mercoledì 23 dicembre 2020

CineAvventario #23

E visto che due giorni fa c'è stata la congiunzione tra Giove e Saturno e a inizio mese abbiamo parlato di Giove....



Oggi è il turno di Saturno! Ma mica solo per via della congiunzione. Principalmente perché, come oggi nel 1672, l'astronomo Gian Domenico Cassini ha scoperto Rea, uno dei satelliti di Saturno.

Tra le altre cose, Cassini ha scoperto la separazione che c'è tra i due gruppi di anelli di Saturno e che è stata chiamata Divisione di Cassini in suo onore. La missione spaziale che ha esplorato Saturno dal 1997 al 2007 è stata intitolata Cassini-Huygens, per omaggiare i due astronomi che hanno studiato in maniera consistente Saturno e i suoi satelliti.

Come film ambientato in zona Saturno, ho scelto "2002: la seconda odissea", del 1971. Il titolo è stato scelto dai distributori italiani nel tentativo di spacciarlo per una specie di continuazione del film di Kubrick e addirittura sono stati modificati dei dialoghi, in modo da fare riferimento al famoso monolite. Inoltre, un personaggio che si sente solo via radio è stato doppiato dallo stesso attore che faceva la voce di HAL9000, ma in questo film non c'entra né HAL né il monolite, né Kubrick. L'unico collegamento con Stanley è che il regista di questo film, Douglas Trumbull, si era occupato degli effetti speciali di "2001 - Odissea nello spazio".

Badge di Saturno

Ma parliamo del film. La storia di svolge a bordo di una gigantesca nave spaziale a cui sono attaccate delle cupole contenenti vegetazione e animali. Sul pianeta Terra infatti tutto è stato distrutto per far posto all'urbanizzazione e alle industrie. Quindi nelle cupole ci sono gli ultimi esemplari di flora e fauna.

Lowell, il protagonista principale, è l'addetto alle cupole e si prende estrema cura di quello che c'è dentro. Coltiva piante e ortaggi e dà da mangiare agli animaletti, mentre gli altri tre astronauti della missione sono del tutto disinteressati alle cupole e al loro contenuto. Passano il tempo a fare i coglionazzi facendo le garette con le macchinine, a giocare a carte, biliardo, scacchi, a mangiare cibo spazzatura sintetico e non sono per nulla interessati al giardinaggio.

Lowell affetta le verdure da lui coltivate nella sua cucina con vista spazio

Un brutto giorno, dalla Terra arriva l'ordine di interrompere la missione, distruggere tutte le cupole e tornare sulla Terra. Tutti sono contenti, ma per Lowell la notizia è durissima e non riesce ad accettarla.

Mentre gli altri iniziano a mettere bombe sulle cupole, per poi sganciarle nello spazio e farle esplodere, Lowell è ancora lì che rinvasa piante nella sua cupola preferita e quando uno dei suoi colleghi arriva a mettere una bomba proprio lì, si incazza di brutto. I due iniziano a litigare e a menarsi e ci scappa il morto. E non è Lowell.

Nonostante sia scosso per aver appena ucciso un suo collega, Lowell non si ferma e riesce a lanciare nello spazio la capsula in cui sono gli altri due astronauti e la fa esplodere.

Rimane quindi da solo nell'astronave dopo essere riuscito a salvare l'ultima cupola. Insieme a lui ci sono dei simpaticissimi droni dalla forma poligonale e dall'andatura a papera e che lui rinomina con i nomi originali di Qui, Quo e Qua (anche se Qua finisce disperso nel momento in cui attraversano gli anelli di Saturno). Con loro instaura un rapporto quasi umano, gli insegna il giardinaggio e il poker.
Presto però iniziano gli imprevisti ma non posso raccontarvi tutto, sennò che gusto c'è a vedere il film?

Droni papereschi. Mi ha fatto sorridere una scena in cui
un drone stava attendendo istruzioni e intanto batteva un dito
della zampa, come quando si aspetta


Credo che si potrebbe definire il film come "fantascientifico hippy", un po' per questo tema ecologico e un po' perché ci sono addirittura delle canzoni di Joan Baez nella colonna sonora. Joan Baez nello spazio non l'avevo ancora incontrata.

È un film che in alcuni punti ha del fanciullesco, il rapporto del protagonista coi droni (e i droni stessi) mi paiono quasi sconfinare nel disneyano. Ma è un film di cuore, poetico e in grado di regalare emozioni. E penso che abbia influenzato delle opere che sono venute in seguito, il finale soprattutto (ma non solo) mi ha fatto pensare a Wall-E.

Bene, anche per oggi è tutto, vado a vedere cosa combinano Giove e Saturno.

19 commenti:

  1. Grande esempio di fake all' italiana questo. Per fortuna, nella nuova edizone, oltre all' audio originale e al doppiaggio farlocco, esiste anche un nuovo doppiaggio che non nomina più alcun monolito e ogni riferimento al film di Kubrick, che appunto nell' audio inglese non c'è assolutamente.

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    1. menomale che hanno fatto la versione fedele all'originale perché oggigiorno non sarebbe proprio accettabile quel fake all'italiana lì!

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  2. Vado pazzo per questo film, ha un’angoscia di fondo con cui non si patteggia ma con quelli effetti speciali gloriosamente vecchia scuola e un grande Bruce Dern, mi piace più il titolo originale, quello nostrano è truffaldino, ma resta un grande film ;-) Cheers

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    1. è un film particolare, da una parte il dramma sia a livello globale che specifico, con tanto di assassinii, e poi dall'altra parte quell'aspetto perfino buffo nel rapporto con la tecnologia e con i robot-papera.
      Un film che si distingue e rimane nel cuore.

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  3. Visto da bambino e subito amato, forse perché era un periodo in cui si riusciva a rendere davvero spaventoso lo spazio, capace di fare cose strane alla mente dei personaggi: il mitico Dern infatti non sta proprio bene di testa :-P
    La fantascienza ecologica ha avuto un grande periodo, anche perché bisogna sempre ricordare che prima di 2001 ogni film di fantascienza era considerata spazzatura per dementi, quindi affidarsi a temi di scottante attualità era importante per vendere un genere che aveva appena iniziato ad apparire nelle sale di serie A. Vanno capiti i distributori italiani se hanno cercato legami con Kubrick, perché il rischio era che il pubblico bollasse il film come robaccia e disertasse le sale.
    A proposito, hai notato la scena scacchistica all'inizio del film? :-P

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    1. Oddio, per scena scacchistica intendi i due astronauti che giocano a scacchi? ma si vede solo che giocano, non mi sembra ci siano dettagli. Intendi una scena particolareggiata o solo così? Magari riguardo.
      Credo che la fantascienza dell'epoca rendesse bene la solitudine spaziale, lo sconfinato, l'isolamento, l'essere spersi in qualcosa di sconfinato. Anche in quel film Disney di cui avevo parlato tempo fa "The Black Hole", si percepisce quella sensazione: astronavi enormi, silenziose, spazi semibui e deserti. Una sensazione tipica di quegli anni.
      Bruce sicuramente ha qualche disagio, ma penso che dal discorso che fa agli altri, si possa capire che il suo personaggio provenga da una situazione non bella, con la Terra devastata e dove tutto è finto e sintetico. Per cui probabilmente si porta dietro un carico emotivo di un certo tipo che poi nello spazio viene amplificato.
      Veramente un bel film, mi ha colpito molto, ha qualcosa di peculiare solamente suo.

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    2. Non si possono avere sempre scene scacchistiche pregnanti, quindi mi accontento anche di queste citazioni più leggerine :-P

      Mi è sempre piaciuto l'idea di spazio come luogo oscuro e inospitale, poi invece la fantascienza l'ha un po' "borghesizzato", con gente che ci va e viene come se niente fosse, ma all'epoca era ancora un luogo che metteva i brividi, anche in produzioni per ragazzi come Bleck Hole ;-)

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    3. ahaah ok, siccome avevo accennato agli scacchi nel post, pensavo che ci fosse qualcosa di più specifico! Hanno la miniscacchiera cmq! E questo mi ricorda la mini-dama magnetica che avevo da piccola.

      In generale ho notato che nel passato, la visione del futuro (al di là poi dell'aspetto spaziale) tendeva sempre all'asettico, al minimale, ma mi sa che non in tutto ci hanno azzeccato, perché nella realtà di oggi siamo abbastanza sommersi da una quantità di cose e immagini e informazioni, ecc. Non tanto minimale, direi.
      Però anche io preferisco la visione dello spazio come luogo oscuro e un tantinello spaventoso. Almeno per i film!

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  4. Ah beh, fico.
    La tematica è sicuramente inedita, o almeno la sua declinazione.
    Ma dopotutto era anche l'epoca dove si inserivano chiavi di lettura un po' quotidiane e sociali, anche forzatamente.
    Ma spiegami come ficcano dentro i monoliti, cosa dicevano in realtà?

    Moz-

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    1. Anni '70, flower power anche nello spazio! Praticamente dicevano che il contatto con il monolite aveva dato una spinta al progresso e quindi per quel motivo l'ambiente naturale terrestre ne aveva risentito.

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    2. No ma cosa dicevano... in realtà! Nella versione non forzatamente derivata da 2001 di Kubrick^^

      Moz-

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    3. Il problema è che avendolo visto in inglese non so esattamente in che punto gli italiani avessero piazzato il monolito. Ipotizzo che fosse in un momento in cui Bruce Dern si incazza coi suoi colleghi e gli parla di come sulla Terra è diventato tutto artificiale e tutti sono uguali (ma lo intende in maniera negativa) e fanno tutti le stesse cose. Presumo che ci abbiano ficcato lì dentro il monolito come causa del progresso, ma è un'ipotesi. Devo indagare.

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  5. Questo calendario dell'avvento ha quasi superato quello della Ferrero che mi ha accompagnato dal primo dicembre con un cioccolatino al giorno. E dico quasi solo perché sono un goloso. Scelgo questo post per commentare e farti gli auguri perché questo è un film che mi coinvolge particolarmente. L'ho visto l'ultima volta nel 2018, a Trieste, al festival del cinema di fantascienza, presentato proprio da Trumbull, che ha raccontato un sacco di cose in una masterclass di un paio d'ore. Bei tempi quando si poteva andare ai festival!
    Buon Natale!

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    1. hahaah avevo un degno avversario: la cioccolata! Come fare per batterla? è un'impresa impossibile e dunque non posso che riconoscere la superiorità della dolce avversaria! :D
      A parte gli scherzi, mille grazie, le tue parole mi fanno molto piacere!
      E' bellissimo questo che mi dici di Trumbull! dev'essere stato un incontro molto interessante. Ne hai scritto da qualche parte?
      Buon Natale e proseguimento!

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    2. Sì ne avevo scritto qui: https://lultimospettacolo.wordpress.com/2018/11/08/cronache-semiserie-dal-tsff-ovvero-da-torino-a-trieste-per-douglas-trumbull/
      E nell'altro post in esso citato (dovrebbe esserci il link)
      È stata un'esperienza interessante, e del resto ero partito da Torino apposta per andare fino a Trieste (6h di treno solo andata). Ma ne è valsa la pena!

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  6. Immagino che sia una di quelle robe con un finale tristissimo come usava in quegli anni.
    Ma se mi capita mi farò forza e lo guarderò, perché sembra molto bello

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    1. Dunque, il finale non proprio allegro, certo, no. Però c'è una scheggia di speranza.
      Sì è molto bello, secondo me anche per i ragazzi perché c'è un bel messaggio.

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  7. Rieccomi, poco a poco recupero i post che ho saltato, procedendo a ritroso.
    Mamma mia che fastidio 'sti italiani quando cercano il successo... Scrooged con S.O.S. Fantasmi per richiamare Ghostbusters con Murray; in Voglia di Vincere Fox diventa Marty (anziché Scott) per sfruttare Ritorno al Futuro; R2-D2 in C1-P8 perché pronunciandolo suonava come Gianni e Pinotto... e sono solo i primi che mi vengono in mente 🤦‍♂️
    Però Darth Vader/Water hanno fatto bene a cambiarlo 😝

    Adoro la fantascienza spaziale, potrebbe piacermi anche se mi chiedo perché distruggere le cupole? Ma non potevano semplicemente abbandonarle? 😅
    I droni sembrano quegli aggeggi tutto in uno per le macchine, tipo questo...

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    1. quella di voglia di vincere non la sapevo! ma dai! che poi uno rimane pure deluso perché magari si aspetta una cosa in linea col film che loro vorrebbero richiamare. E rimane deluso solo perché è tutta un'altra cosa, non perché sia brutta.
      Ma con i nuovi doppiaggi come lo pronunciano il dart vader? perché al limite se lo pronunci "veider" elimin il rischio del water e dunque già all'inizio potevano fare così. Certo che a pensarci bene il nome Darth Vader contiene uno spoiler di per sé!

      E' vero? perché non semplicemente lasciarle andare? a pensarci bene potevano fare così. Non so mica perché non l'hanno fatto. Non mi pare ne avessero dato motivazione. E' vero, un po' sembrano quei robot lì! immaginateli semoventi con zampe di anatra! :D

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