martedì 14 dicembre 2021

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Questa volta siamo andati ancora più indietro nel tempo, proprio all'inizio del decennio. Com'era la situazione? Tanto per cambiare, sempre molto "frizzantina".

Il presidente della Jugoslavia Tito sta per partire per una visita in Italia, dove dovrebbe incontrarsi con il presidente italiano Saragat, con i ministri e con il papa Paolo VI. Ma il viaggio è ancora in forse perché l'allora presidente degli Affari esteri, Aldo Moro, ha fatto delle dichiarazioni che non sono tanto piaciute in Jugoslavia. Si rischia l'incidente diplomatico.

Nel frattempo, a Trieste, avviene una manifestazione violenta ad opera di fascisti provenienti da varie parti del nord Italia. Sono armati di manganelli e bastoni e portano in testa elmetti delle SS. Sono contrari alla visita di Tito, fanno danni e malmenano passanti, giungendo anche a dare l'assalto a una chiesa al grido di "Viva il duce".

La situazione nelle scuole, poi, non ne parliamo. Scioperi e occupazioni continue. Mancano insegnanti, attrezzature, aule. Si verificano eventi di tutti i tipi. Nella facoltà di architettura di Roma, estremisti di sinistra addirittura tengono chiuso a chiave in aula, per un'ora, un professore che aveva bocciato un loro compagno.

Tutti protestano. A Londra, tre consiglieri comunali hanno annunciato che si presenteranno nudi in municipio per protestare contro l'uniforme che sono costretti a portare, cioè una toga color blu brillante che secondo loro è poco dignitosa per il loro ruolo.

E anche il campione in carica di Rischiatutto ha i suoi grattacapi. Ha la bronchite, ma se non vuole perdere il titolo, deve presentarsi in trasmissione lo stesso... 

E a proposito di apparati respiratori, che ne pensate di questa pubblicità?


Come funzionerà il prodotto? Quanto costerà? Per fortuna, il "raguaglio" è gratuito...

E nemmeno la seguente pubblicità ho capito bene:


Dalla descrizione, si evince che il prodotto non è un giocattolo, ma un vero strumento per lavorare. Ma allora, perché hanno messo una bambina nell'immagine? La macchina è così facile da usare che potrebbero farlo anche i bambini? Massì, facciamo lavorare pure loro e sforniamo pullover come se piovesse.

Comunque, nel 1970 noto un po' meno pubblicità di liquori e più di lavastoviglie, lavatrici e detersivi. 


Si affacciava l'idea della disinfezione. Ve le ricordate le mitiche figurine Mira Lanza? Io le trovavo nei bidoni di detersivo di mia nonna.

Ma è ora di guardare il film della sera, che va in onda sul secondo canale, perché sul primo c'è la trasmissione di attualità "Sotto processo" condotta da Piero Ottone.

Invece sul secondo abbiamo "Il delitto di Monsieur Lange" di Jean Renoir, addirittura del 1936.

Un film di grande intrattenimento che vi vado subito a narrare. La storia inizia con una coppia (raffigurata a sinistra nella locandina) che giunge in una locanda di campagna e si ritira in una camera da letto.

Il locandiere e gli avventori riconoscono nell'uomo un ricercato per omicidio e iniziano a confabulare fra loro per decidere su come comportarsi. C'è chi vorrebbe allertare la polizia e invece chi è più permissivo: "Io nei miei sogni uccido sempre quelli che non mi vanno a genio".

Mentre gli avventori discutono la faccenda, emerge dalla stanza la compagna del presunto criminale, che sarebbe il monsieur Lange del titolo. La donna dice che ebbene sì, Lange ha veramente commesso un delitto ma lei racconterà tutta la storia agli avventori così essi potranno giudicare.

Questo Lange, in base a quello che dice la donna, è un sognatore, uno che passa tutto il tempo libero a scrivere storie western con protagonista Arizona Jim, sgominatore di banditi e salvatore di oppressi. Storie che nessuno gli vuole pubblicare. La donna gli suggerisce di chiedere al monsieur Batala di pubblicarle, visto che Batala pubblica qualsiasi schifezza. "Ah, grazie eh", dice lui, piccato.

Lange in effetti lavora per questo signor Batala che è un editore di una rivista di storie criminose. In una scena, vediamo Batala mentre dà istruzioni al copertinista e gli dice che deve accentuare tutti i particolari sanguinolenti, perché il pubblico ama e vuole avere tutti i dettagli più cruenti.

Questo Batala inoltre è proprio un personaggio: è un cazzaro, un maneggione, un insolvente debitore, nonché uno che ci prova con tutte le donne. Un tizio della peggior specie, ma siccome il film ha un tono leggero e l'attore che interpreta Batala è proprio bravo, il personaggio risulta cinematograficamente quasi simpatico.

Insomma, il signor Lange prova a proporre a Batala il suo Arizona Jim, ma questi sulle prime non ne vuole sapere. Invece poi, siccome deve tener buono un tipo con cui si era impegnato per fare pubblicità di pasticche sulla sua rivista criminosa, decide di pubblicare le storie di Arizona Jim, apportandoci però delle modifiche strategiche, senza dir niente a Lange. Le modifiche consistono nell'inserire, proprio all'interno delle storie, le pasticche da pubblicizzare. Ad esempio, se l'eroe Arizona Jim deve sgominare dei nemici, prima di sparare, ingoia delle pasticche Ranimox decantandone le proprietà; grazie a queste poi sconfigge i banditi. 

Il signor Lange quando scopre la cosa, va a lamentarsi con Batala che cerca di rabbonirlo dicendogli: "Insomma, tu sei un sognatore, ma l'arte richiede compromessi, ci sono le spese... e poi l'argent c'est l'argent!"

La storia prosegue con Batala che deve fuggire perché i creditori gli stanno col fiato sul collo. Ma il treno su cui era partito ha un incidente e lui viene creduto morto. Lange e gli altri lavoratori del giornale fondano una cooperativa e mandano avanti loro la rivista, ottenendo un grandissimo successo. Addirittura il cinema mostra interesse per il personaggio di Arizona Jim e vorrebbe farne un film.

Ma Batala non è morto e torna in incognito, travestito da prete, nella sede del suo giornale e ha intenzione di riprenderne possesso, visto che ora i soldi ci sono. O forse vuole solo intascare i soldi e mandare tutti al diavolo.

È allora che Lange lo uccide ed è supportato da tutti e aiutato a scappare. Nonostante il film sia praticamente una commedia, è comunque strano che il crimine non venga effettivamente né punito né criticato in qualche modo. Quando Lange dice a un socio di aver appena ucciso qualcuno, il socio mostra giusto un leggero stupore e poi dice: "Beh, immagino possa capitare di uccidere qualcuno"!

La storia è praticamente tutta ambientata in un unico palazzo dove vivono vari personaggi pittoreschi, dal portinaio che deve sempre fare lavori tipo riparare pavimenti o sturare gabinetti, alla proprietaria di lavanderia dalla vita sessuale apparentemente disinibita.

Il film l'ho visto in francese sottotitolato inglese per cui di sicuro ho perso molte battute, ma piuttosto assurda la scena di Batala morente, travestito da prete, che chiede: "Chiamatemi un prete!"

Bene, anche per oggi è tutto.

Ma mettiamoci un tocco di Natale in questo calendario dell'Avvento dai ritmi lumacheschi. Cosa fa Babbo Natale passate le feste?

Sbarbo Natale

E ora passate da Lucius su Non quel Marlowe a leggere il suo bel post su questo film.

18 commenti:

  1. L'apparecchio per respirare meglio sembra proprio uno strumento di tortura, di quelli che usava la Santa Inquisizione per far confessare gli eretici.
    In effetti la macchina per la maglieria sembra piccola a vedersi, avevo una parente che confezionava maglie con una macchina simile ed era molto più alta e lunga. Il signore della Gillette è orripilante, sembra più una locandina da film dell'orrore!! Se uno mi fissasse a quel modo, mi verrebbe un colpo...
    Curioso il film di Jean Renoir, a me tra l'altro è un regista che piace moltissimo. :)

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    1. haahah, ma infatti, per raddrizzare un naso credo che ci voglia davvero la tortura, se non si usa la chirurgia! Oppure era la solita fuffa, tipo gli occhiali a raggi X, per vedere le donne nude!
      Era meglio se si teneva la barba, il tipo della gillette!
      Se non hai visto il film di Renoir te lo consiglio senza dubbio!

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  2. Stessa cosa a cui ho pensato io con quel rettificatore di naso. Al livello Dell Scimmie Di Mare. Chi si è fatto operare al naso sa benissimo che il dolore c'è ed è fortissimo nel decorso post operatorio, altro che quel coso li... 😂😂😂

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    1. è vero, le scimmie di mare, che mi sa che erano dello stesso tizio dei raggi X!

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    2. Ma anche proprio il creatore oltre che l'importatore

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  3. Ieri sera cercavo la serie dei Caroselli Gran Pavesi dove c'erano Lancillotto e re Artù, e mi sono imbattuta esattamente nella pubblicità della macchina per fare la maglia. Nel Carosello però ci avevano messo una donna, molto più saggiamente, e tutto era molto chiaro. Tra l'altro mi sono ricordata che giusto in quegli anni io e mia madre andavamo dalla "magliaia" che ci confezionò golf, maglioni e anche un completo pantaloni viola prugna che mi stava benissimo ed era molto elegante. E sempre ripensandoci sospetto che il tutto fosse al nero. Il Carosello cominciava esattamente con la frase "ed ecco per voi un bel dono di Natale" tanto che vedendo la tua foto ho avuto un senso di deja vu del tipo "ma l'ho già letto questo post? Non mi pare". Comunque la macchina rispondeva in tutto alla descrizione della pubblicità, e probabilmente chi l'ha comprata ha fatto davvero un buon affare, ricordo che era molto affascinante vederla andare (da sola, come dice la pubblicità).
    Insomma, molto meglio dell'improbabile raddrizzanaso.

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    1. Credo che una volte le maglie/magliaie andassero molto. A parte le nonne sferruzzanti (avevo imparato anche io il dritto e il rovescio, solo quello, ovviamente), ricordo anche io delle signore che ci facevano maglioni, anche se non so che tipo di macchine usassero.
      Menomale che hanno messo una donna nella pubblicità, altrimenti era fuorviante, perché in realtà ricordo che c'erano dei giocattoli che facevano magliettine di lana. Si chiamavano forse Maglieria magica o qualcosa del genere. E sicuramente anche la maglieria giocattolo funzionava meglio del raddrizzanaso!

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  4. Appena ho letto Saragat mi è venuto in mente il wrestler russo Sagat di Street Fighter 😆
    I compagni hanno fatto proprio bene a segregare il professore! Razza bastarda! Quante ingiustizie ho subito da 'sti bastardi repressi...
    Oggi se ti bocciano ingiustamente un collega, leccano pure il culo all'aguzzino!
    Col campione di Rischiatutto come problema serio, hai vinto. Oggi è davvero così, sono quelli i problemi dei giovani... 😓
    La pubblicità natalizia che che fa tanto bambini che lavorano per la Nike in Taiwan, fa impressione ma almeno tu mi hai fatto ridere! 🤣

    Il film è un peccato che non sia reperibile in italiano. Mi piacerebbe guardarlo ma non coi sottotitoli e in strane lingue.

    Però non ho potuto fare a meno di ridere ogni volta che leggevo "Batala", perché mi ricordava Andrea Roncato in Fantozzi Subisce Ancora, quando si presenta a Pina come Loris Batacchi 😆

    Fantastica la pubblicità finale! Insieme a quella con la bambina sfruttata, sono le due parentesi veramente natalizie e sai che sono quelle che adoro di più!

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    1. Devo mettere più pubblicità natalizie! È che tante volte non hanno niente di che, io le voglio ridicole! :D Comunque davvero, tante pubblicità del passato oggi proprio sarebbero improponibili, nel post di oggi (17/12) che ho appena pubblicato ho messo alcune pubblicità di categoria sessista. Qua tra alcol, lavoro minorile, sessismo... si va alla grande!

      Batala fa ridere in effetti come nome, a me sembra un incrocio tra Ma va la e Baccalà. Si potrebbero anche usare in combinazione: ma va là, baccalà!

      Comunque stavo cercando di fare un parallelismo tra la situazione di quella volta e quella di oggi. Nel 1970 davano un film di 34 anni prima. Oggi sarebbe come se dessero in prima serata un film dell'87. Forse su Raimovie potrebbe capitare, però ora Raimovie è una tra le mille reti e dunque non è strano. Ma se hai solo due canali è diverso, stai trasmettendo un unico film e non è insolito mettere un film così vecchio? Erano proprio altri tempi, da questo punto di vista. Poi forse mi frega la percezione che mi pare ci sia maggior distanza tra il '36 e il '70 che non tra l'87 e il 2021... ma credo sia solo un discorso di percezione personale.

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    2. C'era sicuramente più differenza. Ma in mezzo a quei 34 anni c'era stata la guerra...

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    3. @Murasaki sì, la guerra credo abbia cambiato molto le cose. Poi c'è stata la ripresa e il benessere e tra il prima e il dopo c'è stato un abisso per come si viveva.

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    4. A parte l'eccezione odierna - RaiMovie stasera trasmette in prima serata "Francesco" con Mickey Rourke, che è del 1989, quindi vicino al tuo vaticinante 1987 - in realtà ti devo correggere: all'epoca la RAI mandava film di SOLI 34 anni d'età: oggi ne manda mondo più vecchi :-D
      Ieri sera su RaiMovie c'era "Preparati la bara!" (1968)...
      Da ragazzo infatti non vedevo mai la RAI perché il film più recente era uscito quando i miei genitori andavano a scuola, quindi stavo sempre su Mediaset perché almeno lì c'era speranza di vedere qualche film recente.
      Domani, su RaiMovie, "Pane, amore e fantasia" (1953): roba freschissima, praticamente inedita! :-D

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    5. ahahah è vero, ma oggi Raimovie è solo uno tra i mille canali e a questo punto credo sia l'unico che dà film vecchi e/o vecchissimi. Oggi forse c'è solo Retequattro che dà film retro', credo. Danno ancora i Bellissimi di rete 4?
      Forse mi fa strano che quella volta, in prima serata con un solo film da far vedere in tutto il giorno, dessero un film così vecchi. E da quel che hai scritto nel tuo post, era pure in prima visione!! Hanno aspettato di farlo decantare un bel po'!

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    6. @Kuku: esatto, erano altri tempi. Oggi si va molto più veloce. Se pensi che negli anni 80 i film restavano al cinema anche per anni e in TV arrivavano circa due anni dopo. Poi nei 2000 o 2010 si è passati a 3 mesi. Oggi te li vedi in DVD/BD un mese dopo! Già è disponibile per l'home video il film di Resident Evil, al cinema fino a un mesetto fa!

      @Lucius: io ho sempre preferito alternare tra vecchi e nuovi. Infatti sono cresciuto con Stanlio e Ollio, Totò e Albertone. Senza dimenticare i muti di Chaplin! Poi nei primissimi anni 90 la Rai trasmetteva anche qualcosa più "recente" della Disney, anche in quel caso poteva capitare roba vecchissima o uscita qualche anno prima. Poi sì, Mediaset ti deliziava con tante glorie 70-80 o più recenti, vecchie di pochi anni.

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    7. @Ema
      Anch'io alternavo, e infatti Italia1 mandava tutti i nomi da te citati. La Rai dei tempi d'oro al massimo mandava i musicarelli, qualche drammone o film degli anni Cinquanta. Poi c'era il "Lunedì film" con robe più nuove, tipo anni Settanta. Quando poi il Berlusca cominciò a portare addirittura film in anteprima mondiale, pure la RAI ha provato a svecchiarsi: addirittura mandava Lorenzo Lamas e Cyhnthia Rothrock in prima serata! Film di botte su mamma RAI! E' durata pochissimo, ma è stato magico ^_^
      Ora le novità sono tutte solo su Rai4, gli altri canali sono la raccolta differenziata degli archivi RAI. Se non altro RaiMovie ogni tanto spolvera chicche introvabili, tipo i film di genere (spy, guerra, western, ecc.) di marca italiana e quasi sempre inediti in home video.

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  5. Per me quella pubblicità del naso è la stessa del tizio mascherato da gatto: se lì ti veniva a casa e ti prendeva a pugni l'adipe, qui viene e ti prende a pugni il naso finché non torna dritto :-D

    Ti ringrazio ancora per avermi segnalato "Il delitto del signor Lange" - che ho visto in italiano, visto che è uscito recentemente in DVD - pieno di "riviste false" e spunti narrativi ghiottissimi, oltre che mostrarci com'erano le edicole francesi degli anni Trenta.
    Batala è veramente un mascalzone da competizione, oltre che un predatore sessuale da antologia: eppure Renoir riesce a renderlo addirittura divertente! Quando si fa offrire il taxi dalle sue "vittime" è decisamente geniale.

    Per finire, se oggi esistesse ancora Calinda sai quanti giochi di parole quando si è candidato Calenda? :-D

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    1. ahahaha era un Chat noir francese, il raddrizzatore di nasi!
      Grazie a te per il bel post, ho aggiunto un link al tuo blog. In effetti del film mi piace anche proprio questa ambientazione editoriale, anzi ne avrei voluta anche di più, piuttosto che non le questioni amorose del figlio del portinaio.
      Batala è feccia pura ma fa ridere dall'inizio alla fine, poi non so, l'attore ha una faccia che mi ricorda qualcuno. Forse Armand Assante? Noto una somiglianza ma forse sono io che vedo similitudini ovunque.

      Calenda, che con un colpo di Calinda pulisce tutta Roma!

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