Buon martedì, esimi lettori, e benvenuti nella consueta rubrica settimanale. Il titolo di wertmülliana lunghezza ci introduce un post che in una botta unica combina due rubriche: oltre a quella compleannistica, c'è pure quella "Americani in Italia: come ci vedono", di cui trovate due precedenti episodi qui e qui.
Comunque vi tranquillizzo subito: l'immancabile "protagonista" di tutti i film americani ambientati in Italia c'è! Il mandolino c'è! Casomai aveste la preoccupazione che non ci fosse.
Prima di concentrarci sul personaggio del giorno, informo voi lettori amanti dei viaggi impossibili, che l'8 febbraio è il giorno di nascita di Jules Verne. Agli amanti della chimica invece ricordo che è anche il giorno di nascita di Dmitri Mendeleev: l'ideatore della tavola periodica degli elementi. Agli amanti della poesia, mi permetto di ricordare Giuseppe Ungaretti.
E dopo esserci illuminati d'immenso, ci dedichiamo al settore cinematografico. Personaggi famosi nati quest'oggi sono James Dean e Nick Nolte, che però non possiedono i requisiti per partecipare quest'anno alla mia rubrica (perché qua, ci vogliono i requisiti, mica pizza e fichi!).
Per fortuna che c'è un terzo personaggio che in una occasione ha pure lavorato con Nolte, precisamente nel film "I protagonisti" di Altman.
Bene, chi è questo attore, di cui senza dubbio alcuno avrete visto tutti almeno uno dei suoi tantissimi film?
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Jack Lemmon
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Eccolo qua, il nostro attore. Nato in ascensore perché sua madre, patita di bridge, non si decideva a mollare la partita in cui era impegnata, nonostante le contrazioni si facessero sempre più ravvicinate. Chissà che carte straordinarie doveva aver avuto in mano questa donna per non voler abbandonare il tavolo da gioco! Quando però le contrazioni sono diventate non più ignorabili, si è resa necessaria una corsa all'ospedale, ma la donna non è riuscita ad arrivare in sala parto e il nostro Jack è venuto al mondo in ascensore.
Chissà se l'ascensore gli ha portato fortuna. Certo è che la carriera di Jack è stata una continua ascesa: ha vinto il suo primo Oscar a 31 anni (sono in ritardo) e il secondo a 49 anni (ho ancora tempo, forse ce la faccio!). E mica ci sono solo gli Oscar: Jack Lemmon ha vinto inoltre premi BAFTA, Golden Globe, Orso d'argento, David di Donatello, Coppa Volpi, nonché due premi come miglior protagonista maschile a Cannes.
No, non ce la posso fare a competere.
Comunque, il nostro Jack ha fatto un sacco di film, non c'è quasi anno in cui non abbia fatto qualcosa, dunque niente di strano che nell'anno che interessa a me ci siano non uno, ma ben due film.
Quello che ho scelto si intitola "Cosa è successo tra mio padre e tua madre?", mentre in inglese ha un titolo molto più breve e cioè "Avanti" che, come si può capire dalla locadina, è la risposta che bisogna dare quando uno bussa alla porta e dice: "Permesso?"
A meno che, naturalmente, non si preferisca gridare un sonoro: "E vattene un po' via!"
Il film è tutto girato in Italia e ambientato a Ischia.
Jack appare all'inizio del film vestito così:
Secondo quanto viene detto, quando Jack ha ricevuto la notizia della morte di suo padre, era sul campo da golf e dunque ha preso il primo aereo senza passare a casa a cambiarsi.
La cosa curiosa è che io ho un pigiama, acquistato al Lidl, che è identico ai calzoni di Jack, ma veramente identico.
Adesso so cosa posso usare in caso che qualcuno mi inviti a giocare in un prestigioso circolo di golf.
Comunque, Jack è un americano che deve andare in Italia perché suo padre è morto a Ischia, località in cui era solito andare per un mese tutti gli anni a fare le cure termali. Dunque, Jack prima prende un volo Alitalia, poi prende il treno (su cui si beve acqua Pejo) e infine, con il traghetto "La freccia di Mergellina", giunge a Ischia.
Sul traghetto conosce una donna inglese che sembra molto contenta di essere in Italia. Si è comprata anche un frasario e spiega a Jack che quando si ascolta l'italiano è come andare all'opera. Poi gli spiega come bisogna dire: "Non c'è sapowni nel bagnow".
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Nel ristoranti ci sono sedici tipi di pasta tra cui fetucini e gn-occhi.
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Ora, io non so se voi lo sapevate, ma a Ischia, così come in altre località termali, ci sono le terme RADIOATTIVE!
A quanto pare, contengono radon. Ho fatto qualche ricerca e mi è parso di capire che nello scorso secolo, la radioattività veniva decantata come qualcosa di altamente benefico. Oggi invece l'accento viene messo più sul fatto che le terme, nonostante siano radioattive, non sono pericolose per la salute perché i quantitativi di radon sono di molto sotto i limiti consentiti. C'è però tuttavia ancora qualcuno che insiste con le proprietà benefiche del radon, ma non saprei dire dove sta la verità. Se avete notizie fatemi sapere.
Torniamo al film. Jack è un uomo d'affari che ha molta fretta di risolvere tutte le pratiche burocratiche relative alla morte di suo padre. Vorrebbe subito andare all'obitorio, ma il direttore dell'albergo presso cui lui alloggia (e che lo assisterà in tutto e per tutto durante il film) gli dice che l'obitorio è chiuso perché è l'una, ora di pranzo, e che l'obitorio riaprirà solo alle 4. Jack si meraviglia e dice: "Ma come? Il pranzo dura 3 ore?"
Il direttore allora gli spiega che gli italiani fanno le cose con calma, a pranzo cucinano la pasta, ci grattano sopra il parmigiano, bevono il vino, fanno l'amore... Jack chiede: "E di sera cosa fate allora, voi italiani?" Risposta: "Torniamo a casa dalle nostre mogli".
E a proposito dello stile rilassato degli italiani, si rimarca anche che la domenica non si lavora perché l'Italia è un paese cattolico.
Una volta in albergo, il direttore propone a Jack di provare i loro fanghi, perché nelle loro terme sono venute a curarsi delle celebrità come Michelangelo e Sofia Lorèn (con l'accento sulla e). Ma Jack risponde che ha già avuto a che fare con qualcosa di fangoso e cioè il caffè espressow bevuto in treno.
Ma con che faccia un americano può venire a criticare il caffè italiano?? Loro bevono praticamente bicchieroni di caffellatte!
In albergo Jack fa una scoperta pazzesca relativa a suo padre. In pratica, il padre aveva un'amante fissa, con cui si incontrava tutti gli anni, negli ultimi dieci anni. Non solo, l'amante era la madre della donna incontrata sul traghetto, venuta in Italia pure lei per lo stesso motivo di Jack. Infatti, i due amanti sono morti insieme in un incidente stradale.
La protagonista femminile è interpretata da Juliet Mills, che sarebbe la sorella della famosa Hayley Mills, della Disney. Juliet assomiglia più a Kirsten Dunst che non a Hayley Mills, comunque, somiglianze a parte, per interpretare questo ruolo, la Mills si è messa all'ingrasso per raggiungere l'incredibile stazza di 60 kg (dichiarati espressamente nel film). La pellicola ci vorrebbe far credere che lei sia una specie di donna cannone, una tipa complessata perché viene chiamata grassottella, cicciottella e paffuta. Non solo, lo stesso Jack a un certo punto la chiama "fat-arse" (culona) e addirittura un altro personaggio, vedendo lei e Jack assieme dice: "Jack, se questa donna pesasse 10 kg di meno, penserei che voi due...". La battono veramente un sacco con questa storia del peso.
Non so che strano concetto di obesità avessero negli anni '70. Mi sa che Twiggy e il suo stile filiforme avevano fatto qualche danno.
Insomma, il soggiorno italico va per le lunghe, Jack aveva previsto di rimanere pochissimo, due giorni al massimo, ma nel paese a forma di stivale ci sono tanti problemi, tante lungaggini, problemi a procurarsi le bare, problemi con la burocrazia, con la nebbia, la domenica ecc. ecc., per fortuna che però il direttore ha i soliti amici, cugggini e conoscenti vari che gli consentono di aggirare le difficoltà. Anche quando il cuggino di turno viene arrestato, non c'è problema: il cuggino e il giudice che lo deve processare condividono la stessa "amante" e dunque le cose si risolvono facilmente.
Jack dice, con aria di sufficienza: "È così che funziona la giustizia italiana?"
Il direttore dell'albergo risponde con una frecciatona: "Che mi dice invece di Sacco e Vanzetti?"
Insomma, in breve, lo stile rilassato dell'italico paese riesce a tranquillizzare l'ansioso Jack, facendolo uscire da quel bozzolo di perbenismo moralista in cui era avvolto. Anzi, diciamo che esce pure troppo, da quel bozzolo! E pure la Juliet si lascia alle spalle tutti i complessi e addirittura dimagrisce nonostante mangi pasta a go-go. (E anche se ci hanno insegnato come si dicono in italiano tutti i tipi di paste, il cameriere se ne esce chiamando gli spaghetti NOODLES!)
Insomma, avete capito che tra Jack e Juliet si instaurerà una relazione, ma il film non è che sia romantico. È tendente al comico, con diverse brattute frizzanti, ma al tempo stesso non è una risata continua.
Forse è un po' lungo, nel senso che qualcosa poteva essere sfrondato, ad esempio tutta la storia legata al cameriere siciliano ricattatore, che vuole fuggire in America perché ha messo incinta la fidanzata siciliana baffuta e non la vuole sposare.
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Il cameriere è l'attore Gianfranco Barra
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Ci sono diversi interpreti italiani nel film, ma il ruolo del direttore d'albergo Carlucci è interpretato da un neozelandese, esperto in accentazioni varie (aveva già fatto il russo, l'arabo, lo scozzese, l'americano). Il regista Billy Wilder aveva pensato anche a Nino Manfredi come possibile interprete per il ruolo del direttore, ma poi lo ha scartato perché l'accento italiano si sarebbe sentito troppo e il pubblico americano ne sarebbe stato troppo distratto.
Ma a interpretare il personaggio di un becchino cerimonioso e super super organizzato, c'è un cabarettista italiano famoso. Lo riconoscete?
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Quello a sinistra
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E con il quizzone, vi dò l'appuntamento alla prossima settimana!