Recentemente ho
visto questo film che è considerato un capolavoro, una pietra
miliare della storia del cinema. Mi aspettavo di vedere un film
crudo, violento e amaro sulla vita di questi giovani che si uniscono
alle gang della giungla metropolitana di New York.
Ora, probabilmente
mi sono persa io lo spirito di questo film perché a me sembra un
film d’azione per teenager, un film un po’ fumettoso. Non che con
i fumetti non sia possibile raccontare storie di un certo peso, ma non
mi sembra questo il caso. Inoltre, secondo me, ci sono diversi
momenti di ridicolo involontario.
Mi permetto quindi
di raccontare la trama del film evidenziando le cose mi che hanno
fatto sbaccanare e sarò quindi un po’ irriverente; se c’è
qualche fan in lettura, spero non se ne abbia a male.
Attenzione!
Racconterò tutta la storia, quindi spoiler a manetta: lettori
avvisati!
Trama
Siamo a New York
nel 1979. Sulle immagini compaiono i titoli di testa. Il carattere
usato è di colore rosso e le lettere hanno l’effetto un po' sangue
che gronda, un po' graffito. Già da questo particolare dovevo capire che questo non è
un film serio, non più di Freddy vs Jason, comunque.
Procediamo. Nel
Bronx è stato organizzato un mega raduno di tutte le gang della
città. Ogni gang partecipa con una delegazione di 9 componenti.
Come vi immaginate
voi che dei membri di una gang prendano la metropolitana? Nel mio
immaginario, e anche in base a quello che si vede di solito, questi
personaggi scavalcano i tornelli e pigliano la metro gratis. Bene, in
questo film no. I membri delle gang pagano il biglietto e
ordinatamente passano in fila attraverso i tornelli! Evidentemente
queste gang sono molto dotate di senso civico.
Andiamo avanti. Al
raduno, mentre il capo della gang più potente della città sta
facendo un discorso di fronte a tutti quanti, il leader pazzoide
della band dei Rogues lo uccide sparandogli, addossando poi la colpa
alla gang dei Warriors.
Succede un
putiferio, volano cazzotti, coltelli, proiettili, arriva anche la
polizia. I Warriors, che non hanno capito di essere accusati
dell’omicidio, tentano in ogni caso la fuga ma nel parapiglia
generale, il loro capo ci lascia la pelle.
I Warriors
decidono che la cosa migliore è prendere la metropolitana e tornare
di filato a Coney Island, il loro territorio. Solo lì saranno al
sicuro. E in effetti, dopo essere sfuggiti a una banda rivale che
gira in pullmino (i Turnbull AC's - sembra il nome di una squadra di calcio), i nostri Guerrieri riescono a raggiungere la
stazione e a salire su un vagone (stavolta, essendo inseguiti, non
hanno tempo di fare il biglietto!).
I Warriors pensano di essere al sicuro ma la fortuna non è dalla loro. Alla stazione successiva c’è un incendio e la metro non può proseguire. Ai nostri tocca quindi scendere, uscire dalla stazione e andare a piedi a quella successiva ma devono fare attenzione perché è pericoloso girare per New York di notte, con tutte queste bande pericolose.
Scuolabus per gangster di città. A mezzanotte c'è la lezione di roteamento catene. |
I Warriors pensano di essere al sicuro ma la fortuna non è dalla loro. Alla stazione successiva c’è un incendio e la metro non può proseguire. Ai nostri tocca quindi scendere, uscire dalla stazione e andare a piedi a quella successiva ma devono fare attenzione perché è pericoloso girare per New York di notte, con tutte queste bande pericolose.
Infatti, dopo
pochi passi, i Warriors entrano nel territorio dei temibili Orphans.
Così temibili che i grandi boss della città si sono dimenticati di
invitarli al raduno (e quindi ‘sti Orfani non sanno neanche del
casino che è successo).
Ora,
ogni banda ha un abbigliamento particolare che permette di
distinguere un membro di una banda da quello di un’altra. I
Warriors hanno un gilet con sulla schiena una immagine e il loro
nome, i cattivi Rogues hanno berretti e giacche in pelle con teschio
sul retro, c’è chi ha delle casacche asiatiche, chi è tutto
vestito di nero. No, gli Orfani no. Essi indossano jeans e t-shirt
verde con il loro nome appiccicato
sulla schiena alla bell’e meglio. Peggio di così c’era solo
scrivere il nome col pennarello. Più che una gang di quartiere
sembrano un gruppo di nerd. Gli mancano solo gli occhiali con lo
scotch sul naso e sono a posto.
Ho bisogno di un tecnico pc, qualcuno di voi è libero? Ah, no scusate, voi siete gli Orphans |
Sulle prime gli Orfani fanno un po’ gli scontrosi e mostrano ai Warriors addirittura dei ritagli di giornale dove si narrano le loro gesta. In pratica questi per essere presi sul serio e dimostrare di essere forti tirano fuori il curriculum! Mica pizza e fichi.
I
Warriors dicono che loro devono solo andare alla metro, non vogliono
rogne e i magnanimi
Orfani rispondono: ”Beh, dai, allora passate pure”.
Ma da un edificio esce una ragazza, forse la ragazza del capo. Ella dice in pratica agli Orfani che sono proprio degli sfigati se lasciano passare i Warriors così impunemente, senza neanche una scazzottata.
Ma da un edificio esce una ragazza, forse la ragazza del capo. Ella dice in pratica agli Orfani che sono proprio degli sfigati se lasciano passare i Warriors così impunemente, senza neanche una scazzottata.
Feriti nell’orgoglio, gli Orfani dicono che i Guerrieri potranno
passare solo se si toglieranno il loro gilet d’ordinanza. I
Guerrieri rispondono picche e partono a passo di marcia verso la
stazione. Vengono inseguiti dagli Orfani che però non fanno nemmeno
in tempo a tirare fuori un rasoio da barbiere e a dire:”Vi pisciamo
in testa!” che i Warriors gli lanciano addosso una bottiglia
esplosiva che fa saltare in aria una macchina e i poveri Orfani
assieme ad essa.
Il
gruppo dei 4, appena messo piede fuori dalla stazione, si ritrova nel
territorio degli spaventosi Baseball Furies.
Questi sì che fanno paura, vanno in giro vestiti con una divisa da
baseball, mazza compresa, e le loro facce sono pitturate di bianco,
nero, rosso. Incontrarli di notte non deve essere molto simpatico.
Un esponente delle Baseball Furies, forse un fan dei Kiss |
Le Furie subito iniziano a inseguire i quattro Warriors; arrivati in un parco la fuga ha termine e s’impone un combattimento. Nota: le Furie sono almeno in sei.
Secondo voi, chi vince tra i sei armati e i quattro disarmati? I quattro disarmati, è ovvio. E nel giro di pochi minuti, poi. Evidentemente le Furie puntano tutto sul look minaccioso. Se gli avversari si spaventano, bene; se bisogna anche combattere, le Furie hanno qualche problemino. La lotta non è il loro forte, diciamo.
Terminata la lotta, i fantastici quattro proseguono il cammino e vedono una ragazza tutta sola seduta su una panchina (la ragazza è interpretata da Mercedes Ruehl – bravissima ne “La leggenda del re pescatore”). Il sessuomane del gruppo non capisce più niente. I suoi ormoni impazziti gli impediscono di notare che la situazione è un po’ sospetta; dice agli altri di andarsene e abborda la ragazza.
Incredibilmente lei ci sta! E
siccome lui deve far vedere
che è un vero uomo, le sue avances sono
un tantinello violente. Ma
la ragazza non è una
semplice ragazza, è una poliziotta in borghese e non ci mette molto
ad ammanettare alla panchina il nostro maschione arrapato e a
chiamare rinforzi. Se le Baseball Furies non fossero state ancora
agonizzanti dopo la batosta, avrebbero potuto vedere come sarebbe
stato assai facile avere la meglio su almeno uno dei Warriors.
Nel frattempo, i tre Warriors che avevano preso la metro arrivano a Union Square. Si guardano attorno e vedono un gruppo di ragazze che fanno loro gli occhi dolci. Non solo, le ragazze li invitano addirittura nel loro appartamento. Ai tre non sembra vero e con l’ormone già a palla seguono le ragazze nel loro covo. Due Warriors iniziano ad amoreggiare mentre il terzo si guarda attorno intimidito. E menomale! Perché le ragazze sono in realtà componenti della banda The Lizzies! E quando pensano che gli uomini siano abbastanza distratti, chiudono la porta col chiavistello e tirano fuori coltelli e pistole. I Warriors pensano bene di darsi alla fuga.
Ora,
in un film normale, magari uno dei
tre rimarrebbe a terra perlomeno ferito ma siccome siamo ne:”I
guerrieri della notte”, i tre disarmati riescono
a scappare illesi dal covo di una masnada di donne inferocite e
armate fino ai denti. Anzi, a dire il vero, non del tutto illesi: uno
si fa un graffio all’avambraccio. Un gatto gli avrebbe fatto
più male.
Le Lizzies non hanno una divisa, sono una gang in incognito |
Dopo
queste svariate disavventure, i Warriors riescono finalmente a
riunirsi tutti a Union Square. E qui incontrano la gang dei Punks.
Non bisogna lasciarsi ingannare
dal nome, i Punk non indossano giubbotti borchiati né hanno i
capelli colorati con taglio alla mohicana. No, i Punk indossano una
maglia colorata preferibilmente a strisce, salopette in jeans e pattini a rotelle. Ripeto:
maglia colorata, salopette, pattini. Se si guarda solo il capetto,
che ha pure una faccia truce, la cosa non sembra strana; ma se si
guarda la gang nel suo insieme sembra di trovarsi a un raduno di
idraulici. Se avessero anche il berretto rosso potrebbero essere
scambiati per i nipoti di SuperMario.
Appare comunque subito chiaro che i Punk vogliono menare le mani. I Warriors però sono astuti e attirano i Punk nelle toilette degli uomini. E qui la banda della salopette dimostra di essere un po’ ingenua. Se entrando nella toilette non si vede nessuno, è abbastanza ovvio che i Warriors si sono nascosti dentro i gabinetti. E allora quando i Guerrieri escono all’improvviso dai cessi, perché i Punk sono così sorpresi? Che candidi.
I Punks stanno cercando i Warriors o devono riparare le perdite dei gabinetti? |
Appare comunque subito chiaro che i Punk vogliono menare le mani. I Warriors però sono astuti e attirano i Punk nelle toilette degli uomini. E qui la banda della salopette dimostra di essere un po’ ingenua. Se entrando nella toilette non si vede nessuno, è abbastanza ovvio che i Warriors si sono nascosti dentro i gabinetti. E allora quando i Guerrieri escono all’improvviso dai cessi, perché i Punk sono così sorpresi? Che candidi.
Comunque,
tra un lavandino e un orinatoio, le due bande se le danno di santa
ragione e se non altro stavolta i Warriors sono finalmente armati. Giù mazzate,
coltellate, cazzotti,
porte di gabinetto, insomma una rissa in piena regola.
Se solo però non si vedesse così smaccatamente che la faccenda è fasulla. Mi aspettavo da un momento all’altro che apparissero in sovraimpressione scritte del tipo: POW! BAM! SBENG! come nei telefilm anni ‘60 di Batman. Il realismo era all’incirca lo stesso.
Se solo però non si vedesse così smaccatamente che la faccenda è fasulla. Mi aspettavo da un momento all’altro che apparissero in sovraimpressione scritte del tipo: POW! BAM! SBENG! come nei telefilm anni ‘60 di Batman. Il realismo era all’incirca lo stesso.
I
nostri
Warriors hanno la meglio nello scontro, ci avrei quasi scommesso.
Anche Batman avrebbe volentieri partecipato alla rissa nei bagni |
Dopo aver metaforicamente fatto calare le braghe (anzi la salopette) ai Punk, i Warriors prendono la metro e finalmente raggiungono Coney Island, famosa per il luna park e la spiaggia. E proprio tra le giostre qualcuno li attende. Sono loro: i famigerati Rogues! Sono venuti apposta con la macchina - sì perché loro la macchina ce l’hanno; macchina... in realtà è un carro funebre graffitato ma almeno i Rogues non hanno problemi di metro.
Il
leader dei Rogues, tal Luther, è un pazzoide attaccabrighe e inizia a far
tintinnare tre bottiglie cantando ripetutamente e
in tono
sempre più stridulo:”Guerrieeeeeri,
giochiamo alla gueeeerrraaaa?” (in originale: “Waaaaarrioors,
come out to plaaaaaay”). Lo dice almeno una decina di volte con un
effetto sempre
più
urtante, sia in italiano che in inglese. Già
alla quinta volta gli avrei fatto tintinnare le bottiglie in testa purchè stesse zitto.
Anche i Warriors ne sono infastiditi, anche se non lo danno tanto a
vedere (Michael
Beck, l’attore che fa il capo dei Warriors ha la stessa espressione
dall’inizio alla fine del film, inutile dire che la sua
interpretazione non mi ha particolarmente colpito).
Si impone una sfida sulla spiaggia. Il leader dei Warriors propone al capo dei Rogues un duello tra loro due. Quest'ultimo non è un tipo molto sportivo: senza neanche acconsentire, tira fuori una pistola e spara ma il capo dei Warriors è più svelto: gli tira un coltello sul polso facendo sbagliare così il tiro al malvagio Luther.
Improvvisamente arriva la numerosa gang dei Gramercy Riffs, proprio quella il cui leader era stato ucciso all'inizio. Il capo dei Gramercy sembra Eddy Murphy in "Un poliziotto a Beverly Hills". I Warriors, sempre senza darlo a vedere, temono il peggio. Invece, i Riffs hanno saputo di come sono andate veramente le cose, lodano i Warriors e accerchiano i Rogues per giustiziarli.
THE END
Insomma, a vedere il film mi sono divertita ma certo non posso dire di aver visto un capolavoro, comunque è sempre bene guardare film che sono entrati nell'immaginario di una generazione.
Locandina
Il poster ha una bella illustrazione che mi ricorda un po' addirittura il dipinto "Il quarto stato" di Giuseppe Pelizza da Volpedo.
Nella illustrazione si possono vedere vari personaggi del film che però non sono rappresentati in maniera accurata.
Il capo dei Warriors ha un gilet "sbagliato", il gilet "giusto" è quello indossato dai due personaggi ai lati; inoltre nel film il capo non indossa nessuna fascia in testa.
La ragazza a fianco a lui potrebbe essere una Lizzie anche se non mi pare che abbia la faccia di qualcuna delle attrici che interpretano le componenti di quella banda.
L'uomo di colore a destra ha la faccia dell'attore che interpreta Cochise però ha un fazzoletto in testa, seppur di colore sbagliato, come ha solo Cleon, il capo iniziale dei Warriors.
L'uomo a sinistra è vestito come un Warrior ma nel film non c'è nessun personaggio con quella faccia.
Si vedono diversi membri delle Baseball Furies, anche se hanno delle decorazioni facciali che nel film non si vedono.
In alto a sinistra si intravedono i Punks in salopette e davanti a loro ci sono gli Hi-Hats con cappelli a cilindro e vestiti da mimi.
Si vede inoltre il titolo scritto con il fantastico font graffitt-sanguinolento; peccato che sia in viola anzichè in rosso.
That's all for now folks!
Si impone una sfida sulla spiaggia. Il leader dei Warriors propone al capo dei Rogues un duello tra loro due. Quest'ultimo non è un tipo molto sportivo: senza neanche acconsentire, tira fuori una pistola e spara ma il capo dei Warriors è più svelto: gli tira un coltello sul polso facendo sbagliare così il tiro al malvagio Luther.
Improvvisamente arriva la numerosa gang dei Gramercy Riffs, proprio quella il cui leader era stato ucciso all'inizio. Il capo dei Gramercy sembra Eddy Murphy in "Un poliziotto a Beverly Hills". I Warriors, sempre senza darlo a vedere, temono il peggio. Invece, i Riffs hanno saputo di come sono andate veramente le cose, lodano i Warriors e accerchiano i Rogues per giustiziarli.
THE END
Insomma, a vedere il film mi sono divertita ma certo non posso dire di aver visto un capolavoro, comunque è sempre bene guardare film che sono entrati nell'immaginario di una generazione.
Locandina
Il poster ha una bella illustrazione che mi ricorda un po' addirittura il dipinto "Il quarto stato" di Giuseppe Pelizza da Volpedo.
Nella illustrazione si possono vedere vari personaggi del film che però non sono rappresentati in maniera accurata.
Il capo dei Warriors ha un gilet "sbagliato", il gilet "giusto" è quello indossato dai due personaggi ai lati; inoltre nel film il capo non indossa nessuna fascia in testa.
La ragazza a fianco a lui potrebbe essere una Lizzie anche se non mi pare che abbia la faccia di qualcuna delle attrici che interpretano le componenti di quella banda.
L'uomo di colore a destra ha la faccia dell'attore che interpreta Cochise però ha un fazzoletto in testa, seppur di colore sbagliato, come ha solo Cleon, il capo iniziale dei Warriors.
L'uomo a sinistra è vestito come un Warrior ma nel film non c'è nessun personaggio con quella faccia.
Si vedono diversi membri delle Baseball Furies, anche se hanno delle decorazioni facciali che nel film non si vedono.
In alto a sinistra si intravedono i Punks in salopette e davanti a loro ci sono gli Hi-Hats con cappelli a cilindro e vestiti da mimi.
Si vede inoltre il titolo scritto con il fantastico font graffitt-sanguinolento; peccato che sia in viola anzichè in rosso.
That's all for now folks!
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