Allora, le cose stanno così: l'altro giorno, l'amico Lucio l'etrusco mi ricorda che il 3 novembre è il compleanno del nostro svedesone preferito Dolph Lundgren. Io penso: Bene dai, mi vedo un suo film che è un pezzo che non lo faccio e poi ci scrivo su un post.
Il problema è che il film che ho scelto è... come dire? Come dire, come dire... è meglio non dire! Come faccio a celebrare Dolph con un film del genere? Come faccio a presentarmi al compleanno con una torta che non è esattamente di cioccolato? Come faccio? (Lucio non odiarmi!!!)
Lo so, è colpa mia che ho sbagliato la scelta, però, insomma, a un certo punto, perché questi registi/sceneggiatori/autori mi scrivono un film che sulla carta ha delle intenzioni di un certo tipo, ma poi chiamano il Dolphone e non me lo fanno dolpheggiare? Se mi chiami Dolph, la regola numero uno è che lo devi assolutamente fare dolpheggiare e se non lo fai, vuol dire che hai sbagliato tutto.
Già mi parti con Dolph, agente FBI che dopo essersi spupazzato sottocopertura l'amante/schiava di un boss albanese si ritrova in questa situazione:
circondato dai gangster albanesi che gli puntano le pistole sul muso.
Tu pensi che adesso Dolph, anche se disarmato, metterà in riga i gangster prendendoli a schiaffoni, invece no: si limita a dire una parola d'ordine che farà capire agli agenti FBI che circondano la zona che è il momento di intervenire.
Quindi Dolph non alza un dito e l'unico schiaffone che vola se lo becca proprio Dolph ed è da parte dell'amante del boss, che nel frattempo si era innamorata di lui e c'è rimasta male allo scoprire che le tenere parole che lui sicuramente le aveva detto tra una spupazzata e l'altra erano solo finzione sottocopertura.
Poi, a dire il vero, ci illudiamo un attimo nel vedere dove vive Dolph: in una rude e maschia capanna in riva al fiume dove tra una grigliata e l'altra si allena facendo rudi e maschie attività coi pesi e coi sacchi.
Quella figuretta a destra è Dolph che ci da dentro |
E il suo atteggiamento gajardo lo si vede anche quando in ufficio prende a smanacciate un distributore automatico perché gli si è incastrato il suo snack preferito. Lui risolverebbe la situazione così:
ma purtroppo interviene il gran capo che mette a freno i bollori.
Poi ci piace il suo piglio deciso mentre interroga un individuo sospetto, sfoderando il suo ghigno gajardo:
E poi quando lo convince a farsi proteggere da ignoti assalitori che interrompono l'interrogatorio:
Perché sì, a neanche dieci minuti di film c'è una piccola scena d'azione, in cui i cattivi prendono d'assalto il palazzo dell'FBI, spengono la luce e mitragliano all'impazzata. Ma Dolph, servendosi del distributore automatico come scudo, in quattro pistolettate risolve la questione e per chiarire definitivamente chi comanda, butta il distributore stesso sull'ultimo cattivo rimasto in piedi.
E poi si riprende pure lo snack |
Però, da qui in poi, è tutta una discesa libera, una discesa in picchiata dove si può star sicuri che in ogni situazione dove il dolpheggio è possibile, il dolpheggio viene accuratamente evitato.
La trama prevede che Dolph debba recuperare una chiavetta USB in cui un hacker ha copiato tutto il database di informazioni del programma di sicurezza testimoni dell'FBI. L'ultimo possessore della chiavetta è morto ma siccome faceva l'insegnante in una scuola dell'infanzia, Dolph si traveste da insegnante, con tanto di CV roboante, e si fa assumere dalla scuola, nel tentativo di scoprire dove si trova la chiavetta.
Qui il film prevede tutto l'impaccio in cui può trovarsi un marcantonio come Dolph alle prese con dei bambini, dunque mentre lui cerca sempre di portare il discorso sulla chiavetta USB, sperando di avere informazioni, i bambini viaggiano nella loro bambinesca direzione, facendo ben presto perdere a Dolph il controllo della situazione (che peraltro non aveva mai avuto, ovviamente).
La sua inesperienza lo porta da un estremo all'altro:
Prima annoia mortalmente i bambini leggendo con poco trasporto una storia |
Poi li rimpinza di cioccolato e i bambini gli impazziscono e gli vanno totalmente fuori controllo |
E pure il microonde gli si rivolta contro |
Per fortuna, per Dolph c'è una gioia: una delle insegnanti gli fa gli occhi dolci e lui ne approfitta per invitarla a cena e poi la porta nel suo covo in riva al fiume. Grigliata, birretta, lei è già conquistata, ma lui che fa? Tira fuori il suo snack preferito, che ora vi rivelo essere il Twix, e si mette a mangiarlo.
Lei gli chiede: come fai a smaltire tutti questi zuccheri? Già, come fa?
Prende a pugni il sacco?
No, no.
Solleva con mignolo tronchi di sequoia?
Macché.
Fa tremila addominali con un alce sulla panza?
Ci piacerebbe.
Niente di tutto questo. Dolph si mantiene in forma....
Ballando il country! |
In un locale in cui c'è pure un toro meccanico. Che uno dice, adesso Dolph ci sale su e chissà che numeri farà? Macché, sarebbe stata una scena troppo stereotipata e infatti lui si limita a guardare la sua bella che ci sale sopra.
E poi, quando a sorpresa arriva il big boss nel locale country e cerca di attaccare bottone con la bella insegnante, uno pensa: Forse adesso succede qualcosa, Dolph metterà il cattivo sul toro meccanicp o almeno glielo tirerà dietro... no, anche in questo caso rimaniamo delusi perché Dolph si limita a prendere la sua bella per un braccio e a portarla fuori dal locale. Scena smosciata al massimo.
Ed è tutto così, si arriva alla resa dei conti finale, col cattivo che si presenta nella scuola e punta le pistole su Dolph e altre persone e non succede niente... lui non alza un dito. Sono addirittura i bambini che a un certo punto prendono i cattivi a legnate e perfino la bella insegnante tira un pugno sul muso a uno dei brutti ceffi.
C'è proprio un'ultimissima scena finale in cui Dolph e il Big Boss si prendono stancamente a cazzotti, ma onestamente nessuno dei due ci fa una grandissima figura.
Niente, mi è andata male, ma probabilmente me la sono cercata, ma pensavo che sarebbe stato un filmetto simpatico, invece purtroppo già era moscio di suo, ma Dolph proprio fuori parte perché invece di usare la sua ironia fisica, gli autori si aspettavano che lui facesse una parte più da comico/caratterista che non è ovviamente il suo e le sue capacità non sono state per niente sfruttate.
Andatevi a leggere il post di Lucius, che è meglio.
Ma anche se col film mi è andata male, non importa, buon compleanno a Dolph il gajardo!