giovedì 23 dicembre 2021

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Buondì, amici lettori! Come al solito siamo in ritardo, ma parafrasando Marty McFly, quando si viaggia nel tempo e si può impostare una data, si può mettere quella che si vuole. Quindi eccoci qua, nella Santa Lucia del 1972!

Tra le varie agitazioni che pullulano negli anni '70, ne ho scelta una tra le più leggere. Insomma, siamo pur sempre sotto Natale. Bene, la notizia arriva da Francoforte dove i proprietari di cani stanno organizzando una rivolta e soprattutto hanno in mente di fare una marcia sul municipio. Intendono inoltre bloccare il traffico nell'ora di punta e protestare presso il sindaco, reo di aver indetto un'ordinanza che ai proprietari di cani non è piaciuta.

Il sindaco ha infatti disposto che ai cani sarà proibito l'accesso a due parchi del centro cittadino. (Io sospetto che sia per una questione di cacca canina).

I proprietari di cani hanno già scritto dei cartelli con slogan quali: "Diamo ai cani gli stessi diritti che diamo ai bambini", "Niente ghetto per gli animali nostri amici".

Un cinofilo sostiene che il comune dovrebbe preoccuparsi piuttosto di multare le madri che permettono ai propri figli di fare la pipì nei parchi e di occuparsi dei capelloni che affollano le piscine...

L'assessore comunale che ha firmato l'ordinanza è diventato bersaglio di lettere e telefonate minatorie. Gli telefonano in piena notte dicendogli "povero pazzo" e gli consigliano di farsi internare. Quelli più imbufaliti gli promettono un sacco di botte.

Non so come sia andata a finire la diatriba, se hanno vinto i cinofili o il sindaco. Mi auguro che non si siano lasciati troppo ispirare dalle parole di un meccanico che ha detto che è meglio calpestare una cacca di un cane che respirare l'aria ammorbata dei tubi di scappamento. Indubbiamente è meglio, ma è ancora meglio che il padrone raccolga nei sacchetti appositi la cacca del suddetto cane, così il cane sarà libero di andare in ogni dove.

Bene, è il momento di metterci davanti alla tv, con un bel bicchierone di ibirra da due litri circa:

Con un boccale del genere, quante pause pipì bisogna fare? Menomale che il film di stasera non dura troppo. Ma che film è quello che ci propone il secondo canale? È un film del 1937 di Ernst Lubitsch: "Angelo" e fa parte del ciclo "Un mito per due dopoguerra: Marlene Dietrich".

La storia inizia con una donna elegante, dalle fattezze di Marlene Dietrich, che arriva in aereo a Parigi e va a trovare una sua amica, una granduchessa che in pratica gestisce un bordello super super super super lusso.

Nel bordello della granduchessa, Marlene fa la conoscenza di un uomo, che è appunto venuto sperando di trovare qualche donna che lo aiuti a divertirsi a Parigi. Marlene gli propone di andare al Louvre. Lui, perplesso: "Dove!?" e lei: "Ma avrete sentito parlare della Monna Lisa?" Lui, sempre più perplesso e con lo sguardo smarrito: "Sì... mi pare..."

Dopo l'ulteriore proposta di lei di visitare Notre Dame, lui mette finalmente in chiaro il tipo di divertimento che va cercando. Un divertimento di genere notturno.

I due si danno appuntamento per cena in un locale di gran lusso e dopo poche battute di dialogo, lui è già innamorato perso. Alla fine della serata le dice: "Io vi amo. Voi siete ormai nel mio cuore assoluta signora." Vabbè.

Il consueto violinista che suona a
cinque centimetri dalle orecchie

Lui è innamorato cotto come una pera, mentre lei non si capisce. Un po' si fa avanti, un po' fa la ritrosa e soprattutto fa molto la misteriosa. Rifiuta persino di dirgli come si chiama; allora lui, con gli occhi a cuore, le dice: "Ecco come vi chiamerò: Angelo".

Tutto fiero del soprannome che le ha dato, la porta al parco e la sbaciucchia su una panchina. Ma dall'ombra si materializza una vecchia fioraia guardona. Mentre lui va dalla fioraia a comprare un fiore, Marlene fugge e sparisce. 

(E la vecchia fioraia, vedendo che i due sono spariti abbandonando il fiore per terra, lo raccoglie, soffia via la polvere e se lo rimette nel cestino.) 

Brava, un fiore riciclato è un fiore guadagnato!


La scena poi si sposta a Londra, dove scopriamo che l'angelo Marlene è sposata. Suo marito è un diplomatico che viaggia molto per lavoro, lasciandola spesso da sola. Quindi capiamo che il rapporto tra i due coniugi è cordiale ma un po' superficiale, un po' fintamente zuccheroso.

Orbene, Marlene e il marito vanno insieme a una corsa di cavalli, ma appena arrivati all'ippodromo, lei nota, tra trilioni di persone, il suo "amante" parigino, che naturalmente vuole evitare a tutti i costi. Quindi con una scusa torna a casa, lasciando il marito da solo a seguire la corsa.

Il problema è che al termine della corsa, il marito e l'amante fanno conoscenza. In realtà, i due uomini si erano già conosciuti superficialmente anni addietro e si mettono subito a parlare dei vecchi tempi, di quando erano giovani e frequentavano a Parigi la casa di una certa Paulette... e com'era bella Paulette, e com'era brava Paulette... insomma, quei discorsi lì.

Brindiamo a Paulette... eh com'era bella Paulette...


I due uomini fanno così amicizia, che il marito invita l'altro a casa sua, a conoscere sua moglie. 

Colpo di scena! Cosa succederà quando i due psuedo-amanti si riincontreranno proprio davanti al marito di lei? Che faccia faranno? 

Non fanno nessuna faccia, entrambi fingono l'indifferenza più profonda. Ma una volta rimasti da soli, lui riattacca a fare il provolone e ricomincia con le sue litanie: "Mio angelo, che sopresa vedervi qui", "Non posso dimenticarvi" eccetera eccetera. Lei però impassibile. Con una faccia di bronzo straordinaria, finge di non conoscerlo. Lui sulle prime insiste, ma poi siccome vede che lei è così glaciale, inizia a venirgli qualche dubbio. 

Alla fine lei cede e ammette di essere Angelo. Lui le dà appuntamento a Parigi la settimana successiva, lei inizialmente dice di no, ma... cosa succederà? Andrà all'appuntamento? E il marito cosa farà quando inizierà ad avere dei sospetti?

Non posso dire che il film mi abbia preso tantissimo. (Di Lubitsch ho sicuramente preferito "Scrivimi fermo posta"). Questo "Angelo" è un film che parla di sentimenti, ma alla fin fine non me ne sono arrivati molti. La diva Marlene è bella e glaciale e non mi smuove particolarmente nei panni della riccona annoiata. Il suo pretendente, che dopo tre secondi si innamora e inizia a sproloquiare frasi zuccherose, mi fa venire il latte alle ginocchia. 

Lei ha probabilmente una storia avventurosa alle spalle e probabilmente lavorava nel bordello super lusso, ma non scopriamo quasi nulla e poco traspare dall'espressione enigmatica della bella Marlene. 

Almeno i maggiordomi di Marlene e marito sono simpatici. Uno è patito di opera e canta il Barbiere di Siviglia; quando gli viene chiesto che tempo fa lui vede che piove a dirotto e risponde: "Non è male".

Un altro maggiordomo invece si fidanza con una tipa e fa vedere il biglietto di annuncio del suo matrimonio:

I futuri sposi

Poi però lo si sente litigare al telefono con lei. Sdegnato le dice: "Sono furioso! Se non mi dici chi ti ha insegnato la rumba, tra noi è tutto finito!"

Bene, anche per oggi è tutto, vado anche io a ballare la rumba!

14 commenti:

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    1. è una finta, in realtà, tutt'al più potrei fare il ballo dell'orso!

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  2. Ma fammi capire, nel 1972 i bambini facevano tranquillamente pipì nei giardini (mentre ai cani era vietato) e i capelloni andavano in piscina senza cuffia? Ho fatto più di otto anni di nuovo e non ho mai avuto capelli lunghi, eppure m'hanno sfondato l'anima con quella maledetta cuffia: invece nel '72 tutti coi capelli al vento? :-D

    Il film è un capolavoro: Gioconda? E che è? Notre chi? Insomma, un intellettuale di prima classe.
    Riassumendo, la riccona si annoia e per passare il tempo lavora gratis in un bordello parigino di altissima classe, dove tanto non si fa niente, che quando uno arriva si innamora subito e via così. Temo che la celebre espressione gelida da paralisi della Dietrich sia stato l'unico motivo per scegliere una trama del genere. Ricordo che anche in "Testimone d'accusa" (1957) sembra poter vincere ogni processo, visto che aveva una faccia paralizzata e inespressiva: altro che poker face :-P

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    1. hhaah, ma forse tu andavi in piscina più a ridosso degli anni '80 quando già si prefiguravano gli yuppie all'orizzonte! Invece nel '72 evidentemente spadroneggiavano i figli dei fiori a capello libero e bagnavano tranquillamente le chiome nelle piscine tedesche!

      Sì, hai riassunto il film perfettamente. Non so, l'unica cosa che può essere moderna, è quando alla fine il marito scopre o sospetta che lei andasse con altri uomini, si incazza, ma lei gli risponde che lui la lascia sempre da sola e se ne frega di lei. Finisce con lui che dice: Io vado alla stazione a prendere il treno per l'Austria (dove dovevano andare in vacanza, ma lui l'aveva annullata per lavoro), se vuoi, vieni.
      Sì, la Dietriech ha la stessa faccia dall'inizio alla fine e dunque empatia con lei: zero. Giusto in un paio di fotogrammi apre un po' gli occhi mostrando sorpresa...

      Mi ricordo di Testimone d'accusa, dove a un certo punto anche si travestiva, se non sbaglio. Non mi ricordo però se era o meno espressiva, ma non mi stupirei se non lo fosse stata. Avrebbero dovuto proprio farle fare la pokerista.

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  3. Adoro Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia! Quindi il giorno dell'anno che preferisco. Le merdose giornate corte ce le lasciamo alle spalle e tornano ad allungarsi 🤩☀️ Anche se con 'sta merda di tempo ancora non sono riuscito a capire la differenza.

    Sì, anche per me è colpa della cacca dei cani! Anzi, dei loro padroni cafoni che non la raccolgono. Davanti casa mia mi è capitato di scrivere un avviso, nel quale li minacciavo che se non l'avessero raccolta, gliela avrei fatta mangiare. Pare abbia funzionato e giuro che lo avrei fatto veramente!

    Mega boccale di Peroni... 🤤 sto stappando la quinta mentre ti leggo!
    Ricordo un mega cartellone, grosso quanto una palazzina, con una bionda legato a LA bionda, quando tornavamo a casa dopo essere stati a cena da mio nonno. Ma erano già i primi anni 90. Però le cose cambiavano molto più lentamente in quei decenni.
    Il segreto per non pisciare troppo e non andare a fare la prima svuotata. Se la trattieni, riesci ad andare avanti molto, altrimenti poi diventa ogni 5 minuti al massimo 🤣

    Il film, come per altri che hai trattato, lo guarderei con curiosità e ridendo mentre ripenso ai tuoi commenti 😅

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    1. ah, ma dunque non è il 21 dicembre il giorno più corto dell'anno? E tu dunque sei un vampiro notturno che ama le tenebre e sguscia furtivo tra le ombre, occhieggiando le sue vittime dal cignesco e candido collo... muahahahaah

      La colpa è decisamente dei padroni che lasciano cacche canine in giro! Ahahahaah il tuo cartello ha funzionato dunque. Credo che nel caso di Francoforte il problema fosse proprio quello delle cacche, d'altronde se ci penso non è tanti anni che anche qua c'è l'obbligo di raccogliere le cacche. E pare che tra i suggerimenti di Francoforte ci sia stato proprio che i padroni dovessero raccogliere le cacche, ma qualcuno ha obiettato: "Paghiamo già le tasse per i cani, è ora che vengano costruiti i gabinetti canini!" ma te li immagini???
      Poi c'è una tizia, evidentemente nazi-nostalgica, che dice che solo chi è di pura razza tedesca dovrebbe poter possedere un cane, perché solo i tedeschi sono i veri amici dei cani.

      ahahahahha, questa tecnica dell'evitare la prima svuotata non la conoscevo!! funziona veramente??
      Sì guarda, il film è proprio da vedere bevendo birra così almeno passa prima!

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    2. Boh? Quello è il detto ma in effetti il solstizio d'inverno è il 21...
      Ahahah al contrario, adoro le giornate lunghe perché anche se è solo una questione psicologica, si riesce a fare di più. D'inverno alle 5 già mi spengo e dopo cena crollo 😆

      Una pazza la tizia! Sono nazionalista ma non mi azzarderei ad arrivare a tanto 😝

      Confermo la strategia della trattenuta. Girava tra gli amici nel mio vecchio posto di ritrovo, dove tracannavamo litri di birra e funzionava. Una volta mi è capitata anche una domanda ad Avanti un Altro (programma di alta cultura 🤣) e ne ho avuto anche la conferma "scientifica".

      Apprendo da una tua risposta qui sotto che proseguirai a gennaio. Ottimo, meglio un post a settimana per tutto l'anno che rivederti il prossimo dicembre! 😁

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    3. neanche dei detti ci si può fidare più!!
      comunque l'inverno è fatto per andare in letargo, così poi d'estate si è più pimpanti che mai!

      Sì, oggi ho iniziato la nuova rubrica! Grazie! <3

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  4. Il modo con cui racconti mi fa sempre sorridere, hai una verve unica! :D
    E mi sembrava strano stare tanto tempo lontani dall'alcool, per fortuna c'è la Peroni a colmare il vuoto!
    Secondo me entrambi gli uomini del film - marito e "amante" - hanno la faccia da provoloni, i personaggi più accattivanti paiono essere i maggiordomi.

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    1. Ma grazie, cara Cristina! Menomale che faccio sorridere, una risata salverà il mondo (cit!).
      La mitica Peroni ha fatto storia, mi ricordavo la pubblicità in tv dove senza dubbio non c'erano queii bicchieroni giganti fotomontati della pubblicità cartacea!
      Esatto, il marito e l'amante sono proprio due provoloni, simili in qualche modo. Almeno coi maggiordomi si rideva!

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  5. Mi sembra di capire che il tuo bel progetto del viaggio nel tempo si sia arenato a metà. Magari puoi riprenderlo più avanti, con altre date, o completarlo l'anno prossimo, o lasciarlo così com'è.
    In tutti i casi volevo farti gli auguri per l'anno nuovo e ringraziarti per quel che hai fatto nel vecchio. Soprattutto, spero che tu stia bene ^__^

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    1. Grazie cara Murasaki, sì, per il momento sto bene e purtroppo sì, il progetto si è arenato. Ho mezzo post in bozze per il 14 dicembre ma ora è passato troppo tempo per postarlo. Avrei dovuto prendermi per tempo prima, l'idea mi era venuta in ottobre e invece mi sono ritrovata all'ultimo. Poi ho avuto più impegni del solito e buonanotte... Durante le vacanze poi ero in montagna e non ho avuto la possibilità di continuare il calendario e ammetto che mi dispiace di aver lasciato il tutto a metà. Mi scoccia molto.
      Ma ho deciso di proseguire a gennaio con date di gennaio, una volta alla settimana, così anche da approfondire meglio i film e poi ho in mente un'altra rubrica.
      Ti ringrazio per avermi seguito e supportato e buon proseguimento di anno anche a te. La situazione scolastica mi impensierisce!

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    2. Insomma ti sei goduta delle belle vacanze - che in questo periodo sono particolarmente preziose - e morto un calendario se ne fa un altro.
      Ad maiora semper (e nella segreta speranza che la situazione a scuola prima o poi si normalizzi...)

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    3. Sì, non ho fatto cose strane, ero solo nell'altra casa in cui vado nel weekend e quando non sono in città, ma come dici tu, in questo periodo credo che tutto sia particolarmente prezioso, anche le cose normali, perché nemmeno quelle sono scontate.
      Giusto, morto un calendario se ne fa un altro. Prossima settimana inizio una nuova rubrica!

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