Un po' come fece qua in Italia la Gialappa's Band che, con il programma Mai dire TV, rese indimenticabili la ormai mitica telenovela piemontese e tutti quegli stravaganti personaggi che conducevano improbabili programmi nelle reti locali di tutto il Bel Paese.
Tornando a Wood, era in particolare il film "Plan 9 from Outer Space" a venire definito il peggiore della storia del cinema. Non so voi, ma a volte, quando sento parlare molto, ma molto male di un film, mi viene questo desiderio perverso di vederlo, quel film e verificare di persona quali livelli di bassezza riesce a raggiungere.
E siccome il film è presente su Youtube, qualche sera fa ho deciso che era arrivato finalmente il momento di godermi la visione di "Plan 9 from Outer Space".
La locandina recita una frase che dice qualcosa del genere:"Orrori indicibili dallo spazio profondo paralizzano i vivi e resuscitano i morti!"
Non sarebbe stata fuori posto nella lista di slogan a effetto che ho elencato in questo post.
"Gli indicibili orrori" consistono in quattro alieni (uno si chiama Eros e per fortuna non canta) che, a bordo di alcuni dischi volanti, solcano i cieli americani tentando di mandare messaggi al governo. Siccome il governo li ignora/se ne frega/non li prende sul serio/li prende a cannonate (a scelta), gli alieni decidono di attuare il "Piano 9" che consiste nel risvegliare i morti e farli zombescamente marciare nella capitali della Terra. Vedendo questa parata di zombi, i terrestri non potranno più ignorare l'esistenza degli alieni e ascolteranno il loro messaggio che in pratica è: voi umani siete così stupidi da non capire che state sviluppando delle armi che vi porteranno a far esplodere il Sole e, per una reazione a catena, tutto l'universo. Nientemeno.
Immagino che il film sia stato girato con un budget grosso modo equivalente a un pranzo da MacDonald's e condito con la filosofia del "non si butta via niente".
Ad esempio: anni prima di girare questo film, Wood aveva ripreso Bela Lugosi che faceva cose varie, tipo sventolare il suo mantello da Dracula o uscire/entrare da una casa. Sono brevi riprese che sembrano dei test pellicola (ma che sicuramente non lo erano, dubito che Wood potesse permettersi di "sprecare" pellicola per fare delle prove). Lugosi morì non molto tempo dopo aver fatto quelle riprese. Qualche anno più tardi, quando Wood realizzò "Plan 9 from Outer Space", pur di poter dire che Lugosi era fra gli attori, decise di riesumare quei vecchi filmati e di inserirli nel film. Riuscì in qualche modo a incastrarli nella trama, un po' con l'aiuto di una voce narrante e un po' con delle scene girate per fare da collante. Ma queste scene di raccordo, che avrebbero comunque richiesto la partecipazione di Lugosi, sono interpretate da un tizio che tiene tutto il tempo il mantello davanti alla faccia per non far vedere di non essere Lugosi!
L'assurdità della cosa viene ben sottolineata dalla scritta sulla copertina di una edizione DVD del film:"Almost starring: Bela Lugosi"!
In generale, tutto il montaggio del film sembra fatto dal barone von Frankenstein, nel senso che sono cucite insieme ogni sorta di riprese, poco importa se una non c'entra niente con l'altra. Il cimitero, a seconda delle inquadrature, si trasforma da prato assolato a gruppo di lapidi avvolte dalla nebbia e dall'oscurità. E che dire di quel generale che, con una parete alle spalle, finge di essere sul campo a dare ordini alle sue truppe? Peccato che le truppe impegnate in un'azione militare provengano da un filmato di repertorio.
Vampira |
Inutile dire che la trama del film è un po' bislacca (un po' tanto, ok) ma c'è di peggio: ci sono film con trame peggiori e che magari pretendono di essere chissà che filmoni. Se non altro, questa pellicola ha il merito di collocarsi nel filone, meno comune, che racconta di come il genere umano ci pensa benissimo da solo a fare puttanate, senza dar la colpa ai soliti alieni brutti, cattivi e invasori.
Secondo me, però, il problema principale di questo film è che è PALLOSO. Ecco, l'ho detto. Non me ne vogliano i fan di Wood, casomai dovessero essere in lettura, ma ottanta minuti di film mi sono sembrati lunghi il doppio.
Dialoghi lunghi e prolissi, scene inutilmente ripetute, ritmo sotto i tacchi. Spiegazione assurda e noiosa di come l'uomo farà esplodere il Sole. Ho avuto l'impressione che Wood non sapesse bene cosa deve essere raccontato in una storia e cosa invece è inutile.
Peccato poi che il regista si sia perso in cose che avrebbero richiesto più soldi per avere una certa decenza e non si sia invece concentrato su altri elementi che secondo me avevano del potenziale. Il poliziotto che diventa zombi e interpretato dal lottatore Tor Johson ha un certo impatto visivo, con quelle lenti a contatto bianche e il ghigno contorto della faccia. La scena in cui esce dalla tomba non è male; è vero che un po' sembra che l'attore si fosse incastrato, però l'effetto complessivo non mi è dispiaciuto.
Anche il personaggio interpretato da Vampira è visivamente interessante, sembra una zombi sfuggita dal tavolo operatorio di un chirurgo plastico troppo zelante. Se solo Wood le avesse fatto fare qualcosa di significativo, invece che farla solo razzolare avanti e indietro tra le cripte e gli alberi secchi.
In definitiva, è un brutto film? Sì, è un brutto film.
È il film peggiore della storia? Non credo. "Fuga di cervelli" è più brutto e di sicuro per girarlo hanno speso più del prezzo di un cheeseburger.
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Non contenta di essermi sorbita questo gran filmone, ho guardato anche "Bride of the Monster".
La storia verte attorno a uno scienziato che, in una magione isolata tra le paludi, sta facendo esperimenti per creare una super-razza di uomini grandi e forti come giganti. L'obiettivo è conquistare il mondo, naturalmente.
Lo scienziato è riuscito a costruire un macchinario che sembrerebbe funzionare una volta su due: quando va bene si diventa giganti, quando va male ci si lascia le penne.
Inoltre, come animaletto da compagnia, lo scienziato possiede una piovra gigante che sguinzaglia in giro per le paludi quando qualcuno si avvicina troppo alla villa. Solo che, mangia un intruso oggi, mangia un intruso domani, qualcuno ha notato che alla palude succede qualcosa di strano, che c'è una qualche sorta di mostro misterioso che ha già fatto 12 vittime.
A indagare va prima una giornalista e naturalmente ci va di notte col temporale. Viene catturata dallo scienziato che vuole farla diventare gigantessa e inoltre, senza un motivo apparente, la veste da sposa. Forse lo fa per dare un senso al titolo.
Poi alla villa si presenta uno scienziato europeo che però viene subito gettato in pasto alla piovra. Infine arrivano alla spicciolata tutta una serie di poliziotti, tra cui il fidanzato della ragazza. Il resto lo lascio agli eventuali spettatori.
Bela dimostra una certa snodatezza nell'articolazione della mano |
Poi se per divertirsi si va a cercare gli elementi più caserecci, quelli potenzialmente esilaranti non sono in gran numero. C'è la celeberrima scena dell'immobile piovra di gomma da cui la vittima cerca con tutte le forze di farsi avvolgere. E poi c'è lo scienziato che viene trasformato in gigante (anche qua senza motivo) dal suo assistente e si ritrova con degli zatteroni anni '70 ai piedi, neanche dovesse andare a ballare in disco. Non capisco perché gli zatteroni dovessero essere visibili.
Mi è piaciuto invece il commissario di polizia: un simpatico personaggio che lascia intendere di saperla lunga sulla vita e dispensa bonari consigli amorosi. Inoltre tiene in ufficio un pappagallino che tiene sulla spalla o che fa dondolare sugli occhiali.
La locandina osa recitare che il film è più spaventoso di Dracula e di Frankenstein, che farà accapponare la pelle...sarebbe già tanto se tenesse svegli.
Eccoli qua: commissario e pennuto |
Di Wood io apprezzo la tenacia e la volontà di fare cinema anche con mezzi quasi inesistenti, ma ho l'impressione che gli mancasse un certo spirito (auto)critico e soprattutto anche la capacità di raccontare efficacemente una storia.
Ho sempre visto questi film tramite l'ammirazione disincantata di Tim Burton in Ed Wood, tecnicamente il regista in questione era l'opposto di Mario Bava. Però girava film in un periodo mitico della storia, quelli che lo paragonano ad un Tommy Wiseau non conosco le regole!
RispondiEliminaSicuramente Ed Wood era per certi versi degno di ammirazione, nel senso che aveva una vera passione per il cinema, per quello che faceva, per il come si buttava dentro le cose in maniera onesta. E l'onestà è molto importante.
EliminaPerò queste cose non bastano per fare risultati accettabili, al di là della mancanza di soldi, secondo me Wood era carente anche a livello tecnico e a livello di capacità narrativa. Non so, i film suoi che ho visto li ho trovati francamente pallosi, anche se hanno delle ambizioni. Anche quello del personaggio transgender, tra l'altro anche coraggioso come tema per l'epoca, però una palla. Forse sforbiciandoli un po' ne avrebbero acquistato. Comunque, è un merito fare un film con delle ambizioni. Molto meglio che non fare film senz'anima, senza nemmeno provarci ad ambire a qualcosa.