domenica 27 settembre 2020

La mia educazione informatica + tag videogiochi

Vi annuncio che sto riprendendo lentamente a guardare film, comunque se in questo periodo ho avuto mancanze cinematografiche, è pur vero che mi sto dedicando alla lettura di grandi classiconi, tipo "Il giro del mondo in 80 giorni" e "Il conte di Montecristo".

Oggi però riprendo a scrivere con un post non di film, non di libri, bensì di carattere informatico/videoludico.

Secoli fa, in uno dei suoi blog, Lucio l'etrusco mi aveva citato nel primo di una serie di post che raccontavano le sue giovanili esperienze con l'informatica. Siccome io sono lenta, ma non dimentico, ho deciso che ora è giunto il momento di rispondere a quella citazione e di scrivere a proposito dei miei primi approcci con i computer, mescolando la cosa con un altro questionario relativo alle esperienze coi videogiochi (che ho letto sempre sul blog di Lucius e lanciato da Omniverso).

Via che si va.

1) Qual è stato il tuo primo approccio ai videogiochi?

Mio padre è sempre stato un uomo all'avanguardia e sempre attento a tutte le innovazioni tecnologiche (e se non c'erano se le inventava, ma questa è un'altra storia), dunque nei primi anni '80 ha portato a casa il Sinclair ZX81, di cui mi ricordo che aveva i tasti non sporgenti, tipo quelli di certe calcolatrici solari, che non sai mai se hai premuto il tasto o no.

Sinclair ZX81
 

Non avevo certamente giochi per questo computer, ma mio padre portava a casa riviste di informatica che contenevano anche i listati in BASIC di alcuni programmi, compreso qualche giochetto. Allora, la mia amica e io scrivevamo questi codici (a turno, una dettava e l'altra scriveva) al computer e poi mandavamo in esecuzione i giochetti.

Mi ricordo ancora di una volta, direi proprio una delle primissime, dopo aver scritto un listato che avrà avuto 200 righe, tutte emozionate abbiamo fatto partire l'esecuzione ma... SYNTAX ERROR! Non è strano: scrivendo a mano, capita di commettere errori, ma in quel caso specifico ricordo che avevamo scritto non so quante volte IMPUT invece di INPUT. D'altronde, andavamo alle elementari e ci avevano ben insegnato che prima della P va sempre la M!

Non ricordo bene a che giochi giocavamo, comunque uno me lo ricordo ed era uno sullo stile di Blitz. La nostra versione era più primitiva di quella nell'immagine qua sotto, comunque il gioco consisteva nel bombardare una città, sganciando ordigni da un aereo che sfrecciava da sinistra a destra nello schermo. Usciva da destra e ricompariva da sinistra, ma più in basso, e l'obiettivo era distruggere la città prima di schiantarcisi sopra con l'aereo. Un gioco educativissimo, proprio.

Questo è Blitz ma io ho giocato a qualcosa di
molto meno definito

2) Qual è stata la tua prima console? E in seguito?

Dopo qualche anno, mio padre ha portato a casa un home computer MSX, che dunque non era proprio una console, ma un computer con cui si potevano eseguire diversi programmi, anche questi in BASIC. In ogni caso, a parte qualche sporadico esperimento di programmazione, dove ho imparato qualche rudimento di informatica, ho in effetti utilizzato quel computer per molti anni e prevalentemente per giocare.

C'erano diversi modelli di MSX.
Questo della Yashica è come quello che avevo io
(fonte https://www.msx.org/)
 
Quasi tutti i giochi che avevo erano in cassetta (normale cassetta audio); in gran parte erano di quelli che si compravano nelle edicole, dove in una cassetta ci mettevano 8-10 giochi famosi, ma con il titolo modificato. Mi ricordo ad esempio che "Wonder Boy" lo avevano rinominato "Karzan e June". 

Il primo gioco in assoluto che ho avuto per MSX è stato ZAXXON. Anche questo era su cassetta.

L'isonometrico Zaxxon
 

Il mio MSX aveva anche uno slot per poter inserire delle cartucce, più costose, ma dal caricamento istantaneo. Non ne ho avute molte, credo quattro o cinque, sicuramente avevo "Car Jamboree", "Antarctic Adventure", "Mouser" e "Athletic Land". A proposito di quest'ultimo, a cui ho giocato moltissimo, avevo scoperto che era possibile fare i livelli anche a ritroso, solo che, non so se per un errore di software, o se proprio era previsto così, i livelli all'indietro contenevano anche gli elementi dei livelli in avanti. Cioè, se dal livello 40, tornavo al 39, vedevo gli elementi del 39 combinati con quelli del 41, il livello 38 era mischiato col 42 e così via. 

A sinistra "Car Jamboree". Quello che sembra un tappeto azzurro, vorrebbe essere una piscina.
A destra "Antarctic Adventure" che aveva come musica "Il valzer dei pattinatori"
 

Di "Mouser" invece ricordo un pomeriggio specifico, passato a giocare con mia cugina e forse pure mio zio, in cui per ore è riecheggiata per casa la musica del gioco, che era una versione di "Turkey in the Straw". Per giorni ci è rimasta in testa a tutti quanti, come un ossessivo tormentone.

A sinistra Athletic Land col bambino che deve superare gli ostacoli del parco giochi.
A destra, il gatto di Mouser, impegnato a sconfiggere i topi che gli hanno rapito la bella.
 

Per quanto riguarda le console in senso stretto, ho giocato occasionalmente con la PS2, ma ho sempre preferito giocare al PC.

3) I titoli che più hanno definito la tua vita da videogamer?

Ho giocato a molti giochi, soprattutto nel periodo dominato dall'MSX. Molti mi sono piaciuti e quando ci ripenso mi vengono in mente tanti ricordi a essi collegati. C'erano periodi in cui mi fissavo con un determinato gioco, magari perché volevo assolutamente completarlo, anche se in alcuni casi era una missione impossibile.

Chi avrà mai risolto il pazzesco Buga-boo, dove quella che credevo fosse una rana (e che solo di recente ho scoperto essere una pulce) doveva saltare fuori da una caverna stando attenta a non farsi mangiare dalle piante carnivore o dalle misteriose cicogne che amavano svolazzare tra le rocce? Saltavi, saltavi, pensavi di guadagnare l'uscita, ma bastava un minimo errore per ritrovarti punto a capo.

Ecco la rana-pulce ritratta assieme a uno dei malefici
fiori carnivori che se la vogliono pappare
 

Per un certo periodo, trovavo rilassante giocare a Chemistry, dove bisognava raccogliere gli elementi chimici sparpagliati per gli schemi, allo scopo di realizzare le formule di vari composti. Si poteva andare avanti all'infinito, non c'erano livelli né obiettivi specifici (strano per un gioco) ma lo trovavo gradevole.

Rullo e scopetta, nemici del piccolo chimico
(fonte https://www.edicola8bit.com)

 

Con gran soddisfazione ero riuscita a risolvere Alien-8: per diverso tempo non ero riuscita a capire cosa bisognasse fare, perché le istruzioni erano molto fumose (era un gioco da edicola e credo che quelli che avevano fatto la compilation non fossero riusciti a capire l'obiettivo del gioco). Ricordo che mi ero disegnata tutta la mappa dell'ambientazione del gioco e dopo molteplici tentativi ero alfin riuscita a risolverlo.

Lo scopo di Alien-8 era risvegliare dal loro sonno criogenico
gli astronauti come quelli che si vedono nell'immagine (e grazie a
questo gioco ho imparato il significato di "criogenico")
 

Con l'MSX ho giocato a un po' di tutto: dai giochi di guida, ai giochi d'avventura testuali, dai platform ai giochi di golf, dai simulatori aerei agli sparatutto spaziali, dai quiz ai giochi di pistoleri western. Quelli a cui giocavo meno erano gli sportivi spaccajoystick, sempre odiati.

Quando poi sono passata ai PC più moderni, ho ridotto di molto il numero dei giochi, concentrandomi prevalentemente su alcuni che citerò:

- Prince of Persia: ci ho giocato molto, fino a che non l'ho finito. E il momento in cui l'ho finito è avvenuto a mezzanotte, con la casa avvolta nel silenzio, ed è partita dal PC una musica di festeggiamento a volume piuttosto alto, musica che se non ricordo male, proveniva direttamente dal chip sonoro e quindi il volume non si poteva abbassare.

Il principe incontra il suo doppelganger. Ci avevo messo un po' a capire
come avere la meglio su di lui.

- La serie di Tomb Raider, che ho fatto fino all'Anniversary, giocandoci più volte, alla ricerca dei mitici secrets nascosti. Mi è sempre piaciuto moltissimo il lato esplorativo e la cura nei dettagli delle ambientazioni. Già col primo, che aveva comunque una grafica cubettosa, mi ricordo lo stupore e l'emozione di fronte a certi templi egizi o nell'incontrare il mitico T-Rex. E mi piaceva molto il fatto che si potessero far fare a Lara innumerevoli acrobazie, con un sistema semplice di comandi. Naturalmente preferisco i primi titoli, rispetto a quando è tutto diventato molto cinematografico.

La mitica manona di Re Mida, che se Lara ci saltava
sopra diventava d'oro (Lara, non la mano).
(fonte: https://tombraider.fandom.com)
 
- Il primo Resident Evil, che all'inizio è stato scioccante. Arrivando da Tomb Raider, in cui avevi inventario e munizioni infinite, e in cui salvavi quando e dove volevi, beh... è stato frustrante ritrovarmi in un gioco dove potevo trasportare pochissimi oggetti alla volta, dove potevo salvare solo in determinate stanze e solo se avevo un determinato oggetto. Inoltre, i personaggi si muovevano in modo legnoso e le inquadrature erano fisse e a volte sembrava che la telecamera fosse piazzata attaccata al soffito, in un angolo sperduto, sopra un armadio, come le televisioni in certi b&b. Ma poi il gioco mi aveva molto coinvolto, lo avevo risolto con entrambi i personaggi a disposizione e mi ero quasi innamorata del pixeloso personaggio maschile, vabbè dai, forse ero in stress da post-esame...

Telecamera piazzata in un punto molto comodo,
soprattutto quando si è attaccati da uno zombi

- Gothic 2: bellissimo gioco che ho fatto solo una volta (ma ci ho messo mesi di intensi combattimenti con orde di orchi, scheletri, draghi e nemici assortiti), in cui, a differenza di Tomb Raider, la storia era fondamentale per la risoluzione del gioco. Ricordo che mi aveva coinvolto molto e poi mi divertivano le missioni secondarie tipo raccogliere rape negli orti dei contadini!

Il protagonista deve decidere con chi dialogare, per poter andare avanti
nella sua missione.
 

- La serie di Heroes of Might and Magic (a cui se ho tempo ancora gioco): ho giocato dal primo al quinto, con eccezione del quarto che è strano rispetto agli altri e non mi ha mai troppo preso. Un gioco prevalentemente basato sul combattimento strategico a turni, quasi da partita di scacchi (vabbè, non esageriamo), dove l'elemento casuale permette una certa imprevedibilità nell'esito delle partite.  

La città dei maghi nell'episodio 2. Dal quinto episodio la grafica è in 3D

- Alcuni giochi di guida pazza tipo Driver o Super Taxi Driver, dove devi guidare spericolatamente come nei telefilm americani anni '70.

Ogni tanto entravo in fissa con giochi strani, tipo questo dalla grafica no minimale: di più!

Si chiama Rogue e credo che sia storico nel suo genere. Non sono sicura che qualcuno al mondo sia mai riuscito a risolvere questo gioco che consisteva nell'esplorare le stanze di un tempio, scendendo progressivamente di livello, e combattendo mostri rappresentati con lettere dalla A alla Z. Lo scopo era recuperare il mitico nonché mitologico Amulet of Yendor, che mi chiedo se qualcuno al mondo oltre al programmatore lo abbia mai visto.

Quello a cui giocavo io, aveva simboli leggermente più evoluti. Comunque nell'immagine
il protagonista è rappresentato da @ ed è assediato da due Hobgoblin.
Il simbolo ! dovrebbe essere una pozione.
 

Poi ho avuto il periodo di Block Out, una sorta di Tetris 3D dove si potevano anche impostare pezzi dalle forme pazze.

In tempi più recenti, in cui gioco poco, scelgo titoli dove le partite sono rapide e citerei Diner Dash, Angry Birds, Piante contro Zombi e quando capita, non disdegno di menare le mani con uno qualsiasi della serie di Tekken. E non è mancato il periodo dei giochi cerca-oggetti.

4) Come ti schieri nella console war? Nintento o Sega? PlayStation o Xbox? O guardi dall’alto verso il basso tutti questi e giochi con il PC?

PC 

5) Il tuo livello preferito di un gioco? Che sia una boss fight, un livello o un ambientazione in particolare che ti è rimasta impressa.

Mi è sempre rimasto impresso il livello St. Francis Folly del primo Tomb Raider, dove Lara deve recuperare quattro chiavi in altrettante stanze dedicate a Thor, Atlante, Nettuno e Damocle, livello rifatto in maniera soddisfacente nell'Anniversary, sostituendo Poseidone a Nettuno ed Efesto a Thor. Era sorprendente: sfera lanciafulmini, martello gigante, spadone penzolanti...

In generale molti livelli della serie di Tomb Raider mi sono rimasti impressi, dalla Venezia girabile in motoscafo al monastero tibetano, dai templi indiani al sottomarino russo... 

Lara scappa perché Atlante vorrebbe farle rotolare il mondo addosso

7) Quel gioco che ti ha proprio deluso

Non so rispondere. Forse ero rimasta delusa iniziando a giocare a Tomb Raider Underworld e, a parte che il cd che avevo comprato aveva qualche difetto e avevo dovuto scaricare un salvataggio e partire dunque non proprio dall'inizio, ma non mi piaceva il modo in cui Lara si muoveva, troppo veloce e non naturale rispetto all'ambiente. In più, bisognava usare anche il mouse oltre alla tastiera e la cosa mi scocciava assai, quindi ho presto smesso di giocare, ma potrebbe essere che cambio idea, se mai mi venisse il guizzo di riprovarci.

8) Quale gioco ritieni sottovalutato e pensi meriterebbe più fama?

Oddio, non so perché ho un'idea veramente vaga di quello che viene sopra o sottovalutato. Mi viene in mente solo un gioco del passato, Maui Mallard in Cold Shadow, che mi pare che nessuno conosca. Protagonista era Paperino che però non era Paperino, ma appunto Maui Mallard, e che in alcuni livelli si tramutava in ninja. Era un gioco platform di una certa difficoltà a cui ho giocato parecchio anche perché aveva una colonna sonora bellissima composta da tale Michael Giacchino, autore di altre musiche per videogiochi e film. Mi ricordo in particolare il secondo livello, il Ninja Training Grounds, con una musica che mi gasava assai, e che giocavo spesso quando tornavo a casa il sabato notte ed era meglio se non andavo subito a dormire.

9) Il genere che proprio non ti piace o non fa per te?

Non mi piacciono giochi di strategia intensa, tipo Caesar, Age of Empires e simili. Ma sorattutto non sopporto giochi dove la cosa principale che bisogna fare è sparare e mi riferisco a giochi relativamente recenti e di carattere bellico, tipo Call of Duty o Medal of Honor. Questo genere proprio non lo sopporto.

Alle ultime due domande del questionario 10) Il titolo che hai rivalutato e 11) Quale gioco secondo te meriterebbe un remake? non so rispondere.

Bene, anche per questa volta è tutto. Casomai non vi risentissi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!