No, non è Zio Paperone.
È lui, il vagabondo cercatore solitario che si ritrova, nel bel mezzo di una tempesta, a condividere una capanna insieme a Black Larsen - un pericoloso criminale - e a Giacomone (Big Jim) - un corpulento cercatore d'oro che ha appena trovato una miniera.
La fame si fa sentire, il criminale taglia la corda e i due superstiti non sanno che pesci pigliare. Allora pigliano uno scarpone e mangiano quello.
Giacomone non ce la fa a magnare la sua scarpa e ben presto la fame inizia a farlo delirare. Giacomone inizia a vedere cose strane....
Il povero vagabondo, scambiato per una gallina, a momenti ci lascia le penne, ma fortunatamente le cose si risolvono bene (non per un orso di passaggio) e passata la tempesta i due si separano: Giacomone torna alla sua miniera mentre il vagabondo va in città a cercar fortuna.
Ma qui, ben presto, il suo cuore solitario inizia a palpitare per la bella ma cinica Giorgia, che ovviamente non lo calcola neanche di striscio.
Ma un giorno, in maniera del tutto inaspettata, Giorgia e le sue amiche capitano nei pressi della casetta in cui il vagabondo si è insediato. Le crudeli donne si accorgono che il vagabondo è innamorato della Giorgia e iniziano a sfotticchiarlo e a fare le ocacce. Arrivano perfino ad autoinvitarsi per la cena dell'ultimo dell'anno, ovviamente senza intenzione alcuna di partecipare.
Passano i giorni e il vagabondo non fa che pensare alla cena di San Silvestro e lavora alacremente allo scopo di guadagnare soldi per allestire la grande serata.
Arriva l'ultimo dell'anno e Giorgia e le sue amichette se la spassano al saloon, manco ci pensano al vagabondo il quale ha invece fatto del suo meglio per addobbare e decorare la misera capanna.
Mentre attende l'arrivo delle sue ospiti, il vagabondo si addormenta e sogna che la serata sta andando alla grande ed è qui la famosa scena del balletto con le pagnotte:
Soltanto a mezzanotte il vagabondo si sveglia e sente in lontananza le struggenti noti dell'Auld Lang Syne provenire dal saloon. Capisce che le donne lo hanno preso in giro e mestamente si dirige verso il saloon, a guardare da fuori la gente che folleggia.
Subito dopo mezzanotte, il pensiero del vagabondo riaffiora nella mente di Giorgia che decide di andare alla capanna con le amiche e il fidanzato. Vedendo gli addobbi capisce di aver sbagliato e dice alle amiche che hanno esagerato con lo scherzo.
Ma la storia non è finita, perché in città arriva Giacomone! Ha ricevuto una botta in testa e ha la memoria confusa: non si ricorda più dov'è la sua miniera d'oro! Sarà infine il vagabondo a dargli una mano e a migliorare le sorti di entrambi...
Nel mio cuore cinematografico, non so quale altro autore raggiunga i vertici che occupa Chaplin. Chi come lui fa ridere, fa piangere, fa pensare? E i suoi film (perlomeno quelli del vagabondo, sugli altri bisogna fare considerazioni a parte) rasentano la perfezione.
Nei vecchi film spesso ci sono cose poco chiare, o troppo veloci, o che non si vedono bene a causa delle inquadrature. Nei film di Chaplin non c'è niente di tutto ciò: ogni cosa è perfettamente chiara e comprensibile e i ritmi sono perfetti, come una macchina a orologeria. I dettagli, poi, sono curati con una perizia inimmaginabile.
D'altronde Chaplin era un perfezionista. Per girare Luci della città ci ha messo 4 anni e nel frattempo che girava, il sonoro era diventato lo standard e c'era pure il rischio di fare un colossale flop presentandosi al pubblico con un film muto.
Devo dire che non riesco nemmeno a considerare i suoi film come "film muti". Se li si girasse oggi, bisognerebbe farli uguali, tanto sono splendidamente fatti. A parte che poi, i film di Chaplin saranno pure muti, ma non sono certo silenziosi dal momento che hanno delle belle musiche, composte dallo stesso Chaplin, che accompagnano perfettamente le immagini. Sono belle non solo di per sé, ma anche perché si adattano bene ai ritmi e al senso di quello che si vede sullo schermo e questa non è una cosa così scontata come si potrebbe pensare.
Chiudo con una nota un po' polemica. I film di Chaplin lo ho visti quando ancora la RAI li trasmetteva, molti anni fa. Li avevo registrati e ho consumato le cassette da tante volte che li ho visti. Oggigiorno vengono sì trasmessi dei documentari su Chaplin ma perché non vengono dati mai - o quasi - i suoi Capolavori Immortali? Smentitemi pure.
La fame si fa sentire, il criminale taglia la corda e i due superstiti non sanno che pesci pigliare. Allora pigliano uno scarpone e mangiano quello.
Bistecca di suola e spaghetti ai lacci |
Una gallina gigante!!! |
Il povero vagabondo, scambiato per una gallina, a momenti ci lascia le penne, ma fortunatamente le cose si risolvono bene (non per un orso di passaggio) e passata la tempesta i due si separano: Giacomone torna alla sua miniera mentre il vagabondo va in città a cercar fortuna.
Ma qui, ben presto, il suo cuore solitario inizia a palpitare per la bella ma cinica Giorgia, che ovviamente non lo calcola neanche di striscio.
A proposito, ma quanto caldo fa in questi saloon, per stare così scollati? |
Masnada di donne senza cuore |
Arriva l'ultimo dell'anno e Giorgia e le sue amichette se la spassano al saloon, manco ci pensano al vagabondo il quale ha invece fatto del suo meglio per addobbare e decorare la misera capanna.
In questo fotogramma non si vede, ma ha pure messo dei regali per le donne immeritevoli |
Mentre attende l'arrivo delle sue ospiti, il vagabondo si addormenta e sogna che la serata sta andando alla grande ed è qui la famosa scena del balletto con le pagnotte:
Soltanto a mezzanotte il vagabondo si sveglia e sente in lontananza le struggenti noti dell'Auld Lang Syne provenire dal saloon. Capisce che le donne lo hanno preso in giro e mestamente si dirige verso il saloon, a guardare da fuori la gente che folleggia.
Subito dopo mezzanotte, il pensiero del vagabondo riaffiora nella mente di Giorgia che decide di andare alla capanna con le amiche e il fidanzato. Vedendo gli addobbi capisce di aver sbagliato e dice alle amiche che hanno esagerato con lo scherzo.
Ma la storia non è finita, perché in città arriva Giacomone! Ha ricevuto una botta in testa e ha la memoria confusa: non si ricorda più dov'è la sua miniera d'oro! Sarà infine il vagabondo a dargli una mano e a migliorare le sorti di entrambi...
Nel mio cuore cinematografico, non so quale altro autore raggiunga i vertici che occupa Chaplin. Chi come lui fa ridere, fa piangere, fa pensare? E i suoi film (perlomeno quelli del vagabondo, sugli altri bisogna fare considerazioni a parte) rasentano la perfezione.
Nei vecchi film spesso ci sono cose poco chiare, o troppo veloci, o che non si vedono bene a causa delle inquadrature. Nei film di Chaplin non c'è niente di tutto ciò: ogni cosa è perfettamente chiara e comprensibile e i ritmi sono perfetti, come una macchina a orologeria. I dettagli, poi, sono curati con una perizia inimmaginabile.
D'altronde Chaplin era un perfezionista. Per girare Luci della città ci ha messo 4 anni e nel frattempo che girava, il sonoro era diventato lo standard e c'era pure il rischio di fare un colossale flop presentandosi al pubblico con un film muto.
Devo dire che non riesco nemmeno a considerare i suoi film come "film muti". Se li si girasse oggi, bisognerebbe farli uguali, tanto sono splendidamente fatti. A parte che poi, i film di Chaplin saranno pure muti, ma non sono certo silenziosi dal momento che hanno delle belle musiche, composte dallo stesso Chaplin, che accompagnano perfettamente le immagini. Sono belle non solo di per sé, ma anche perché si adattano bene ai ritmi e al senso di quello che si vede sullo schermo e questa non è una cosa così scontata come si potrebbe pensare.
Chiudo con una nota un po' polemica. I film di Chaplin lo ho visti quando ancora la RAI li trasmetteva, molti anni fa. Li avevo registrati e ho consumato le cassette da tante volte che li ho visti. Oggigiorno vengono sì trasmessi dei documentari su Chaplin ma perché non vengono dati mai - o quasi - i suoi Capolavori Immortali? Smentitemi pure.
Sacrosanta indignazione: a parte qualcosa di Stanlio e Ollio trasmessa di notte, la RAI sembra aver dimenticato i suoi cavalli di battaglia. Ogni tanto un po' di Chaplin potrebbe pure ricordarsi di mandarlo in onda...
RispondiEliminaNon capisco perché. Adesso che c'è Rai Movie potrebbero ben lasciare un po' di spazio anche alle vecchie glorie, invece di dare gli stessi film a distanza di poche settimane. Perfino i fratelli Marx davano.
EliminaHo incredibilmente beccato una volta Stanlio e Ollio, poco tempo fa, e non mi capacitavo dallo stupore.
Di notte li fanno spesso, Stanlio e Ollio: stanotte alle 5 (in pratica domattina!) fanno "La bugia".
RispondiEliminaInvece in prima serata c'è "Impiccalo più in alto" con Clint Eastwood: giustamente se ne sentiva il bisogno, era addirittura mezz'ora che non lo trasmettevano :-D
Come mezz'ora??
EliminaComunque è pazzesco, leggendo la tua rubrica del giovedì, con le programmazioni, è abbastanza evidente la ripetizione di Rai Movie. Ma perchè? Avranno un archivio mastodontico.
Quella volta che avevo beccato S&O era addirittura verso le 8 di sera, può essere? Per quello mi ero stupita.
Per un periodo li hanno trasmessi prima del film della sera, poi hanno spostato il ciclo di notte. Chissà, magari poi torneranno alle 20 ;-)
EliminaMi piacerebbe che dessero anche cose tipo Buster Keaton.
EliminaSe ci penso comunque è pazzesco: negli anni '80 dare in prima serata film di Chaplin. A ripensarci oggi sembra davvero ai confini della realtà.
Io ne ho visti parecchi ma sui canali locali, forse qualcuno anche sulla RAI.
RispondiEliminaAnche se è capodanno, almeno ci sono le decorazioni, potrei guardarlo tra il 26 e il 3 👍🏻
Ma ti riferisci proprio ai film di Chaplin? Perché Stanlio e Ollio sono più frequenti, forse anche perché più recenti, ma quelli di Chaplin veramente non mi risulla li abbiano dati in RAI. Sulle reti locali potrebbe essere più probabile.
EliminaAhah, certo, ma comunque vista l'atmosfera nevosa, va bene in tutto il periodo invernale!
Il mio "forse" era proprio perché non ne ero sicuro, quindi mi fido più del tuo ricordo 😉
Eliminapenso che Stanlio e Ollio siano più semplici da ficcare anche come tappabuchi perché oltre ai film ci sono un sacco di comiche. Ce n'è anche di Chaplin, ma sono molto più vecchie e secondo me anche un po' più ostiche, c'è un abisso rispetto alla qualità dei film. Quelle di S&O sono più recenti e anche più immediate.
EliminaLa scena di questo film con la casa in bilico sul precipizio viene studiata nei libri sulla suspense come esempio di suspense comica...
RispondiEliminaGrande Chaplin, maestro assoluto pur con la sua apparente leggerezza...
Beh quella scena è davvero grandiosa. Poi non so se era tanto facile realizzarla all'epoca. Più difficile di adesso, senz'altro.
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