Dopo essermi beccata un patinato film di Zeffirelli e una pessima commedia italiana che non faceva ridere, è il momento del filmone dove gli ameregani respingono un'invasione extraterrestre facendo il culo agli alieni.
Il film è una zetata teribbile e speravo che Lucius se ne fosse occupato, spernacchiandolo sonoramente, nel suo stupendo blog Il Zinefilo. Invece non mi sembra che l'abbia fatto ed è un peccato, anche perché, invece di scrivere io una recensione, avrei direttamente linkato la sua.
Il senso di questa locandina? Che se sei in coda in tangenziale, per passare il tempo, ti puoi guardare i meteoriti fotoscioppati che cadono |
La narrazione inizia subito in medias res: il mondo è sotto attacco da parte di un nemico sconosciuto che sta bombardando tutte le principali città, tra cui Los Angeles, verso cui un gruppo di marines sta volando in elicottero.
Anzi no, fermi tutti, niente medias res. Facciamo un salto indietro a 24 ore prima, quando tutto è tranquillo, perché dobbiamo fare la conoscenza di questi marines. E te pareva.
E andiamo a conoscere 'sti marines, visto che ci tengono tanto.
Il primo della lista è il sergente interpretato da Aaron Eckhart, che si sente vecchio, stanco, bolso e cadente. In più ha un peso sulla coscienza perché durante la guerra in Iraq ha fatto un'azione sbagliata e ha perso tutta la sua squadra. Vuole andare in pensione ed è praticamente all'ultimo giorno di lavoro.
Poi vediamo un breve spaccato della vita degli altri marines: c'è quello che si deve sposare, c'è quello la cui moglie è incinta, c'è un altro che è appena stato reclutato, c'è quello che ha qualche problema psico-fisico-traumatico ecc ecc.
Non che ce ne freghi un granché, a dire il vero, e nemmeno alla trama del film fregava molto, ma gli sceneggiatori ci tenevano tanto a farceli conoscere.
Bene, dopo tutte queste presentazioni di rito, siamo pronti a partire? Sì, lo siamo.
Non ho capito.
SIIIII'! LO SIAMO!
Bene, vi voglio belli carichi, pieni di testosterone e patriottismo a palla perché dobbiamo fargliela vedere noi, a questi buzzurri di alieni!
E allora partiamo: dei meteoriti stanno cadendo lungo la costa della California e bisogna evacuare le città costiere. Ma salta fuori che i meteoriti non sono normali meteoriti: al loro interno vi sono infatti delle componenti meccaniche. Per un secondo viene presa in considerazione l'ipotesi terroristica, ma no, troppo banale: i bombardatori sono sicuramente alieni.
Per l'evacuazione viene radunato un gruppo di marines, tra cui Eckhart, che però deve sottostare ai comandi del tenente Martinez, fresco fresco di accademia. Questo Martinez prima grida ai suoi uomini cose del tipo: "Facciamogliela vedere, a questi che attaccano la nostra casa, famiglia, città! Facciamogli il culo a strisce!" Peccato che poi, appena saliti sull'elicottero, lui sia il primo a cagarsi sotto e a iniziare a scrivere una lettera alla moglie. Si interrompe solo perché l'elicottero si muove troppo a causa dei bombardamenti alieni e dunque la scrittura gli viene troppo traballante.
Il gruppo arriva all'aeroporto di Santa Monica dove un sergente dà delle istruzioni: andare nelle case, recuperare dei civili e portarli in una stazione di polizia dove verranno prelevati da alcuni elicotteri. Poi tutto verrà bombardato. Il tenente Martinez ha già gli occhi a palla e fa fatica a seguire la "complessità" del piano, ma per fortuna Eckhart ripete i punti salienti.
"Non ho capito, dov'è che dobbiamo andare?" |
"Allora, sempre dritto, via dei Mille..." |
Il gruppo di marines inizia a girare per le villette di Santa Monica e dopo due secondi cade in un'imboscata aliena. I marines fanno a botte nei cespugli e nelle siepi dei giardini con una tale convinzione che gli sembra di essere nella giungla del Nicaragua. Non so perché, mi vengono in mente le piovre dai tentacoli immobili di Ed Wood...
Al minuto 36, fa la sua comparsa Michelle Rodriguez, nelle vesti di un sergente dell'Air Force. Arriva bardata da combattimento, armata di tutto punto, dicendo di essere sopravvissuta a un agguato.
L'ineffabile Eckhart, tomo tomo, le rivolge la battuta del secolo: "Lei è pronta a sparare?"
Ma come cazzo ti viene in mente? Neanche fosse arrivata vestita da miss, con tacco 12 e unghie di 10 centimetri! Io gli avrei sparato tra i piedi, costringendolo a ballare la tarantella e poi vediamo se ero pronta a sparare! Spero che Eckhart si sia fatto dare un bonus per aver dovuto pronunciare una bojata simile.
La Michelle risponde che non è arrivata dove è arrivata per via del suo bel faccino |
Comunque la Michelle non è che abbia fatto qualcosa di così impressionante in questo film. Se lo ha fatto, dormivo.
Finalmente, dopo aver girato tanto, i nostri marines trovano 5 civili. Tra questi, c'è una bambina (quella che poi ha fatto "Sotto assedio - White House Down") e una veterinaria a cui Eckhart lancia subito dolci sguardi d'intesa. Ma facessero almeno un po' di sesso, forse le cose sarebbero più interessanti. Invece no, catturano un alieno ferito mezzomorente e gli fanno una specie di debug: lo aprono in quattro e mettono fuori uso uno alla volta i suoi organi fino ad arrivare all'organo che lo fa schiattare. Mah...era già mezzo morto... mi sembra la storiella dello scienziato che taglia le zampe alla rana, le dice "salta" e poi deduce che la rana senza zampe diventa sorda.
Nel frattempo si spara, si lancia bombe, si mitraglia, si grida (ripetendo ogni cosa tre o quattro volte). Il tenente Martinez va in palla ogni due per tre e in pratica ripete quello che dice Eckhart che ogni tanto anche lo supplica: "Signore! Ci dia gli ordini!" Poi però sto Martinez si immola per la causa e così il comando passa definitivamente a Eckhart e non c'è più bisogno di fare teatrini su chi dirige la faccenda.
Poi si continua a sparare, mitragliare, lanciare bombe, gridare e io nel frattempo sto anche per addormentarmi perché il piattume regna sovrano. Ma attenzione: c'è il momento del pathos! Eckhart viene accusato di aver abbandonato i suoi uomini in quella sua azione sbagliata in Iraq e lui allora si lancia in un discorso motivazionale dove elenca nome, cognome, matricola, grado, numero di telefono, di scarpe e gusto di gelato preferito degli uomini che ha perso. Perché lui ci teneva, ma adesso dobbiamo metterci una pietra sopra e guardare al futuro. Chi 'a avuto, 'a avuto, e chi 'a dato, 'a dato, scurdámmoce 'o ppassato, simme a Los Angeles paisà. Tutti sono emozionati w riprendono a bombardare, mitragliare, gridare, ma questa volta con gli occhi bagnati dalle calde lacrime della commozione.
Si scopre che gli alieni controllano tutto tramite una centralina sotterranea e quindi bisogna distruggerla. Per cui giù da capo a sparare, bombardare, mitragliare... uff. Una palla devastante.
Non c'è davvero nulla, ma nulla che possa essere vagamente interessante in questo film. Non si pretende un'idea originale, ma almeno un po' di intrattenimento. Qui abbiamo solo piattume retorico patriottico e scene viste già milioni di volte. Siamo a livello videogame, solo che se non ci puoi giocare, dov'è il divertimento?
Poi ci fosse una, ma dico una, inquadratura fissa non traballante. Speravano di rendere il tutto più interessante? Beh, non ci sono riusciti.
Similmente, io non riesco a trovare una, ma dico una, cosa positiva di questo film. Se qualcuno di voi ha visto il film e ci è riucito, che me lo faccia sapere!
Secondo me nemmeno a loro è piaciuto il film |
(Comunque, se sono in ritardo con la recensione, è tutta colpa di Cassidy il cui pezzo su Peaky Blinders mi ha convinto a provare a guardarlo e ora non riesco a smettere! Proprio io che se guardo una serie mi stufo dopo 5 minuti!)