Il 19 dicembre 1843 viene pubblicato "A Christmas Carol" di Dickens.
Quanti stra-milioni di adattamenti cinematografici ne sono stati fatti? Per non parlare di citazioni o parodie. Un numero sconfinato.
Oggi vorrei concentrarmi sulla rappresentazione del fantasma di Marley + dei tre fantasmi dei Natali.
1) Il fantasma di Marley si presenta vestito come era in vita, con una fascia ai lati del viso (a tenergli chiusa la mascella) e con una lunga catena a cui sono attaccati lucchetti, chiavi, scatole, libri. Tutto in metallo tintinnante.
2) Il fantasma del Natale passato viene nel libro descritto come una figura androgina, di età indefinita. Forse vecchio, ma con qualcosa di infantile. Ha i capelli bianchi e lunghi e una faccia senza rughe. Ha le braccia lunghe e forti ed è vestito con una tunica bianca. In mano ha un ramo di agrifoglio.
In testa ha una luce ardente, come una candela, e sotto il braccio regge un cappello conico somigliante a uno spegni-candela. (Questo è il fantasma che presenta le rappresentazioni più disparate)
3) Il fantasma del Natale presente viene descritto come un gigante dall'aspetto glorioso. Si trova in mezzo a ogni sorta di decorazioni e cibarie e in mano ha una torcia luminosa dalla forma simile a una cornucopia.
4) Il fantasma del Natale futuro è paludato in una tunica nera che gli nasconde la faccia, la testa, la forma. Si riesce solo a vedere una sua mano protesa.
Vediamo un po' la resa di questi 4 spiriti!
In
"Scrooge" del 1935, vanno molto al risparmio: il fantasma di Marley si vede solo come viso in sovraimpressione sul batacchio della porta di casa Scrooge. Poi, quando dovrebbe fare la sua comparsa in scena per avvisare Scrooge dell'arrivo degli spiriti, si sente solo la sua voce. Viene spiegato che il fantasma lo vede solo Scrooge, per cui noi non vediamo una mazza. Molto bello.
Va poco meglio con il Fantasma del passato: qualcosa vediamo, ma è solo un alone luminoso con voce da uomo.
Ma il Natale del presente finalmente ci dà un po' di soddisfazione: non è molto gigante ma almeno si vede.
Però riecco che ritorniamo nell'invisibile e pure del Fantasma del futuro non vediamo praticamente niente! E sì che era facile! Butti un mantello addosso a uno e hai fatto! Invece no. Del fantasma vediamo praticamente solo l'ombra della mano che indica. Comunque tutto sommato non è nemmeno male come scelta, perché quest'ombra che spesso va sul viso di Scrooge dà l'impressione di qualcosa che lo "shiaccia" e lo "domina".
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In
"Scrooge" del 1938, gli autori non sono avari in fantasmi come nel precedente film. Ecco Marley semi-trasparente:
Il Fantasma del passato è una biondona con un buffo cappello:
Il fantasma del presente ha un che di Kurt Russell:
Le scene del futuro iniziano in modo piuttosto coinvolgente. Scrooge non incontra il Fantasma in casa, ma all'aperto, tra alberi nodosi e vento sferzante. La scena è bella, però ho l'impressione che pure il Fantasma fatichi a gestire il suo mantello svolazzante, con tutto il vento che soffia!
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Atro film:
"Lo schiavo dell'oro". Abbiamo un Marley molto damerino. Che camicia fru-fru!
Il Fantasma del passato è molto interessante perché è un uomo. Inizialmente pensavo che fosse interpretato dallo stesso attore che fa Scrooge, invece è un altro:
Il Fantasma del presente ha il barbone un po' più fluente, ma non si discosta troppo:
Il Fantasma del futuro è così nero che sembra quasi una dissolvenza. Veramente scuro, si fatica a capire la forma. La cosa che si vede di più è una bianca mano in primo piano che, a mo' di vigile, ferma Scrooge che corre disperato. Quando si riesce a vedere qualcosa, l'impressione è quella di un Nazgul.
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Poi abbiamo
"La più bella storia di Dickens". Il film è molto bello come ambientazione e recitazione. Quello che a me personalmente non piace tanto è che ci sono diverse canzoni e quando un attore attacca a cantare, nove volte su dieci penso: oh no, ancora! Comunque Albert Finney bravissimo!
Marley è interpretato dal magnifico Alec Guinness di bianco vestito e incatenato. Ha pure il codino, come descritto nel libro:
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Marley ha aspetto e movenze quasi grottesche: ha del comico e inquietante insiem
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Il fantasma del passato è questa donnina sussiegosa:
Molto bello il Fantasma del presente: finalmente è un po' più grande e poi ha delle decorazioni in vetro attaccate alla corona che ha in testa. Mi ricorda un po' uno scalatore altoatesino.
Il Fantasma del futuro si vede abbastanza, ha un paludamento tipo frate:
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Questo è il quartetto de
"Il canto di Natale di Topolino". Mi sono sempre chiesta perchè, di tutti i personaggi, proprio Pippo dovesse fare Marley. Pippo, così disinteressato al soldo! Gambadilegno in versione Fantasma del futuro è l'unico di cui si vede il viso.
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Ne
"Il canto di Natale" con Patrick Stewart (che non mi convince granché nel ruolo), abbiamo un Marley che sembra un po' uscito dalla guerra. Non mi convince poi tanto, però, per spaventare Scrooge, si toglie la benda facendosi cadere la mascella:
Il Fantasma del passato è in effetti molto androgino: credevo fosse una donna e invece è un uomo.
Il Fantasma del presente non si discosta molto dalla solita rappresentazione, mentre quello del futuro è molto alto, molto scuro e in pratica si vedono solo gli occhi luminosi e la mano che indica.
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Pure George C. Scott ha fatto Scrooge. Il "suo" Marley mi sembra un po' trasandato, forse più adatto a fare un pirata maledetto dei Caraibi (anche lui si toglie la benda per far cadere la mascella ma non ha lo stesso effetto pauroso del precedente):
La Fantasmessa del presente ha una cotonatura proprio anni '80 e sembra uscita da un video musicale:
Il Fantasma del presente è del solito genere, circola a vestaglia aperta, col petto villoso in vista. Il Fantasma del futuro si vede poco, tendenzialmente in silhouette ed è del genere Nazgul. George C. Scott gli si rivolge in modo piuttosto incazzoso, invece che implorante.
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Nel Christmas Carol di Zemeckis abbiamo un Marley classico:
Il Fantasma del passato è quello più fiammeggiante visto finora e ha il cappello-spegnino! L'unico! E nella faccia credo di vedere i lineamenti di Scrooge.
Il Fantasma del presente è molto giganteggiante, mentre quello del futuro è proprio un fantasma a tutti gli effetti: una scura ombra incorporea dalla solita forma e dalle ombrose mani adunche.
Bene, tutti questi fantasmi mi hanno provato ma non mi hanno impedito di vedere i film brevi di primissimo novecento. E' possibile raccontare "Il canto di natale" in 13 minuti? O addirittura in 6 e mezzo? Ho stabilito che se non è impossibile è molto difficile. Troppo poco tempo per rappresentare la trasformazione di Scrooge. Forse con delle immagini pazzesche è possibile farlo, comunque ci devo pensare. Quei primi film del '900 mi danno emozione zero, anche se è apprezzabile la tecnica con cui hanno fatto gli effetti trasparenti dei fantasmi e dei ricordi. Però sembra di vedere un riassunto della storia. Ma immagino che agli spettatori dell'epoca fosse sufficiente così.
Basta, vado a trascinare un po' di catene.