lunedì 6 dicembre 2021

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Buon inizio settimana anche dal 6 dicembre 1976! Vediamo un po' cosa succede nel mondo.

In prima pagina, il giornale ci informa che Andreotti è andato in USA a chiedere soldi, mentre il ministro degli esteri Ossola è andato in Iran a cercare di vendere i prodotti dell'Italia.

Mmm, molto bene.

Per fortuna che alla Fiat sono arrivati 415 milioni di dollari dalla Libia! Ma niente aumenti di stipendio, comunicano dai piani alti...

Da Milano c'è una buona notizia: è stato progettato un sistema che rende il polietilene biodegradabile, lo trasforma in polvere e successivamente in acqua e anidride carbonica. Il progetto è pronto, potrebbe essere messo in produzione già dall'indomani. E allora come mai, 45 anni dopo, siamo ancora sommersi di plastica? Perché a quanto pare, al momento del dunque, nessuno aveva più interesse per il progetto, manco il committente e quindi nessuno ha cacciato il grano per materializzarlo...

E a Milano non è l'unica delusione... gli appassionati hanno preso d'assalto il cinema Diamante, sperando di poter vedere l'edizione integrale di Gola profonda, ma niente... tutte le scene clou sono state tagliate. Gli appassionati delusi vengono descritti così: "Pochi i giovani, molte le tempie canute, torvi gli occhi, a volte uno stecchino in bocca per conferire un'espressione amara..." Che poesia.

Secondo me è meglio lasciar perdere le gole profonde e invece tuffarsi al cinema nelle acque profonde con:

Quando non c'erano ancora i cinepanettoni

Bene, è il momento di metterci davanti alla tv, stasera scegliamo una di queste Grundig (credo di aver avuto la nr 3):


E guardiamo un po' la programmazione. Sul primo canale, nel preserale abbiamo il mitico "Tre nipoti e un maggiordomo" e dopo la triade Almanacco del giorno dopo/TG/Carosello, ecco che abbiamo il film "La ragazza in vetrina" (1961) di Luciano Emmer. Tra gli sceneggiatori c'è pure Pasolini.

E vediamocelo un po'.

La storia è ambientata in Olanda, tra i minatori, tra cui un gruppo di italiani. Il protagonista è Vincenzo, un ragazzo timidino (ma non troppo) che arriva fresco fresco dal Veneto, per tuffarsi nelle viscere della terra. 

Al giorno 1, gli succede già un incidente e in seguito a un crollo nella miniera, rimane intrappolato in una nicchia insieme al minatore esperto Federico e a un certo Mustafà.

Federico è uno di quelli stile uomo di mondo, uno di quelli che la sanno lunga, a cui non manca mai la parola. Nell'attesa che arrivino i soccorsi (più di due giorni dopo), Federico intrattiene Vincenzo e gli dice che appena usciti fuori andranno ad Amsterdam ad affittare due di quelle ragazze che si mettono in vetrina.

L'inesperto Vincenzo ovviamente ignora chi siano queste ragazze, non è sufficientemente uomo di mondo per saperlo, comunque accetta.

Una volta tratti in salvo, Vincenzo decide che la vita di miniera non fa per lui e decide di ritornare in Italia. Fa la valigia e parte per Amsterdam insieme a Federico, per un weekend di festeggiamenti prima di prendere il treno e tornare in Italia.

Non so perché, ma il protagonista Vincenzo
mi sembra il fratello maggiore di Robin.

Una volta ad Amsterdam, Federico dice che ci pensa lui a tirare fuori due donne, lui conosce la lingua internazionale (versi, gesti e parole casuali), ma di fatto non combina granché, anche perché di fatto lui esce con una prostituta fissa, che però è anche una specie di partner visto che gli fa continue scene di gelosia.

Vincenzo invece è così inesperto che quella che lui pensa essere una prostituta è in realtà una religiosa che gli dice: "Ah, italiano. Italiano pregare poco" e gli rifila un volantino.

La serata poi finisce bene per Vincenzo, perché riesce ad agganciare una prostituta che poi lo porta addirittura nella sua casa di famiglia, dove non ha portato mai nessun uomo. Lei è anche affettuosa e dimostra interesse nei suoi confronti, lui invece è un po' più in balia degli ormoni in fregola. 

Però poi anche lui inizia a provare qualcosa e chissà se poi quel treno lo prenderà...

Film bello, un po' triste, un po' malinconico, un po' romantico, a tratti pittoresco nella rappresentazione di certi personaggi. Film dalla lavorazione travagliata. Ha subito parecchie censure, in particolare perché non era concepibile una storia d'amore tra un bravo ragazzo e una prostituta. Pretty Woman aveva ancora da venì...


14 commenti:

  1. Suppongo ti stia sfinendo il calendario di quest'anno! Ieri ho temuto che una pila di vecchie VHS ti fosse crollata addosso e fossi rimasta intrappolata 😝

    Non mi aspettavo un giudizio positivo dato che il film sembra andare a... puttane 😆
    È vero, Vincenzo sembra Robin, stesso sguardo ed espressione imbronciata 😁

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    1. Guarda ho avuto una botta di lavoro e sono incasinata per via di quello, mi si sono scazzati tutti i ritmi!!!
      E' lui, è Robin e invece il suo amico uomo di mondo mi sembra John Belushi https://images.mubicdn.net/images/cast_member/3158/cache-2690-1478101707/image-w856.jpg?size=256x

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  2. Il ministro Ossola mi mancava completamente. Invece mi ricordavo che un qualche accordo con Gheddafi portò soldi alla FIAT - o meglio, all'epoca lo sapevo ma poi me ne sono completamente dimenticata. Ricordo benissimo anche che all'epoca Gheddafi era solo uno dei tanti strani personaggi che stavano dall'altra parte del Mediterraneo ed era anzi visto con una certa simpatia. Certo, ancora non aveva spedito missili su Lampedusa...
    Il film avrà anche avuto difficoltà di produzione per via del soggetto scabroso, ma poi alla RAI lo hanno mandato in prima serata. Tenendo conto che non si trattava esattamente di un blockbuster, mi sembra che le programmazioni siano diventate molto più insulse.
    Senza dubbio comunque l'attore è Robin sotto falso nome.
    Chissà se blogspot stavolta si degnerà di accogliere il mio umile commento...

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    1. Mi sa che si è tentato negli anni di dimenticare di quel contributo di Gheddafi... all'epoca non era visto sicuramente come in seguito però da quello che ho letto c'era comunque un certo imbarazzo nel comunicare la notizia. Non era certamente il solito azionista comune...
      Devo dire che le programmazioni di una volta mi sembrano qualitativamente forti. In prima serata davano cose che ora darebbero forse solo alle 3 di notte. E con tutto che c'erano solo due reti e la programmazione oraria era limitata, c'era una varietà molto ampia. Molto teatro, musica, non tantissimi film ma abbastanza buoni e anche di autore, poi telefilm, cartoni, approfondimenti... devo dire che mi sembrano dei palinsesti validi.

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  3. Strano ma vero, l'ha preso alla prima.
    Già che ci sono sfido la sorte due volte per dirti che queste carrellate mi piacciono molto!

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    1. Hai dei problemi a inserire commenti? Mi ricordo che era successo anche l'anno scorso. Avevo anche messo nelle impostazioni che chiunque poteva commentare, anche senza account google. Ma non credo fosse quello l'inghippo.
      Ti ringrazio molto! <3 Purtroppo non riesco a mantenere il ritmo giusto!

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  4. Mi sono accorto tardi del tuo ritorno, ma recupero tutti i post seduta stante

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    1. non ti preoccupare, che qua ho perso il ritmo perché sto facendo fatica con gli impegni! ma non demordo e farò tutte le caselle anche se con fusi orari assurdi!

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  5. E io a quel Natale con Kabir Bedi partecipai eccome. Una zia ci portò tutti al cinema, adoravo l'attore e tutto ciò che interpretava. Poi quella voce di Pino Locchi...

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    1. Eh in effetti Kabir aveva il suo fascino esotico-selvaggio. E anche la voce sì, ci stava. Sono contenta di questo tuo riscontro in prima persona a proposito di qualcosa di citato nel post!

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  6. Ah, il Corsaro Nero, il mio grande amore tra i romanzi di Salgari e i film che ne traevano, sigh. Dicevano che questo era un film di serie B, ma io non sono d'accordo, secondo me era fatto benissimo, le musiche erano coinvolgenti al massimo e ho apprezzato anche i personaggi minori come Jara e il cattivissimo duca di van Gould.
    Il film che hai recensito non l'avevo mai sentito.
    Si può dire che io sia cresciuta tra il colonnello Gheddafi e Andreotti... sembravano immortali entrambi!

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    1. Il Corsaro Nero dev'essere uno dei primi libri che ho letto col lettore digitale, perché faceva parte deii libri gratuiti fuori copyright. E mi ero presa bene dentro, devo dire che i suoi patemi mi avevano avvinto!
      I film non li ho mai visti però, dovrò rimediare!

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  7. Non sai che uno stecchino in bocca è il simbolo universale dell'amarezza? :-D
    Dall'agosto al dicembre 1975 la censura italiana è stata lì a tagliare e limare, ma niente: 'sto "Deep Throat II" (da noi poi noto come "Gola profonda") non ne voleva sapere di assomigliare a un film, era solo un porno famoso per essere stato proiettato in cinema non ad esso dedicati. Non sapevo che a dicembre '76 era stata promessa una versione estesa, ovviamente non mantenuta: come avrebbero potuto aggirare il visto del Ministero con i suoi metri di tagli?
    Kabir Bedi un po' mi piaceva da ragazzino, ma già nei primi Ottanta di film suoi non me ne capitavano sotto gli occhi: ricordo che da piccolissimo seguivo la serie TV di Sandokan, quella con la sigla degli Oliver Onions dove sale e scende la marea (e Sandokan c'ha la diarrea, cantavamo alle elementari :-P)

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    1. Ma tutti quei pornazzi che pubblicizzavano sui giornali? ma tu dici che dovevano farlo passare in cinema normali? Vabbè mai ai fan cosa gliene fregava, purché lo dessero, sarebbero andati anche nei cinema dedicati e vista la fama avrebbe comunque fatto il botto.

      E chi se la dimentica la sigla di Sandokan! Con Kabir che lotta con la tigre e lancia pugnali!

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