mercoledì 24 dicembre 2025

Natale (vintage) 2025

Purtroppo, sono lontani i tempi dei cinecalendari dell'avvento, comunque per il momento ritorno con un post natalizio approfittando dell'invito del buon Lucius all'iniziativa festiva a blog unificati (Lucius, sei tu il puppetmaster dietro tutto questo?) 

Naturalmente partecipo molto volentieri e per l'occasione ho preso spunto proprio da un mio vecchio post dell'avvento dove parlavo, anzi, in realtà solo accennavo a un vecchio film del 1964 che però non avevo visto. Dunque, qual miglior occasione per visionare quest'opera e verificare se è vera la definizione che gli è stata affibbiata e cioè che è un film così brutto da diventare bello?

Prima però direi di immergerci un pochino nell'atmosfera del dicembre del 1964.

Giuseppe Saragat
Tutta l'Italia è in trepida attesa dell'elezione del presidente della Repubblica. Da una settimana, a Montecitorio si susseguono le votazioni ma nessun candidato riesce ad avere la meglio. Giovanni Leone è quello che riceve regolarmente più voti di tutti, ma non riesce a raggiungere il quorum previsto. Tra i parlamentari c'è grande nervosismo, pare che al bar, in uno di questi giorni frenetici, siano state servite 120 camomille in un'ora.

Non so bene come all'epoca si potessero seguire le elezioni, però alcuni lettori della Stampa si lamentano del comportamento poco consono degli onorevoli impegnati a votare. A quanto pare, questi ultimi devono essere continuamente richiamati all'ordine e ridono un po' troppo al termine degli scrutini. Ma i cittadini italiani hanno poco da ridere, invece!

Sarà soltanto il 28 dicembre, alla 21esima votazione, che finalmente i partiti riusciranno ad accordarsi e a eleggere Giuseppe Saragat, che diventa così il quinto presidente della Repubblica Italiana.

Gli economisti dicono che sarà un Natale austero e ne sanno sicuramente qualcosa gli operai in protesta delle fabbriche Fiorentini e Milanex, vittime di licenziamenti, decurtazioni di salario, riduzioni di orario e quant'altro.
Naturalmente le difficoltà economiche non fermano generalmente la corsa al regalo, anche se i commercianti dicono che c'è stato un avvio lento. I giornali sono prodighi di consigli: anche con 500 lire si può far felice un bambino regalandogli una scatola di soldatini o un'autopompa dei vigili del fuoco. Con 1500 si può comprare i fortini per simulare battaglie e si può arrivare fino a 5000 lire per un microscopio.

Anche per le bambine abbiamo bambole da 500 lire, ma si può arrivare fino a 9mila per quella che cammina da sola e 21 mila per quella che parla, canta, piange e ripete tutto grazie a un registratore nascosto nel petto.

Chissà quanto sarà stato il prezzo della bambola Furga qui a sinistra. Devo dire che ho qualche dubbio sullo slogan relativo alle bambole più belle del mondo.

Le cronache mondane dell'epoca ci mostrano Jackie Kennedy che va a sciare coi figli, mentre Jane Fonda forse sposerà Roger Vadim, ma è più importante ricordare che il 10 dicembre 1964 Martin Luther King riceve il Nobel per la pace.

Al cinema troviamo tra gli altri "Baciami stupido" con Kim Novak e Dean Martin, "Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo" con Spencer Tracy, un film di Elvis Presley e "L'oltraggio" con Paul Newman.
Strano il consiglio visibile sulla pubblicità apparsa sulla Stampa: "È necessario vedere il film dall'inizio". 

Prima o poi guarderò il film per vedere
COSA c'è all'inizio

In tv invece abbiamo il mitico commissario Maigret con Gino Cervi.

Ma ora basta con le reminiscenze della vita reale, è il momento di gustarci il film, dunque mettiamoci in poltrona e agguantiamo un bicchiere di Capitan Pipa, il liquore del vecchio lupo di mare!


Perché se il film è proprio così brutto ci vuole qualcosa per risollevarsi il morale.

Il titolo della pellicola è Santa Claus Conquers the Martians. Pare che non esista una titolazione italiana e che il film sia uscito soltanto in DVD, ma non doppiato, solo sottotitolato. Ma non temete, che se proprio avrete voglia di vederlo, non dovrete acquistare nulla perché è visibile liberamente su Wikipedia e YouTube.

Quindi, renne in spalla e partiamo!

Una musichetta stile sigla di Sesame Street ci intrattiene mentre leggiamo i titoli di testa (che, come s'usava una volta, ci mostrano una sfilza di nomi, da quello dell'attore principale a quello dell'ultimo dei costumisti), al termine dei quali ci ritroviamo davanti a una TV che sta trasmettendo un programma certamente pazzesco, incredibbole!

Come faccio a essere certa della stupendezza del programma? Ma non può che essere così, viste le facce che hanno i due giovani e strani spettatori, mentre guardano ipnotizzati lo schermo con occhio a palla.


In tv c'è infatti una trasmissione, chiamata KID TV, che propone un servizio in esclusiva, roba che i maggiori telegiornali si sognano: un infreddolito inviato speciale, tal Andy Anderson, si trova nientemeno che al polo Nord e precisamente presso il laboratorio di Babbo Natale!


Al vedere la scena, pensavo che il tutto fosse una semplice ricostruzione cartonata all'interno di un programma tipo Albero azzurro, invece no! Lo sfondo è davvero un cartonato, ma è anche davvero il laboratorio di Babbo Natale! E Andy Anderson, per sfuggire al freddo glaciale, ci si tuffa dentro, osservando ammirato gli elfi indaffarati a costruire giocattoli.

Ben contento di essere intervistato, il gioviale Babbo Natale rassicura Andy Anderson che non userà una razzo-slitta, come qualcuno ha ipotizzato, ma si servirà delle sue consuete renne, che procede subito a elencare, solo che si sbaglia e conclude la lista con: "Prancer and Dancer, Blitzen and Vixen and... Nixon!"

A mettere in riga Babbo, incalzandolo a lavorare, ci pensa nientemeno che sua moglie, e stando a ciò che dice imdb, questo è il primo film in cui appare il personaggio della consorte del magico vecchio.

Nonostante l'apparente pugno di ferro, la signora Natale
si intimidisce davanti al cameraman

Insomma, com'è come non è, tutto questo clima festoso, gli elfi, Babbo Natale e soprattutto i giocattoli sono una fonte di turbamento psichico per i due piccoli spettatori di cui sopra, che sono nientemeno che due bambini marziani che passano le giornate a guardare cose per loro incredibili sulla tv terrestre. È tale il turbamento che faticano a dormire e il padre è costretto ad addormentarli usando sonnifero spray.

Non è che magari non vogliono dormire perché il letto
è un tantino scomodo? Coi cuscini parallelepipedi poi..

Non solo, i bambini sono diventati pure inappetenti, nonostante la mamma vada regolarmente al mercato a comprare tante belle pilloline nutrienti. Il padre, che sarebbe poi una specie di comandante marziano supremo, è dunque preoccupatissimo: come distogliere i marzianini dalle insane proposte della tv terrestre e farli uscire dalla fase Mamma, tu non mi compri mai balocchi

Ecco qua pillole di hamburger, purè
e torta multistrato al cioccolato!

La risposta sarebbe facile: stacca la tv. Invece no, bisogna per forza andare a chiedere a un vecchio saggio che darà certamente il consiglio giusto.
Il vecchio saggio, con voce rotta dall'emozione, spiega che i bambini di Marte sono fanciulli solo esteriormente, perché già da quando sono nella culla gli vengono attaccate al cervello macchine elettroniche che gli passano flussi continui di informazione che impediscono loro giocare e divertirsi. Dunque, bisogna che i bambini tornino e essere bambini e affinché ciò avvenga anche Marte deve avere il suo Babbo Natale.

Secondo me si voleva candidare lui

L'accorato appello del vecchio saggio trova però un denigratore: uno dei marziani sottoposti, con i baffi un po' alla Hulk Hogan, non esita a bollare il tutto con un disgustato: "Blahh, what nonsense!" ma se avesse potuto, sono certa che avrebbe detto: "Blahh, what fucking bullshit!"

Su Marte vogliamo la guera!

Astro Hulk, che in realtà si chiama Voldar e che vi svelo essere il villain della storia, deve controvoglia ubbidire agli ordini del capo e dunque si unisce alla spedizione in direzione pianeta Terra allo scopo di rapire Santa Claus e portarlo su Marte. Però gli rode a Voldar tenere a freno la sua indole guerrafondaia: non appena dal "cannocchiale" dell'astronave vede i grattacieli di New York, esprime il desiderio di blastare tutto.
Ma è proprio il viaggio in generale che gli scoccia a morte, tanto che mugugna tra i denti: "Tutti questi fastidi per un ciccione vestito di rosso!"

Una volta atterrati sulla Terra, i marziani sono confusi perché vedono che ci sono molti Babbi Natale in giro per la città, allora approcciano due bambini, che se ne stavano belli tranquilli sotto un albero, e chiedono delucidazioni. I bambini spiegano che ci sono molti aiutanti, ma di Santa Claus ce n'è solo uno e abita al polo Nord. I marziani allora partono alla volta del Polo Nord, ma Voldar esige di portarsi dietro anche i bambini, perché sia mai che vadano poi dalle autorità ad avvisare del loro arrivo.

In realtà, le autorità terrestri avevano già individuato l'astronave marziana durante l'avvicinamento alla Terra e questo perché lo scudo radar degli alieni non aveva funzionato correttamente. Come mai? Perché uno dei marziani, il più fesso del pianeta, volendo partecipare alla missione, si era nascosto nella radar box, che è praticamente una cassapanca, provocandone quindi il malfunziomento.

Praticamente la radar box è una specie di bagagliaio

Insomma, tutta la truppa arriva al Polo Nord, ma l'umore non è dei migliori. Voldar è sempre più supponente e sbruffone nei confronti del capo e per di più i bambini riescono a scappare da soli tra i ghiacci. Per catturarli, il gran capo decide di sguinzagliare la misteriosa entità Torg.

I bambini vengono prima quasi catturati da Voldar, il quale viene però messo in fuga da un orso polare uomo travestito da orso polare.


E poi quando l'orso sta per catturarli, arriva Torg che non è altri che un robottone uomo travestito da robottone, che finalmente li acchiappa.


Sto Torg da come ne parlavano, sembrava chissà che arma di distruzione di massa pazzesca e invece non è neanche buono a catturare Babbo Natale, perché quest'ultimo appena lo vede gli dice: "Oh, ma che bel giocattolone" e Torg ha una crisi di identità e davvero si crede un balocco. Alla fine, ci pensa Voldar a prendere in mano la situazione: con la sua pistola freezante ghiaccia tutti gli elfi e pure la moglie di Babbo Natale. Santa Claus commenta: "Mia cara, non sei mai stata così silenziosa da che ti conosco".
Forse è perché la moglie gli faceva una capa tanta, che Babbo non sembra così triste di seguire i marziani.

Intanto, sulla Terra c'è un gran fermento a causa del rapimento di Babbo Natale. La notizia è ovviamente su tutti i giornali, ma delle prime pagine di quotidiani internazionali che ci vengono mostrate, solo una è appositamente realizzata per il film. Le altre invece sono immagini di veri quotidiani, che non c'entrano dunque una mazza con il film, e ce ne sono due italiani. C'è il Corriere della Sera:


e addirittura il Giornale di Sicilia:


Il tragitto di ritorno verso Marte è molto più allegro dell'andata, perché a quanto pare Santa Claus è una specie di stand up comedian che fa sbellicare dalle risate tutti i marziani. Tutti tranne ovviamente Voldar, il quale commenta disgustato il comportamento dei compari: "State diventando dei martian-mellow, morbidi e deboli!"

Alla fine, ce la fanno ad ammartare tutti sani e salvi, nonostante il tentativo di Voldar di sparare fuori nello spazio Babbo Natale e i bambini.

Ma su Marte, Babbo inizia a mostrare segni di malinconia perché deve costruire i giocattoli solamente premendo i pulsanti di freddi macchinari a catena di montaggio, senza nemmeno la prospettiva di poter tornare sulla Terra. Inoltre, il malefico Voldar sta organizzando una sommossa e non vede l'ora di menare le mani! 

Come andrà a finire? E soprattutto il film è così brutto da diventare bello?

Oddio, di certo ci sono film più brutti, ma sicuramente la strada per arrivare al bello è decisamente lunga. Siamo dalle parti del Batman con Adam West, che si guarda per ridere delle puerilità presenti a bizzeffe. Magari una sforbiciata qua e là per aumentare il ritmo non avrebbe guastato, tipo tutte quelle interminabili scene nella sala comandi dell'astronave, a premere pulsanti e tirare leve. Un'ora e 20 di film mi è parsa un po' lunghetta, lo ammetto.

Ma a noi checce frega, basta festeggiare tutti insieme! Ecco i partecipanti al blog tour:
 
 
 
Madame Verdurin di "Cinemuffin"
 
Lisa di "In Central Perk"
 
 
 
E per finire, facciamoci un ultimo cicchetto consigliato dal sosia della renna di Babbo Natale! Auguri!