venerdì 1 dicembre 2017

La mia esperienza con Dolph Lundgren

 [UPDATE: Non devo certo dire io chi è Lucius Etruscus, (il link è solo a uno dei suoi numerosi blog), ma voglio almeno dire che, tra le altre cose, è uno che ha una conoscenza vastissima e scrive molto, molto bene. Lucius è stato ispiratore di questo post e vi consiglio di leggere questo articolo nel suo blog del Zinefilo dove vedrete la bellissima immagine che ha creato per questa occasione.]

Un bel dì, Lucius passeggiava, chiedendosi pensoso:
"Ma Dolph Lundgren sarà davvero poi così famoso?"

"Se chiedessi a un tizio a caso, seduto in un caffè,
Mi scusi, Dolph Lundgren, lo sa mica lei chi è?"

"Otterrei in risposta soltanto un vacuo sguardo?
Oppure un Ma certo! Dolph sì che è un gagliardo!"

Lucius indisse allora un grande sondaggione
allo scopo di vedere chi conoscea lo svedesone

Compilò una lunga lista di film col biondo attore
"Sceglietene fino a 5!", spronò i lettori con ardore

Decisi di partecipare, del resto ai sondaggi non resisto,
Ma mi accorsi che dell'elenco neanche un film avevo visto.

All'improvviso, il palinsesto di Sky mi venne in salvataggio
Proponendomi ben due film con il soggetto del sondaggio.

Anthony Hickox ha firmato entrambe le opere in questione,
La prima delle quali intitolata "Nell'occhio del ciclone".

Dolph fa il pilota e vorrebbero bombardasse la Casa Bianca
Ma 'sti cattivi, pensano proprio, con lui, di riuscire a farla franca?

Non c'è grande abbondanza di scene d'azione, a dir la verità,
In compenso, scene aeree di repertorio in discreta quantità.

C'è spazio anche per qualche momento divertente,
Come Dolph alle prese con un panzone assai potente.

È sol col calcio negli zebedei che del panzone si sbarazza,
Per poi rimanere schiacciato dalla sua spropositata stazza.

Rilevo anche qualche dialogo non esente da difetti
"Han tentato di uccidermi", dice Dolph a denti stretti

"Ma chi è stato?", chiede l'amico afroamericano
"Dei dannati assassini", risponde Dolph lapalissiano.

È un film che procede senza infamia e senza gloria,
Scorre come acqua, senza lasciar alcuna memoria.

"Jill Rips" è l'altra opera che ho preso in esame
E qui vediamo addirittura Dolph legato come un salame.

Legato e per di più con le chiappe al vento,
Appeso a testa in giù, con poco godimento.

Per far luce sulla misteriosa morte del fratello
Tocca a Dolph indagare in più di un bordello.

Purtuttavia, in questa pellicola, spero non troppo pretenziosa,
c'è un'atmosfera decadente, desolata e anche nevosa

che si adatta discretamente a questa intricata storia
lasciando perlomeno una flebile traccia nella memoria.

I due film sono quello che sono, ma Dolph mi ha stupito,
me lo aspettavo ben più legnoso, rigido e impietrito.

Invece ho notato che di espressioni ne ha una certa gamma
e potrebbe spaziare dall'azione, al comico finanche al dramma.

Dopo essermi sorbita queste due perle della cinematografia,
Vado sul sito di Lucius per poter finalmente dire la mia

Ma! Sto quasi per svenire, spero una poltrona mi assista,
neanche uno dei due filmacci è presente nella sua lista!

Prima di poter alfin votare,
Dovrò dunque ancora pazientare

Ma alla fine vincerò
e una spunta su una casella, infine metterò!





30 commenti:

  1. Ahaha, stupendo!!
    Una bella filastrocca per il mitico Dolph.
    Che per me è HE-MAN, prima che Ivan Drago.
    Ma lo amo anche come Punitore :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il Punitore...Miki non mettermi di nuovo in crisi con queste citazioni...che ho dovuto andare a cercare su imdb che cos'era...Pensa a che livelli sono... :_(

      Elimina
    2. Ahaha qua ci vuole un super ripasso mozziano :)
      Dai, comunque in italiano il titolo era diverso, e di Punitore/Punisher non era rimasto molto^^

      Moz-

      Elimina
    3. Ahah Miki, sei l'insegnante ripetitore/di sostegno del web di POP!

      Elimina
  2. Nooooooooooooooooooooooooo sto piangendo!!!! Ma è un capolavoro!
    Se Dolph lo sapesse si scioglierebbe dalla commozione e imparerebbe l'italiano per poter declamare la poesia ai suoi fan :-D
    Applaudo a più non posso e spero di cuore che questa esperienza con Lundgren non ti fermi dall'insano proposito di ripescare la sua intera filmografia.
    E ora però te lo devo chiedere: posso ripostare la tua poesia? Se fossi capace farei un video dove la declamerei alla Gassman, con sotto le immagini dei rispettivi film che scorrono, ma mi basterebbe rigirarla nel Zinefilo ^_^
    Ancora applausi a scena aperta e mi auguro ti andrà di declamare altre recensioni. Sarebbe un sogno avere una tua rubrica fissa, dove metti in versi il giudizio d'un film ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahah, grazie per l'apprezzamento, è la prima volta che scrivo una recensione (vabbè, "recensione") in rima ma Dolph è stato un degno muso ispiratore, così come il tuo post e a questo punto sono lanciata e devo sicuramente vedere tutti i suoi film.
      Certo che la puoi ripostare, ahahaha, il video alla Gassman, con relativa faccia serissima e ispirata come si conviene.
      Grazie per l'incoraggiamento, proverò ancora a rimare qualche frescaccia, di tanto in tanto :D

      Elimina
  3. C-A-P-O-L-A-V-O-R-O!
    Ci manca solo la musica, poi potrebbe essere la hit del menare :-D Se ci fosse un premio per post dell'anno, tu saresti già in finale! Cheers!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cassidy, mille grazie, troppo buono!! Hahah, la hit del menare, con tutti i cazzotti di Dolph! Daje!

      Lo si vede quel bagliore rossastro sullo schermo?? Sono io che mi emozioooonooo. Pippo pippo pippo..:D

      Elimina
    2. Allora vedo di completare la tua trasformazione nel Tenerone per bene, passa a ritirare il premio dalle mie parti:

      http://labaravolante.blogspot.it/2017/12/boomstick-award-2017-questo-e-il-mio.html

      Cheers!

      Elimina
  4. Filastrocca bellissima e divertentissima, anche se, per quel che mi riguarda, Lundgren e io ruotiamo attorno a due soli diversi... neanche "Rocky" ho visto! Sai com'è... detesto i film di argomento sportivo, detesto i film di guerra - con due concessioni: una a Tarkovsky (L'infanzia di Ivan) e una a Kubrick (Full Metal Jacket) -, detesto i film di azione... e così via ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :) Grazie mille Ivano per aver apprezzato la Dolphilastrocca. Anche Lundgren e io eravamo in due galassie diverse fino a ora che, per qualche strana congiunzione astrale, sono entrata in contatto con lui. :D
      Ma nemmeno qualche film di arti marziali vedi/hai visto? Tu ne hai praticate più di una se non sbaglio.
      Passa a vedere da Lucius la fantastica immagine a corredo della filastrocca: è bellissima.
      https://ilzinefilo.wordpress.com/2017/12/04/kukuviza-declama-lundgren/

      Elimina
    2. In effetti ho praticato arti marziali a tutta randa per tredici anni, ma i film proprio non li ho mai retti. Infatti li ho rimossi tutti dalla memoria, a parte la parodia di Ciccio e Franco dalla Sicilia con furore ;-)
      Vado a vedere da Lucius.

      Elimina
    3. Peraltro "Dalla Sicilia con furore" è un grande capolavoro, che ha saputo fondere elementi da due filoni diversi: le "scuole rivali" da Bruce Lee e il gongfu comedy da Jackie Chan... con almeno cinque anni d'anticipo! La campagna romana, dov'è girato il film, non ha nulla da invidiare alle colline di Hong Kong dov'erano ambientati i film marziali che invadevano l'Italia.
      Bruce era più serio, ma alcuni filmetti dell'epoca riportavano nomi roboanti di tecniche marziali, che trovano perfetta parodia nella Mano di Travertino che studia Franco Franchi.
      E poi c'è il vecchio saggio - un titanico Gianni Agus che non ha nulla da invidiare a Siu Tin Yuen, che cinque anni dopo sarà il mitico Druken Master. Richiesto del segreto della sua longevità, il vecchio maestro rivela il suo metodo marziale: «Mi faccio sempre i cazzi miei!» :-D

      Elimina
    4. Ma vedo che Ciccio non c'era, come mai? Anche se nei titoli esteri compare.

      Elimina
    5. Era solo Franco Franchi, Gianni Agus e una secchiata di caratteristi della commedia all'italiana dell'epoca. Non so perché non ci fosse Ciccio, ma è stato meglio perché così il film è una pura parodia marziale, non un film alla Franco e Ciccio.
      Il maestro che con la scusa dell'allenamento si fa fare il trasloco gratis dall'allievo, i tre cattivi maestri che appena sbarcati dall'Asia usano le loro mani assassine per tagliarsi la porchetta... Oddio, che capolavoro infinito 'sto film :-D

      Elimina
    6. Stavo pensando..tanto per tornare ai discorsi da non giovane, che oggigiorno di caratteristi italiani non ce ne sono tanti, almeno mi pare. Le commedie di oggi hanno sempre secchiate di comici o pseudo tali ma non credo si possano definire caratteristi.

      Elimina
    7. Penso che essendo profondamente cambiata l'industria cinematografica italiana - da grande mensa pubblica a mensa privata - non ci sia più spazio per i caratteristi: i film li fanno quelli che in realtà fanno tutt'altro mestiere. Cabarettisti, teatranti, intrattenitori e via dicendo: i film sono solo un aspetto minore della loro carriera e non è che si possono portare dietro un esercito di caratteristi come un tempo. Anche perché oggi i film italiani non guadagnano un euro, chi li paga tutti quegli attori?
      Sono andato a guardare l'ANICA (Archivio del Cinema Italiano) e ho fatto questa ricerca sui film realizzati in Italia ogni decade:
      1966: 242 film realizzati
      1976: 250
      1986: 131
      1996: 104
      2006: 125
      2016: 36
      E considera che più si va avanti più la maggior parte dei film prodotti è roba che nessuno ha mai visto, film da festival che non conoscono altra distribuzione perché nessuno pagherebbe mai un euro per vederli.
      Capisci che se non fosse per i nostri soldi - perché TUTTI i film italiani sono prodotti con l'aiuto dello Stato - il cinema italiano si sarebbe già bello che estinto. Ti pare che stiamo anche ad allevare una nuova generazione di caratteristi? Quelli ormai stanno tutti negli spettacoli televisivi...

      Elimina
    8. Pensa che io ricordavo che ci fosse dentro anche Ciccio. Bisogna proprio che mi decida a rivederlo!

      Elimina
    9. Ma non è che magari esiste qualche strana versione del film, con spezzoni Cicceschi inseriti abusivamente, solo per attirare pubblico? Leggo che in Grecia aveva dapprima come titolo "Franco - Ciccio, sti hora tou karate"

      Elimina
    10. Il marketing è diabolico in ogni paese, e nelle infinite collane di VHS/DVD dedicate a "Franco e Ciccio" non era comodo specificare quei film senza uno e senza l'altro, tipo l'Esorciccio senza Franco.
      Esattamente come Totò o altri grandi comici, ci sono film che hanno "Franco e Ciccio" in locandina e solo grasso che cola se fanno un cameo!
      Comunque "Ku Fu? Dalla Sicilia con furore" è un gioiellino, se capita lo consiglio a tutti. Ed è importante ricordare che quanto si vede anticipa di alcuni anni Jackie Chan, che nei primi film da protagonista riproporrà in pratica le stesse cose!
      Detta così sembra una cosa assurda, ma ricordo che quando Jackie faceva il ragazzetto sul set e si limitava a fare il cascatore, in Italia inventavamo il "kung fu western" e chiamavamo i migliori attori di genere americani e cinesi ad interpretarlo! Le produzioni italiane avevano la possibilità di chiamare Lee Van Cleef e Lo Lieh, cosa che oggi non possono manco chiamare il garzone del bar per un caffè. E prima che Jackie avesse un nome noto noi andavamo a girare film marziali ad Hong Kong, mettendo in piedi gag comico-marziali prima di qualsiasi altro paese. Poi dal '75 cominciarono ad uscire dei film dichiaratamente comico-marziali di Hong Kong e nel '78/'79 Yuen Woo-ping (quello che oggi coreografa Matrix e Kill Bill) rese immortale Jackie sdoganando la "gongfu comedy" nel mondo, ma Franco Franchi che studia la Mano di Travertino non ha nulla da invidiare ai colleghi cinesi :-P

      Elimina
    11. Ma un film come "Ku Fu?" indicativamente quanto potrà essere venuto a costare? Perché ho l'impressione che se ci sono buone idee, anche con produzioni non esagerate si dovrebbe riuscire a fare qualcosa di decente. Tu forse mi dirai che, già essendoci pochi soldi, non li si fraziona per film che ne richiedono pochi e li si ammucchia per fare quei pochissimi film che vengono fatti? In base ai dati dell'Anica che hai messo, la situazione è disastrosa.

      Elimina
    12. Sono universi distanti che neanche si assomigliano, il cinema di oggi col cinema fino almeno agli anni Ottanta, quindi ogni parallelo è improprio.

      Elimina
  5. Ti ho messo in replica oggi sul Zinefilo e stanno piovendo complimenti alla tua poetica ^_^ (Spero ti piaccia il fotomontaggio che ho messo in tuo onore)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio anche qua e chi legge deve andare da te a vedere l'immagine che hai fatto, è veramente bellissima (mi piacerebbe metterla anche qua, a dire il vero!):
      https://ilzinefilo.wordpress.com/2017/12/04/kukuviza-declama-lundgren/

      Elimina
  6. Ripeto anche qui i complimenti fatti sul blog di Lucius: hai guadagnato un nuovo lettore fisso :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Michele ti ringrazio tantissimo. Fa un sacco piacere ricevere parole come queste da chi, come te, ha un blog che è una miniera di informazioni! Che sono anche intimidita...leggo e penso: ma come fa a sapere tutte queste cose???!? Mi sento leggermente pigmea...

      Elimina
  7. Arrivo da Moz, davvero divertente la tua filastrocca complimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Daniele, grazie per aver apprezzato quella che ormai è diventata la Dolphilastrocca: testimonia il mio vero incontro con Dolph che conoscevo bene ma di cui non avevo mai visto niente, tranne probabilmente, 30 anni fa quando diceva "ti spiezzo in due" (ma era una frase così cult che la si conosceva anche senza aver visto il film). Vai a vedere l'immagine di Lucius!

      Elimina