Il 15 dicembre del 1890 moriva assassinato il leggendario capo Sioux Toro Seduto: guerriero, uomo saggio, guaritore, figura di riferimento per la sua gente contro l'invasione da parte dei colonizzatori bianchi. Partecipò e ottenne una vittoria schiacciante nella devastante battaglia di Little Bighorn, contro l'esercito degli Stati Uniti.
L'evento purtroppo non è dei più felici, ma cogliamo l'occasione per ricordare il famoso capo.
La figura di Toro Seduto appare in diversi film e da come ho capito, viene rappresentata, in linea di massima, sempre in maniera positiva. Ho qualche dubbio sui primi film. Quello che si intitola: "Toro Seduto: l'ostile capo indiano" non promette molto bene. Anche un altro intitolato "Hands Up!", dove sono coinvolti degli "indiani ostili", potrebbe non essere molto favorevole alla causa Sioux.
A volte gli attori che interpretavano Toro Seduto erano nativi, altre volte no. Vediamo un po' una carrellata.
Nel film "With Sitting Bull at the Spirit Lake Massacre", abbiamo un vero nativo.
Questo è Chief Yowlachie che ha recitato in moltissimi film fino a metà degli anni '60. |
Mi riservo di vedere il film, comunque.
Poi abbiamo "La dominatrice", ambientato nel circo di Buffalo Bill, in cui per un breve periodo ha lavorato anche Toro Seduto. Poi si è rotto le scatole e ha voluto tornare a casa.
Chief Thunderbird, un vero nativo anche se non so se fosse proprio un capo |
Nel successivo "Anna prendi il fucile", troviamo di nuovo il personaggio di Anne Oakley (la "dominatrice" del film precedente e che Toro Seduto nella realtà ha anche simbolicamente adottato come figlia), ma il nostro capo indiano non è interpretato da un nativo ma da J. Carrol Naish, figlio di irlandesi. Naish ha interpretato il ruolo anche in "La strage del 7º Cavalleggeri" (che è quello di cui ho messo il poster sopra). Ma vediamolo un po'.
Ecco, lo vediamo con e senza trucco. Mah, non so, diciamo appena passabile anche se assomiglia ai sudamericani che si spacciano per nativi nordamericani. E menomale che Naish è irlandese |
Almeno è meglio della sua tribù, i cui componenti sembrano Sioux tanto quanto lo sembro io.
E infatti sono tutti messicani |
Ma per fortuna, dopo un tale Frank de Kova (italoamericano) che interpreta Toro Seduto nella serie Cheyenne, si ritorna in seguito a ingaggiare veri nativi. Lo fa Robert Altman nel suo "Buffalo Bill e gli indiani" con un vero capo, chiamato Frank Kaquitts. Il film forse non è del tutto riuscito, ma ha la particolarità di scardinare il "mito" di Buffalo Bill, presentandolo come un mistificatore che distorce la realtà per farne lo spettacolo che più gli aggrada. Buffalo Bill (Paul Newman) vuole ingaggiare Toro Seduto per fargli fare quello che lui ritiene facciano gli indiani, ma rimane scosso incontrando la figura anche spirituale del capo indiano, che si rifiuta di fare quello che BB vorrebbe.
Poi abbiamo tale August Schellenberg che è un attore misto mohawk-svizzero-tedesco e che ha interpretato TS in "L'ultimo pellerossa".
Ha uno strano cipiglio, adatto contemporaneamente a un capo indiano e a un banchiere svizzero |
Infine ci buttiamo sul fascinoso, visto che dobbiamo fare anche il momento romantico e ci abbiamo una Jessica Chastain come controparte femminile.
Questo è Michael Greyes in "Woman Walks Ahead" |
Come ultima cosa, guardando i titoli di "Sitting Bull", sono rimasta colpita dalla dicitura a fianco del nome Iron Eyes Cody. Mi pare alquanto ridicolo scrivere "Famous TV star". Da quando in qua bisogna specificare una cosa del genere? Comunque, sono andata a curiosare su chi fosse questo Iron Eyes Cody e ho scoperto che il suo vero nome era Espera Oscar de Corti e che non era indiano per niente, ma lui andava in giro a dire a tutti che lo era. Nella vita reale si vestiva con i costumi che indossava sul set, con tanto di parrucche trecciute e copricapi piumati, e si comportava secondo gli stereotipi nativo-americani dell'epoca.
E alla fine cosa è saltato fuori a proposito delle sue vere origini? Che entrambi i suoi genitori erano del sud Italia! Mitico!
Bene, dopo questo aneddoto, vi saluto. Che siate corvi o aquile, vi auguro buona giornata!
Il fattore sorpresa è determinante! Ogni giorno vi devo stupire! :D
RispondiEliminaSi sa che gli italiani all'estero sanno sempre contraddistinguersi: possiamo essere tutto... anche capi indiani :-D
RispondiEliminaInvece è stata una piacevole sorpresa scoprire che almeno a volte, magari per errore, un vero pellerossa abbia recitato in un film di pellerosse, qualcosa di davvero raro. (Altro che white-washing!)
ahahah il cazzaro italiano adatto a qualsiasi ruolo!
Eliminasì, ogni tanto, tra i messicani si trovano i veri pellerosse!
Ricordo film ambientati tra i pellerossa o magari in sud-America o addirittura in Vietnam con un cast variopinto, studiato appositamente perché nessuna etnia corrispondesse: giapponesi che facevano i vietnamiti, coreani che facevano i messicani, messicani che facevano i pellerossa, pellerossa che facevano i cinesi, cinesi che facevano i marziani e via dicendo. Credo che ad Hollywood esistesse proprio la mansione del "Mischiatore di razze", che aveva il compito di non chiamare mai attori della stessa etnia dei personaggi :-D
Eliminaahahaha un lavorone, che se poi sbagli e ti viene la razza giusta per il ruolo, devi rifare tutto da capo e mischiare tutto dall'inizio!
EliminaE poi c'è l'italiano travestito che le fa tutte!
Ahahaha assurda la cosa della Famosa star della TV...
RispondiEliminaChissà perché, magari queste cose si devono scrivere per contratto, sai?
Moz-
ahaah, ma addirittura per contratto? è che se devi specificare "famosa star tv" vuol dire che nessuno ti conosce e se nessuno ti conosce riesci addirittura a imporre sul contratto che lo devono scrivere? ahaha che storia, me lo vedo questo che va in giro dicendo di essere indiano e poi si raccomanda di far scrivere "famosa star". Dev'essere stato un personaggione assurdo!
EliminaL'immaginario dei nativi americani per molta parte di quelle vecchie produzioni ha difatti del ridicolo. Questa cosa di trecce e piume, il cliché degli abiti con le frange, puah. Io che mi sono laureata con una tesi di antropologia sui nativi, posso dirti che ci hanno raccontato tutta un'altra storia. I veri film compaiono dagli anni Settanta, se vogliamo citare Piccolo Grande Uomo, Corvo Rosso non avrai il mio scalpo, L'uomo chiamato Cavallo, ecc. Fino ad arrivare al mirabile Balla coi lupi, che è stato il film culto per me.
RispondiEliminaFra gli attori ho adorato Graham Green, Wes Studi (quasi sempre malvagio e per questo un talento puro), ma come la mettiamo col bellissimo Eric Schweig? E Adam Beach? Fantastique. :)
Ah non ho dubbi che nei film con indiani, fino agli anni '70, abbiano raccontato le cose in maniera molto manipolata. Credo poi ci fosse il cliché: cowboy buoni - indiani cattivi. Devo dire che nello specifico della figura di Toro Seduto, i film anche prima del '70 non ne danno una immagine negativa, anzi mi pare positiva (pur con tutto l'apparato coreografico kitsch di piume e frange), almeno così mi sembra di aver capito. Forse tu puoi confermare o ribaltare questa idea (alla Borghese :D). Certamente prima degli anni '70 c'era questa epopea dell'uomo (bianco) che si espande, ingrandisce la sua patria, affronta con eroismo le sfide, le difficoltà, le guerre, per portare la luce del progresso e della civiltà tra i selvaggi... disgustoso, terrificante. Non trovo neanche gli aggettivi. Veramente una storia tristissima. Tra i popoli "colonizzati", quelli dell'America del nord mi sembra che abbiano veramente avuto la peggio. Ogni volta che ci penso mi viene proprio una grande tristezza.
EliminaSperiamo di vedere sempre più attori nativi! A proposito, domani è proprio il compleanno di Wes Studi!
A parte i film più vecchi, sì, confermo che il racconto di grandi capi come Toro Seduto, Cavallo Pazzo, Nuvola Rossa, è stato in gran parte rispettoso dell'onore e la dignità di questi grandi personaggi. Però... noto sempre quel certo cliché che infastidisce, bah.
Eliminaah, ma sul clichè, credo che nessuna etnia sia immune. I nativi hanno piume-treccione-frange; i messicani non sono messicani se non hanno tutti il sombrero e il poncho. I cinesi devono avere la treccia, il cappello a cono e i baffi alla Fu Manchu, i neri devono parlare come nel doppiaggio di Via col vento "Zì padrone, io andare in cucina". Gli italiani vestono con la maglietta a righe e suonano il mandolino... non se ne vien fuori, soprattutto al cinema dove le cose devono essere appariscenti e "pittoresche". Fino a qualche anno fa, poi le cose sono fortunatamente cambiate.
EliminaPost magnifico! In effetti non mi ero mai domandata se per fare gli indiani prendevano gli indiani - anche perché di indiani se ne vedevano pochi da vicino, e di solito per brevi comparse dove parlavano pochissimo e facevano soprattutto gesti molto solenni; e ora che ci ripenso le squaw di solito avevano l'aria abbastsnza yankee.
RispondiEliminaAncor più non avevo riflettuto su questo singolare talento italiano per fare tutti i ceppi della razza umana - e va pur detto che, se da noi sono passati davvero TUTTI, da questi "tutti" restano appunto esclusi gli indigeni americani, gli innuit e qualche altro ramo minore 😃
Grazie! No in effetti, prendevano in gran parte altre etnie, per esempio ne "La storia del generale Custer" c'è Anthony Quinn che fa Cavallo Pazzo ed è già tanto che fosse americano, perché la maggior parte degli indiani erano stati interpretati addirittura da filippini.
EliminaAahaha, il cazzaro che si spacciava per indiano aveva dunque preso poprio una delle due etnie che in Italia non sono mai passate!
In effetti l'irlandese ha tutti i connotati possibili tranne quelli dell'irlandese. Mentre la sua squadra sembra un gruppo di tipi da spiaggia che hanno esagerato con la crema autoabbronzante, diventando arancioni 😅
RispondiEliminaPer la dicitura, sicuramente servirebbe oggi per tutti i cantanti che hanno ruoli più o meno rilevanti nei film... non ne conosco manco uno, soprattutto quelli italiani!
ahahaha, mancava solo tirassero fuori le chitarre e la palla per una bella partita a beach volley!
EliminaE' vero, circolano in tv personaggi che vanno ospiti qua e là e nemmeno io conosco nessuno, tra tronisti, vallette e personaggi meteore, non ne conosco nessuno e anche a me ci vorrebbe la dicitura che mi spiegasse chi sono!
Ma tu pensa! Un po' come Bela Lugosi che si era immedesimato un po' troppo nella parte del conte Dracula... Comunque in molti film western di quell'epoca gli indiani non sono per niente credibili!
RispondiEliminaahaha, ma almeno Lugosi Dracula lo aveva fatto davvero, invece il tipo qua sparava cacchiate tout court! Mi piacerebbe sapere se lo faceva per procacciarsi lavoro o se proprio era convinto. Cioè, se ripeteva così tante volte di essere un indiano che poi ha finito per crederci, oppure se era di quei personaggi che sparano cazzate continue ma lo fanno consapevolmente per darsi un tono.
EliminaNo, è vero, si vede lontano un miglio che sono solo truccati!