venerdì 13 settembre 2019

La truffa dei Logan - Breve post che la dice lunga sui miei gusti non al passo coi tempi

Dopo tre o quattro mesi, decido di uscire dal sarcofago e di vedere un film. Film che tra l'altro ha meno dei tipici dieci o venti anni che di solito deve avere un'opera per suscitare il mio interesse.

Il film che ho selezionato è per l'appunto La truffa dei Logan e il solo e unico motivo per cui l'ho scelto era perché vi recitava Daniel Craig.

Qualcuno ha qualcosa da ridire? Daniel Craig è un valido motivo per decidere di vedere un film.

Il film parte e io mi aspetto di vedere Daniel Craig, subito, immediatamente.

Invece mi becco Channing Tatum che, un po' imbolsito e con quasi perenne cappello da baseball in testa, interpreta convincentemente un uomo della provincia americana che non se la passa tanto bene: viene licenziato dal lavoro e l'odiosa ex moglie ossessionata dalle calorie vuole trasferirsi altrove col nuovo marito, rendendogli così difficile trascorrere del tempo con la figlia.

Il nuovo marito della ex moglie sarà mica Daniel Craig? None, è un certo David Denman che non conosco manco per niente.

Ma attenzione, Channing Tatum ha un fratello...sarà sicuramente interpretato da Daniel Craig, giusto?

Manco per cavolo, il fratello è invece Adam Driver.

Adam Driver. Parliamone.

Anzi, non ne parliamo. A me Adam Driver non piace per niente. E non è certo questo film, dove l'autista Adamo sfoggia una recitazione al limite della catatonia, che mi ha fatto cambiare idea su di lui.

Insomma, Channing Tatum e Adam Driver sono appunto i due fratelli Logan che decidono nientemeno di fare una rapina in un circuito automobilistico, dal momento che essi - i due fratelli - sanno come vengono movimentati i soldi all'interno di questo circuito. Per la precisione, i contanti vengono fatti passare attraverso dei tubi tipo posta pneumatica e custoditi poi in un caveau.

Serve dunque un esperto che faccia saltare il caveau.

E finalmente, al minuto 20, appare Daniel Craig nelle vesti dell'esperto saltacaveau. Ha un look un po' da nazista dell'Illinois, ma fa sempre la sua porca figura.

Ma dopo soli cinque minuti di Daniel Craig in divisa a strisce perché "in-car-ce-ra-to", dobbiamo già salutarlo per andare a fare la conoscenza dei suoi due fratelli sempliciotti. E per incontrarli dobbiamo andare in una fiera di paese, dove i due fratelli sono impegnati nei giuochi tipici dell'occasione: lancio di tavolette del water e gara a chi per primo estrae un gran numero di piedi di porco da una vasca piena d'acqua, usando solo la bocca.

E via, dopo aver coinvolto nel piano anche l'intelligente sorella dei Logan, parte tutta l'operazione truffaldina che prevede una minuziosa preparazione e attuazione di un gran numero di passaggi e procedure. Nel piano è addirittura previsto che Craig esca dalla prigione per poche ore e vi rientri poi inosservato. Che facile eh?

In tutto questo, Daniel Craig appare piuttosto poco, ma almeno ci sono sei o sette minuti in cui lo si vede preparare con metodo scientifico un superprodotto in grado di provocare un'esplosione controllata che fa saltare i tubi con dentro i soldi permettendo la successiva aspirazione del contante tramite super aspiratori. Un sistema un po' da Banda Bassotti, ma a quanto pare funziona.

Insomma tutto fila liscio, liscissimo. All'inizio sembra esserci un intoppo perché salta fuori il colpo deve venire eseguito parecchio prima del previsto, ma sinceramente non ho capito il senso della cosa dal punto di vista narrativo. Forse mi sono persa qualche pezzo mentre attendevo che Daniel Craig facesse le sue comparsate, ma non mi sembra che l'anticipazione del colpo abbia causato qualche disagio. Tutto va per il verso giusto, nessuna difficoltà degna di nota...bah.

Cè una specie di colpetto di scena finale e negli ultimi venti minuti di film appare anche una Hilary Swank nei panni di un agente FBI dal modo di fare piuttosto robotico. Sembrava un Terminator - mi aspettavo da un momento all'altro che si togliesse e si rimpiazzasse un occhio.

Insomma, io non è che sono rimasta proprio soddisfatta da questo filmetto. Fatto bene sì, con ritmo agile e musiche cool ma...i personaggi non hanno destato molto il mio interesse e non mi sembrava che fossero nemmeno particolarmente divertenti. E inoltre mi sembra davvero poco credibile che dei personaggi così siano in grado di ideare e realizzare un colpo così complesso, portandolo a termine con tale scioltezza che nemmeno i ladri professionisti!

Mi è mancata un po' di tensione, di suspense, di imprevisto.

Mi è sembrata ben fatta la rappresentazione della provincia americana (con tanto di agghiaccianti concorsi di bambine ipertruccate), ma in definitiva niente che non si sia già visto.

Dunque, tirando le somme, poiché mi pare di aver capito che il film ha i suoi estimatori ed è stato in genere piuttosto acclamato, ho capito che lo devo rivedere tra dieci, venti anni, quando sarà diventato sufficientemente retro per essere apprezzato anche da me.

"Civetta, almeno io ti sono piaciuto?"