9Isq17bSXEXYsAkDMf6cjfUKP18fEH01nk1gpxk3xkhtCooCEIgMqzKGKU-g-3Fd9Ee5qnOdzJNIQbky8lHUWdji-mnhRqh4oQAbulPIJ7YRfOgonEEA9CXbk1bV84fqG2bdg=w320-h400" width="320" /></a></div><br />Viene la tentazione di cambiare subito tv, perché fino a Natale ci danno anche il telegioco! Non capisco bene che consolle sia, una che probabilmente fa concorrenza al Polistil qui di seguito.<br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhEmrqh3Qca_FAXQlD43Fr1MZSQYoCUf5MWwxVvzPmK3Fgq2L0vN2bWuHZb_hd5lYD4pqeJDy-JpZ4_aBeF7xfICNE4ipGlXgjR7y3GIAPPhnuU43aE40euJxYVc_17HqkUTPWNUnCVpQFNIcXw7JygEm34pqQEcSpDg229Noq2Im8nMf66rgwVmnHu=s708" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="708" data-original-width="403" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhEmrqh3Qca_FAXQlD43Fr1MZSQYoCUf5MWwxVvzPmK3Fgq2L0vN2bWuHZb_hd5lYD4pqeJDy-JpZ4_aBeF7xfICNE4ipGlXgjR7y3GIAPPhnuU43aE40euJxYVc_17HqkUTPWNUnCVpQFNIcXw7JygEm34pqQEcSpDg229Noq2Im8nMf66rgwVmnHu=w228-h400" width="228" /></a></div><p>Non capisco perché il punteggio sia sempre 15 in tutti i giochi! Comunque, vedo sotto 7 tasti, chissà se i giochi erano proprio 7? Chissà quali erano.</p><p>Ma bando alle ciance, stasera serata da brivido! Dribbliamo il quiz di Mike Bongiorno sul primo canale e ci fiondiamo sul secondo perché c'è il ciclo "Sette storie per non dormire" con il film "Trilogia del terrore"! Paura, paura, sul secondo canale!</p><p>Ci dobbiamo preparare allo scopo e siccome era un po' che non si beveva, tiriamo fuori dal frigobar qualche bel liquorino che ci darà il coraggio per affrontare il terrore televisivo!</p><p>Il primo è per uomini veri, uomini forti. Eccolo:</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiHLW-7uMeMFABN8Fm6IPcqQjrRm_Bo4hIvyfEqscGgKh8MQfdDdlo3gUcOUKh2jwJrZsEFeRf-HhXkwLf2r63tEkRgyv87K8qHhEnFA9uKDUfeunNkciBc3AJ6pFFe_Nzb_jJCoMKTWqUySuSDouN-IYnrYE0Bwewu2nVfaeEFwmzfBAEucw4tH_15=s520" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="520" data-original-width="410" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiHLW-7uMeMFABN8Fm6IPcqQjrRm_Bo4hIvyfEqscGgKh8MQfdDdlo3gUcOUKh2jwJrZsEFeRf-HhXkwLf2r63tEkRgyv87K8qHhEnFA9uKDUfeunNkciBc3AJ6pFFe_Nzb_jJCoMKTWqUySuSDouN-IYnrYE0Bwewu2nVfaeEFwmzfBAEucw4tH_15=w315-h400" width="315" /></a></div><br />Che poi, cosa vorrà dire: "Il regalo dell'uomo forte"? È il regalo adatto all'uomo forte o è l'uomo forte che fa il regalo? Non potevano dire: "Il regalo PER l'uomo forte"? Comunque notare che c'è scritto "L'amarissimo che fa benissimo". Mitico slogan (con il solito sottotesto della bevanda alcolica che fa bene) che però viene 'smontato' dalla seguente pubblicità:<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh8BjAGkbXWYg612SiIUUBFIS-cj2BStRX1NOtaIcES41Wr0uzpmdTAr2gMRwMWWudWcu9Nlb_Gz0nsSFoucGHQCYIs0Cewy7-AmMfQmuMaHji08z64k23rWBNabJeIa7XVylsVFGUv81vbyFtHk6vBfN70pioMhs5-iD-BA-lDRgXZcG1olop_Naea=s538" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="538" data-original-width="398" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh8BjAGkbXWYg612SiIUUBFIS-cj2BStRX1NOtaIcES41Wr0uzpmdTAr2gMRwMWWudWcu9Nlb_Gz0nsSFoucGHQCYIs0Cewy7-AmMfQmuMaHji08z64k23rWBNabJeIa7XVylsVFGUv81vbyFtHk6vBfN70pioMhs5-iD-BA-lDRgXZcG1olop_Naea=w296-h400" width="296" /></a></div><p>Purtroppo credo non si riesca a leggere bene il testo, comunque dice: "Chinamartini non è solo un amaro molto salutare. È anche un amaro con un gusto ricco e piacevolissimo. Proprio il contrario di tanti altri amari che, con la scusa di far bene, hanno un gusto, diciamo molto... discutibile."</p><p>Ah! È forse una stoccata agli amarissimi di cui sopra!?</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhwbVsmhjsJCl_CpTB-fLQ-fxQT_i8ac-7hHMp0rKlqeN6t0fKZIx0iGw_9qKnFeUhUwJKbII25j7iqkg3-FVZpOg3_F_Am6Z3ggM45p9o8JDfJaR2mA4hNVHvUEoLZ47OG7-p1iEVSYdSqi4YaEtkxxpXWooaYPbcPFAT-Vli4raIrWghR-5Dp78P1=s674" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="674" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhwbVsmhjsJCl_CpTB-fLQ-fxQT_i8ac-7hHMp0rKlqeN6t0fKZIx0iGw_9qKnFeUhUwJKbII25j7iqkg3-FVZpOg3_F_Am6Z3ggM45p9o8JDfJaR2mA4hNVHvUEoLZ47OG7-p1iEVSYdSqi4YaEtkxxpXWooaYPbcPFAT-Vli4raIrWghR-5Dp78P1=s320" width="228" /></a></div>Non importa, beviamoceli tutti e due e sediamoci a guardare il film. Vabbè, film è una parola grossa, dura poco più di un'ora ed è composto da tre episodi.<p></p><p>Comunque, la locandina promette bene: donne strillanti e mostri ghignanti, vortici risucchianti e caratteri sanguinanti...</p><p>Parte il primo episodio che si intitola "Julie". La Julie in questione è un'insegnante, tutta vestita a modo, capelli a crocchia, occhiali da professoressa, modo di fare serio e forse un po' nervosetto. Da certe scene successive, sembra di intuire che la donna deve aver subito qualche trauma.<br /></p><p>Ma durante una lezione, si siede sulla cattedra e inaspettatamente lo spacco della sua gonna si apre in modo quasi inguinale. Dev'essere quello che in America chiamano "malfunzionamento del guardaroba", una esposizione incidentale, avvenuta in questo caso senza malizia. Infatti, finita la lezione, la professoressa prende i suoi libri e se ne va goffamente.</p><p>Ma quello stacco di coscia, quasi mutanda, accende la fantasia di uno studente che prima spia la professoressa sottocasa e poi le chiede di uscire. Lei accetta, ma durante l'appuntamento lui le mette di nascosto del sonnifero nella bevanda, poi la porta in un motel dove abusa di lei. Non contento, fotografa tutto.</p><p>Il giorno dopo inizia a ricattarla e lei non sa come comportarsi. Ma le cose staranno veramente così? Lui è davvero un porco maniaco criminale? Non lo rivelerò.</p><p>Episodio bah, niente di che, livello di terrore non pervenuto. Segnalo la breve presenza di Jim Storm, con capelli stile parrucchino. Forse chi guardava Beautiful se lo ricorda come Bill Spencer, avido magnate senza scrupoli.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgPuLY9lRai1_ZsErihvPfBQcm_ZvJUx9nBjv1tpl-X7y3d2sP3YZGiDsIOHnlwVcXuVBjIHCmCxK8dvMXzMyCSQyi1NFfUSHTzLn4nUYUyN741_byiMbrynSH4UCgHdGW1O5dA-TmEHeVyifDFKnUBmoS1gTwF_4puQ2YDGv5d6J_3ViDcq59lE1-2=s274" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="256" data-original-width="274" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgPuLY9lRai1_ZsErihvPfBQcm_ZvJUx9nBjv1tpl-X7y3d2sP3YZGiDsIOHnlwVcXuVBjIHCmCxK8dvMXzMyCSQyi1NFfUSHTzLn4nUYUyN741_byiMbrynSH4UCgHdGW1O5dA-TmEHeVyifDFKnUBmoS1gTwF_4puQ2YDGv5d6J_3ViDcq59lE1-2" width="274" /></a></div><p></p><p>Passiamo al secondo episodio: Millicent e Theresa.<br />Le due donne del titolo sono due sorelle, una è mora e casta, l'altra è bionda e mangiauomini. La prima odia la seconda e la accusa di crimini ignominiosi. Decide quindi di farla fuori con una bambola voodoo. Ci riuscirà? Il dottore di famiglia troverà un cadavere, ma di chi sarà?</p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiJU6D5E2HOOMn_sbPg9G08vKxwlBAi_b4wRc-DN6VUlm6s8l0yS6aCcW7M2Razn2fdeZrmmHddvJLagIOFkL6RUnxWbxVVovaGpgvQQmaxZnMMy1byYmjWLULVx3aq9phEzhmvARMuLA533iJELYF5EjrCWuxXa5N0bfxCzIan2HzteGNPD4rvdEwM=s532" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="482" data-original-width="532" height="290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiJU6D5E2HOOMn_sbPg9G08vKxwlBAi_b4wRc-DN6VUlm6s8l0yS6aCcW7M2Razn2fdeZrmmHddvJLagIOFkL6RUnxWbxVVovaGpgvQQmaxZnMMy1byYmjWLULVx3aq9phEzhmvARMuLA533iJELYF5EjrCWuxXa5N0bfxCzIan2HzteGNPD4rvdEwM=s320" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il dottore di famiglia. Chi se lo ricorda?<br />In Tootsie interpretava l'attore-cane che<br />baciava tutte le donne della serie e lo<br />chiamavano "La lingua"<br /></td></tr></tbody></table> <br />Anche per questo episodio il livello di terrore è pari a zero. Parlano, parlano, parlano... L'elemento più horror che c'è è la bambola voodoo.<p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhqwcn0kCw_HZr73cq2ZCHVTT8eE2NSn6b5T0op8G8TDf3KeRU7DGC1oUiOxMKYPo9PVoOYDfDTfO2cj7ziHSzYNEmlVmEuZlNSDq-AHsQXklcuJIQhaZpbU11bDWJ8U8SxRl8d30V1fJnpM1BDZ40c-1onrwxE4SlURggSshjKzIJactmM337HwsLF=s532" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="514" data-original-width="532" height="309" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhqwcn0kCw_HZr73cq2ZCHVTT8eE2NSn6b5T0op8G8TDf3KeRU7DGC1oUiOxMKYPo9PVoOYDfDTfO2cj7ziHSzYNEmlVmEuZlNSDq-AHsQXklcuJIQhaZpbU11bDWJ8U8SxRl8d30V1fJnpM1BDZ40c-1onrwxE4SlURggSshjKzIJactmM337HwsLF=s320" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">'mmazza che brutta<br /></td></tr></tbody></table><p><br />E arriviamo al terzo atteso episodio, l'episodio la cui sceneggiatura è stata scritta da Richard Matheson in persona! I primi due episodi sono semplicemente stati tratti da sue storie, invece in questo ci ha proprio messo la mano.</p><p>Il titolo è Amelie che è anche l'unico personaggio dell'episodio. La vediamo rincasare nel suo appartamento da single con un pacco. Lo apre e dentro c'è una statuetta raffigurante un malvagio spirito cacciatore, dall'aspetto poco rassicurante la cui immagine vi agevolo qui:</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiWmMqsXpH9HK7GJOwzoR93WjGNvWbGoFNvXv9TZbvrzV-EoBnYgHt12aKws04UQ7APosk_Kt7TfR6F8Jaqf2B41lUCpW4lbE8tL7fEknV9UKh35F8ArFWt_vYqaIaE8eWlPc0hfeFPhDn8NYzq_mxGx9Y2NVv9gBlznvQ6XMYR42MMkyeMWkYIyf3Q=s620" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="478" data-original-width="620" height="247" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiWmMqsXpH9HK7GJOwzoR93WjGNvWbGoFNvXv9TZbvrzV-EoBnYgHt12aKws04UQ7APosk_Kt7TfR6F8Jaqf2B41lUCpW4lbE8tL7fEknV9UKh35F8ArFWt_vYqaIaE8eWlPc0hfeFPhDn8NYzq_mxGx9Y2NVv9gBlznvQ6XMYR42MMkyeMWkYIyf3Q=s320" width="320" /></a></div><br />Mentre la donna osserva attentamente la statuetta, suona il telefono. È la madre, una donna a quanto pare intrusiva e manipolativa. Amelia ha una lunga conversazione al telefono da cui lo spettatore intuisce i problemi che intercorrono tra le due donne. Per cambiare argomento ed evitare le continue critiche materne, Amelia le racconta della statuetta e le legge le istruzioni sull'acclusa pergamena. Le istruzioni dicono che uno spirito malvagio è rinchiuso nella statua ed è la catena che porta legata in vita a ingabbiare lo spirito. Dovesse la catena cadere, lo spirito uscirebbe. <p></p><p>E naturalmente, quando Amelia appoggia la statuetta sul tavolo, la catena è la prima cosa che cade e la statua prende vita...</p><p>E qui inizia la lotta cruenta tra la donna e il bambolotto impazzito. Come andrà a finire?</p><p>Oh, almeno in questo terzo episodo abbiamo una certa suspense, sia prima che la lotta inizi, che durante. Naturalmente, la tecnica dell'epoca non permetteva di indugiare troppo nel mostrare il feticcio mentre aggredisce, per cui le immagini tendono a essere confuse e molto movimentate, ma tutto sommato l'effetto non è male. E il finale è inquietante. Certo, oggi non è niente di nuovo, ma immagino che per l'epoca potesse essere sorprendente.<br /><br />E ora, stemperiamo un po' l'adrenalina, con il liquore Zabov! Perché siamo dei ghiottoni!</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhfpPbYQEBREXrRAc5IDdNOUGyNmsG-7pCvD2kqQYG5_PZ5n29F-0cbABIwgw8UjNbfAK5woRcinjOuPBEQQDKETirkax9I1R6t56yi6xQH-KqOQppwAAaMb8GPwegg5-qiBYgCR5XxYiGX5g_-vME7XyiEtp2dK45KhToCnHPeCBFi-XeiM39AMIDn=s570" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="570" data-original-width="274" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhfpPbYQEBREXrRAc5IDdNOUGyNmsG-7pCvD2kqQYG5_PZ5n29F-0cbABIwgw8UjNbfAK5woRcinjOuPBEQQDKETirkax9I1R6t56yi6xQH-KqOQppwAAaMb8GPwegg5-qiBYgCR5XxYiGX5g_-vME7XyiEtp2dK45KhToCnHPeCBFi-XeiM39AMIDn=w193-h400" width="193" /></a></div><br /><p></p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-17101335438071344642021-12-06T23:52:00.001+01:002021-12-06T23:52:28.339+01:00******<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh1BbX1nQ-blrftWsRRNVhpkP1TO7cYC-6WmI1BeR-RmDHEPIR1xnwauTGdTC-NX1b1IeEUQWWIbe2AjI_gu9FXlfGPsrneVTGi9Bj4mA3WWtDE5m9iwc1GyfOvpVJy6TmabwHtVtB-Pl5cEzDr11T8ieejnXyEXn2LRhfeSN2if-z_F78j4R18QOq2=s360" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="130" data-original-width="360" height="116" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh1BbX1nQ-blrftWsRRNVhpkP1TO7cYC-6WmI1BeR-RmDHEPIR1xnwauTGdTC-NX1b1IeEUQWWIbe2AjI_gu9FXlfGPsrneVTGi9Bj4mA3WWtDE5m9iwc1GyfOvpVJy6TmabwHtVtB-Pl5cEzDr11T8ieejnXyEXn2LRhfeSN2if-z_F78j4R18QOq2=s320" width="320" /></a></div><p></p><p>Buon inizio settimana anche dal 6 dicembre 1976! Vediamo un po' cosa succede nel mondo.<br /></p><p>In prima pagina, il giornale ci informa che Andreotti è andato in USA a chiedere soldi, mentre il ministro degli esteri Ossola è andato in Iran a cercare di vendere i prodotti dell'Italia.</p><p>Mmm, molto bene.<br /></p><p>Per fortuna che alla Fiat sono arrivati 415 milioni di dollari dalla Libia! Ma niente aumenti di stipendio, comunicano dai piani alti...<br /></p><p>Da Milano c'è una buona notizia: è stato progettato un sistema che rende il polietilene biodegradabile, lo trasforma in polvere e successivamente in acqua e anidride carbonica. Il progetto è pronto, potrebbe essere messo in produzione già dall'indomani. E allora come mai, 45 anni dopo, siamo ancora sommersi di plastica? Perché a quanto pare, al momento del dunque, nessuno aveva più interesse per il progetto, manco il committente e quindi nessuno ha cacciato il grano per materializzarlo...</p><p>E a Milano non è l'unica delusione... gli appassionati hanno preso d'assalto il cinema Diamante, sperando di poter vedere l'edizione integrale di <i>Gola profonda</i>, ma niente... tutte le scene clou sono state tagliate. Gli appassionati delusi vengono descritti così: "Pochi i giovani, molte le tempie canute, torvi gli occhi, a volte uno stecchino in bocca per conferire un'espressione amara..." Che poesia.</p><p>Secondo me è meglio lasciar perdere le gole profonde e invece tuffarsi al cinema nelle acque profonde con:</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiJvre2nZZKAefLTN_qXi8Ma8hceCNFSnaQsrieddq5COzuSRDHQf3GpgpPhducipqP2Ow1a9aWx5Z1xglv4OBadXI0Zrm9FDiDfZ5aHTsyZIksXEIQFJyR1nsWX0Zmf9z5s8xA9t8jw3szXb-Nb3pRfhb82DTrkhA6Pp3qvspZMM-5n9fKvk9ksC_z=s620" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="366" data-original-width="620" height="189" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiJvre2nZZKAefLTN_qXi8Ma8hceCNFSnaQsrieddq5COzuSRDHQf3GpgpPhducipqP2Ow1a9aWx5Z1xglv4OBadXI0Zrm9FDiDfZ5aHTsyZIksXEIQFJyR1nsWX0Zmf9z5s8xA9t8jw3szXb-Nb3pRfhb82DTrkhA6Pp3qvspZMM-5n9fKvk9ksC_z=s320" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quando non c'erano ancora i cinepanettoni<br /></td></tr></tbody></table><p></p><p>Bene, è il momento di metterci davanti alla tv, stasera scegliamo una di queste Grundig (credo di aver avuto la nr 3):</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi9OUnUlr_rd6fFp3yaPrF4YnYW6CMIBA8nO2275Hj1JCe8sTz2bvc1JSb6Bxaom5brDoYS7SIxweqTHb_8VH2p9x7TX9xixbNR4mfVWG-vYbpc542fmk9UgGYx0fB1W4TgEu3nnJA-slzrD0JSl8YSLQFJREdPxJsmG2vnuIHW01CPLQGjMozzfB9H=s779" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="378" data-original-width="779" height="155" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi9OUnUlr_rd6fFp3yaPrF4YnYW6CMIBA8nO2275Hj1JCe8sTz2bvc1JSb6Bxaom5brDoYS7SIxweqTHb_8VH2p9x7TX9xixbNR4mfVWG-vYbpc542fmk9UgGYx0fB1W4TgEu3nnJA-slzrD0JSl8YSLQFJREdPxJsmG2vnuIHW01CPLQGjMozzfB9H=s320" width="320" /></a></div><br /><p>E guardiamo un po' la programmazione. Sul primo canale, nel preserale abbiamo il mitico "Tre nipoti e un maggiordomo" e dopo la triade Almanacco del giorno dopo/TG/Carosello, ecco che abbiamo il film "La ragazza in vetrina" (1961) di Luciano Emmer. Tra gli sceneggiatori c'è pure Pasolini.</p><p>E vediamocelo un po'.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg6rXJgrAhIAXAMGjM0X_PcuNIj6ziCiT3nKf7f2bzBLFp0KdaFQgoqD7qNruEPO_6ya_ohcnlP8MOSvMxHGyAz803-4s4oDZrM-NHI-Pz4S9p1mCzc8aStHmKWr-_ptPJrAFaQUJx-Q-nNfEJbaI5ril6X8KON0GlrN9k8ZA9Tg8qD-uVkMWHHAcam=s414" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="414" data-original-width="266" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg6rXJgrAhIAXAMGjM0X_PcuNIj6ziCiT3nKf7f2bzBLFp0KdaFQgoqD7qNruEPO_6ya_ohcnlP8MOSvMxHGyAz803-4s4oDZrM-NHI-Pz4S9p1mCzc8aStHmKWr-_ptPJrAFaQUJx-Q-nNfEJbaI5ril6X8KON0GlrN9k8ZA9Tg8qD-uVkMWHHAcam=s320" width="206" /></a></div>La storia è ambientata in Olanda, tra i minatori, tra cui un gruppo di italiani. Il protagonista è Vincenzo, un ragazzo timidino (ma non troppo) che arriva fresco fresco dal Veneto, per tuffarsi nelle viscere della terra. <p></p><p>Al giorno 1, gli succede già un incidente e in seguito a un crollo nella miniera, rimane intrappolato in una nicchia insieme al minatore esperto Federico e a un certo Mustafà.</p><p>Federico è uno di quelli stile uomo di mondo, uno di quelli che la sanno lunga, a cui non manca mai la parola. Nell'attesa che arrivino i soccorsi (più di due giorni dopo), Federico intrattiene Vincenzo e gli dice che appena usciti fuori andranno ad Amsterdam ad affittare due di quelle ragazze che si mettono in vetrina.</p><p>L'inesperto Vincenzo ovviamente ignora chi siano queste ragazze, non è sufficientemente uomo di mondo per saperlo, comunque accetta.</p><p>Una volta tratti in salvo, Vincenzo decide che la vita di miniera non fa per lui e decide di ritornare in Italia. Fa la valigia e parte per Amsterdam insieme a Federico, per un weekend di festeggiamenti prima di prendere il treno e tornare in Italia.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh6NUe29ndf2fLz5-dgh0RU7qdRpJcwaniCiRjbR6bbtDoQSy4BKV-JiWvu22vs35RKCawiXETxoDZb21Mmf7IYIiIRVV38yoPQg-ezjBidCRwMTcu7bp4mIN-v2csMGhHTOP5R07XQmqg7uILAWoLXB7slAV8eIpHUY1TvP1BvSxs_ZvFc0lh1uOSu=s612" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="314" data-original-width="612" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh6NUe29ndf2fLz5-dgh0RU7qdRpJcwaniCiRjbR6bbtDoQSy4BKV-JiWvu22vs35RKCawiXETxoDZb21Mmf7IYIiIRVV38yoPQg-ezjBidCRwMTcu7bp4mIN-v2csMGhHTOP5R07XQmqg7uILAWoLXB7slAV8eIpHUY1TvP1BvSxs_ZvFc0lh1uOSu=w400-h205" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Non so perché, ma il protagonista Vincenzo<br />mi sembra il fratello maggiore di Robin.<br /></td></tr></tbody></table><p>Una volta ad Amsterdam, Federico dice che ci pensa lui a tirare fuori due donne, lui conosce la lingua internazionale (versi, gesti e parole casuali), ma di fatto non combina granché, anche perché di fatto lui esce con una prostituta fissa, che però è anche una specie di partner visto che gli fa continue scene di gelosia.</p><p>Vincenzo invece è così inesperto che quella che lui pensa essere una prostituta è in realtà una religiosa che gli dice: "Ah, italiano. Italiano pregare poco" e gli rifila un volantino.</p><p>La serata poi finisce bene per Vincenzo, perché riesce ad agganciare una prostituta che poi lo porta addirittura nella sua casa di famiglia, dove non ha portato mai nessun uomo. Lei è anche affettuosa e dimostra interesse nei suoi confronti, lui invece è un po' più in balia degli ormoni in fregola. </p><p>Però poi anche lui inizia a provare qualcosa e chissà se poi quel treno lo prenderà...</p><p>Film bello, un po' triste, un po' malinconico, un po' romantico, a tratti pittoresco nella rappresentazione di certi personaggi. Film dalla lavorazione travagliata. Ha subito parecchie censure, in particolare perché non era concepibile una storia d'amore tra un bravo ragazzo e una prostituta. Pretty Woman aveva ancora da venì...</p><p><br /></p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-87235668722381583212021-12-05T07:00:00.002+01:002021-12-06T06:46:46.984+01:00*****<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjse0oDTlB75BP5l0TWy8M4Qb2FBWQvlFyl899RBQaTDOgKxAw3y_61qQj-WSJPXuvWyYHmmMf2-c4vFrmUcIwTfgxkIYcBXlRObCd8YBd-F5LWOJ2l5ul6oYA8ZnJp5IvxChZxb2mljJI/s340/4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="115" data-original-width="340" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjse0oDTlB75BP5l0TWy8M4Qb2FBWQvlFyl899RBQaTDOgKxAw3y_61qQj-WSJPXuvWyYHmmMf2-c4vFrmUcIwTfgxkIYcBXlRObCd8YBd-F5LWOJ2l5ul6oYA8ZnJp5IvxChZxb2mljJI/s16000/4.jpg" /></a></div><p></p><p>Siamo nel dicembre del 1973 ed è iniziato il periodo di austerity: a causa dell'aumento elevato del prezzo del petrolio, s'impone l'assoluta necessità di tagliare i consumi. Dunque è tassativamente vietato circolare la domenica con mezzi privati, sono bandite le insegne luminose e animate, l'illuminazione pubblica viene ridotta, i bar e i ristoranti devono chiudere entro la mezzanotte, mentre i cinema alle 23.00.</p><p>Ma il 5 dicembre viene comunicata una leggera deroga: i bar e i ristoranti possono chiudere all'1 di notte. Teatri e cinema, invece, nessuna modifica. (I lavoratori di queste attività sono un po' alterati). </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQt6mr52CcLWnKliZRFD0JwXaLAMnE1H6JwXlwzgAQ8-Vg-h2OjoR1cL_DUl1eYIXICOQvVbjEVmkE0HJ6ds_LJHghKe8rX4vHcUB8xdyuu80RMdQvG9y9r7UvB0lAzFyLtSktwFrYtes/s161/saccheggio.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="161" data-original-width="132" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQt6mr52CcLWnKliZRFD0JwXaLAMnE1H6JwXlwzgAQ8-Vg-h2OjoR1cL_DUl1eYIXICOQvVbjEVmkE0HJ6ds_LJHghKe8rX4vHcUB8xdyuu80RMdQvG9y9r7UvB0lAzFyLtSktwFrYtes/s0/saccheggio.jpg" width="132" /></a></div>Le forniture di combustibile sono in crisi, diversi condomini al gelo, ospedali in difficoltà, a scuola si fa lezione col cappotto...<br /><p></p><p>E già si prefigurano le preoccupazioni per le feste: come sarà consentito celebrare? Ci si potrà spostare? La benzina sarà razionata?</p><p>Ma la crisi energetica non tange le entità aliene poiché, a quanto pare, nei cieli del Piemonte avvengono numerosi avvistamenti di oggetti volanti non identificati, "sigari lucenti che vibrano ed emettono fasci cangianti. Si contano centinaia di avvistamenti. Una donna apre una finestra e ha una visione arcana..." </p><p>Amici del Piemonte, fatemi sapere qualcosa di questi fenomeni, se avete notizie più precise!</p><p>E se qualcuno non può spiegarmi i misteri ufologici, che almeno mi spieghi questa pubblicità!</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyWQyr5joch0GG_wASXJv05oHbP6bh5-Yu88TKjwUoNgVFkKgCwmXwT_MGmVHDucWDnlLoSpyWXbZqiRtqyKQcjVKa256wCECa99FwjC6aD9ZCKrVmz1R_cNwIfzzfudFXPkE6z0UW1Ks/s432/adipe.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="432" data-original-width="136" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyWQyr5joch0GG_wASXJv05oHbP6bh5-Yu88TKjwUoNgVFkKgCwmXwT_MGmVHDucWDnlLoSpyWXbZqiRtqyKQcjVKa256wCECa99FwjC6aD9ZCKrVmz1R_cNwIfzzfudFXPkE6z0UW1Ks/w126-h400/adipe.jpg" width="126" /></a></div><br />Perché quest'uomo ha una maschera da gatto di lana? E cosa c'entra con l'adipe??? Mi sfugge qualcosa.<p></p><p>Ma è il momento di vedere cosa ci riserva la serata televisiva.</p><p>Sul primo canale abbiamo un programma di Enzo Biagi: "Un caso di coscienza", invece sul secondo canale, dopo la pubblicità della confezione regalo "Vecchia Romagna", abbiamo il film: "Wonder Man".</p><p>No, forse è meglio che ve lo dico in italiano, sennò pensate al supereroe. Niente tutine, niente calzamaglie, questo è "L'uomo meraviglia" con Danny Kaye. Il film sembra far parte di un ciclo intitolato appunto "Danny Kaye: Musica e sogni".</p><p>Danny Kaye interpreta un attore cabarettista, sempre su di giri, con la battuta pronta, molto estroverso, charmant con le donne, che a 15 minuti dall'inizio viene ucciso dagli sgherri di un malavitoso. Perché? Perché l'attore avrebbe dovuto testimoniare in tribunale contro il malavitoso, che dunque lo fa fuori.</p><p>Ma attenzione, l'attore ha un gemello, naturalmente sempre interpretato da Danny Kaye. Il gemello naturalmente ha (o dovrebbe avere) il carattere all'opposto, è infatti uno studioso timidino, un po' serio, amante delle biblioteche. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOx9MQVANXBBXBRmNXwZg0t89ajkUGXkY4I0PP9w97qUwJrE3C98kYNmeEwlLih0qyArfEdWRNmixYBSoP7IlNK7f3F-166EfsbNmVgouaubtV3Qr2eDdZcyZQeYjkQdHwjb3JYi3j6b0/s400/mera.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="292" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOx9MQVANXBBXBRmNXwZg0t89ajkUGXkY4I0PP9w97qUwJrE3C98kYNmeEwlLih0qyArfEdWRNmixYBSoP7IlNK7f3F-166EfsbNmVgouaubtV3Qr2eDdZcyZQeYjkQdHwjb3JYi3j6b0/s320/mera.jpg" width="234" /></a></div>Il fratello attore ricompare nelle vesti di fantasma e si palesa al fratello studioso, chiedendogli aiuto, o quantomeno giustizia e gli chiede di testimoniare in vece sua, spacciandosi per il fratello attore, perchè nessuno ancora sa che è stato ucciso.<p></p><p>Le cose si risolvono bene, essendo questa una commedia, ma naturalmente in mezzo ci sono vari intoppi, tra cui le rispettive fidanzate dell'attore e dello studioso.</p><p>Non sto a farvela molto lunga perché il film non è che mi abbia detto granché. Passabile, ma nulla di memorabile per me. Credo che le situazioni divertenti avrebbero dovuto nascere dal disagio del fratello timido di trovarsi nei panni del fratello estroverso, ma non succede poi molto di così comico. Poi forse Danny Kaye è troppo estroverso di suo e il fratello timido mi è sembrato tutto sommato solo leggermente meno brioso.</p><p>Le cose più divertenti le ho scoperte andando a leggere la biografia di Kaye che, prima di fare l'attore, ha fatto tutta una serie di lavori. Uno di questi era l'impiegato assicurativo, ma è stato licenziato per aver commesso un errore che è costato alla sua ditta 40.000 dollari che calcolati al 2019 corrispondevano circa a 600.000 dollari! Alla facciazza!</p><p>In un'altra occasione ha lavorato per un dentista che lo ha licenziato dopo aver sorpreso Kaye mentre usava il trapano per i denti sulla scrivania. Roba alla Mr Bean.</p><p>Bene, visto che c'è l'austerity bisogna spegnere tutto quanto appena finito il film e andare subito a dormire sotto le coperte. E visto che fa freddo bisogna usare una bella coperta calda. Magari ci sono anche altri sistemi per scaldarsi, come suggerisce la pubblicità che vi metto qua sotto. La trovo quasi osè, per l'epoca, questi due nudi a letto... ma c'è un dettaglio che ci fa capire che è tutto regolare...</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwhcGJ6xBMaQuIglxUtKqQMjkstwmpVfsc86y0aCDuSwQbsHfFZOOvKB36UVL8QKMMrdzSfKMuCIG2YyaInHZg2CaIZ2I2I45fJ0-inNkV1cHmgUyFVItFVLnlOqU3HeSX4nIos-zz7ro/s524/somma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="524" data-original-width="406" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwhcGJ6xBMaQuIglxUtKqQMjkstwmpVfsc86y0aCDuSwQbsHfFZOOvKB36UVL8QKMMrdzSfKMuCIG2YyaInHZg2CaIZ2I2I45fJ0-inNkV1cHmgUyFVItFVLnlOqU3HeSX4nIos-zz7ro/s16000/somma.jpg" /></a></div><br /><p><br /></p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-82903010738073253042021-12-04T07:00:00.001+01:002021-12-04T07:00:00.283+01:00****<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-s6NgykkwM8rBux-HSfs0fdSsl4mOg7ci2nqO_jhV3QityhNCzmDVPK489SeDnzLWMUUDv4TUZOcdhPdnMErLvNP8yEvnIZGPaaBv_Bz1kzX4vhWsBgSV_gxqpsoqdxKC5PUCsCqbXaE/s350/4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="129" data-original-width="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-s6NgykkwM8rBux-HSfs0fdSsl4mOg7ci2nqO_jhV3QityhNCzmDVPK489SeDnzLWMUUDv4TUZOcdhPdnMErLvNP8yEvnIZGPaaBv_Bz1kzX4vhWsBgSV_gxqpsoqdxKC5PUCsCqbXaE/s16000/4.jpg" /></a></div><p>Uno apre il giornale ai giorni nostri e vede un sacco di notizie negative. Pandemia a parte (facile a dirsi), uno pensa, il mondo va a rotoli. Ma se va a guardare il giornale il 4 dicembre del 1979, le cose non è che andassero poi molto meglio: crisi energetiche, scioperi, attentati, incidenti, questioni sui missili USA-URSS che bisognava decidere se dovevano essere prodotti di più o di meno. </p><p></p><p>Il giorno prima si era verificata la tragedia al concerto degli WHO a Cincinnati. Troppe persone in troppo poco spazio hanno causato la morte di 11 persone. <br /></p><p>Di certo deve aver fatto sensazione, all'epoca, la notizia in prima pagina che parlava del suicidio dell'imitatore Alighiero Noschese, avvenuto il giorno prima. </p><p>Sulla Stampa c'è perfino un articolo che parla dell'aumento di anidride carbonica nell'atmosfera e di come sia auspicabile che in tutte le specie animali e vegetali si mantenga la maggior differenziazione possibile. In agricoltura e in allevamento vengono selezionate razze e piante, ma bisognerebbe preservare anche quelle originarie, perché se succede qualcosa, non è più possibile ritornare indietro, ha detto l'autore del pezzo. Ho percepito un certo allarme strisciante in quell'articolo.</p><p>Come si fa adesso a fare un post leggero dopo questo inizio deprimente? Mi sono ficcata in un ginepraio! Ci proviamo! Parliamo di musica.<br /></p><p>Finora non abbiamo parlato delle canzoni che andavano in voga nel periodo in cui sono ambientati i post. Per esempio, vi dico che nella settimana del 4 dicembre, l'album più venduto è uno di Julio Iglesias. Ci sta, non mi stupisco, il vecchio Julio ha fatto sfracelli in termine di vendite.</p><p>Ma mi chiedo se riuscireste a indovinare qual è il 45 giri più venduto. E non solo per una settimana. A me non sarebbe mai venuto in mente. </p><p>Ebbene al primo posto della classifica troviamo la canzone "Remi e le sue avventure" cantata dai Ragazzi di Remi. Capisco che Remi era un cartone famoso, chi non guardava lo strappalacrime Remi? Ma addirittura al primo posto in classifica?! Sarebbe un po' come se oggigiorno la più venduta/scaricata fosse la sigla di Masha e Orso??</p><p>Questa è la classifica completa.<br /></p><ol><li>Remi e le sue avventure - Ragazzi di Remi
</li><li>Disco bambina - Heather Parisi
</li><li>Buona Domenica - Antonello Venditti
</li><li>Se tornassi - Julio Iglesias
</li><li>L'aria del sabato sera - Loretta Goggi
</li><li>Cicciottella - Loretta Goggi
</li><li>Che ne sai - Riccardo Fogli
</li><li>Comprami - Viola Valentino
</li><li>Pop muzic - M.
</li><li>Ciao nonnino - Macario<br /><br /></li></ol><p>Ma ora è il momento di una bella cenetta preparata da noi, o meglio, dalla macchina della pasta. L'avete mai provata? La pubblicità dice che "sviluppa sull'impasto una pressione 25 volte più intensa della forza sprigionata dalle mani di una massaia".</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1SE7qFZ9EUQ0rK80WYpun-cQuWeM8SPpxlgfPS3ywVmkjZyL11xXsaCokkSYpcbGXT3t2Hg-x0YT8TC2kKILOF0RBz8TB7jR1Siy4rUmqiN8gDH9JwF9RriiPrijCnk74k5kJ781YdTc/s700/massaia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="530" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1SE7qFZ9EUQ0rK80WYpun-cQuWeM8SPpxlgfPS3ywVmkjZyL11xXsaCokkSYpcbGXT3t2Hg-x0YT8TC2kKILOF0RBz8TB7jR1Siy4rUmqiN8gDH9JwF9RriiPrijCnk74k5kJ781YdTc/w303-h400/massaia.jpg" width="303" /></a></div>
<p>E quella pasta non la vogliamo innaffiare con un bel bottiglione di vino con tappo corona!?</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIkBeiF51-UMC3eNBDZh0jBLoGdtAuuyxjW_LupwuaiGmUGOdeHD0mWO9aNQbelD8ZOOyqueY1rN5g1yw1S95RehWburwfSLEL0Kh7m0pDAYfydZvYWACEWqnW12nXfYY7iwwYxDNZoso/s558/folo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="558" data-original-width="491" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIkBeiF51-UMC3eNBDZh0jBLoGdtAuuyxjW_LupwuaiGmUGOdeHD0mWO9aNQbelD8ZOOyqueY1rN5g1yw1S95RehWburwfSLEL0Kh7m0pDAYfydZvYWACEWqnW12nXfYY7iwwYxDNZoso/s320/folo.jpg" width="282" /></a></div><p>Non so se si riesce a vedere, ma è davvero un tappo corona. L'avete mai vista voi una bottiglia di vino con un tappo corona? Giuro di non averla mai vista. Casomai un tappo a vite, come quello che ci propone il signor Folonari. E non lasciatevi ingannare dal fatto che ci dà quel bicchierino così piccolo. Abbiamo stabilito che negli anni '70 si beveva a volontà dunque quel bicchiere è solo per l'assaggio. E secondo quello che diceva lo slogan (che ho tagliato per sbaglio), bastava il bicchierino per capire che il vino era <i>bbono</i>. </p><p>Bene, accomodiamoci davanti alla tv e guardiamo cosa c'è di bello. Oggi guardiamo il film su questo televisore che scellofaniamo per l'occasione.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixxHk1cgmA9F0XXHzgmehFYODOZggtwtXlwFMqs2r6CKzm-581nGamfvXZXBzMSflEDO3pvcG3mosrsb7zsmCK-6v30X3GDgKxVown79QMlJLGHS9SRR1oWEO7Phj1D6ff4l4u7t2xskg/s442/grundig.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="442" data-original-width="387" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixxHk1cgmA9F0XXHzgmehFYODOZggtwtXlwFMqs2r6CKzm-581nGamfvXZXBzMSflEDO3pvcG3mosrsb7zsmCK-6v30X3GDgKxVown79QMlJLGHS9SRR1oWEO7Phj1D6ff4l4u7t2xskg/s320/grundig.jpg" width="280" /></a></div><p><br />Il 4 dicembre, nel decennio del '70 c'erano quattro film tra cui scegliere. Nel '72 c'era "Era notte a Roma" di Rossellini, che però dalla descrizione mi sembrava un po' deprimente, poi nel '74 c'era "Stato d'allarme", film bellico con un cacciatorpediniere che insegue un sommergibile tra i ghiacci artici. Nel '78 c'era "La mummia" versione Peter Cushing che però avevo già visto. </p><p>Ed ecco che infine, dal 1979, chi c'era a chiamarmi? C'era il grande Vincent Price con "Oscar insanguinato". E quando Vincent Price chiama, non si può non rispondere!<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP6tFGzhGh_uSVQyYynRc4YWW1B5ZRXCKkMTYetoIxXPxE1J60Qc2aK2J90-CljGWaeyQNu3T0fffblsi2soHh7VD5xv_JDjIG7rM054CKTiM0hUoZ9vRFYcelBranwtQDUcfqr1kpHnE/s458/oscar.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="458" data-original-width="306" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP6tFGzhGh_uSVQyYynRc4YWW1B5ZRXCKkMTYetoIxXPxE1J60Qc2aK2J90-CljGWaeyQNu3T0fffblsi2soHh7VD5xv_JDjIG7rM054CKTiM0hUoZ9vRFYcelBranwtQDUcfqr1kpHnE/s320/oscar.jpg" width="214" /></a></div><p>Il titolo italiano è fuorviante, perché gli Oscar non c'entrano per niente. C'è un premio di mezzo ma non è un Oscar.</p><p>Il protagonista è Edward Lionheart, un attore shakespiriano di impostazione antiquata e inviso ai critici che per l'ennesima volta si rifiutano di assegnarli un premio, preferendogli invece un attore di primo pelo.<br /></p><p>Egli, disperato per il mancato riconoscimento della sua arte, si getta nel Tamigi e il suo cadavere scompare. Viene dichiarato morto ma in realtà viene salvato da alcuni senzatetto che diventano poi i complici della vendetta tremenda che l'attore infligge al gruppo di critici.</p><p>Lionheart uccide uno alla volta i suoi nemici, utilizzando le modalità di assassinio che si vedono nelle opere di Shakespeare da lui interpretate e stroncate dai critici. Queste uccisioni sono cruente e brutali, naturalmente non si vede niente, e lo stile è quello dello humor nero, non serio alla Seven, ma in qualche caso ho pensato: cavolo, in prima serata andava in onda questo? </p><p>Vincent Price spadroneggia e gigioneggia dall'inizio alla fine e quando uccide le sue vittime adotta tutta una serie di travestimenti, a volte sono da teatro classico, altre volte tipo così:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdDVApbF7l3K7jpHPB__7ZWZNsFyR0RuwYMWkts_SRl1FGyspaRU5PVZFhuxvMKiB4k5TArUtMjRL3tGidg-nNrE4_CKk22B_stUw0kRJhhlzPMiytqcw44XXf1j-OGTfVrUNZioo49r8/s502/rice2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="430" data-original-width="502" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdDVApbF7l3K7jpHPB__7ZWZNsFyR0RuwYMWkts_SRl1FGyspaRU5PVZFhuxvMKiB4k5TArUtMjRL3tGidg-nNrE4_CKk22B_stUw0kRJhhlzPMiytqcw44XXf1j-OGTfVrUNZioo49r8/s320/rice2.jpg" width="320" /> </a><br /> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il personaggio di Lionheart sembra un po' un supercattivo da telefilm di Batman anni '60, che nel suo covo fatiscente, circondato dai suoi bizzarri sgherri, passa il tempo a rimuginare un'idea fissa, a ordire piani e poi attirare le sue vittime e farle fuori declamando versi shakespeariani che conosce a menadito.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Bene, anche per oggi è tutto. Vi lascio con un tocco natalizio. Il giallo di Natale. Se riuscite a leggere nella pubblicità, potete provare a scoprire chi si è pappato la fetta di panettone!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"> <br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"> <br /></div>
<img border="0" data-original-height="718" data-original-width="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjYm4t6s-fP0Bq-GIszEllTPRb7oW5pUQgwWIaaWR34zlH7vvS-zQPIrsBRG1S0rBa9UBza4zNzK24RBwx4nEmgxG9XeOzkz__-cOkjvgJII22QZA-lS1rIrScQUy97Mjnu___y6-NU5U/s16000/giallo.jpg" />Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-22863447073670886502021-12-03T07:00:00.001+01:002021-12-03T07:00:00.291+01:00***<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi80o2TvLkUhBS4QEOLr7BpfLa8N4q0zabjyL5YBs71cIeDvEG3DT5XCQ55ECQwGvOt-ng1WZV26vv2S-YIhDvBVUwDxFEAYV-vYJJKoOO4qfZ8_TOYlYpBYRfJba61qaNQv_FaiIzMrTc/s350/3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="106" data-original-width="350" height="97" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi80o2TvLkUhBS4QEOLr7BpfLa8N4q0zabjyL5YBs71cIeDvEG3DT5XCQ55ECQwGvOt-ng1WZV26vv2S-YIhDvBVUwDxFEAYV-vYJJKoOO4qfZ8_TOYlYpBYRfJba61qaNQv_FaiIzMrTc/s320/3.jpg" width="320" /></a></div> <br />Buon venerdì, amici lettori, qua vi parlo dal 1975, che in realtà era un mercoledì.<p></p><p>I giornali parlano dell'incontro avvenuto il giorno prima tra i presidenti Gerald Ford e Mao, mentre invece in Italia il socialista Mancini chiede la crisi di governo. Governo Aldo Moro IV che cadrà di lì a due mesi per poi riformarsi in Moro V, di breve durata. Mi sembra di essere ai giorni d'oggi, che c'è una crisi di governo ogni due per tre.<br /></p><p>La situazione è un po' turbolenta, ci sono scioperi nel traffico aereo, scioperi nelle scuole, scioperi negli enti mutualistici... ma tutto questo non spaventa Roger Moore che all'Ambrosio di Torino va in "anteprima nazionale" (tra virgolette?) con:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS36nSdRl6TsgtZyor4KeNo5r0EbL7IIYsEGRBo576qJjGQ2CqgR_pPAfSsj-OVgZWlyhNX0OSscmP7uc-sWu33UFevoa7X_Tr4zQC14N8ZeCWPswVw_7yMMj11D_bDI7Od8wr2oPq7nI/s496/roger.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="496" data-original-width="305" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS36nSdRl6TsgtZyor4KeNo5r0EbL7IIYsEGRBo576qJjGQ2CqgR_pPAfSsj-OVgZWlyhNX0OSscmP7uc-sWu33UFevoa7X_Tr4zQC14N8ZeCWPswVw_7yMMj11D_bDI7Od8wr2oPq7nI/w246-h400/roger.jpg" width="246" /></a></div><br /><p>Pensavo che il titolo fosse "Attenti a queste due", invece è proprio l'ambiguo "Toccarlo... porta fortuna". Questa locandina sembra quasi da film soft-core.<br /></p><p>Comunque, a noi stasera non ci va di uscire e ce ne stiamo a casa a mangiare un po' di panettone guardando il Carosello</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7U0WC8HfWmeaSRmXnEHFq5W4J28JnX3kla2072AqpgIbVO9OWT1DNm17-WFWfK_GFWvRog3eLLu6OtXSagsagCN58WJtwFAelHczfTI4mqzbB_75RyJCbqr0evhIJ92UcHovLj-e3N7Q/s622/macario.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="622" data-original-width="362" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7U0WC8HfWmeaSRmXnEHFq5W4J28JnX3kla2072AqpgIbVO9OWT1DNm17-WFWfK_GFWvRog3eLLu6OtXSagsagCN58WJtwFAelHczfTI4mqzbB_75RyJCbqr0evhIJ92UcHovLj-e3N7Q/w233-h400/macario.jpg" width="233" /></a></div><p></p><p>e a seguire un bel caffè:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9zFiz-W4fWQi8KYSpz5FX46yuBWeMnObpbn8A_H43PLmKTqyvvK0kcW3GfTHX44yiR3337lgdM3vRE2v-JENzRuGTy6ww7TFAB837oUe-XEC6nzpdxKc17LTlvY_lcD83ChQVKxiZ5v4/s680/lavazza.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="680" data-original-width="517" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9zFiz-W4fWQi8KYSpz5FX46yuBWeMnObpbn8A_H43PLmKTqyvvK0kcW3GfTHX44yiR3337lgdM3vRE2v-JENzRuGTy6ww7TFAB837oUe-XEC6nzpdxKc17LTlvY_lcD83ChQVKxiZ5v4/s320/lavazza.jpg" width="243" /></a></div><br /><p>Ma a ben pensarci, meglio evitare: un po' perché il caffé la sera non è indicato, ma soprattutto perché quel pupazzo di neve lì ha un tocco vagamente horror che non concilia di certo il sonno.</p><p>Fa il paio con questa bambola:</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiJgl3MumK9__uhx_WqP94r9iKJV-iIRAFvTrQBGE7a654RnZRB7UGpXZHDh5CcVj5APjDYp-4btHkqHeWRdJE8DSs8f_sRA0JNYBhlOc7pXBNKB4KjCnqKfYgo8L5YG01myyKQfqyVU0/s481/bambola.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="481" data-original-width="261" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiJgl3MumK9__uhx_WqP94r9iKJV-iIRAFvTrQBGE7a654RnZRB7UGpXZHDh5CcVj5APjDYp-4btHkqHeWRdJE8DSs8f_sRA0JNYBhlOc7pXBNKB4KjCnqKfYgo8L5YG01myyKQfqyVU0/w217-h400/bambola.jpg" width="217" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Inquietanza fatta bambola<br /></td></tr></tbody></table>E secondo me la definizione "bambole paurose" non vuol dire che sono le bambole ad avere paura...<p>Niente caffè, beviamoci un amaro rilassante istigati da questa pubblicità che getta una nuova luce su quello che succede negli atenei...</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN6f5HeOLSgdo_LoC6K8hzctFa25VuS3GKePg__4XthvBCYH-fsVxRAarJI4SL6e8RKEtXrAlqCSZkmYSv24lTbmRCkcN_ZDWMjbqTC512cYIFyAAkyG8qbcJm_zyNO0SRnhR4OMxXEIw/s490/jaeg.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="490" data-original-width="362" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN6f5HeOLSgdo_LoC6K8hzctFa25VuS3GKePg__4XthvBCYH-fsVxRAarJI4SL6e8RKEtXrAlqCSZkmYSv24lTbmRCkcN_ZDWMjbqTC512cYIFyAAkyG8qbcJm_zyNO0SRnhR4OMxXEIw/w295-h400/jaeg.jpg" width="295" /></a></div><p></p><p>Basta, siamo pronti, è il momento di guardare un film! Andiamo a cercarlo.</p><p>Sulla prima rete c'è il programma "Trent'anni dopo... io ricordo" di Enzo Biagie a seguire il mercoledì sport. Sul secondo canale, le trasmissioni iniziano alle 18,45 con un telegiornale sportivo. A seguire "Sim, Sala, Bim" con Silvan, poi il concerto della sera, poi tg e infine arriva il film <i>Salvatore Giuliano"</i> che fa parte della serie "L'impegno civile di Francesco Rosi", a cura di Claudio G. Fava.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOK_Z2xIO0ttHRO52U-dVYWpoOqKKv4_D6byIckpypmKfdF-EO4jIfNaTP4mo2iCmyUt-UAcz49dyeW-fDoA-RO3J475eVadMsgEc28PzDm9pyiA1PNgcpNHtU3B1P0OtXEwVK1dYSZ9o/s528/rosi.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="528" data-original-width="356" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOK_Z2xIO0ttHRO52U-dVYWpoOqKKv4_D6byIckpypmKfdF-EO4jIfNaTP4mo2iCmyUt-UAcz49dyeW-fDoA-RO3J475eVadMsgEc28PzDm9pyiA1PNgcpNHtU3B1P0OtXEwVK1dYSZ9o/s320/rosi.jpg" width="216" /></a></div>Beh, il film, ve lo dico subito, merita. Non mi sembra di aver mai visto niente di Rosi se non <i>Bellissima</i>, di cui però lui era sceneggiatore e non regista.<p></p><p>La storia parte dalla scena che si vede in locandina e cioè il ritrovamento del cadavere del bandito Salvatore Giuliano.</p><p>Già da questa scena si vede il piglio del maestro: la polizia descrive la posizione del cadavere, l'abbigliamento, gli effetti personali. La gente attorno, anche sulle balconate delle case, osserva silenziosa la scena. Giornalisti in attesa di poter scattare foto.</p><p>La storia poi prosegue tramite l'utilizzo di diversi flashback, che narrano come Giuliano fosse stato ingaggiato dai separatisti che volevano la Sicilia autonoma rispetto all'Italia.</p><p>Finita la guerra separatista, Giuliano e la sua banda continuano e incrementano le loro attività criminose, come i sequestri di persona, fino a sfociare nella tragedia di Portella della Ginestra, dove i banditi sparano su un gruppo di lavoratori che si erano riuniti in comizio.</p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwt_RqI4CX9ai8i4Yp-0Zz5L8k5eJ3Rt6SjNLnlasDpWN0Yun6txdYzku17kR98Sy5n045jfy9ZTG2-rWZiqUnkeVmDTlD_EUk9eYWsSK2D4S2WWGtdf9fxRDw5H0hmbxiLRsy8ItRxr8/s1704/piana.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="957" data-original-width="1704" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwt_RqI4CX9ai8i4Yp-0Zz5L8k5eJ3Rt6SjNLnlasDpWN0Yun6txdYzku17kR98Sy5n045jfy9ZTG2-rWZiqUnkeVmDTlD_EUk9eYWsSK2D4S2WWGtdf9fxRDw5H0hmbxiLRsy8ItRxr8/w400-h225/piana.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lavoratori a Portella della Ginestra. <br />Il film è stato girato nei luoghi dove sono avvenuti i fatti.<br /></td></tr></tbody></table> <p></p><p>Parte della banda viene poi arrestata, ma non Giuliano, che viene però in seguito ucciso, in circostanze non chiare. </p><p>Si apre quindi un processo per stabilire esattamente i responsabili della strage di lavoratori, ma i membri della banda ritrattano le precedenti confessioni e, a sorpresa, il braccio destro di Giuliano, asserisce di averlo ucciso lui stesso, iniziando anche a raccontare a proposito di insospettati legami tra Giuliano ed esponenti politici, supposti mandanti della strage.</p><p>Come dicevo, il film è veramente fatto molto bene. Anche se la narrazione non è lineare, a causa dei diversi salti temporali tra prima e dopo la morte del bandito, la narrazione e l'esposizione dei fatti sono chiarissime. Fotografia eccezionale, in stile reportage. I fatti tragici vengono mostrati senza enfasi o inutili sottolineature. D'altronde non serve, la tragedia vien fuori da sola.</p><p>Interessante anche il fatto che Giuliano non sia mai presente. Appare rarissimamente, poiché l'attenzione è rivolta a tutto il resto, a ciò che il bandito ha provocato. Penso sia una scelta giusta, anche più legata ai fatti, senza doversi preoccupare di come far interpretare Giuliano. Questa sarebbe stata appunto una interpretazione e avrebbe "inquinato" lo stile da reportage del film.</p><p>Film consigliato assolutamente, senza esitazioni!</p><p>Insomma, siamo stati tutta la sera in casa a guardare la televisione... forse non vi siete accorti che qualcuno ha sete... dunque seguite lo straordinario consiglio (alcolico) della pubblicità seguente e poi tutti a dormire!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuWSTc1Aln3abL2lm56P1Orm9pX-rugQ00o8-rSg54_ttusfr_XP9srX1iQfIzZZX9hJZQl91yZl5BxuACHUm4N3x25FTtJkeyBy1PoI3TKxELchIyOfR7LHLoWhNdKNXI2ot4opFwuY4/s546/birra.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="546" data-original-width="488" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuWSTc1Aln3abL2lm56P1Orm9pX-rugQ00o8-rSg54_ttusfr_XP9srX1iQfIzZZX9hJZQl91yZl5BxuACHUm4N3x25FTtJkeyBy1PoI3TKxELchIyOfR7LHLoWhNdKNXI2ot4opFwuY4/s16000/birra.jpg" /></a></div><br /><p><br /></p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-9855013284908993592021-12-02T07:00:00.001+01:002021-12-02T07:00:00.266+01:00**<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz1UNhu1LtuCMD5juvxfbO6f178Tu8BXDVz-T_3hn2VtkrQS8ewDYkioU9sF_cK6oTJOvrmzjMhR1uAdPgizu3NReqxAD878bqjpsvlc0h9rF2J9K7w-fkkIrb_g6NPfG43XhBw-9H09s/s350/2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="106" data-original-width="350" height="121" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz1UNhu1LtuCMD5juvxfbO6f178Tu8BXDVz-T_3hn2VtkrQS8ewDYkioU9sF_cK6oTJOvrmzjMhR1uAdPgizu3NReqxAD878bqjpsvlc0h9rF2J9K7w-fkkIrb_g6NPfG43XhBw-9H09s/w400-h121/2.jpg" width="400" /></a></div><p></p><p>Buon giovedì e ben arrivati alla seconda casella del RetroCalendario avventizio. </p><p>Oggi torniamo indietro nel tempo di qualche ulteriore anno rispetto a ieri. </p><p>Il Corriere della Sera ci dice che Aldo Moro è in parlamento a chiedere la fiducia per il suo governo appena insediato (fiducia che otterrà dal Senato e dalla Camera, il 5 e il 7 dicembre, rispettivamente). </p><p>E anche noi, telespettatori anni '70, ci rivolgiamo con fiducia al nostro elettrodomestico preferito per vedere un po' cosa ci propone per la serata.</p><p>Ma prima, una bella cenetta cucinata con questo fantastico attrezzo:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM250vxsj3ZnN5nvtKcBINBLMB8ih-5wVw55kgMQK3JI3wG-43km4expUApdYb_hI_f_VR6hCBEDiOx84EI4TbeY281XNyxXnALrpNioHKLgefanMmskyFyd6QRYmNjdAHACwW-e24bDk/s571/griglia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="571" data-original-width="328" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM250vxsj3ZnN5nvtKcBINBLMB8ih-5wVw55kgMQK3JI3wG-43km4expUApdYb_hI_f_VR6hCBEDiOx84EI4TbeY281XNyxXnALrpNioHKLgefanMmskyFyd6QRYmNjdAHACwW-e24bDk/s16000/griglia.jpg" /></a></div><p>il cui effetto mani mozze non è precisamente così invitante... <br /></p><p>Comunque, non me ne intendo molto di strumenti simili, ma lo slogan che dice "autopulente" che significa? Che ci si può rimpinzare e poi, mentre la griglia si autopulisce, ci si può accomodare in poltrona davanti alla tv? </p><p>Boh, nel dubbio lo facciamo, ma siccome c'è un aumento del prezzo del gasolio, indossiamo un paio di maglioni e per combattere meglio il freddo, un bel liquore riscaldante. Ce lo facciamo consigliare da un testimonial d'eccezione.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibWfGWPeUVrvFwi6xUyQH_-jspGybcSwDeAZJKb9yYWL9g5B6-UrIvnvm3Q5AfcICqhf6mZ9cexFcztftp6rJpUZnxDsF521mw6vWKMcc-8DaadYZcP9_uBlF-vLfFCF-vYb_Ux4d3ZjY/s503/yul.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="503" data-original-width="415" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibWfGWPeUVrvFwi6xUyQH_-jspGybcSwDeAZJKb9yYWL9g5B6-UrIvnvm3Q5AfcICqhf6mZ9cexFcztftp6rJpUZnxDsF521mw6vWKMcc-8DaadYZcP9_uBlF-vLfFCF-vYb_Ux4d3ZjY/s320/yul.jpg" width="264" /></a></div><p></p><p>In alternativa, se ci teniamo al look, possiamo usare questo misterioso ammennicolo che oltre a farci una piega perfetta, ci riscalderà per bene la zucca.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTz_Jua0_hbJmw6V5689ehex7Ek5Aq-Pn9HK7YxEFYUY15yYdZd_do9g0yWKRjJj7PWK7mfcAFAQaWaJxe22yuawrgA_l3Tg8jOYS_XbMjd25VWBXLUyisN0DtFvapMCgcHAkpwr2ojeA/s600/krups.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="472" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTz_Jua0_hbJmw6V5689ehex7Ek5Aq-Pn9HK7YxEFYUY15yYdZd_do9g0yWKRjJj7PWK7mfcAFAQaWaJxe22yuawrgA_l3Tg8jOYS_XbMjd25VWBXLUyisN0DtFvapMCgcHAkpwr2ojeA/w315-h400/krups.jpg" width="315" /></a></div><p>E ora, ultimo dilemma, siamo proprio sicuri di guardare la tv? Oppure vogliamo usare questo prodotto?</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-ZuuNLjQVX8dI4TB5SVuobRITBhQxlCnL1TpktvnxuuciQEjPYwRenhIuoxvhOtO7r516YkRHZhyphenhyphenOCTnksUVmM1iT-4DKwaC3zXPmYD0wGydL1Cl6G9A1VMz0Ibgbn1kJYSbWjcBgtVc/s696/cinema.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="576" data-original-width="696" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-ZuuNLjQVX8dI4TB5SVuobRITBhQxlCnL1TpktvnxuuciQEjPYwRenhIuoxvhOtO7r516YkRHZhyphenhyphenOCTnksUVmM1iT-4DKwaC3zXPmYD0wGydL1Cl6G9A1VMz0Ibgbn1kJYSbWjcBgtVc/s320/cinema.jpg" width="320" /></a></div><br /><p>Questo slogan, che potrebbe avere un risvolto anche attuale, vorrebbe spingerci a usare questo proiettore con il quale potremmo vedere, comodamente da casa, tutta una serie di programmi che in linea di massima non mi pare che si vedano al cinema: i cartoni di Tom e Jerry o Calimero si vedevano in sala? E che dire del documentario (immagino) dal titolo:<i> "IX anniversario del Partito Comunista cinese?"</i></p><p>Dialogo tipico in una famiglia qualsiasi: <br /></p><p><i>"Caro, stasera ci guardiamo 22 bobine di "Il mondo in fiamme", documentario sulla seconda guerra mondiale?"</i></p><p><i>"No, preferisco 4 bobine da 60 metri sulla storia dell'aviazione"</i><br /></p><p>A onor del vero qualche film c'è nell'elenco, ma il numero è esiguo e mi sento di dire che al cinema non tremavano le mutande dalla paura di perdere spettatori a causa di questo proiettore casalingo.</p><p>Quindi lasciamo da parte il proiettore e vediamo cosa ci propone la tv.</p><p>Sul primo canale nazionale, dopo il tg e dopo il mitico Carosello, ecco che troviamo un film commedia, uno dei tutto sommato abbastanza rari film commedia che ho trovato nel palinsesto televisivo di quegli anni. Film natalizi non pervenuti, credo non esistessero, e in linea di massima la proposta è tendente al serio.</p><p></p><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoUoBEjdV2JKTl-Q1eXS0cRMs-4uoBzc0KR_xVYWf9JY4rLCdnuyAw6f1aWZ2KWLWzF9tcLUtCuTsPUR0YC_7IJ10tC7mY4PItBJhkQD9LEUEj17e7GAZwIwlLSc7UVzn7CLG7kGKo1xM/s417/milione.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="417" data-original-width="296" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoUoBEjdV2JKTl-Q1eXS0cRMs-4uoBzc0KR_xVYWf9JY4rLCdnuyAw6f1aWZ2KWLWzF9tcLUtCuTsPUR0YC_7IJ10tC7mY4PItBJhkQD9LEUEj17e7GAZwIwlLSc7UVzn7CLG7kGKo1xM/s320/milione.jpg" width="227" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ho visto il film eppure<br />non riesco a ricordare questa<br />mise orrenda della Audrey.<br /></td></tr></tbody></table>Dunque il film commedia di oggi è <i>"Come rubare un milione di dollari e vivere felici"</i> (1966), con Audrey Hepburn e Peter O'Toole.<p></p><p>La frizzante storia vede come protagonista Audrey nei panni della figlia di un rinomato collezionista di capolavori artistici, collezionista che in realtà è un falsario e riproduce quadri andati perduti, spacciandoli poi per veri.</p><p>La figlia non approva l'attività fraudolenta del padre e gli dice: <i>"La falsificazione è un reato!"</i>, ma lui, indifferente, risponde: "<i>Ma io non vendo mica i falsi alla povera gente, solo ai miliardari!</i>"</p><p>Insomma, al collezionista viene chiesto se può prestare al museo la sua rinomata statua della Venere del Cellini, perché ci devono fare una mostra. Naturalmente anche la Venere è un falso, ma nessuno lo sa e dunque lui la presta allegramente al museo.</p><p>Siccome poi incautamente firma un'assicurazione che però prevede una perizia da parte di un esperto d'arte, il collezionista va in paranoia: se la sua Venere verrà riconosciuta come falso, molto probabilmente anche il resto della sua collezione verrà esaminata e salterà fuori che è tutta falsa. D'altronde, ritirare la Venere dal museo (per evitare la perizia) potrebbe destare comunque qualche sospetto... come fare dunque?</p><p>Ci pensa la figlia, che tra l'altro guida questa macchina qua, che sembra un giocattolo.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9oIjLPW3pspcmwLgl_FlGn3AgocmzwN8g1sHNJFIn7po5g75h5wSS2Jw7X24H4C7nQTelCQIFEf9TxJLfNSIZ3yEe04i-nthcr5MZSK2NExfbuhJLKpVXOQ1jolxmcvcGPa3OaoD9_18/s583/audr.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="322" data-original-width="583" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9oIjLPW3pspcmwLgl_FlGn3AgocmzwN8g1sHNJFIn7po5g75h5wSS2Jw7X24H4C7nQTelCQIFEf9TxJLfNSIZ3yEe04i-nthcr5MZSK2NExfbuhJLKpVXOQ1jolxmcvcGPa3OaoD9_18/w400-h221/audr.jpg" width="400" /></a></div><p>Insomma, la figlia recluta un tizio che le si era introdotto in casa cercando di rubare uno dei falsi del padre. Il tizio è Mr. Occhi Blu Peter O'Toole che viene convinto da Audrey a rubare la Venere dal museo. In questo modo non ci sarà nessuna perizia sulla statua.</p><p>L'anno scorso, <a href="https://cinecivetta.blogspot.com/2020/12/cineavventario-12.html">in questo post</a>, abbiamo visto come l'italiano Vincenzo Peruggia aveva rubato la Gioconda al Louvre nascondendola sotto il cappotto. Useranno lo stesso sistema Audrey Hepburn e Peter O'Toole? Potrebbero anche, visto che la statua è piccola e ci starebbe comodamente sotto una bella palandrana optical stile anni '60. </p><p>Il problema è che dai tempi del Peruggia sono passati molti anni e nel frattempo i musei si sono evoluti e hanno installato delle fotocellule spararaggi infrarossi che fanno scattare l'allarme quando il fascio luminoso viene interrotto. La statua è dunque circondata da questi raggi ed è impossibile metterci le mani sopra senza far scattare l'allarme.<br /></p><p>Come faranno dunque i nostri ladri improvvisati? Semplice: si nascondono in un ripostiglio scope fino all'ora di chiusura, poi escono e fanno scattare l'allarme lanciando un boomerang giocattolo (non ho capito perché non potevano far scattare l'allarme usando una mano; evidentemente il boomerang è più coreografico). </p><p>Le macchiettistiche guardie del museo scattano e perquisiscono tutto il palazzo alla ricerca di intrusi, ma ovviamente non guardano nel ripostiglio delle scope (perché era chiuso a chiave). Pensano dunque che l'allarme sia scattato per sbaglio e ritornano nella loro stanza comune a bere e mangiare.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirvCc4Y08T8VHLV2VwCwZMIT0u_FGxbebyhbUByaTFT60Eru9Cod-Vc7LtrtO8PuVXLATtRTerXS0jcA8hcVO6-8XoUDSfp0iHmGk0ZQ9Ijqs-cLoMj5MGe-PY9Y_fN1K53vQrSb1yu84/s609/guardia.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="338" data-original-width="609" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirvCc4Y08T8VHLV2VwCwZMIT0u_FGxbebyhbUByaTFT60Eru9Cod-Vc7LtrtO8PuVXLATtRTerXS0jcA8hcVO6-8XoUDSfp0iHmGk0ZQ9Ijqs-cLoMj5MGe-PY9Y_fN1K53vQrSb1yu84/w400-h223/guardia.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Guardia di museo che non disdegna <br />un goccetto mentre è in servizio<br /></td></tr></tbody></table><p>Subito dopo Peter O'Toole esce dal ripostiglio e fa scattare nuovamente l'allarme. Le guardie ispezionano nuovamente tutto il palazzo, ma nemmeno stavola guardano nel ripostiglio delle scope. </p><p>A questo punto arriva una telefonata nientemeno che dal Presidente, che dal palazzo a fianco al museo è scocciato perché quell'allarme così rumoroso turba i sogni suoi e della sua consorte. Il capo delle guardie decide dunque di staccare l'allarme per evitare ulteriori disturbi alle presidenziali orecchie. E questo permette a Peter e Audrey di impossessarsi della Venere e portare a termine il furto con successo, riuscendo nel mentre anche a innamorarsi fra di loro.<br /></p><p>Un piano che fa acqua da tutte le parti direi, ma a quanto pare, non era acqua quella che veniva bevuta durante la lavorazione del film. In un ruolo avrebbe dovuto recitare George C. Scott, ma al primo giorno di ripresa si è presentato dopo pranzo e, a quanto ho capito, non del tutto sobrio. Il regista William Wyler lo ha licenziato dicendo che era già difficile aver a che fare con due forti bevitori (O'Toole e un altro attore) e dunque non c'era bisogno di un terzo. Quest'altro attore, che sarebbe Hugh Griffith, di cui vi agevolo l'immagine,</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_5k1FXQF25wLD7HKKJbfLhDc445lTheGAxB6lyMC1kwK5p8cniltL0llMSrdygAhWRW_AKVR2tLoTYrfPAUZG9Vxr1pyMAxymeRvzSS3cXzuh4WtbViyeH2v5Sf9lMe2K5snHbuBMwQI/s518/hugh.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="518" data-original-width="398" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_5k1FXQF25wLD7HKKJbfLhDc445lTheGAxB6lyMC1kwK5p8cniltL0llMSrdygAhWRW_AKVR2tLoTYrfPAUZG9Vxr1pyMAxymeRvzSS3cXzuh4WtbViyeH2v5Sf9lMe2K5snHbuBMwQI/s320/hugh.jpg" width="246" /></a></div>pure lui era stato licenziato dalla produzione perché si comportava in modo bizzarro e casinista. Tra le varie cose, pare infatti che girasse nudo per l'hotel (presumo in cui alloggiava) coprendosi le parti intime con un cartello "Non disturbare" che lui aveva modificato in modo che dicesse: "Disturbare". Un grande, direi!<br /><p>Bene, anche per oggi vi saluto, ma qui ci vuole un tocco di Natale! Vi lascio dunque con un'immagine a tema.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfQUrwm_54vRz3R6nPJUUu7y65kM8mFiqOwsKghxJdNSR-T9G8Wp6nT1ZuWAzD7njSTGxgTSxLPqsegD-jp8pjoU0YMifxwng5gO_NXTThh_rfMEUlxEetrF2i0wgm0RLsjZydqaTGKiE/s527/cartaig.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="527" data-original-width="382" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfQUrwm_54vRz3R6nPJUUu7y65kM8mFiqOwsKghxJdNSR-T9G8Wp6nT1ZuWAzD7njSTGxgTSxLPqsegD-jp8pjoU0YMifxwng5gO_NXTThh_rfMEUlxEetrF2i0wgm0RLsjZydqaTGKiE/s320/cartaig.jpg" width="232" /></a></div><p><br /></p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-76641671937542649822021-12-01T07:00:00.001+01:002021-12-01T07:00:00.199+01:00*<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1YVXTwju68fcaQqtActII0cDmMbQvkpkym-3PIu4Or6vlIEl7uybmN6Ss2NYRvk4PxupNwDCYhKlwMc2ysIgh9XRb8r84FQRjoTW7yoCQ6lYH3NYFrr-6V0FhoFE7QxOzRutTnuNz2DI/s350/1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="106" data-original-width="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1YVXTwju68fcaQqtActII0cDmMbQvkpkym-3PIu4Or6vlIEl7uybmN6Ss2NYRvk4PxupNwDCYhKlwMc2ysIgh9XRb8r84FQRjoTW7yoCQ6lYH3NYFrr-6V0FhoFE7QxOzRutTnuNz2DI/s16000/1.jpg" /></a></div><br /><p>Benvenuti cari lettori a questa edizione retrò del calendario dell'avvento e tuffiamoci dunque nel dicembre del 1979. </p><p>Al governo c'era Cossiga e sul colle ci stava Pertini con la sua pipa. A Londra si era appena insediata Margareth Thatcher in qualità di Primo Ministro, mentre negli Stati Uniti era il momento di Jimmy Carter con le sue amate noccioline.</p><p>In televisione c'erano solo due reti nazionali, ma era questione di giorni, perché il 15 dicembre 1979, la terza rete avrebbe fatto il suo debutto. Ma il 1° dicembre 1979 andava in onda per la prima volta il segnale orario codificato, dove al 52° secondo venivano passati 32 bit contenenti informazioni relative all'ora, al giorno della settimana e del mese. </p><p>Ma sediamoci dunque davanti alla TV!</p><p>Un momento, mica ci siederemo per terra! Giammai! Potremmo accomodarci invece su questi divani (che sembrano molto quelli che c'erano a casa mia negli anni '70).</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBN_O_4a07sDcgdb624LkCEhd_bJH9aiGKTZeBhN6HwpwxpkxI3XUytktqeI3dNYItjkhFlO9njh-CRF7A5N-ZqWYEGsIPOX99zv_prrW0glb4Vw9h6VdJY_yxOUkuK7JcypmZoVeuYiY/s548/divano.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="548" data-original-width="405" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBN_O_4a07sDcgdb624LkCEhd_bJH9aiGKTZeBhN6HwpwxpkxI3XUytktqeI3dNYItjkhFlO9njh-CRF7A5N-ZqWYEGsIPOX99zv_prrW0glb4Vw9h6VdJY_yxOUkuK7JcypmZoVeuYiY/w295-h400/divano.jpg" width="295" /></a></div> <p></p><p>E magari, una volta che ci siamo accomodati, possiamo bere una bevanda digestiva. Eccola qua:</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijM33SPKBcWk5IwnVGHmUcA_3LYRPv1Ez_39Vd6VhfLiw5ut0pAaWJuPy1Fksc_KW9-8hEgTTzfWHq5nJPqclPkjRoTXXOIskGHp1AfRUDvf89i3oQieXkaJW8tcmyzDUl0vHKTgBTCIM/s570/jager.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="570" data-original-width="465" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijM33SPKBcWk5IwnVGHmUcA_3LYRPv1Ez_39Vd6VhfLiw5ut0pAaWJuPy1Fksc_KW9-8hEgTTzfWHq5nJPqclPkjRoTXXOIskGHp1AfRUDvf89i3oQieXkaJW8tcmyzDUl0vHKTgBTCIM/s320/jager.jpg" width="261" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Slogan memorabile. Spot facente parte<br />di una lunga serie di cui alcuni "episodi"<br />oggi sarebbero improponibili.<br /></td></tr></tbody></table><br /><p>E da quale TV sceglieremo i programmi della serata? Optiamo oggi per un Telefunken, con sistema PAL color.</p><p> <br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1D1kXG_wt_xwOkjoMk1gs3uvwYzfo8lxoWvE8cw-cL-R1Lpq4w-Brm6YLV4W9nYIhhcO6lRuRLPbByb0dwuwnkTbFgUSdMkSYqnqGUwDcBZT5cMA_TkldDxwH432sYoI0C-Umflc_v5U/s493/telefunken.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="493" data-original-width="366" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1D1kXG_wt_xwOkjoMk1gs3uvwYzfo8lxoWvE8cw-cL-R1Lpq4w-Brm6YLV4W9nYIhhcO6lRuRLPbByb0dwuwnkTbFgUSdMkSYqnqGUwDcBZT5cMA_TkldDxwH432sYoI0C-Umflc_v5U/s320/telefunken.jpg" width="238" /></a></div><p>Ma invece di guardare un gregge di pecore, vediamo cosa ci propone TV1, la prima rete nazionale.</p><p>Siccome è sabato, alle 20.40, dopo il telegiornale e la pubblicità, va in onda Fantastico, condotto da Beppe Grillo e Loretta Goggi. Heather Parisi balla. A seguire c'è la quarta puntata di uno sceneggiato che parla del viaggio di Charles Darwin in America del Sud.</p><p>Niente film dunque. Rivolgiamoci allora a TV2 che alle 20.40 propone la quarta puntata di uno sceneggiato britannico, "L'organizzazione", che a quanto pare parla di squali affaristi che pensano solo ai profitti, ulteriori profitti, ancora più profitti.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQnvj7FclBWk1whYytN79qQQ5ACD6O9toI5AX9hYaUFpQ4fDyba9eTOops9t-ufznVsEuvZbz4Z2Eweav9fOGfR9OZ2vH4h6n1W69n4xwMngmc-aRj6VXiCjwKrpkTXhlyC_tglBu7u_I/s450/udienza.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="228" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQnvj7FclBWk1whYytN79qQQ5ACD6O9toI5AX9hYaUFpQ4fDyba9eTOops9t-ufznVsEuvZbz4Z2Eweav9fOGfR9OZ2vH4h6n1W69n4xwMngmc-aRj6VXiCjwKrpkTXhlyC_tglBu7u_I/s320/udienza.jpg" width="162" /></a></div>Alle 21.30 ecco che invece appare un film. Si tratta de <b>"L'udienza"</b>, del 1971. Il film è di Marco Ferreri e a quanto pare faceva parte di un ciclo intitolato <i>"Ciao Marco - Viaggio nelle favole nere di Ferreri"</i>, a cura del critico cinematografico Pietro Pintus. <p></p><p>E al termine del film c'era pure il commento con il regista in persona.</p><p>La storia ha come protagonista Amedeo, interpretato nientemeno che da Enzo Jannacci, che a un certo punto della vita ha una crisi spirituale. Amedeo allora va a Roma deciso a incontrare il papa, perché deve assolutamente esporgli il suo problema (problema che non verrà mai svelato allo spettatore).</p><p>Appare subito chiaro che avere un colloquio personale col papa è una cosa ardua da ottenere, ma lui non demorde. Quasi subito fa la conoscenza dell'untuoso commissario Aureliano Diaz (Tognazzi) che prima gli requisisce un <i>Playboy</i>, rimirandoselo per bene, e poi, per cercare di distrarre Amedeo dal suo intento, lo spedisce a casa della prostituta Aiche (Claudia Cardinale). </p><p>Le arti seduttive di Aiche non riescono a distogliere più di tanto Amedeo. Quando lei, seminuda, gli chiede: "Se dovessimo fare il gioco della torre e ci fossimo io e il papa, chi butteresti giù dalla torre?" lui risponde: "Butterei giù te". Lei si offende e si allontana dal letto. Lui capisce che così facendo non batterà chiodo e le dice: "No, dai, butto giù il papa", salvo poi confessarle la verità a rapporto finito.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOKQBS_lfN0RGKKxInWxQDnerEXrx5uRxFzDqwAtcmK7G9-DqIjNRywGgCw5sWgKwx3CWS_lzjg13KnTTppZpDmvn_3HCLtgg3LUBzY_SnOL_I-uxcJbdFZ-MWieB0_RIa3g-Ay149kRs/s690/jannacci.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="556" data-original-width="690" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOKQBS_lfN0RGKKxInWxQDnerEXrx5uRxFzDqwAtcmK7G9-DqIjNRywGgCw5sWgKwx3CWS_lzjg13KnTTppZpDmvn_3HCLtgg3LUBzY_SnOL_I-uxcJbdFZ-MWieB0_RIa3g-Ay149kRs/s320/jannacci.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ecco Amedeo, coi suoi occhialoni anni '70, che<br />seppur inebetito alla vista della bella Aiche,<br />alla fin fine, le preferisce il colloquio col papa.<br /></td></tr></tbody></table><br /><p>Nel tentativo di avere questo benedetto colloquio, Amedeo contatta delle persone influenti, che però lo mandano da altre persone, le quali lo spediscono da altre persone ancora. E nessuno di quelli che incontra gli fa ottenere il tanto agognato colloquio papale. </p><p>Nonostante la frustrazione, lui persevera nella sua missione, giungendo ad atti un po' da invasato, tipo cercare di superare i cordoni di sicurezza quando passa il corteo papale, o addirittura tentando di lanciare bigliettini con una cerbottana quando il pontefice è affacciato al suo balcone.</p><p>Vien da chiedersi il perché di tanta ostinazione da parte di Amedeo. Tutta la sua vita è imperniata su questo famigerato colloquio, è proprio un'ossessione e verrebbe da chiedergli: ma chi te lo fa fare? Ma lascia perdere! D'altronde viene pure da chiedersi: perché il pontefice non dovrebbe parlare con chi ne ha veramente bisogno? Perché la somma figura dovrebbe nascondersi dietro una fittissima rete di personaggi, talvolta ambigui o dalla dubbia morale, mostrandosi ai fedeli solo in apparizioni a distanza e negando un suo intervento - minimo - laddove ce ne sarebbe bisogno?<br /></p><p>Come andrà a finire la storia? Riuscirà Amedeo a venire a capo della sua vicenda kafkiana, come lui stesso la definisce, e confidare al papa le sue ansie? </p><p>Secondo voi, in un film anni '70, la storia può finire bene?</p><p>Bene, il film è terminato, ma ci possiamo sempre guardare l'ultima edizione del tg e poi andare a nanna, perché le trasmissioni sono finite!</p><p>A domani! <br /></p>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-22761732778677035832021-11-30T08:28:00.000+01:002021-11-30T08:28:37.672+01:00Il calendario dell'avvento ritorna!<p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4546SI9zBaQHPHYkh0lCevd4M-Ajm2yjZ3j1pMc2AKClWwQ8gJoxF8iSiZhX6bT6KJT23sodDZ90JyA9EjtdAnJ42jj1qRLgjYyDa56veYVGeQbORwB7MB1PIh-s0Y-ah5O3CeG1X3qM/s500/pres.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="289" data-original-width="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4546SI9zBaQHPHYkh0lCevd4M-Ajm2yjZ3j1pMc2AKClWwQ8gJoxF8iSiZhX6bT6KJT23sodDZ90JyA9EjtdAnJ42jj1qRLgjYyDa56veYVGeQbORwB7MB1PIh-s0Y-ah5O3CeG1X3qM/s16000/pres.jpg" /></a></div><br /> <p></p><p>Dopo un anno di silenzio, sono tornata!</p><p>Non potevo lasciar passare un anno senza il calendario quotidiano che ci accompagna verso il Natale.</p><p>Quest'anno ho deciso di fare un tuffo nel tempo e precisamente negli anni '70.</p><p>E voi direte, capirai che originalità, nessuno ci pensa mai a questi viaggi nostalgici nel tempo! Negli anni '70, poi...</p><p>Ma scordatevi cose glamour e strafamose stile Febbre del sabato sera, Taxidriver, La stangata, eccetera. </p><p>No, io quotidinamente mi calerò nel corrispondente giorno di uno degli anni tra il '70 e il '79, immaginando di essere una telespettatrice dell'epoca, che la sera, dopo aver consumato un pasto frugale, si siede nella poltronazza anni '70 e accende la tv, spesso in bianco e nero e altrettanto spesso senza telecomando. E quello che c'è, c'è.</p><p>Anche per me sarà un esperimento, dunque vediamo cosa ne salterà fuori!</p><p>Buon dicembre!<br /></p><p><br /></p><br /><br />Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-31306877621175506382020-12-25T07:00:00.022+01:002020-12-25T07:00:00.524+01:00Natale 2020<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLYvJgf_85IeXgHrb32DwGuF6LCJYJYeBU2ij94D480YYcwQwShyphenhyphenc9syUsQAQXDUzw0SkXI260NoOEo1StV4JUUL2GZpQnYO0Bxpl835QcBtALGvvl3zz4oYFIJXvcG9txW6Fx6vMtOy8/s0/25.jpg" style="display: block; margin-left: 1em; margin-right: 1em; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="400" data-original-width="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLYvJgf_85IeXgHrb32DwGuF6LCJYJYeBU2ij94D480YYcwQwShyphenhyphenc9syUsQAQXDUzw0SkXI260NoOEo1StV4JUUL2GZpQnYO0Bxpl835QcBtALGvvl3zz4oYFIJXvcG9txW6Fx6vMtOy8/s0/25.jpg" /></a></div><div style="margin-top: 60px; width: 500px; margin-left:30px">Vi ringrazio assai per la vostra partecipazione e i vostri graditi commenti. Ora vado in letargo per qualche giorno e poi ritornerò!<br><br>
Vi lascio un video "cartaceo" di "Let it snow".<br><br>
<iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="322" src="https://www.youtube.com/embed/sE3uRRFVsmc" width="400" youtube-src-id="sE3uRRFVsmc"></iframe></div>Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-84328966449552329072020-12-24T07:00:00.004+01:002020-12-24T12:12:59.380+01:00CineAvventario #24<script src="https://code.jquery.com/jquery-3.2.1.min.js"></script>
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Oggi è la vigilia! Dunque metto il cappello sulle piume e in qualità di Babba Civetta vi propongo...
<br /><br />
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<br /><br />
Il mitico vecchio Bill che si ritrova in un albergo a New York City per fare uno strepitoso live show natalizio, teoricamente davanti a un nutrito pubblico di celebrità. Ma una tempesta di neve ha bloccato tutto, dunque nessuno può venire a vedere il suo show! Lui è notevolmente attapirato, vorrebbe rifiutarsi perché è depresso e non è in vena di fare uno spettacolo senza pubblico, davanti a dei tavoli vuoti con delle immagini sopra.
<br /><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyi_6DrAcYjYLBqkKlzjJKRZBwGF-dn6aDLmpub8rOlCDzIu5w8qRMCfrm7T0hrf-GxpAnOCFe030Cf1qUzw4xbsXd-ww0Gls-P8m4trlsys77l7F7zBaOdvtV0NW0zJFoKib61hmRSAE/s0/bill2.jpg" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="239" data-original-width="470" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyi_6DrAcYjYLBqkKlzjJKRZBwGF-dn6aDLmpub8rOlCDzIu5w8qRMCfrm7T0hrf-GxpAnOCFe030Cf1qUzw4xbsXd-ww0Gls-P8m4trlsys77l7F7zBaOdvtV0NW0zJFoKib61hmRSAE/s0/bill2.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ospiti illustri</td></tr></tbody></table><br />
Ma le sue manager insistono, gli dicono che in tv nessuno si accorgerà che non c'è il pubblico, che inseriranno spezzoni presi da premiazioni tipo Golden Globes, dove ci sono mucchi di celebrità sorridenti. "Tutto è illusione, siamo tessitori di sogni ecc." Lui si fa convincere, inizia lo show, ma proprio non ce la fa, è troppo triste e demotivato. <br /><br />
Allora si dirige verso la lounge dell'hotel dove incontrerà vari personaggi e tutti quanti, a turno o insieme, canteranno canzoni natalizie, a volte in modo tradizionale, a volte modificandole e il tutto con il solo accompagnamento del pianoforte suonato meravigliosamente da Paul Shaffer.
<br /><br />Questo speciale natalizio mi è piaciuto, perché l'ho trovato molto intimo e raccolto. Quasi tutto si svolge appunto nella lounge morbidamente illuminata dell'albergo, in un clima tranquillo e non sguaiato. Dà l'impressione di quelle situazioni in cui le persone si riuniscono per caso e dal raduno nasce qualcosa di spontaneo e sentito. Intendiamoci, non è uno speciale del tipo battute a raffica o ritmo stratosferico, bensì una cosa tranquilla, d'atmosfera. Sarà che sto invecchiando e preferisco le cose di basso profilo rispetto agli effetti pirotecnici, ma ho trovato il tutto gradevole.<br /><br />Poi a me Bill Murray piace sempre, potrebbe dire qualsiasi cosa, ma il modo in cui lo dice mi mette di buonumore. Per istigare gli chef a portare velocemente tutto il cibo fuori dalle cucine (perché si sono rotti i frighi) grida: "Formate catene umane!" L'espressione, in quel contesto, detta da lui, mi fa troppo ridere. Per non parlare di quando apostrofa Dimitri Dimitrov con "Macedonian madman!"
<br /><br /> In qualità di barista cantante, c'è anche lui: lo riconoscete?
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhovA0Bnze1YB4eqqNGhLA5JNMdxdBqAxYZCoK_BwEwFa2yBdhJTrHikQJZlsDv4FW5cug3NvIIE3O5aXHn9Rgd76R-RJpfLvbxi4QHKeLyBuMmxHapkYi4LISOtlQOC5dMrnfax54rP-E/s0/bill3.jpg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="273" data-original-width="450" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhovA0Bnze1YB4eqqNGhLA5JNMdxdBqAxYZCoK_BwEwFa2yBdhJTrHikQJZlsDv4FW5cug3NvIIE3O5aXHn9Rgd76R-RJpfLvbxi4QHKeLyBuMmxHapkYi4LISOtlQOC5dMrnfax54rP-E/s0/bill3.jpg" /></a></div>È David Johansen che in "S.O.S fantasmi" interpretava lo spirito del Natale del passato. E a proposito di spiriti, a un certo punto Bill parla con Jason Schwarzman nel ruolo di un futuro sposo che ha litigato con la futura sposa. Cerca di dargli consigli, ma lo sposo gli dice: "Ma chi sei?" e Bill: "Il fantasma del Natale presente". Lo sposo cerca di mandarlo via, ma Bill dice che non può, perché il suo destino è quello di "tormentare, tormentare, tormentare".<br /><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfHgOKVpXc2U6I7C2Ic4A6pkqsB37LUvwTHwJT60xBkISN9XVxatvRMB7VGymr6yWqD7Ur08jLi89gvF1QuLETiMu3lzcOCWN_dQ9cJxbYSBIjaQHC-RaFGiK8E1N9m0H9qynd0rnR-bY/s0/bill4.jpg" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="354" data-original-width="450" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfHgOKVpXc2U6I7C2Ic4A6pkqsB37LUvwTHwJT60xBkISN9XVxatvRMB7VGymr6yWqD7Ur08jLi89gvF1QuLETiMu3lzcOCWN_dQ9cJxbYSBIjaQHC-RaFGiK8E1N9m0H9qynd0rnR-bY/s0/bill4.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Non vorreste incontrare anche voi questo Ghost of Christmas Present?<br /></td></tr></tbody></table><br />Poi, negli ultimi dieci minuti dello speciale, c'è un po' di grandeur americano: scena innevata, ballerine rennute, arrivo in grande stile di George Clooney e Myley Cyrus che poi canta "Silent Night", seduta sul piano.<br /><br />Ed è proprio a "Silent Night" che volevo arrivare, perché il 24 dicembre del 1818 questa canzone è stata eseguita per la prima volta in versione pubblica nella chiesa di San Nicola di Oberndorf bei Salzburg. Naturalmente si intitola "Stille Nacht, heilige Nacht" e, mentre le parole sono state scritte dal prete Josef Mohr, la musica è stata composta, quasi al volo, dall'organista Franz Xaver Gruber.
<br /><br />
Il prete aveva chiesto a Gruber di musicare il suo testo e di scriverne le parti per due voci soliste, per coro e per chitarra. Non è chiaro il perché della chitarra, probabilmente il motivo era che il mantice dell'organo era stato rosicchiato dai topi e quindi non era possibile suonarlo, dunque la chitarra serviva da strumento sostituto.
<br /><br />Comunque io, quando penso all'associazione chiesa-chitarre, penso sempre a lui:<br><br>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilFXzYULz3rfiiBB2eFlOq7pGhsUQdxeufQfGefJKK9KhAAY8k3rqhBO_l-5IQsaRn6tnVZ-jCuS2C9wf1jSK98XM8OY2obGHnDVy2uiKL7LqrJN6XCam60t0nE_e7B5dftcJnAJJSvkQ/s0/bill5.jpg" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="254" data-original-width="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilFXzYULz3rfiiBB2eFlOq7pGhsUQdxeufQfGefJKK9KhAAY8k3rqhBO_l-5IQsaRn6tnVZ-jCuS2C9wf1jSK98XM8OY2obGHnDVy2uiKL7LqrJN6XCam60t0nE_e7B5dftcJnAJJSvkQ/s0/bill5.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">"Una volta in chiesa si stava con un messalino in mano, nel silenzio,
<br />nel raccoglimento… oggi con tutte ste chitare, ste batterie, <br />tutte ste
donne con sti blu gins, ste magliette con ste bocce de fori!"</td></tr></tbody></table>
</div>
</div>
</div>
Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-47373379896530778292020-12-23T07:00:00.001+01:002020-12-23T07:00:04.307+01:00CineAvventario #23<script src="https://code.jquery.com/jquery-3.2.1.min.js"></script>
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E visto che due giorni fa c'è stata la congiunzione tra Giove e Saturno e a inizio mese abbiamo parlato di Giove....
<br /><br />
<div class="card" id="carta23">
<div class="front">
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</div>
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<br /><br />
Oggi è il turno di Saturno! Ma mica solo per via della congiunzione. Principalmente perché, come oggi nel 1672, l'astronomo Gian Domenico Cassini ha scoperto Rea, uno dei satelliti di Saturno. <br /><br />Tra le altre cose, Cassini ha scoperto la separazione che c'è tra i due gruppi di anelli di Saturno e che è stata chiamata Divisione di Cassini in suo onore. La missione spaziale che ha esplorato Saturno dal 1997 al 2007 è stata intitolata Cassini-Huygens, per omaggiare i due astronomi che hanno studiato in maniera consistente Saturno e i suoi satelliti.
<br /><br />Come film ambientato in zona Saturno, ho scelto <i>"2002: la seconda odissea"</i>, del 1971. Il titolo è stato scelto dai distributori italiani nel tentativo di spacciarlo per una specie di continuazione del film di Kubrick e addirittura sono stati modificati dei dialoghi, in modo da fare riferimento al famoso monolite. Inoltre, un personaggio che si sente solo via radio è stato doppiato dallo stesso attore che faceva la voce di HAL9000, ma in questo film non c'entra né HAL né il monolite, né Kubrick. L'unico collegamento con Stanley è che il regista di questo film, Douglas Trumbull, si era occupato degli effetti speciali di "2001 - Odissea nello spazio".<br /><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0jxaCOGajlDZMOLZCBNzUz-keAh99DDya8iiKUH7MP7wFM0LY7DtQJfk3-K0ZW0D9vpqhAN1Cisj8TWsEXckqMCxTJbYldjkFudiUrbWzhdYefMvhAHw_szQlDsrnxipU6hFD0PZikhE/s300/sat4.jpg" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="185" data-original-width="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0jxaCOGajlDZMOLZCBNzUz-keAh99DDya8iiKUH7MP7wFM0LY7DtQJfk3-K0ZW0D9vpqhAN1Cisj8TWsEXckqMCxTJbYldjkFudiUrbWzhdYefMvhAHw_szQlDsrnxipU6hFD0PZikhE/s320/sat4.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Badge di Saturno</td></tr></tbody></table>
<br />Ma parliamo del film. La storia di svolge a bordo di una gigantesca nave spaziale a cui sono attaccate delle cupole contenenti vegetazione e animali. Sul pianeta Terra infatti tutto è stato distrutto per far posto all'urbanizzazione e alle industrie. Quindi nelle cupole ci sono gli ultimi esemplari di flora e fauna.<br /><br />Lowell, il protagonista principale, è l'addetto alle cupole e si prende estrema cura di quello che c'è dentro. Coltiva piante e ortaggi e dà da mangiare agli animaletti, mentre gli altri tre astronauti della missione sono del tutto disinteressati alle cupole e al loro contenuto. Passano il tempo a fare i coglionazzi facendo le garette con le macchinine, a giocare a carte, biliardo, scacchi, a mangiare cibo spazzatura sintetico e non sono per nulla interessati al giardinaggio.<br /><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDOjMCBi_xkNMJxsBeMHyDg7g34kH6pDUr7buCO0TjcpgnJ1xHDDYuFCtOlfl56N69Z863ED3KjS9qDnTLvV1LqXl6Zx1tlQlwI3EXM61AY5RVvuEyRg3e6cI37rJSWaXyFzGwFX2JwB8/s0/sat.jpg" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="214" data-original-width="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDOjMCBi_xkNMJxsBeMHyDg7g34kH6pDUr7buCO0TjcpgnJ1xHDDYuFCtOlfl56N69Z863ED3KjS9qDnTLvV1LqXl6Zx1tlQlwI3EXM61AY5RVvuEyRg3e6cI37rJSWaXyFzGwFX2JwB8/s0/sat.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lowell affetta le verdure da lui coltivate nella sua cucina con vista spazio<br /></td></tr></tbody></table><br />Un brutto giorno, dalla Terra arriva l'ordine di interrompere la missione, distruggere tutte le cupole e tornare sulla Terra. Tutti sono contenti, ma per Lowell la notizia è durissima e non riesce ad accettarla.<br /><br />Mentre gli altri iniziano a mettere bombe sulle cupole, per poi sganciarle nello spazio e farle esplodere, Lowell è ancora lì che rinvasa piante nella sua cupola preferita e quando uno dei suoi colleghi arriva a mettere una bomba proprio lì, si incazza di brutto. I due iniziano a litigare e a menarsi e ci scappa il morto. E non è Lowell. <br /><br />Nonostante sia scosso per aver appena ucciso un suo collega, Lowell non si ferma e riesce a lanciare nello spazio la capsula in cui sono gli altri due astronauti e la fa esplodere.<br /><br />Rimane quindi da solo nell'astronave dopo essere riuscito a salvare l'ultima cupola. Insieme a lui ci sono dei simpaticissimi droni dalla forma poligonale e dall'andatura a papera e che lui rinomina con i nomi originali di Qui, Quo e Qua (anche se Qua finisce disperso nel momento in cui attraversano gli anelli di Saturno). Con loro instaura un rapporto quasi umano, gli insegna il giardinaggio e il poker. <br>Presto però iniziano gli imprevisti ma non posso raccontarvi tutto, sennò che gusto c'è a vedere il film?<br /><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg46B9ID4czsJ18Ls2qcyQczh6OyUQULR27BcTxHmOCa7pfbFboSPc3RfQKW_XGFOtPdXgX78YSoe2g6dx74fZjoiQlkwiSi90-aJnOX-GJIqTjD6CjBjQCpqylPmHCXoRVQ4Y_Ce704DU/s0/sat6.jpg" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="224" data-original-width="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg46B9ID4czsJ18Ls2qcyQczh6OyUQULR27BcTxHmOCa7pfbFboSPc3RfQKW_XGFOtPdXgX78YSoe2g6dx74fZjoiQlkwiSi90-aJnOX-GJIqTjD6CjBjQCpqylPmHCXoRVQ4Y_Ce704DU/s0/sat6.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Droni papereschi. Mi ha fatto sorridere una scena in cui<br />un drone stava attendendo istruzioni e intanto batteva un dito<br />della zampa, come quando si aspetta<br /></td></tr></tbody></table><br /><br />Credo che si potrebbe definire il film come "fantascientifico hippy", un po' per questo tema ecologico e un po' perché ci sono addirittura delle canzoni di Joan Baez nella colonna sonora. Joan Baez nello spazio non l'avevo ancora incontrata.<br><br> È un film che in alcuni punti ha del fanciullesco, il rapporto del protagonista coi droni (e i droni stessi) mi paiono quasi sconfinare nel disneyano. Ma è un film di cuore, poetico e in grado di regalare emozioni. E penso che abbia influenzato delle opere che sono venute in seguito, il finale soprattutto (ma non solo) mi ha fatto pensare a Wall-E.<br /><br />
Bene, anche per oggi è tutto, vado a vedere cosa combinano Giove e Saturno.
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Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-74559908733353690912020-12-22T07:00:00.003+01:002020-12-22T07:00:01.640+01:00CineAvventario #22<script src="https://code.jquery.com/jquery-3.2.1.min.js"></script>
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È arrivato il momento della pauva... del tevvove...
<br /><br />
<div class="card" id="carta22">
<div class="front">
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<br /><br />
Spero che vi siate ripresi dalla locandina perché fa veramente "fear" in tutti i sensi!<br /><br />Ma pure il personaggio di cui parliamo oggi ha avuto una discreta paura quando è stato arrestato per partecipazione a una società
segreta con scopi sovversivi. Lui era lì solo per ascoltare, non era proprio un partecipante, forse avrà cercato di difendersi dicendo: "Passavo di qua per caso...", ma niente, le forze dell'ordine lo hanno arrestato e imprigionato nella fortezza di Pietro e Paolo. <br /><br />
Di chi sto parlando? Di Fedor Dostoevskij, che dopo l'arresto è stato condannato alla fucilazione. E possiamo immaginare di che umore fosse Fedor, il 22 dicembre 1849, quando è stato portato davanti al plotone di esecuzione. <br /><br />Ma invece di venire ucciso, gli è stata letta una lettera che dichiarava che lo zar Nicola I gli aveva concesso la grazia e mutato la pena in lavori forzati.<br /><br /> La notizia era bella, ma tutta la situazione ha scioccato parecchio il povero Fedor che ha iniziato, in seguito a quell'episodio, a manifestare crisi di epilessia sempre più frequenti.<br /><br /><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqYzcuGVoMUK5Rv1knZvMModh76R8c4ThZ2QCBOQ8qgykbaiAslBKSTMXtepL49B-6S3fWzNXNL-v_7Bdp8RQZl7OdeU-7SZZlh8StsidFHDDzlzt63-7o-4i0xv1DuKX1KChdoxLNrhw/s0/fed4.jpg" style="clear: right; display: block; float: right; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="305" data-original-width="250" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqYzcuGVoMUK5Rv1knZvMModh76R8c4ThZ2QCBOQ8qgykbaiAslBKSTMXtepL49B-6S3fWzNXNL-v_7Bdp8RQZl7OdeU-7SZZlh8StsidFHDDzlzt63-7o-4i0xv1DuKX1KChdoxLNrhw/w164-h200/fed4.jpg" width="164" /></a></div> E pensare che lo zar aveva deciso già giorni prima di commutare la condanna, ma mica dirglielo prima, no, ha dovuto fare l'annuncio coreografico, ha dovuto. Il povero Fedor ha rischiato di morire di coccolone seduta stante.
<br /><br />Di Dostoevskij ho letto un po' di cose e fino a oggi non avevo mai visto nessuna trasposizione di qualche sua opera. Avevo iniziato a vedere "Il sosia", ma poi mi sono ricordata che <a href="https://ilzinefilo.wordpress.com/2019/02/06/il-sosia-2013/" target="_blank">ci aveva già pensato Lucius a demolirlo</a>.<br /><br />Allora mi sono buttata su un titolo che nessuno ha ancora demolito, dunque lo farò io! E il titolo è appunto "Fear" del 1946!<br /><br />Si tratta di una rivisitazione di "Delitto e castigo". Non è ambientata in Russia, bensì da qualche parte in America. La prima scena ci mostra una stanza avvolta nella semioscurità e in sottofondo sentiamo le note di una musica suonata col sassofono. La tipica musica che si sente nei film noir, quando la bellona di turno fa la sua comparsa nell'ufficio di un investigatore privato per proporgli qualche caso. <br /><br />Ma noi non siamo nell'ufficio di un investigatore, bensì nella camera di uno studente: probabilmente l'unico studente al mondo che in camera sua sta in giacca e cravatta. Lo studente, che rappresenta dunque il Raskol'nikov protagonista di "Delitto e castigo", sta leggendo una lettera che gli comunica che tutte le borse di studio, compresa la sua, verranno sospese.<br /><br />Si può capire quindi il suo disappunto. Il suo sconforto è tale che proprio non riesce a sopportare quella musica di sassofono che continua a suonare in sottofondo... no, non è metacinema, lo studente non sta rompendo la quarta parete. La musica di sassofono non fa parte della colonna sonora: c'è proprio un dannato musicista che suona nel palazzo di fronte! Il nostro studente non lo sopporta e chiude la finestra.<br /><br /> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQrEUKxQVCkpySNT1XsVdTKKYgVfoV8_FiOKjCG-qUyYAzWMi_WR3Nn5Dp1qT7GubefBl0Y2nhWY-CEJIxmlYRymA9mqamd8uY3BAahUs5fj95n6zC8HiAeBLPu7XKuTa5voYQEiPNeRY/s0/fea2.jpg" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="342" data-original-width="386" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQrEUKxQVCkpySNT1XsVdTKKYgVfoV8_FiOKjCG-qUyYAzWMi_WR3Nn5Dp1qT7GubefBl0Y2nhWY-CEJIxmlYRymA9mqamd8uY3BAahUs5fj95n6zC8HiAeBLPu7XKuTa5voYQEiPNeRY/s0/fea2.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Musicista, smettila di suonare, <br />che qua si sta consumando la tragedia<br /></td></tr></tbody></table><br />Forse per lo studente è ora silenzio, ma per noi spettatori attacca un'altra musica, stavolta credo sia veramente musica di sottofondo, a meno che non ci sia un'orchestra nascosta dentro un armadio della stanza.<br /><br />Comunque, lo studente è già depresso di suo, ma ci si mette pure l'affittacamere che viene a rompergli le balle a proposito dell'affitto da pagare. Lui disperato va allora da un certo professore, che come mestiere collaterale gestisce un banco dei pegni in casa. Lo studente gli dà un orologio di pregio, pensando di ricavarne chissà quanto, invece il professore gli dà solo 10 dollari. Anzi, gliene dà 8, i due rimanenti sono gli interessi.<br /><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYRT5rbr951yZYlYjZ6lKlPPRCUSfAZ8Y5mbzErJpHJTshv80mPc0AiqQ_7dYoj52HYsqH6X1pNiNx19V3mE5rt1s0nNqjLgnPguDWGTLmqGyOl07V4bcd46QTirXBiBD89bFmO_d5sLQ/s0/fea3.jpg" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="267" data-original-width="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYRT5rbr951yZYlYjZ6lKlPPRCUSfAZ8Y5mbzErJpHJTshv80mPc0AiqQ_7dYoj52HYsqH6X1pNiNx19V3mE5rt1s0nNqjLgnPguDWGTLmqGyOl07V4bcd46QTirXBiBD89bFmO_d5sLQ/s0/fea3.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">"Ho bisogno di quei 10 dollari!"<br />"E io non ho bisogno del tuo orologio!"</td></tr></tbody></table><br />Insomma, le cose vanno male per il povero studente, non sa come tirare fuori i soldi per tutto quanto, dunque avete capito qual è la soluzione: accoppare il professore semi-usuraio. Quindi, una sera, lo studente va dal professore e compie il misfatto. Ma non è nemmeno riuscito a mettere le mani sui soldi, che viene quasi sorpreso sul fatto da alcuni studenti che avevano un appuntamento col professore. A stento riesce a fuggire senza farsi vedere, ma nella fuga gli si macchia di vernice la manica della giacca, perché proprio quel giorno un pittore stava ridipingendo le pareti interne del palazzo.<br /><br />
Un paio di giorni dopo il delitto, un poliziotto si presenta alla porta dello studente. Il poliziotto è piuttosto bizzarro perché per tutto il tempo della conversazione giochicchia con un mazzo di chiavi, lanciandolo in aria per poi riprenderlo. Giochicchia così tanto, che le chiavi gli vanno a finire sotto una poltrona, la stessa poltrona sotto cui lo studente aveva nascosto la giacca macchiata di vernice. Lo studente trattiene il fiato, temendo che il poliziotto scopra la giacca, ma non succede.<br /><br />
Insomma, nonostante non ci siano prove su di lui, la polizia inizia a stargli addosso e lui inizia ad andare in paranoia, gli sembra che tutti gli stiano col fiato sul collo e dunque è sempre nervosetto.<br /><br />Comincia a uscire con una ragazza e insieme vanno a fare un picnic. A un certo punto, lei gli legge la mano e dice: <i>"Ah, le linee sulla tua mano formano una M! Cosa potrebbe voler dire? M come...Medicina, oppure Money, Magazines, oppure... cosa potrebbe essere? Ah, ho capito!"</i>, però lo dice con una faccia strana e allora lui subito pensa che lei intenda <i>"M per Murder"</i>, quindi si innervosisce e fa per andarsene. Ma lei gli dice: <i>"Intendevo solo dire... Matrimonio!"</i>
<br /> <br />Che per molti potrebbe essere un buon motivo di fuga!<br><br><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-8cOdw3-g88BdGdpgYZgBFkO9ggJi3zCDPTROrAWB1ykIAgyc-04pg31_YANAelzNyH15ApF5bpoymDPdumUvpwbLNRUSqbWDu0Ohfq4gDjtB_ExRrIsMo92p1sptWzhKaPqfIFgB9AY/s728/fea6.jpg" style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="570" data-original-width="728" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-8cOdw3-g88BdGdpgYZgBFkO9ggJi3zCDPTROrAWB1ykIAgyc-04pg31_YANAelzNyH15ApF5bpoymDPdumUvpwbLNRUSqbWDu0Ohfq4gDjtB_ExRrIsMo92p1sptWzhKaPqfIFgB9AY/s320/fea6.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Matrimonio Mai: sono 2 M!<br /></td></tr></tbody></table><br><br>La situazione si fa sempre più angosciosa per lo studente, tutto gli ricorda continuamente l'omicidio e la polizia gli fa addirittura domande su un articolo che lui ha scritto per una rivista, articolo in cui dichiara di ritenere che alcuni delitti sono giustificabili in nome di un fine più elevato.
<br><br>Insomma, le cose volgono al peggio, una rete si sta stringendo su di lui e la sua coscienza lo tormenta sempre più, ma qui succede il disastro. Non il disastro per lo studente, ma per lo spettatore, perché la storia si conclude con un finale che più idiota di così non potrebbe essere. Ovviamente non lo rivelo, ma è uno di quegli espedienti narrativi degni dei peggiori filmacci. Il film di per sé è passabile, niente di che, guardabile, un po' moscio magari, ma il finale proprio è del tutto indegno, principalmente perché toglie senso a tutta la storia.<br><br>
Vabbè, niente, lo dovevo capire dalla locandina.<br><br>E voi? Avete visto film tratti dalle opere di Dostoevskij?<br><br>Io vado, sento una musica di sottofondo, forse è un musicista sotto il tappeto...
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Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-6589356414648835118.post-15046561843067958742020-12-21T07:00:00.001+01:002020-12-21T07:00:04.064+01:00CineAvventario #21<script src="https://code.jquery.com/jquery-3.2.1.min.js"></script>
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Ultima frenetica settimana! <br>
Il 21 dicembre del 2012 era il giorno della profezia dei Maya, ma noi non ci occuperemo certo di catastrofate tipo <i>"2012"</i> e simili. Giammai! Aprite, orsù!
<br /><br />
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<br /><br />
Abbandoniamo le catastrofi e ci concentriamo sui cruciverba. Lo sapevate che il primo cruciverba ("Word-cross puzzle") veniva pubblicato come oggi, nel 1913, sul New York World? Questo primo cruciverba è stao ideato da un enigmista britannico, tale Arthur Wynne.
<br><br>Anche se si potrebbe discutere la paternità, perché nel 1890, era stato pubblicato su una rivista milanese uno schema 4x4 di parole incrociate, ad opera di tale Giuseppe Airoldi, funzionario municipale del comune di Lecco.
<br><br> Ma pare che questo Airoldi non venga tenuto in considerazione e il mondo tutto attribuisce a Wynne la paternità delle crosswords. Povero Airoldi!
<br><br>Ma lasciamo perdere la paternità e concentriamoci sul gioco in sé. Dunque, come collegamento cinematografico, vi propongo quest'oggi uno dei più strani film che io abbia mai visto. Si chiama <i>"Marathon"</i> ed è stato presentato anche in Italia con il sottotitolo <i>"Enigma a Manhattan"</i>.
<br><br> Ho visto il film diversi anni fa e dunque ho dimenticato parecchio. Scriverò questo post cercando di ravanare nei ricordi e vediamo un po' cosa ne esce. (Dovrei farmi ipnotizzare in modo da ripescare le memorie perdute!)
<br><br>La protagonista del film è una tipa appassionatissima di cruciverba e si è fissata che deve riuscire a risolvere più di 77 cruciverba in 24 ore, battendo il suo personale record stabilito l'anno precedente.
<br><br> La ragazza ha quindi selezionato parecchi cruciverba, non so bene con quale criterio, e passa la giornata a risolverli uno dietro l'altro. Ma siccome a casa non riesce a concentrarsi, troppo silenzio, va in giro per New York, in particolare nelle metropolitane e risolve lì i suoi schemi.
<br><br>Mi sembra di ricordare che non stia fuori tutto il tempo, sta un po' a casa, poi esce, poi ritorna e via così. Quando è a casa, ascolta i messaggi che le ha lasciato la madre in segreteria. Non mi ricordo esattamente cosa le dice questa madre, ma mi pare che anche lei abbia la fissa dei cruciverba e anche lei in passato avesse fatto queste sfide con se stessa. Quindi la madre le dà consigli su come gestire la questione. Poi però si preoccupa e chiama ripetutamente per sapere se la figlia è viva oppure no.<br><br>
La protagonista, con alti e bassi, passa le ore a risolvere schemi, ma le vengono le crisi, non riesce, si blocca, non ha voglia, ma poi riprende, però si deconcentra e si perde via a guardare la gente, a sentire i rumori incessanti della metro, le porte che si aprono, lo sferragliamento, ecc.
<br><br>Il film è bianco e nero e ci mostra una New York molto poco New York, almeno, questo è quello che mi ricordo delle percezione che ho avuto all'epoca della visione. Mi pareva quasi una città qualsiasi.
<br><br> Vediamo alternatamente la protagonista immersa nella metropoli e immersa nei cruciverba di casa sua, dove sulle pareti sono appiccicati schemi su schemi. Ricordo che lei ha addirittura un timbro con cui contrassegna quelli risolti, ma vorrei ricordare cosa viene timbrato. Non so se un "solved" o se veniva fuori il numero del cruciverba.
<br><br>La ragazza è abbastanza delirante in questa sua fissazione, poi è praticamente sempre sola e dunque quando si ha una fissazione e si sta da soli, molto spesso la cosa raggiunge proporzioni psicotiche.<br><br>Casomai vi capitasse di imbattervi in questo film, fatemi sapere!<br><br>
Bene, anche per oggi è tutto!
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG58RJZ9Xr0yyJzNO-R7bkHVifaaCq2TCOkInikocX5umfOCeJowqf7rDbcs0jIT2QKq2M-v_XbZ6LVrUETS0reLLr292cENr2uwJ-rTVFjApUzDDOu3Jgy-9WTJmFTjZ9LC1PA1LLTck/s0/ca2.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="241" data-original-width="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG58RJZ9Xr0yyJzNO-R7bkHVifaaCq2TCOkInikocX5umfOCeJowqf7rDbcs0jIT2QKq2M-v_XbZ6LVrUETS0reLLr292cENr2uwJ-rTVFjApUzDDOu3Jgy-9WTJmFTjZ9LC1PA1LLTck/s0/ca2.jpg"/></a></div>
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Kukuvizahttp://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.com12