Dunque, c'è questo film che ho visto più volte nel corso degli anni, sempre con piacere.
Sto parlando di
Innamorarsi, film del 1984 con Robert De Niro e Meryl Streep, entrambi all'epoca poco più che ragazzi.
La storia parla di questi due personaggi, un uomo e una donna entrambi serenamente sposati (non fra di loro), che si incontrano poco prima di Natale nell'affollata libreria Rizzoli di New York. Più che incontrarsi, si scontrano e, nel turbinio di pacchetti che ne consegue, va a finire che prendono inavvertitamente l'uno il pacchetto dell'altra, per cui la moglie di lui si becca come regalo di Natale un libro di barche, mentre il marito di lei riceve un libro sui giardini.
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Si può sempre fare una nave-giardino |
Dopo qualche mese, i due si ri-incontrano in treno e nel giro di breve tempo scocca la scintilla e l'amore, ma la relazione dura poco perché lei non riesce a superare i sensi di colpa nei confronti del marito. Ma forse non è detta l'ultima parola...
Come scrivevo all'inizio, ho visto il film più volte, ma è solo dopo l'ultima volta, poco tempo fa, che mi sono chiesta: ma perché questo film lo guardo piacevolmente?
Se ci penso mi pare di non riuscire a trovare elementi particolarmente degni di nota. Il film sembra veramente fatto di niente, la storia è evanescente e quasi eterea, del tutto minimale.
I personaggi sono praticamente solo l'uomo e la donna visto che i pochi altri attori che appaiono sembrano poco più che comparse (tra di essi Harvey Keitel e Dianne Wiest). Gli stessi due personaggi principali non sono particolarmente definiti, non hanno caratteristiche peculiari, sono semplicemente due persone qualsiasi.
I dialoghi sono relativamente pochi, recitati spesso in maniera esitante, timida. Sembra che siano più le cose che i personaggi vorrebbero dire che non quelle che dicono davvero. I due innamorati faticano a comunicare, fanno parecchie pause nei loro discorsi. Ci sono un paio di scene dove lo spettatore non sente i dialoghi, ma vede De Niro parlare animatamente e la Streep ridere divertita altrettanto animatamente. Cosa si diranno, visto che quando li si sente parlare, bisogna tirare loro fuori le parole con le tenaglie?
Inoltre, la Streep stessa, a pensarci bene, non sembra essere così presa da De Niro. Forse perché il ruolo richiede una interpretazione trattenuta per via del senso di colpa del personaggio, eppure lei mi sembra un po' troppo a disagio, anche tenendo conto di questa motivazione. Ma forse è una mia impressione. Comunque menomale che De Niro non fa le sue tipiche facce deniresche di cui in altri film, soprattutto successivi, ha spesso abusato e la sua interpretazione mi sembra misurata al punto giusto.
E quindi, in cosa risiede questo strano fascino che il film esercita su di me? Per quale motivo questo non è uno di quei film che guardi e dici:"OK, carino" e che al passaggio TV successivo però eviti di guardare? (Ovviamente parlo per me)
Ci ho pensato e mi sono resa conto che questo film mi fa un po' l'effetto di certi quadri di Edward Hopper, tipo questi:
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"Chair Car" - 1965 |
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"New York Office" - 1962 |
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"Sunlight in a cafeteria" - 1958 |
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"Portrait of Orleans" - 1950 |
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"Lombard's House" - 1931 |
Quadri come questi mi ipnotizzano e mi ritrovo a far vagare lo sguardo su ogni dettaglio, sui tagli di luce, sulle persiane semiabbassate delle finestre. Mi chiedo chi siano queste persone, persone comuni, che stanno svolgendo attività forse abituali, forse occasionali. A cosa stanno pensando? Dove andranno una volta uscite dal quadro?
E anche quando le persone sono minuscole o non ci sono, sto lì, come una fessa, a guardare le case, le ombre, gli steccati e a far vagare i pensieri su quello che vedo rappresentato e su quello che invece non è dipinto.
L'ultimo quadro, quello con la casa, ce lo avevo su un calendario e non so quante volte mi son trovata a fissarlo e addirittura c'è una via della mia città a cui lo associo, ma non so bene perché! Di certo non c'è una casa così e con l'urbanizzazione massiccia che avanza come un mostro, in quella via ora non c'è più nemmeno quel tipo di periferia, con poche case basse, giardino e prati dietro. Eppure quel tipo di luce e atmosfera...
Ma sto divagando e ora vedo di ritornare in carreggiata. Il film
Innamorarsi mi fa un effetto simile a questi dipinti perché è realizzato in modo da far immaginare molto di più rispetto a quello che si vede. I personaggi sono come quelli dei quadri, si sa poco di loro e le cose che dicono sono molte meno di quelle che vorrebbero dire.
Anche gli ambienti sono filmati in modo affascinante, come per invitare lo spettatore a prestare attenzione e tentare di cogliere qualche dettaglio in più sui personaggi e il loro mondo.
Insomma, penso che al prossimo passaggio televisivo me lo riguarderò e di certo troverò altri dettagli che nelle precedenti visioni non avevo notato.
E anche per oggi è tutto, gente!
Attenzione! La visione di questo film è sconsigliata se prediligete opere dal ritmo movimentato.
Se siete uomini e prediligete opere dal ritmo movimentato, è consigliabile guardare questo film solo accompagnati da donne su cui volete fare colpo dimostrando che anche voi siete sensibili.