martedì 25 gennaio 2022

Che cosa faceva alla mia età... uno dei più amati volti Disney?

Buon martedì gentili lettori, eccoci di nuovo alle prese con la rubrica compleannistica un po' auto-referenziale in cui spulcio nella carriera dei personaggi del cinema.

Vi informo che oggi è il compleanno di Toni Servillo di cui però non è uscito nessun film quando aveva la mia età, anche se stava probabilmente girando "La ragazza del lago" (che è uscito l'anno dopo) e che all'epoca avevo visto al cinema. Quel film non mi ha particolarmente esaltato: non mi pigliano molto i gialli più o meno truculenti tra montanari taciturni, ma comunque è un gusto mio, il film non è brutto.

Visto che il film non soddisfa il requisito dell'età, passiamo al prossimo attore, nato per l'appunto il 25 gennaio, del 1931 per la precisione. Un nome e forse ancor di più, un volto indimenticabile per tutti e soprattutto per gli amanti dei film Disney classici. So parlando di Dean Jones:

Eccolo con Hayley Mills in "FBI operazione gatto",
primo ruolo Disney per l'attore



Scelto da Walt Disney in persona, Dean Jones ha interpretato dieci film della casa del Topo, ma prima aveva girato diversi film soprattutto drammatici. Ma è naturalmente con la Disney che ha avuto il successo planetario, d'altronde sembrava proprio tagliato per quel genere di film. Con quella faccia giusta da bravo ragazzo, i ruoli Disney erano perfetti per lui. Lo stesso Walt glielo aveva detto un giorno mentre pranzavano assieme: "Sei perfetto per questi film, sei proprio un bravo uomo di famiglia."

Ma il vecchio Walt non sapeva che in realtà quell'aspetto da bravo ragazzo era tutta apparenza. Oddio, magari all'inizio Dean era davvero un bravo ragazzo, ma poi ha avuto qualche problemino nella gestione del successo. A cavallo tra gli anni '60 e '70 conduceva una vita a quanto pare dissoluta, tra donnine e alcol a go-go, soffrendo nel mentre di periodi di depressione. Però tutto questo lo viveva di nascosto, dunque praticamente nessuno sospettava il suo tormento.

Altro ruolo iconico

Ma verso il 1973 le cose cambiano: anche in seguito a degli incidenti di moto e macchina che avrebbero potuto essere fatali, la vita di Dean Jones ha una svolta religiosa che influisce non solo sulla sua vita privata, ma anche sulla carriera professionale, poiché negli anni successivi, Jones lavora in diverse produzioni che hanno a che fare con la Bibbia o comunque a sfondo religioso. 

Tra questi lavori c'è appunto quello del 1978, intitolato "Born Again", basato sulla biografia religiosa di Charles Colson, uno dei collaboratori di Nixon all'epoca dello scandalo Watergate.

Questo Colson, che nel periodo in cui lavorava per Nixon aveva una certa fama di individuo che persegue il suo obiettivo a qualsiasi costo e che ha pure detto più o meno: "Camminerei sopra mia nonna se servisse a far rieleggere Nixon", in seguito allo scandalo Watergate è finito in prigione dove ha vissuto una conversione religiosa.  

Una volta uscito di prigione, Colson ha fondato una associazione cristiana per i carcerati e si è dedicato massicciamente alla divulgazione dell'Evangelismo, cioè questo movimento di risveglio correlato al concetto della rinascita, del "born again".

Evidentemente, Dean Jones si sentiva affine al tipo di conversione di Colson. Jones si era sentito come il peccatore dissoluto, dalla vita vuota (che vita vuota, che vuota vita, cit.), che improvvisamente scopre Gesù Cristo e dà una svolta totale alla sua esistenza.

Il film dura 1 ora e 45 minuti e vi dico subito che non sono riuscita a guardarlo per più di un'ora. È di un noioso oltre misura e non mi stimola nemmeno l'invenzione di battute o cazzate assortite.

Lo scandalo Watergate è praticamente solo accennato, perché tutto il film (o almeno fin dove ho visto) si concentra sul tormento personale di Colson, tutto preso a iniziare una nuova vità all'insegna di Gesù Cristo.

Il film sembra praticamente uno spottone evangelico, che forse può essere appassionante per chi professa tale religione, ma per gli altri spettatori è difficile trovare un interesse, anche perché è un po' tutto superficiale, semplicistico, senza troppe sfaccettature.

Il personaggio di Colson, che nel film inizia il suo percorso religioso già prima di andare in prigione, viene descritto quasi come un santo, come uno che si è trovato implicato in una faccenda di cui non capiva bene la portata, un ingenuo, uno che pensava di fare bene. Uno che si dichiara non colpevole per le intercettazioni al Watergate, ma che per far vedere che lui è in buona fede, si dichiara colpevole di un reato per cui non era stato accusato ma che aveva davvero commesso (il furto delle cartelle psichiatriche di un esponente liberal, allo scopo di screditarlo). La moglie, per questa auto-accusa, lo definisce perfino un martire!

Il percorso religioso di Colson inizia grazie a un amico
che gli fa conoscere il libro "Mere Christianity" di C.S.Lewis
(autore de Le cronache di Narnia). Il titolo italiano è
"Il cristianesimo così com'è" ma ha anche un bizzarro
titolo alternativo: "Scusi... qual è il suo Dio?", che mi fa
venire in mente "Scusi dov'è il west"!
 
Poi, mi verrebbe da dire che Dean Jones non è molto credibile nel ruolo di cattivo, ma visto che alla fin fine nel film Colson non è proprio così cattivo, allora dico che Jones non è nemmeno molto credibile in un ruolo drammatico. Non credo sia del tutto colpa sua però, è proprio il film in sè, girato con colori sgargianti e con fotografia da film tv senza pretese a render il tutto un prodotto grondante di zucchero e buoni sentimenti ma al tempo stesso moscio e privo di qualunque pathos.

Tipiche facce da film serio di conversione religiosa

C'è pure l'impersonatore di Nixon. Forse sta bevendo
l'amaro Ramazzotti, come gli ha consigliato
un altro impersonatore?

Vi ripropongo il noto sosia.

Bene, ora vi saluto e vado a vedere "Tutti gli uomini del presidente", che è meglio.

16 commenti:

  1. Anche lui è stata vittima delle pubblicità alcoliche del passato!
    Io? Non so... ce l'ho per genetica, siamo ubriaconi da generazioni 😆
    Spero però di nona vere un incidente, sia perché non voglio farmi male e sia perché non voglio smettere di bere! Alla tua (ho alzato il bicchierino di grappa contro il monitori)! E poi faccio guidare sempre mia moglie quando bevo!
    I film biografici mi piacciono ma di questo mi fido di te, deve essere una vera rottura di palle!
    Viva il Nixon sosia che promuove l'amaro Ramazzotti!
    Mi congedo anche io e vado a sparare a tutti gli uomini del presidente Mattar-- volevo dire, mi vado a sparare un episodio di Rick and Morty o di The Office.

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    1. Ma sì, fai come quei vecchi centenari che dicono che la loro ricetta di salute è un bicchiere di whisky (se non di più al giorno!). Dovresti trovarti una occupazione laterale come testimonial di liquorame vario...e a proposito, avevi ragione, era proprio il Montenegro quello dove nella pubblicità andavano a salvare persone e animali vari! :D

      No, sto film veramente pollice verso. Dopo un'ora, guardata pure a spizzichi e bocconi, pensavo di essere prossima al termine, invece quando ho visto che mancavano ancora 45 minuti, mi è venuto lo scoramento. Di un piattume pazzesco!

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    2. Anch'io sto rivedendo The Office con prime video. La fiera del cinismo 😜

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    3. @Kuku: d'altronde i nostri nonni, con questa ricetta, sono campati tanto 😝
      Mamma che sconforto quando guardi un film noioso e ti accorgi che manca ancora tanto alla fine!

      @Bobby: lo avevo iniziato anche io su Prime l'estate scorsa ma poi ho finito le prove gratuite (anche se ne potrei fare ancora 3 intrecciando carte e account). Ora ho Netflix e per fortuna c'è anche lì. Ho quasi finito la quinta stagione e ancora non ha avuto un calo di qualità. Lo adoro!

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  2. I film religiosi di grana grossa sono una piaga americana da cui è impossibile salvarsi: prima o poi te ne becchi uno, non si scappa. Anche perché spesso sono mascherati da altri generi. E sono tutti contrassegnati da una superficialità che brucia gli occhi: purtroppo la grande quantità di film similari fa temere che i credenti americani li apprezzino, il che mette davvero paura.
    Per un mio vecchio ciclo mi sono dovuto sorbire la saga dei "Left Behind", fenomeno che in America ha proporzioni bibliche, grazie a romanzi, poi a film, poi a cartoni che li prendono in giro, poi a una serie TV apocrifa e - peggio del peggio - un remake con Nicolas Cage, chiaro segno demoniaco :-D Sono prodotti dove nessuno parla da essere umano, ma come se stesse recitando la Bibbia.

    Negli anni Ottanta sono cresciuto con Dean Jones, Mamma RAI mandava i suoi film in continuazione e avrei giurato fossero molti più di dieci. Aveva decisamente la facciuzza da bravo ragazzo e padre di famiglia integerrimo ma simpatico. Non sapevo del suo "lato oscuro", ma temo che ad Hollywood sia difficile non cadere in quel trappolone. Sarebbe stato bello vederlo in un film cattivo, dove interpreta il suo lato oscuro.

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    1. Esatto, esatto, parlano proprio come se fossero usciti dalla Bibbia! Anche io l'ho notato, è qualcosa di assolutamente incongruente e non verosimile. Poi magari invece in certi movimenti parlano davvero così e forse a noi sembra strano. Per dire, neanche il Papa parla come loro e se lo fa, almeno lo fa nel contesto giusto!
      Penso proprio che siano apprezzati questi film e la cosa mi impressiona anche un po', ma per via proprio della banalità e superficialità con cui viene affrontato il tema e la "descrizione" dei personaggi.
      Ecco, Nicolas Cage è proprio quello giusto! :D Ma già in Segnali dal futuro mi pare che accennasse a profezie bibliche.

      Vero che sembravano molti di più i film Disney con Dean Jones? Forse erano le mille ripetizioni che ci confondono! Di Dean Jones pre-Disney volevo provare a vedere Handle With Care, dove mi pare che interpreti non proprio il cattivo ma forse neanche un simpaticone, ma per il momento non sono riuscita a beccarlo.

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  3. Ho fatto un calcolo e sei decisamente più piccola di me, che ho 50 anni suonati dallo scorso giugno. XD

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    1. Beh, dai, non così decisamente più piccola... solo tre annetti :D

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  4. Povero Dean Jones... Ammetto che forse lo apprezzerei di più senza sapere tutte queste notizie su di lui. Fino a cinque minuti fa potevo ricordarlo come il benevolo volto di tanti dilm Disney. Ora... Meglio soprassedere!

    (bella questa rubrica!)

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    1. Ti ho rovinato il mito! non dovevo farlo! :D vabbè, dai, in definitiva non credo che DEan abbia fatto niente di più di quello che fanno tante star che si ritrovano improvvisamente ad avere grande successo e non riescono a gestirlo per bene e ne vengono sopraffatti. Forse ci fa strano per via dei film Disney e perché ha proprio una bella faccia da bravo ragazzo. Comunque dai, poi si è ripigliato! :D

      (grazie!)

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  5. Proprio vero quello che dici: Dean Jones ha rappresentato anche per me la Disney per un sacco di tempo e pensa che ho ancora in testa la sua voce italiana anche se non rivedo uno di quei film da tantissimo. Piccola curiosità: Dean va a fare il ruolo del cattivo anche in Beethoven nel 1992, ma a quel tempo la faccia da bravo ragazzo era solo un ricordo ormai.

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    1. Credo che lui sia proprio l'attore più iconico della casa, non saprei chi altro metterci al suo pari. Forse giusto Hayley Mills che ha fatto 6 film con la Disney (tra l'altro il suo ultimo è stato proprio FBI operazione gatto).
      Beethoven non l'ho visto però mi pare sia un film commedia e i cattivi da film commedia sono un po' più macchiettistici, quindi magari ci può anche stare. A proposito, non aveva fatto anche un cinepanettone lui?

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    2. Si, con Boldi e DeSica... Ma lasciamo perdere dai...

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    3. ricordiamocelo coi film Disney, che è meglio! :D

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  6. Dean Jones me lo ricordo vagamente nonostante la mia veneranda età, forse perché aveva una faccia da bravo ragazzo che però lo rendeva un po' comune. Comunque ignoravo questo suo lato tormentato, che storia!
    Ma quanti cloni di Nixon giravano all'epoca? :D

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    1. Forse hai visto i film Disney solo di sfuggita! :D Eh, la faccia da bravo ragazzo è forse un'arma a doppio taglio, soprattutto per un attore. Infatti, ad esempio nel film di cui ho parlato nel post, non c'è molta credibilità nell'interpretazione di un personaggio che dovrebbe essere cattivo. Un po' credo sia la sua recitazione, un po' è certamente anche il film che è scritto male e dunque non lo aiuta per niente.
      Era pieno di Nixon!!! Non ne bastava uno!?

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