lunedì 24 aprile 2017

Do not disturb (1999)
Narrazione irriverente

Do not disturbL'altra sera ho beccato in tv questo film che nel riassunto della trama veniva definito come thriller hitchcockiano. Bello - mi son detta - guardiamo un po' questo film ispirato al maestro del brivido!

L'attore di spicco è William Hurt che interpreta un tizio che lavora per una casa farmaceutica e che all'inizio del film sta volando verso Amsterdam per un incontro di lavoro. Con lui ci sono la moglie e la figlia di 10 anni; quest'ultima è muta a seguito di un non ben specificato incidente. La ragazzina è vestita con una salopette da aiuto-tuttofare e pare divertirsi a inventare storie catastrofiche, tipo che l'aereo sta andando in fiamme, per la gioia di quei passeggeri che hanno paura di volare.

Arrivati all'aeroporto e dopo aver passato la dogana (a stento, visto che Hurt si comporta come uno spacciatore psicotico), viene a prenderli, per portarli in albergo, un tizio che lavora nella filiale olandese della casa farmaceutica. Il tizio ha una giacca rossa. Praticamente la stessa giacca che aveva Fiorello quando conduceva il karaoke, solo che quella di Fiorello era meno sgargiante.

L'allegro quartetto giunge all'hotel de l'Europe e vede che l'edificio è preso d'assalto da un'orda di ragazzine che sperano di incontrare il loro idolo canoro che alloggia proprio in quell'albergo. Facendosi largo tra la folla, i quattro raggiungono la reception per scoprire non solo che c'è un casino con la camera, ma anche che l'incontro di lavoro, che doveva essere la mattina seguente, è stato anticipato alla sera stessa.

La ragazzina decide che deve andare assolutamente in bagno proprio in quel momento e non può tenerla un secondo di più. Mr. Giacca Rossa si offre di accompagnarla e mentre lui aspetta fuori dalla toilette, parte una musica di suspense, quel genere di musica che si sente nei momenti di tensione, quando sta per accadere qualcosa. Cosa accade? Niente, accade che lei ci sta mettendo una vita e lui ha finito le sigarette.

Giacca Rossa non ce la fa stare senza sigarette e va a comprarne un pacchetto. Naturalmente, la ragazzina esce dal cesso proprio mentre lui è via. In fondo al corridoio lei vede, di spalle, un uomo in giacca rossa. Cerca di avvicinarsi a lui, ma l'uomo le sfugge. Lei lo insegue ma, essendo muta, non riesce ad attirare la sua attenzione. Percorrono corridoi, stanze, scale, sgabuzzini ecc. fino a giungere nelle cucine dove lei finalmente si accorge che l'uomo non è Mr. Giacca Rossa. Incredibile: nello stesso albergo ci sono due persone con una giacca dal colore così bizzarro e non sono nemmeno due fattorini! Evidentemente agli olandesi piace vestire frizzantino. Oppure il colore della giacca era un espediente narrativo da quattro soldi.

Fatto sta che la ragazzina, dopo tutto quel girare, si è persa e non riesce più a trovare la strada per la hall, ma invece di chiedere informazioni usando la lavagnetta che porta al collo, decide di uscire nelle terrazze deserte dell'hotel. Terrazze le cui porte si aprono ovviamente solo dall'interno per cui lei rimane chiusa fuori ad aggirarsi al freddo tra tavolini e ombrelloni chiusi.

Gira che ti gira, arriva in un punto che potrebbe essere il retro dell'albergo e vede due uomini che litigano. Sta per palesarsi ma cambia idea quando vede arrivare un terzo uomo, armato di pistola, che si rivelerà essere uno dei killer più inetti della storia del cinema.

In pratica, uno dei due litiganti, tale Hartman, è nientemeno che il tizio con cui Hurt ha l'appuntamento di lavoro. Questo Hartman vorrebbe vendere a Hurt un certo farmaco senza rivelargli che il farmaco ha degli strani effetti collaterali. Più che strani, diciamo letali. L'altro litigante è l'avvocato di Hartman che non vuole rendersi complice di questa vendita truffaldina.

Menomale che almeno le giacche
rosse non erano così lunghe

Il killer è un tizio ingaggiato da Hartman al solo scopo intimidatorio ma, siccome è imbranato, gli parte per sbaglio un colpo di pistola che ferisce gravemente l'avvocato. Il killer si giustifica dicendo che la pistola è nuova e ha sparato da sola. (Sì, vabbè, è una pistola posseduta). Un minuto dopo, però, quando questo sedicente killer ha davvero intenzione di sparare, la pistola non spara. Per uccidere l'avvocato ferito prova allora a usare un coltello ma...gli cade la lama! Giuro. Tra pistole che sparano a random e lame attaccate con la colla, vien da chiedersi dove il killer si sia procurato una tale attrezzatura da lavoro. E ancora si offende quando Hartman gli dà dell'asshole.

Insomma, l'assurda scena finisce con l'avvocato ucciso, Hartman che entra nell'albergo per andare all'appuntamento e il killer che insegue la ragazzina, dopo che si è accorto della sua presenza. Inseguita dal killer, la ragazzina ci mette circa 2 secondi per riuscire a raggiungere l'ingresso esterno dell'albergo, cosa che non era riuscita a fare prima, nonostante avesse vagato per mezz'ora.

Fatto sta che però la ragazzina non riesce a entrare nell'albergo perché viene allontanata dai portieri che la scambiano per una fan in delirio. Scappa che ti scappa, riesce fortunatamente a nascondersi in una barca ormeggiata in un canale, perché non dimentichiamoci che siamo ad Amsterdam, la Venezia del nord.

Il killer non la vede e se ne va. È già lontano, è fuori scena, è praticamente in Belgio, eppure riesce a sentire il proprietario della barca su cui si è rifugiata la ragazzina mentre le intima di scendere dalla barca. Il killer torna indietro, spara un colpo e naturalmente gli si inceppa la pistola cosicché la ragazzina e il barcarolo riescono a fuggire. 'Sta pistola è proprio strana, mi fa venire in mente la mia prima macchina fotografica che dopo il primo flash bisognava aspettare qualche minuto per poterlo riusare. Che sia una pistola che va a batterie?



Nel frattempo i genitori della ragazzina sono preoccupati perché non trovano la figlia e si rivolgono al direttore dell'albergo affinché faccia qualcosa e magari chiami la polizia. Il direttore cerca di minimizzare dicendo che forse la figlia si è solo persa tra i corridoi. Dice che perfino lui stesso, a volte, fa fatica a trovare la strada. Alla faccia, invece di chiamarlo Hotel de l'Europe avrebbero dovuto chiamarlo Labirinto di Cnosso e consegnare un gomitolo agli ospiti non appena questi entrano nella hall. C'è solo da sperare che non incontrino un minotauro nei bagni.

Intanto, la ragazzina e il barcarolo sono a piedi in giro per Amsterdam e vengono fermati da una macchina della polizia. A quanto pare il barcarolo ha della droga addosso e per evitare di venire arrestato scappa. I due poliziotti non si fanno nessun problema a inseguire il barcarolo e a lasciare lì da sola la ragazzina che, ripeto, ha 10 anni.

Ma non c'è problema perché a farle compagnia arriva subito il killer che, guarda caso, sta proprio passando di lì. Già perché Amsterdam è un paesello dove è facile incontrarsi per caso. La ragazzina, per fuggire, si mette alla guida della macchina della polizia. Sì, perché i poliziotti hanno avuto la furbizia di lanciarsi in un inseguimento lasciando lì la macchina aperta e con le chiavi inserite. Per farla (semi) breve, i genitori e la ragazzina riescono a riunirsi mentre il killer è ancora a piede libero.

Anche in Natale a New York, i personaggi
si incontravano per caso nella Grande Mela
con una facilità incredibile
Solo a me sembra strano che i genitori mettano a letto la ragazzina e la lascino sola per andare all'appuntamento di lavoro e poi a cena? Dopo tutte le peripezie che le sono accadute, per di più?

Comunque, Hurt incontra Hartman e così, per parlare, gli racconta di come la figlia sostenga di aver visto uccidere un uomo. A Hartman gli va di traverso lo scotch e con una scusa si allontana per telefonare proprio a lui: il killer, che triste e sconsolato, sta bevendo un drink in un nightclub. Hartman gli comunica il numero della stanza in cui sta la ragazzina (come faceva a saperlo?). Il killer abbandona il suo drink per andare a compiere la sua missione e sul palco dietro di lui una spogliarellista cade dalla sedia. Ma perché, io mi chiedo. Qual è il senso di questi inserti "comici" stile Hot Shots in un film serio? Vabbè, "serio" è una parola grossa.

Il killer arriva all'hotel e riesce a entrare nella stanza dopo aver utilizzato una forcina per aprire la porta (almeno questa cosa gli è riuscita), ma tanta bravura non viene premiata perché nella stanza non c'è nessuno! Vi ricordate no, che avevo detto che c'era stato un casino con le stanze. Hurt e famiglia in realtà sono alloggiati in un'altra suite.

Il killer è arrabbiato e chiama Hartman che è a cena con Hurt e consorte. Anche Hartman ha appena scoperto del cambio stanza e al telefono dice chiaramente al killer che non può parlare perché è a cena con amici ma riesce comunque a comunicargli il numero giusto della stanza inserendolo in una frase come se fosse un'offerta economica. Il killer, oltre che imbranato, è anche un po' tardo e ci mette un po' a capire la cosa. Poi finalmente gli si illumina la lampadina e dice:"Molto ingegnoso".

A questo punto, prima di far vedere quali danni riuscirà a combinare il killer nella stanza giusta, c'è un brusco stacco sulle chiappe nude di un pattinatore che, noncurante del freddo, sfreccia lungo il canale vestito con solo un body laminato. Una visione memorabile. Il suo amico è un po' più vestito ma quanto a finezza non lo batte nessuno: decide di mollare un po' d'acqua proprio nel canale e proprio di fronte a un traghetto che sta transitando. All'interno del traghetto, gran scompiglio: tutti che tirano fuori la macchina fotografica per portarsi a casa questo gran ricordo di Amsterdam. E menomale che all'epoca non c'era Instagram.

Proporrei questo cartello
da mettere sul ciglio dei canali
Ma perché ci vengono mostrati questi due soggettoni da manuale?? Perché quello che usa il canale come toilette scopre nell'acqua il corpo dell'avvocato, avvalorando così il racconto della ragazzina che fino a questo momento non era stato preso molto sul serio dalla polizia.

Ma torniamo al killer che è riuscito ad entrare nella stanza giusta. Stavolta, come arma, ha deciso di usare il laccio da strangolatore ma non riesce a usarlo perché, nella sua goffaggine, urta un tavolino e la ragazzina si accorge quindi della sua presenza. (Probabilmente se avesse tentato di usare il laccio, gli si sarebbe spezzato).

La ragazzina, dopo avergli dato una forbiciata in una gamba, scappa dalla stanza ma invece di prendere le scale perde tempo ad aspettare l'ascensore. Forse vuole dare al killer almeno l'illusione di poterla raggiungere; non vuole vincere facile, che di sicuro a lui stanno venendo dei complessi d'inferiorità.

Comunque l'ascensore probabilmente le dà qualche super-potere perché da qui in poi si comporta come neanche un ninja: raggiunge il tetto dell'ascensore passando attraverso il solito pannello spostabile sul soffitto (ma è così facile? lo fanno in tutti i film!), salta da un ascensore all'altro, dà calci in faccia, scala muri, cammina sui cornicioni, si butta dai tetti...Credibilità del tutto assente. E trova anche il tempo di avere un incontro ravvicinato con il famoso cantante che non è precisamente sullo stile degli One Direction e ci prova con lei, pure. Tra l'altro nel film più di una volta si fanno battute alquanto discutibili nei confronti della ragazzina che, ripeto, ha 10 anni.

Per chi vuole godersi questo filmone ci sono altre amenità, tipo William Hurt che fa evoluzioni acrobatiche su un'ambulanza in corsa oppure inseguimenti spericolati in una Amsterdam dove nessuno parla olandese neanche per sbaglio. Inoltre non ho mai visto un film dove le pistole fanno cilecca così tante volte come in questo.

Vorrei proprio sapere cosa c'è di hitchcockiano in un filmaccio del genere, incerto su quale registro usare, con un umorismo demenziale assolutamente fuori contesto e con una recitazione approssimativa. Non credo di sbagliare se chiudo attribuendo al maestro le seguenti parole:






4 commenti:

  1. ahaha se non altro è stato un film degno di un tuo post ^_^
    Guarda, io l'ho visto all'epoca della sua prima trasmissione in TV e temo di non ricordare molto, se non che fu una serata burrascosa, con telefonate e distrazioni varie. Forse addirittura ne ho visto solo la seconda metà, però mi era rimasto un bel ricordo, o magari solo una bella sensazione, dovuta forse al fatto che mi piace Jennifer Tilly e sono un fan sfegatato di William Hurt. (Quand'era vivo, però: credo sia l'unico attore che è sensibilmente peggiorato una volta che ha smesso di bere! Per favore, dategli una bottiglia così torna il mito di un tempo ^_^)
    Magari dovrei rivederlo, ma dopo averti letto non ne ho molta voglia :-P

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    1. Invece lo DEVI rivedere a questo punto, perché non puoi rimanere col dubbio se il film ti potrebbe piacere o no.
      In sé il film è abbastanza curato, per dire, solo che ha una trama piena di buchi e poi ha questi inserti di comicità secondo me del tutto fuori luogo. Anche a me piace Hurt ma se non ricordo male, perché il film l'ho visto l'anno scorso, mi sembra che qui recitasse un po' sopra le righe, non mi aveva molto convinto. Della Tilly non so se ho visto altro, ho visto quello degli ultracorpi con la sorella, cmq aveva un che di bamboleggiante nella recitazione che mi sembrava fuori luogo. Può essere che fosse il copione a influenzare la loro recitazione.
      No ma adesso lo devi senz'altro vedere, non puoi più esimerti.

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    2. Diavolessa tentatrice, mi stai convincendo! :-P
      La Tilly gioca molto con il ruolo della bambolona, o meglio: è una bambolona che finge di giocare con il ruolo da bambolona perché in realtà non è bambolona, ma è bambolona!
      La sorella era molto più seria ma a parte "Il grande freddo" con Hurt e "Ultracorpi" non l'ho mai vista altrove. E se l'ho vista non l'ho riconosciuta.
      Mannaggia, ora ho voglia di rivederlo :-D

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    3. AHhaah, che poi lei mi sembra che giochi a poker di professione, una tipa particolare.
      Basta, niente indugi, lo devi vedere e poi magari ti ispira pure di scriverci qualcosa. Può essere pure che non ho capito io la chiave di visione del film.

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