sabato 18 febbraio 2017

Come sposare un milionario

Questo film del 1953 narra la storia di tre ragazze che affittano un appartamento superlusso nel bel mezzo di Manhattan, al solo scopo di accalappiare dei milionari da sposare.

In questa pellicola c'è tutto il glamour hollywoodiano dei tempi d'oro.

C'è l'orchestra che, prima dei titoli di testa, suona per 5 minuti buoni.

Ci sono - non una - ma ben tre grandi dive.

C'è Lauren Bacall, all'epoca sposata con Humphrey Bogart di 25 anni più vecchio, che dice a un milionario: "Mi piacciono gli uomini più vecchi: Roosevelt, Churchill o come si chiama? Quello che recita nella Regina d'Africa" (Bogart, naturalmente)

C'è Betty Grable che si prende similmente in giro. Lei all'epoca era sposata con il trombettista Harry James e in una scena, sentendo suonare un musicista alla radio, si dichiara stra-sicura che quello è proprio Harry James...salvo poi venire smentita dal presentatore che annuncia un certo Ziggy Colombo (musicista, pare, inesistente).

C'è Marylin Monroe che fa la cecàta che non vuole mettersi gli occhiali perché sennò gli uomini non la guardano e allora va a sbattere dappertutto e legge libri all'incontrario.

C'è il grande e lussuoso negozio di abbigliamento dove le modelle ti fanno una sfilata solo per te (con abiti oribbili proprio).

Ci sono un sacco di battute e il ritmo è buono.

Però...io sta cosa la devo dire. Quando ho visto il film la prima volta anni fa, ho pensato che era divertente. Punto.

Quando l'ho rivisto qualche settimana fa, si è risvegliata in me la femminista che non sapevo di avere. Mi scoccia vedere queste donnette che come unico interesse hanno quello di fare la bella vita. Mi scoccia vedere la superficialità di queste protagoniste che, tra l'altro, vedono nel matrimonio con qualsiasi riccastro la soluzione per realizzare le loro pseudo-ambizioni.

Va bene, è un film commedia, ed è anche divertente. Le intenzioni sono probabilmente satiriche se non fosse che nella realtà ci sono davvero persone il cui unico interesse è quello di cambiarsi outfit ogni tre ore (e farsi anche 827 foto a ogni cambio). Persone che cercano il riccone per accasarsi e sistemarsi a vita.

Ecco, questo mi infastidisce: prendere delle protagoniste, secondo me non tanto simpatiche né interessanti, e avvolgerle nella patina stellata di Hollywood, che tutto fa brillare e tutto rende accettabile.

Leggo che Nicole Kidman avrebbe acquistato i diritti d'autore della sceneggiatura e si sta preparando a fare il remake del film. Cara Nicole, spero che tu alzi un po' il tiro, altrimenti è meglio se lasci tutto nel cassetto e ti dedichi ad altro.

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